Admirabile commercium è la formula che i pari della chiesa idearono per sintetizzare il cuore del messaggio cristiano, ovvero lo "scambio miracoloso" tra il divino e l'umano, per cui Dio assunse la natura umana, affinché l'essere umano potesse divinizzarsi. Uno scambio ben impari, tutto a vantaggio dell'umanità e realizzato solo per amore e per grazia.
A partire da Ireneo di Lione, la "formula dello scambio" è divenuta, nei primi secoli, la carta d'identità dei cristiani. E' forse giunto il tempo di rivalutarla.
Oggi che i tratti "transumanti" di immortalità e onnipotenza vengono invocati con particolare prepotenza, il recupero del concetto cristiano di "divinizzazione" è la preziosa risposta della teologia al desiderio più profondo che abita da sempre l'animo umano.
Come è da intendere questa divinizzazione? A quale realtà allude? Nessuno può rispondere a questi interrogativi meglio dei padri della chiesa greci e latini, di cui questo libro offre, per la prima volta nella pubblicistica italiana, una ricognizione globale.
Giordano Frosini (1927-2019) è stato uno dei teologi più completi della Chiesa italiana. Come docente della Facoltà teologica dell'Italia centrale e come autore, ha coperto tutte le aree della teologia. Nella sua vasta produzione, particolare apprezzamento e successo hanno ricevuto i testi di escatologico e teologia delle realtà terrestri, tradotti in diverse lingue.
Andrea Vaccaro, della Facoltà teologica dell'Italia centrale, si occupa principalmente delle linee di intersezione tra teologia, filosofia e tecnologia. Tra i suoi testi: Perché rinunziare all'anima? (EDB 2001), Il dogma del Paradiso (Lateran University Press 2006), Bit Bang (con G.O. Longo, Apogeo 2013), L'intelligenza spirituale (EDB 2018).
La sofferenza e il male sono "i capi di accusa" più frequenti contro Dio. Da sempre, da quando l'uomo indaga sul perché del dolore, soprattutto del dolore innocente. Così alcuni perdono la fede perché il mondo è pieno di mali, mentre altri, per gli stessi motivi, tolgono al Dio biblico la sua onnipotenza. Ma davvero non c'è una terza soluzione? - si chiede l'autore di questo libro, teologo - Può il Dio di Giobbe, il Dio di Gesù Cristo mantenere intatte le caratteristiche che la Rivelazione e la Tradizione gli hanno sempre riconosciuto, se l'onnipotenza non è assoluta perché è incapace di oltrepassare il muro dell'impossibile e dell'assurdo?... Alla ricerca di risposte, ne scaturisce un ragionamento serrato e incalzante che affronta con il coraggio e il linguaggio della modernità questioni quali la presenza nel mondo del male morale e naturale, la missione dell'uomo nell'universo, l'evoluzione del cosmo, il "valore redentivo" della sofferenza, l'onnipotenza di Dio e la sua capacità di soffrire. Questioni vertiginose e alla fine, inevitabilmente, destinate a rimanere aperte. Ma tutte esplorate alla luce della certezza che "Dio è amore" proclamata dalla prima Lettera di Giovanni.
C'è corrispondenza tra la fede "post-pasquale", che si consoliderà prima nei vangeli e poi nei grandi concili della chiesa, e quanto le fonti documentarie ci dicono del Gesù che visse duemila anni fa in Palestina? Gli evangelisti sono degli "storici", oppure gli "inventori" e "creatori" della storia di Gesù? E allora i cristiani sono ingenui sognatori, che si accontentano di favole e di leggende costruite in un passato lontano? Su queste e altre domande è passata una lunga storia di ricerche arrivata ormai a conclusioni probanti, tanto che, oggi, è possibile tracciare un quadro piuttosto ampio e sicuro dell'autentica vicenda storica di Gesù di Nazaret. Il volume ripercorre i sentieri e i risultati di questa ricerca, dagli "anni nascosti" di Gesù all'inizio della sua missione, dal suo insegnamento morale alla "dottrina nuova" (Mc 1,27), dal processo e dalla morte in croce al cambiamento radicale e repentino dei discepoli la mattina del "primo giorno dopo il sabato", fino a spingersi a esplorare il tema dell'autocoscienza del maestro di Galilea. Un'appendice pone a confronto, infine, la figura di Gesù e il pensiero di Paolo di Tarso.
«Dio è amore». Un nuovo paradigma che prende le distanze dalle categorie della filosofia greca e riscopre la sconvolgente rivelazione cristiana. Gli antichi attributi della divinità e i suoi interventi nella storia sono rivisti in questa ottica singolare e consolante. Un Dio capovolto. Un Dio che spiazza definitivamente le obiezioni dei maestri del sospetto. Semplicemente il Dio di Gesù Cristo.
La Bibbia è tra i libri più venduti nel mondo, è il più presente nelle case degli italiani, ma anche il meno letto nella sua interezza. Le lunghe successioni di nomi, le minuziose prescrizioni liturgiche, le dettagliate e culturalmente lontane norme di comportamento rappresentano, per i più, difficoltà insormontabili. In effetti, leggere dall'inizio alla fine l'Antico e il Nuovo Testamento è un'impresa.Questa Bibbia in breve, che si distingue intenzionalmente dalle introduzioni e dai commenti ai testi, riassume tutti i libri, dalla Genesi all'Apocalisse, in una scala di riduzione di 1 a 20, secondo un modello già sperimentato da san Giovanni Bosco. Per avere un'idea, non esaustiva ma nemmeno superficiale, di una delle opere fondamentali della cultura occidentale.
Parlava con autorità, dettava legge nel mondo monastico, indicava linee di condotta, rimproverava con forza preti infedeli, vescovi mediocri, papi non all'altezza, persino un imperatore della tempra di Federico Barbarossa. Ildegarda di Bingen, religiosa benedettina, santa e dottore della Chiesa, è una delle figure più sorprendenti del Medioevo europeo e ha lasciato in eredità un complesso di libri, lettere, scritti di vario genere, compresi testi di medicina e farmacologia. Questa biografia teologica si sofferma, in particolare, su alcuni aspetti della riflessione della profetessa renana che hanno riflessi anche nella nostra epoca: il tema dell'Anima mundi, sfociato oggi nella concezione del panenteismo, secondo la quale Dio è immanente nell'universo, ma al tempo stesso lo trascende; l'idea della Chiesa mistero, posizione che collocala badessa un passo avanti il concilio Vaticano I e fino alle soglie del Vaticano II; l'affermazione chiara e anche rivoluzionaria della creazione fatta per amore e non tanto per la gloria di Dio, come dirà ancora il Vaticano I. Alla profetessa renana si attribuisce inoltre una benemerenza nel campo dell'ecologia, per il suo impegno scientifico e per la considerazione riservata alla cura del corpo e della materia.
La beatificazione del cardinale John Henry Newman (1801-1890), celebrata a Birmingham da Benedetto XVI il 19 settembre 2010, ha riportato alla memoria della Chiesa uno dei suoi personaggi più illustri e una delle più grandi figure teologiche del secolo XIX. Dalla lontana Inghilterra, chiusa nei suoi radicati pregiudizi antiromani, egli portò il suo decisivo contributo a una Chiesa bisognosa di un profondo aggiornamento, richiesto dal mutare dei tempi e delle situazioni e dal ristagno in cui la comunità cristiana si trovava dopo l'ormai lontana celebrazione del concilio di Trento e l'estenuante polemica che l'aveva seguito. Quella di Newman è una figura a tutto campo che ha avuto il merito di anticipare in larga misura le intuizioni del concilio Vaticano II e che in ogni settore ha fatto sentire la sua presenza e la sua originalità, dal movimento patristico alla promozione del laicato in una Chiesa clericale e gerarchica. Il volume ripercorre l'opera di Newman a partire dalla conversione dall'anglicanesimo al cattolicesimo e presenta, in particolare, la sua teologia del laicato, l'elaborazione del rapporto tra fede e ragione fino agli sviluppi dell'escatologia.
Perché il popolo cristiano non è stato strenuo assertore e difensore della libertà e ha lasciato che essa migrasse al di fuori delle sue mura? Eppure, per ben due volte Giovanni Paolo II aveva affermato, proprio in terra di Francia, che il trinomio della rivoluzione illuministica rifletteva un'innegabile derivazione cristiana. Sul tema della libertà la Chiesa si gioca oggi il proprio avvenire. Per comprenderlo basta cogliere richieste sempre più insistenti e anche osservare che l'incredulità del nostro tempo, vista in profondità, non di rado ha in questa carenza una delle sue cause più comuni. Anche se il termine "sinodalità" non compare nelle pagine dei sedici documenti conciliari, il Vaticano II aveva avvertito il pericolo e lanciato l'allarme: l'aggiornamento della vita della Chiesa non può ignorare questo problema cruciale, una necessità che la teologia più attenta ha da tempo preso in seria considerazione. La richiesta di libertà, di uguaglianza sostanziale, di partecipazione e di corresponsabilità si scrivono a chiare lettere nel cuore dell'ecclesiologia conciliare e nessuno ormai potrà cancellare queste parole dal ruolino di marcia della comunità cristiana. La teologia del popolo di Dio, un popolo tutto intero sacerdotale, profetico e regale, porta alle stesse conclusioni, ormai non più dilazionabili nel tempo.
Questo testo vuole ripercorrere il cammino di Pietro Scoppola, una delle più significative figure d'intellettuale cattolico del nostro tempo, che ha saputo unire le qualità di storico con la passione civile e religiosa. Nello spirito del Concilio, la profonda adesione ai valori originati dalla fede cristiana si è costantemente accompagnata in lui a una cultura della laicità e del dialogo. La ricerca di mediazione tra messaggio evangelico e fatica della storia ha ispirato la sua attenzione verso la politica, nella "valutazione razionale del possibile" e nella "sofferenza per l'impossibile". "Mi ha interessato la politica per quello che non riesce ad essere molto più che per quello che è".
L'autore, che si dice portato più alla riflessione teologica che alla ricerca storica, non propone una rievocazione dell'intera opera di uno dei principali esponenti del cattolicesimo democratico (1926-2007), ma individua i momenti salienti della sua ampia e profonda produzione. Con riconoscenza verso una figura che ha riempito di sogni la sua giovinezza, egli dichiara l'intento di aiutare, attraverso la sua memoria, la parte pensante della comunità cristiana in un momento particolarmente difficile della storia.
«Pietro Scoppola era un vero maestro: di vicende storiche, di problemi religiosi, di questioni attuali. I tre punti di vista si mescolavano insieme senza forzature nel dipanarsi sicuro dei suoi discorsi. Dal presente al passato, dalla politica alla religione: tutto era sempre documentato con la mentalità dell'uomo di scienza, che non lascia niente al caso o all'improvvisazione, ma che tutto passa sotto il segno della dimostrazione e della prova. Ai discepoli e agli interlocutori non rimaneva altro che ammirarlo e seguirlo nelle sue conclusioni e, soprattutto, nel suo metodo» (dall'Introduzione).
Sommario
Introduzione. I. LA VITA. 1. Una vita segnata dal cammino scientifico. 2. Una fede sofferta ma sicura e inossidabile. 3. L'impegno politico diretto. II. L'OPERA. 1. Il Modernismo, primo grande impegno storiografico. 2. I giorni del concilio. 3. La nuova cristianità. 4. Scoppola e il fascismo. 5. La questione romana. 6. De Gasperi un politico cristiano esemplare. 7. Una lunga storia raccontata con amore. 8. Il Partito Popolare. 9. Dal dopoguerra ai nostri giorni. 10. La cultura della mediazione. 11. Un bilancio difficile.
Note sull'autore
GIORDANO FROSINI ha pubblicato presso le EDB diversi volumi nei quali la teologia è ripensata con un impianto sistematico, ma con un linguaggio e con una sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente: Aspettando l'aurora. Saggio di escatologia cristiana (31996); Una Chiesa possibile (32010); La Trinità mistero primordiale (22008); i volumi dedicati a Dio Padre (Incontro al Padre. Una Teo-logia per tutti, 21999), a Gesù Figlio («Chi dite che io sia?». Una cristologia per tutti, 1997), allo Spirito Santo (Lo Spirito che dà la vita. Una sintesi di pneumatologia, 21998); Teologia oggi. Una sintesi completa e aggiornata (21997, nuova edizione 2012); Spiritualità e teologia (2000); Desiderio di infinito. Il cristianesimo e le aspirazioni dell'uomo (2001); La risurrezione inizio del mondo nuovo (2002); Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità (2005); Teresa di Lisieux e l'Aldilà (2006); Piccolo manuale di teologia. Una sintesi aggiornata per catechisti e operatori di pastorale (42009); Babele o Gerusalemme? Teologia delle realtà terrestri: I. La città. Seconda edizione riveduta e aggiornata (2007); Un nuovo volto di Dio? (2008); Per un mondo nuovo. La chiesa inizio e serva del Regno (2010); Dio il cosmo l'uomo: exitus - reditus(2011); con Antonio Acerbi, Cinquant'anni di Chiesa in Italia. I convegni ecclesiali da Roma a Verona (2006); e inoltre La chiesa siete voi, Esperienze, Fossano 2009. Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco.