
Tra i tanti santi che noi onoriamo sugli altari ecco davanti al nostro sguardo devoto uno particolare, vissuto tanti secoli fa, assai lontano nel tempo ma sempre vicino attraverso la nostra ammirazione e devozione, non fosse altro perché la sua sapienza è riuscita a penetrare profondamente il mistero di Dio. È san Tommaso d'Aquino, vanto dell'Ordine domenicano, gloria della Chiesa, maestro del sapere, faro di luce per gli studiosi d'ogni tempo, uomo di Dio, forte modello di santità.
Tre apostoli, tre luoghi eminenti della regione Campania. I tre apostoli e i tre luoghi sono uniti da una relazione speciale: il patrocinio degli uni e la devozione degli altri. Gli apostoli, Andrea, Bartolomeo e Matteo, sono insigni per la loro dedizione a Cristo. I luoghi sono celebri per storia, arte e fede, e rispondono al nome di Amalfi, Benevento e Salerno.
Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori. L'aspetto particolare messo in luce è la "apostolicità" dell'intuizione, cui aderiscono sia monache, sia suore, sia frati. Tale "apostolicità" che mantiene freschi e vivi i suoi intenti e i suoi contenuti, nei luoghi dove operano le figlie e i figli di san Domenico.
Nella storia della santità cristiana (ma anche in quella del popolo ebraico, come testimoniato nei racconti anticotestamentari) la relazione senza intermediari tra terra e cielo (o anche inferno) è spesso presente: da Abramo che ospita i tre angeli, a padre Pio di Pietrelcina che lotta con il diavolo uno scontro talmente "fisico" da poter essere udito anche dai vicini di camera -; da Antonio di Padova che viene visto con Gesù Bambino in braccio, a Faustina Kowalska, cui Gesù stesso ordina di far dipingere la sua immagine misericordiosa. La relazione "realissima" tra Cristo, i santi, gli angeli, i diavoli con persone che vivono la storia quotidiana accanto a noi ha infinite testimonianze che, inevitabilmente, ci sorprendono, turbano e interrogano. E in questo ambito che si inserisce anche la vicenda di Gemma Galgani, la mistica lucchese che, alle soglie del nostro secolo, ribadisce con le sue visioni e i suoi "colloqui" - riportati nel Diario e nell'Autobiografia qui pubblicati - che il mondo di Dio cammina accanto a quello dell'uomo in un modo del tutto reale e tangibile.
Caterina da Siena è una donna a noi molto vicina. Così quale è stata per i suoi contemporanei. In particolare, per la "bella brigata, come soleva dire (figlie e figli spirituali, che con lei condividevano il "buon combattimento" spirituale). Sull'esempio di Paolo. Del resto, tra l'Apostolo dei gentili e Caterina da Siena vi è una sintonia profonda: entrambi innamorati di Cristo crocifisso. È la contemplazione del "dolce Verbo incarnato", infatti, che unifica la ricca personalità di questa giovane domenicana: questo è un aspetto di rilievo per il momento storico che attraversiamo, dove regna il disorientamento a causa della frantumazione e dispersione della cultura e della fede. Caterina può essere anche per noi "maestra" di unità interiore con il fuoco della carità.
San Tommaso d'Aquino (1225-1274) è uno dei pilastridel pensiero cristiano. La sua opera raccorda e armonizza il messaggio evangelico e la filosofia classica, la fede e la ragione. Eppure, scrive Chesterton, «questo grande personaggio meriterebbe di essere più conosciuto ». E proprio intorno alla sua personalità ruota questa celebre biografia, a giudizio di molti tomisti, in primis Jacques Maritain e Anton C. Pegis, la migliore.Chesterton rievoca con la consueta ironia e sagacia le principali tappe della vita di Tommaso: la decisione giovanile di diventare frate mendicante del nuovo ordine fondato dallo spagnolo Domenico, strenuamente combattuta dalla sua ricca e potente famiglia che avrebbe voluto per lui ben altri onori; gli studi a Colonia sotto la guida sapiente di Alberto Magno - ilfilosofo e teologo tedesco che cercò di conciliare il cristianesimo con l'aristotelismo e che tanto lo influenzò; l'approdo a Parigi e all'insegnamento universitario;infine il ritorno in Italia, la stesura della Summa Theologiae e la morte nell'abbazia cistercense di Fossanova, nei pressi di Latina.Come scrive Monsignor Luigi Negri nell'introduzione al volume, «all'inizio del terzo millennio ci troviamo in una situazione stranamente analoga a quella in cui san Tommaso visse la sua grande esperienza, nel senso che tanta tradizione cattolica è sentita dal popolo cattolico come una difficoltà, come un peso, come un condizionamento, e la tentazione di fuga verso compromessi con le ideologie secolari è più forte che mai.In questo quadro Tommaso ha ancora molto da dire alla Chiesa di oggi, non solo per le sue soluzioni di carattere strettamente filosofico ma soprattutto per lo spirito che ha incarnato, quello perennemente giovane della Chiesa, per il quale la fede va proposta nella sua radicale essenzialità e nella sua capacità di prendersi carico dell'esistenza concreta degli uomini e della società».
Il "più piccolo atto di puro amore" è la condizione di possibilità dell'agire teresiano. Esso è un lasciar fare, articolato principalmente sull'abbandono. La piccola azione è cristocentrica e storico-salvifica. Il cristocentrismo teresiano, pur essendo trinitario, si svela essenzialmente dossologico: per Cristo, con Cristo e in Cristo. Esso è globale e determina tre tipi particolari di schemi cristocentrici: topologico, evolutivo e paradossale. A ciascuno rispettivamente corrisponde circa uno schema storico-salvifico della piccola azione: riduzione-dilatazione, promessa-compimento e abbassamento-esaltazione. Questi schemi sono strutturati dalle undici leggi storico-salvifiche secondo le quali Teresa partecipa alla storia della salvezza dell'umanità.
I grandi problemi, che oggi assillano l’umanità, dalla terza guerra mondiale a pezzi, denunciata da Papa Francesco, al terrorismo sempre incombente, dalla produzione incontrollata di armamenti all’ineguale distribuzione della ricchezza mondiale, dalla miseria e dalla fame ampiamente diffuse agli esodi biblici di intere popolazioni, dalla distruzione dell’ambiente naturale all’aggressione feroce, scagliata contro i fondamentali diritti dell’uomo e della famiglia, a incominciare dal diritto dei diritti, quello alla vita, sono, nel loro fondamento, problemi di natura morale e vanno affrontati e risolti prima di tutto sul piano morale. Ora, nessuno più e meglio di san Tommaso d’Aquino ha proposto, descrivendolo nei suoi particolari, un sistema morale in grado di offrire risposte e soluzioni definitive ai grandi problemi che angosciano il tempo presente. Non per nulla, la “perenne” attualità del pensiero di san Tommaso è stata sempre riconosciuta dalla Chiesa cattolica e, ultimamente, da san Giovanni Paolo II. Questo primo volume, dedicato alla vita morale secondo san Tommaso, incomincia col delineare i fondamenti, sui quali viene innalzato un possente edificio filosofico e teologico. Per renderlo più facilmente accessibile, si è seguita una metodologia espositiva, tesa a facilitare la lettura e l’acquisizione dei concetti.
Una raccolta di testi di autori francescani che in ogni epoca e in maniera originale, personale e poetica hanno saputo interpretare appieno, in spirito francescano, il mistero del Natale. Presentazione di Raniero Cantalamessa.
Nato a Listra (Turchia) ed educato nella fede ebraica, conobbe l'apostolo Paolo e fu colpito dalla sua opera. Decise di accompagnarlo nel viaggio missionario, diventando suo collaboratore prezioso e fedele. Morì martire ad Efeso.
Il Diario di Santa Maria Alphonsine occupa una posizione centrale all'interno del libro. È suddiviso in due manoscritti: il primo racconta le apparizioni della Madonna a Marie Alphonsine, che hanno poi portato alla fondazione della Congregazione del Rosario e il secondo tratta delle fondazioni e missioni del primo gruppo di suore. Entrambi sono tradotti dal curatore direttamente dalla lingua araba. Tale Diario è preceduto ed è seguito da alcuni capitoli scritti da Pier Giorgio Gianazza che hanno come scopo quello di far conoscere tutta la bellezza spirituale e carismatica di questa Santa di Gerusalemme.
Agostino tornò in Africa dall'Italia sul finire del 388. Ne era partito con la speranza di successi mondani, vi rientrava cristiano dopo eventi drammatici. Nove anni più tardi pensò di redigere il racconto di quei primi tempi della sua esistenza, descrivendo il processo attraverso cui Dio conduce un'anima alla Verità. Quel testo, rievocazione pungente del proprio passato e meditazione profonda sul mistero della vita e dell'uomo, è noto come le Confessioni: un capolavoro assoluto nella storia del pensiero, non solo religioso, in cui si riflettono tutti i grandi temi della filosofia agostiniana, dalla natura di Dio all'esistenza del male, dal libero arbitrio al ruolo della Grazia, al concetto del tempo. Postfazione di Mario Dal Pra.

