
Atti del Convegno Internazionale svoltosi ad Assisi (20-22 novembre 2003) sul tema L'esperienza e la memoria di Chiara d'Assisi in occasione del 750? Anniversario della morte". Il Convegno e stato curato dall'Istituto Teologico di Assisi in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Medievali Frascescani dell'Ateneo Antonianum di Roma. "
Per la prima volta pubblicati in italiano i testi più significativi sulla nascita e lo sviluppo dell'Ordine della Visitazione. All'inizio del XVI secolo, negli anni drammaticamente segnati dai fermenti della Riforma protestante, Francesco di Sales incontra la baronessa Giovanna de Chantal (1572-1641). È da questo incontro che nasce l'Ordine della Visitazione. Il Curatore ha qui raccolto i testi più significativi di Francesco di Sales sulla nascita e lo sviluppo dell'Ordine, insieme ai documenti (note, avvisi, istruzioni) diretti alla fondatrice o a madri e sorelle della Visitazione. Pubblicati per la prima volta in italiano - eccetto le Costituzioni e la Regola di sant'Agostino - tali testi rappresentano un documento straordinario nel quale emerge il santo, il pensatore, il maestro e soprattutto il fondatore, profondamente impegnato nel compito di saggio legislatore.
Queste pagine sono il frutto di anni di insegnamento universitario e di un lungo sforzo per rendere la visione metafisica di san Tommaso d'Aquino accessibile e coinvolgente, pur nel rispetto della complessità della materia e nella fedeltà ai testi originali. Vengono tracciati dei percorsi che costituiscono i passi essenziali di un movimento della mente umana verso una vera e propria conoscenza sapienziale. Per l'Aquinate questa consiste in una conoscenza della causa dell'intera natura dell'essere, ovvero una causa che si trova addirittura aldilà dell'essere stesso. Così, in modo rigorosamente razionale, si arriva alla soglia di ciò che trascende la ragione.
Si sente oggi più che mai il bisogno di riprendere il modo di pensare di Tommaso d'Aquino, che aveva fondato il pensiero religioso e laico sull'obbligo morale per l'uomo di dare a ogni soggetto (incluso lo stesso Dio) il suum, non solo quando lo giudica secondo verità, ma anche quando pone in essere atti che devono mettere l'uomo stesso in rapporto con tale soggetto secondo giustizia. Tale ritorno, fatto allo scopo di trovare in questo modo di pensare un valido aiuto per meglio capire allo scopo di meglio risolvere i problemi reali dell'uomo di oggi, non può prescindere dalla rilettura della sua opera principale, la Summa theologiae. Questa, a tutt'oggi, non è stata ancora edita con un apparato critico completo e puntuale né la letteratura critica ha mai sufficientemente richiamato l'attenzione a leggerla secondo la metodologia e l'epistemologia aristotelica, come qui si propone. Temi del tomo 2: «Poiché si dice che l'uomo è stato creato a immagine di Dio, dopo aver parlato dell'esemplare, cioè di Dio, e di quelle cose che procedettero dalla potenza di Dio secondo la sua volontà, ora resta da indagare sulla sua immagine, cioè l'uomo, in quanto anch'esso è principio delle sue opere». Poiché, poi, si agisce in vista di un fine e i fini sono ordinati al fine ultimo, «bisogna indagare per primo intorno all'ultimo fine della vita umana [qq. 1-6] e, per secondo, intorno a quelle cose con cui l'uomo può pervenire a questo fine (mediante le virtù: qq. 6-70) o da esso deviare (mediante i vizi: qq. 71-89)». «Poi bisogna indagare intorno ai princìpi degli atti esteriori», il primo dei quali «è Dio, che muove l'uomo verso il bene, lo istruisce mediante la legge e lo aiuta mediante la grazia. Perciò, bisogna per primo parlare della legge (qq. 90-108), per secondo della grazia (qq. 109-114). Quanto alla legge, per primo bisogna indagare sulla legge in generale (qq. 90-97); per secondo, sulle sue parti»; cioè, dapprima sulla legge antica (qq. 98-105) , poi sulla legge nuova (qq. 106-108).
Questo volume pubblica l'edizione critica delle ventuno Meditazioni delle Missioni al popolo di San Giuseppe Cafasso, tenute in Torino e nei paesi vicini verso il 1840-1843.
Per Francesco d'Assisi il lavoro non è soltanto un mezzo ascetico per il perfezionamento individuale, ma una modalità concreta che consente di vivere e condividere la povertà. Tuttavia, questo significato originano è stato rivestito nel corso dei secoli di nuove interpretazione e si ripropone oggi soprattutto nell'ambito della formazione, nella fraternità e nell'esercizio dei voti.
Questo volume, che si propone di offrire un contributo di riflessione sul rapporto tra lavoro e vita consacrata, prende in esame il magistero della Chiesa, le elaborazioni offerte da varie discipline (antropologia, filosofia, sociologia, economia, scienze bibliche) e l'apporto della spiritualità francescana, con particolare riferimento all'esperienza cappuccina.
Questa raccolta di studi e di interventi brevi su Benedetto e la sua incomparabile opera di asceta, legislatore, evangelizzatore attraverso la Regola e i suoi seguaci, che ne ha fatto ben a ragione un padre e un patrono dell'intera Europa, riflette la cura che Ildefonso Schuster, pur tra impegni crescenti prima nella sua comunità monastica di S. Paolo fuori le mura a Roma, poi in quella più vasta dell'arcidiocesi milanese, sempre profuse nel divulgare, illuminare ed imitare la figura e l'opera di Benedetto, prima giovane eremita penitente a Subiaco, poi maturo costruttore di un nuovo modello di vita cenobitica e padre di monaci a Montecassino. Nel suo percorso intorno a Benedetto, Schuster non perde mai di vista la dimensione storica, temporale e geografica del personaggio insieme storico e agiografico, amato prima ancora che studiato: da Norcia a Roma, da Subiaco a Montecassino, Benedetto vive ed opera in un contesto ben preciso, all'orizzonte del quale c'è la Chiesa di Roma con il suo più alto rappresentante, il Papa. Su questo sfondo si delinea il capolavoro letterario e spirituale di Benedetto, quella "Regula monasteriorum" che Schuster ha testimoniato e insieme studiato e commentato. Infine la lettura schusteriana di Benedetto fa emergere la teologia monastica, in una parola la spiritualità che sta alla base degli orientamenti dottrinali ed esistenziali del santo, che per Schuster altro non sono che un appello all'imitazione di Cristo. Saggio introduttivo di Mariano Dell'Omo.
Terzo volume sui Beati proclamati da Giovanni Paolo II, complementare al volume pubblicato dallo stesso autore sui Santi. La vita dei Santi e dei Beati viene spesso definita vangelo vissuto". Per l'autore la loro vita dev'essere un forte esempio morale e spirituale da seguire nella realta di tutti i giorni. "
Nella sua straordinaria passione per Cristo, l'uomo, la Chiesa, Giovanni Battista Montini si sforza di comporre la fedeltà alla verità e il dialogo nei confronti del mondo e delle religioni; la chiarezza nella guida del popolo di Dio e il rispetto per la libertà delle persone; la compartecipazione ai travagli dei suoi contemporanei e alla crisi ecclesiale e un animo fiducioso e sereno, che cerca sempre germi di speranza: riuscendo così a condurre unita la Chiesa nel Concilio e nel postConcilio. La sua spiritualità, forte e umile insieme, informata alla carità verso tutti gli uomini, è un richiamo al continuo rinnovamento cui la Chiesa è chiamata tutt'oggi, che si identifica con la sua conversione e si esprime nella gioia dell'evangelizzazione. Questa biografia è basata sulle fonti documentarie al momento disponibili, le testimonianze raccolte per la Causa di canonizzazione e la consuetudine trentacinquennale dell'autrice con Montini - Paolo VI. Il suo criterio storico e spirituale risponde alla corretta visione di un prete, educatore, vescovo e pontefice che attraversa tutto il Novecento, vibrando come un sismografo, dice lui stesso, di fronte alle vicende del suo tempo. Il suo pontificato apre un varco per la Chiesa nel raffronto con la modernità dal quale sono partiti tutti gli sviluppi successivi.
Questo secondo volume di Opuscoli completa la traduzione dei testi del XXVI tomo delle Oeuvres di Annecy. Si articola in due parti: gli scritti redatti senza particolari destinatari formano la prima, quelli che hanno un particolare destinatario la seconda. Pur trattandosi di testi minori, tanto nella prima quanto nella seconda parte emerge il mistico e il saggio maestro di vita spirituale. Nella prima, risultano di particolare rilievo la meditazione sul Cantico dei Cantici e i Frammenti sulle virtù cardinali e morali; nella seconda, gli scritti redatti per Rosa Bourgeois, badessa di Puits-d’Orbe, e quelli per la sorella, la presidente Brûlart. L’insieme dei testi ci consegna la luminosa certezza che anima l’esperienza mistica di Francesco di Sales e il suo originale sopraumanesimo cristocentrico: la più alta dignità dell’uomo consiste nell’essere creato da Dio «per conoscerlo, ricordarsi di lui e amarlo»; invece costituisce una grande sventura ritenere di «essere al mondo soltanto per costruire case, sistemare giardini, possedere vigne, ammassare oro, e simili cose passeggere».