
L'autore approfondisce alcuni aspetti sconosciuti della vita, del pensiero, della missione del papa polacco, Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II), inerenti gli inzi del suo mandato sacerdotale e la fine della sua vita su questa terra.
Professore emerito dell'Università di Reims, autore di diverse opere su Medioevo e filosofia, considerato uno dei massimi conoscitori di San Francesco, Ivan Gobry ricostruisce in questa biografia la figura profondamente umana del poverello di Assisi e, pur senza rinunciare alla scientificità, consente una gradevole e agevole lettura a ogni tipo di pubblico.
In questo volume sono raccolti i messaggi dell’Arcangelo Barachiele ai figli della Divina Volontà. L’arcangelo Barachiele è “custode della verità e del coraggio di fronte alla persecuzione e all’opposizione. Quanto bene sappia custodire la verità lo avete capito dai messaggi che vi sta inviando... come saprà infondervi coraggio di fronte alla persecuzione lo costaterete presto...” (Gesù d’amore).
“Cari eletti, noi angeli siamo a vostra disposizione per qualsiasi vostra necessità. Invocateci per ciò di cui avete bisogno, anche per piccole cose, perché è nostro dovere assistervi in tutto. Non stancatevi di chiedere, non abbiate riserve: noi apparteniamo alla gloria celeste del Figlio dell’uomo, non imponiamo il nostro aiuto, ma lo portiamo per volontà del Figlio e del Padre” (Barachiele).
In un mondo confuso, in crisi e spesso in aperto contrasto con la Chiesa, p. Calloway ci invita ad accostarci a San Giuseppe, il nostro padre spirituale, per ritrovare la strada della salvezza. Frutto di accurate ricerche e di profonda devozione, il programma di consacrazione proposto in questo libro permette di sperimentare nella propria vita i miracoli, la potenza e l'amore di san Giuseppe, patrono della Chiesa universale e terrore dei demoni.
«Mi sono occupato di Ildegarda di Bingen senza sapere cosa mi avrebbe dato. Oggi lo so. In cambio di un anno di duro studio, ho ricevuto la conoscenza della vita di un essere unico. Ho imparato molto da lei, soprattutto ho capito come un desiderio possa diventare realtà, se temprato da sette ben precise virtù. E penso a come, grazie a quelle virtù, pochi, ma grandi personaggi, siano riusciti a "suonare" sé stessi fino a quell'Ottava che porta tutti noi via da questa realtà. Ci sono voluti anni, per me, per capire come per loro fosse possibile imitare Dio e il suo talento più grande: quello di creare infiniti mondi, come Giordano Bruno ben sapeva. Oggi ce l'ho fatta ed esco da questa impresa conoscitiva completamente frastornato ma sicuramente più ricco. Ora spero di poter anch'io usare dentro di me il Settenario come fece Ildegarda, per diventare un uomo diverso e migliore. Vorrei migliorare attraverso quello che ho appreso ma, come Ildegarda ci svela, al sapere non consegue sempre un cambiamento dell'Essere. Vi esorto a leggere ciò che ho dedotto e ipotizzato, perché forse vi aiuterà a trasformarvi. Di questo lavoro non ho scritto le conclusioni... quello è stato un compito di Claudia, mia figlia, e ciò mi ha reso fiero per sempre.» (Michele Proclamato)
«I santi qui ricordati sono persone storiche, secondo che per ognuno viene chiaramente affermato: è assicurata la serietà scientifica; quando si dà spazio a qualche aspetto leggendario, sempre presentato come tale, significativo e voluto dalla devozione, non è gratuito. Una volta assicurata la verità storica del santo, impossibile non cedere all'aneddotica o al colore locale, che ne perpetua la devozione. Impossibile non riflettere sul genere delle grandi cose che la fortuna storica di qualche santo gli ha dato l'incombenza di compiere, impossibile lasciar fuori la poesia che è con la fede tra le esperienze fondamentali della vita. È vero che la santità è una, ma è sempre diversa, non è mai la stessa e si realizza in forme e modi meravigliosamente molteplici. Non c'è santo che non somigli ad un altro e non c'è santo che sia uguale ad un altro. Non c'è uniformità nella santità ma creatività continua nella fedeltà.»
(dall'Introduzione dell'autore)
Il cofanetto contiene i due volumi: "Don Bosco. Una biografia nuova", di Teresio Bosco; "Maria Domenica Mazzarello", di Maria Pia Giudici e Mara Borsi. Due opere che raccontano la vita delle figure fondamentali della storia salesiana vengono così offerte in un'unica pratica confezione.
Viaggiando nelle province dell'Impero bizantino poteva capitare di imbattersi in un monaco arrampicato sulla sommità di una colonna: un asceta che passava la sua vita sospeso tra terra e cielo, dedicandosi alla preghiera e agli esercizi spirituali. Era uno spettacolo strano, che attraeva fiumi di pellegrini. Nonostante la bizzarria di un'ascesi tanto estrema e sorprendente, l'incontro con uno stilita era un evento meno eccezionale di quanto si potrebbe pensare. Gli abitatori delle colonne non erano poi così pochi, soprattutto nei deserti della Siria. Sempre esposti alle intemperie, sottoponevano il corpo a prove durissime. Ma sapevano anche compiere miracoli, guarire i malati, formulare profezie, esorcizzare gli indemoniati. Grazie a queste doti straordinarie si guadagnavano la devozione di fedeli di ogni strato sociale che accorrevano in massa ai piedi delle loro colonne: contadini, soldati, funzionari di corte, e persino imperatori. Per il loro prestigio, gli stiliti erano spesso chiamati a dirimere controversie, sostituendosi alle autorità civili e assumendo così anche un ruolo politico. Di molti di loro conosciamo non solo i nomi ma anche le vicende esistenziali che li hanno portati a una scelta così radicale. Questo volume, indagando testi biografici bizantini quasi mai tradotti in italiano, ricostruisce la storia, la vita e le opere dei santi stiliti. Ma ne narra anche la leggenda: un mito spirituale che ha attraversato i secoli e, tramite la poesia di Kavafis e di Rilke, è arrivato fino al cinema di Buñuel e Monicelli.
Parlava con autorità, dettava legge nel mondo monastico, indicava linee di condotta, rimproverava con forza preti infedeli, vescovi mediocri, papi non all'altezza, persino un imperatore della tempra di Federico Barbarossa. Ildegarda di Bingen, religiosa benedettina, santa e dottore della Chiesa, è una delle figure più sorprendenti del Medioevo europeo e ha lasciato in eredità un complesso di libri, lettere, scritti di vario genere, compresi testi di medicina e farmacologia. Questa biografia teologica si sofferma, in particolare, su alcuni aspetti della riflessione della profetessa renana che hanno riflessi anche nella nostra epoca: il tema dell'Anima mundi, sfociato oggi nella concezione del panenteismo, secondo la quale Dio è immanente nell'universo, ma al tempo stesso lo trascende; l'idea della Chiesa mistero, posizione che collocala badessa un passo avanti il concilio Vaticano I e fino alle soglie del Vaticano II; l'affermazione chiara e anche rivoluzionaria della creazione fatta per amore e non tanto per la gloria di Dio, come dirà ancora il Vaticano I. Alla profetessa renana si attribuisce inoltre una benemerenza nel campo dell'ecologia, per il suo impegno scientifico e per la considerazione riservata alla cura del corpo e della materia.
Il volume ricostruisce la biografia intellettuale di Giovanni Battista Montini dalla nascita (1897) alle soglie dell'episcopato milanese nel 1954, illuminando dunque la fase, fondamentale ma non abbastanza conosciuta, della formazione del futuro Paolo VI, del suo impegno come guida delle élites giovanili cattoliche e poi nella Segreteria di Stato, a stretto contatto prima con Pio XI e poi con Pio XII. Montini maturò in quegli anni una visione caratterizzata da una grande apertura alla civiltà moderna. Anche utilizzando documentazione inedita, De Giorgi porta in luce le riflessioni originali di quella che fu probabilmente la personalità più importante, a livello mondiale, del Novecento cattolico italiano, inserendole nel più generale contesto di storia culturale, sul piano sia civile sia ecclesiale.
Il volume contiene gli appunti personali del vescovo Karol Wojtyla, poi Papa Giovanni Paolo II, scritti nell'arco temporale dal 1962 al 2003. In effetti nel suo testamento il papa polacco aveva disposto che i suoi appunti personali venissero bruciati, tuttavia il cardinale Stanislaw Dziwisz, attualmente arcivescovo di Cracovia e per quasi quarant'anni segretario particolare di Wojtyla, annota nella prefazione del volume: "Non ho avuto il coraggio di bruciare le carte e i quaderni degli appunti personali da lui lasciati, perché contengono informazioni importanti sulla sua vita." - prosegue il Cardinale "perché sono la chiave per comprendere la sua spiritualità, cioè tutto quello che c'è di più intimo nell'uomo: la sua relazione con Dio, con gli altri e con se stesso". Tali appunti spirituali, oggi pubblicati per la prima volta, erano contenuti in due agende, datate 1962 e 1985. La prima comprendeva gli appunti dal 1962 al 1984; la seconda quelli dal 1985 al 2003. In esse Wojtyla annotava le sue riflessioni, riguardanti prima di tutto gli esercizi spirituali e le giornate di ritiro alle quali partecipava. Gli appunti erano scritti in polacco, con l'inserimento di frasi in latino e in italiano, specialmente durante gli esercizi per il Papa e la Curia romana in Vaticano. Queste pagine, frutto del pluridecennale itinerario interiore di Karol Wojtyla, sono pertanto espressione di un rapporto personale con Dio, sempre al centro della sua vita spirituale.
Atti del Congresso Internazionale di Storia Salesiana
Roma, 19-23 novembre 2014
Il volume contiene il testo delle relazioni, ossia i contributi presentati e discussi nelle sessioni generali del Congresso, strutturate in tre sezioni: 1. Storia dell'opera salesiana; 2. Storia della pedagogia e dell'educazione salesiana; 3. Storia della spiritualità salesiana.