Avevamo salutato la protagonista di "Quanti figli hai? Quando l'attesa di un bebè dura più di nove mesi" mentre provava a gestire la nausea e l'emozione per il fatidico ritardo. Cosa sarà successo, poi? Livia Carandente, con la sua solita ironia, tutta femminile ci riporta nelle vicende personali di questa donna, amica, sorella, figlia. Ci introduce nei suoi intimi pensieri che continuano ad orbitare attorno ai numerosi impegni, ai desideri e ai suoi monologhi di protesta: contro l'invadenza di certe domande impiccione, contro determinati schemi che la società ti appiccica addosso, contro l'indelicatezza di chi, pur di curiosare, non esita a camminare sulle tue ferite. Ma ci narra anche di un amore solido, di una fecondità di coppia che va oltre le circostanze e gli script imposti, di un legame che si intreccia, quotidianamente, tra risate e lacrime.
Il volume vuole essere un compendio di quelle regole, a volte non scritte e molto spesso, ahimè, dimenticate, che sono utili per una più serena vita civile di quel settore del clero che si trova a dover presenziare eventi civili regolati da un'etichetta o da un cerimoniale. Si tratta di uno studio che vuole offrire anche agli agenti culturali, agli studiosi del cerimoniale, alle autorità che si relazionano con il clero, semmai ce ne fosse bisogno, quelle norme di bon ton e di protocollo che rendono più facile e a volte anche più piacevole i doveri della buona educazione e delle relazioni urbane. Non ci sono ambienti e settori sociali che possono considerarsi esenti dalle buone maniere.
Quante volte ci è capitato di dire: «Credo in Dio, ma...»? Quanti «ma» nascono come sospetti verso Dio davanti alle contraddizioni della vita, come perplessità, come dubbi in grado di mettere in crisi la nostra fede? Eppure, le risposte della fede le abbiamo tutte nella Sacra Scrittura. In questo calendario perenne, ogni giorno c'è un dubbio e una risposta: in certi mesi, la risposta è tratta da versetti della Scrittura, in altri mesi, è tratta dalle parole dei santi, in altri, dalla preghiera liturgica.
Con un linguaggio semplice ed ironico il testo presenta quegli strumenti necessari a chi quotidianamente è alle prese con le sfide tipiche del rapporto adulto-bambino, educatore-ragazzo. Attraverso esempi concreti, esperienze personali e schede di lavoro, vengono analizzati i pensieri, le emozioni, gli scopi e la capacità di autocontrollo della persona educante per trasformarla in un vincente guerriero nella più dura delle battaglie: quella educativa.
Non siamo in un'epoca di cambiamento ma in un cambiamento d'epoca. Così principia l'autore in questo libro, che analizza un percorso storico iniziato con la Pace di Versailles e confluito nel postmodernismo. Il fine? Un nuovo ordine del mondo, fondato sul libero mercato e ostacolato soltanto dagli interessi degli ultimi Paesi socialisti. Negli ultimi decenni, tuttavia, sono emersi alcuni elementi che ci obbligheranno a cambiamenti sostanziali nella nostra vita pubblica e privata. L'autore esamina i fatti storici che hanno accelerato questo processo e gli attori politici che, più di altri, godranno dei vantaggi di un pianeta globalizzato. Un processo di cambiamento che, con l'attuale pandemia mondiale di Coronavirus, ridisegna il nostro modo di pensare, di sentire, di vedere il mondo.
Questo libro, autobiografico, presenta le varie tappe della formazione umana e culturale dell'autore, con la narrazione delle sue esperienze di vita vissuta, con vicende talvolta drammatiche, intrecciate con quelle della co-protagonista Cristina. Una storia quasi impossibile... ma vera.
I fatti straordinari e inusuali citati in questo libro-intervista non sono racconti, ma vita vera, vissuta e trascritta da un esorcista, sacerdote missionario, che ha svolto il suo ministero in Congo per 40 anni. Non è sufficiente dire: «Io non ci credo». Se non ci si vuol credere, occorre sapere che, proprio poiché non ci si crede, tante persone finiscono da maghi, stregoni e gente senza scrupoli.
La poesia non risolve né risponde, ma apre a prospettive inedite, che costituiscono il sentiero dentro al quale l'animo umano si può incamminare per contemplare non solo le foglie ingiallite e i rami spogli, ma anche la terra bagnata e le piante che, trascorso il duro inverno, si preparano alla rifioritura e al trionfo della vita. Prefazione Giuseppina Rossitto.
Dopo un evento traumatico di notevole intensità, la qualità della vita peggiora soltanto o è possibile un riordino positivo della propria esistenza? È questa la domanda che fa da filo conduttore al presente scritto e che le sfide dell'ultimo decennio fanno risuonare in seno alle comunità civili ed ecclesiali. Gli studi di Tedeschi e Calhoun sulla crescita post-traumatica, la teoria della resilienza elaborata da Cyrulnik permettono di focalizzare l'attenzione sull'evento sismico che ha colpito la città dell'Aquila nel 2009, cercando di cogliere, a poco più di un decennio dall'evento, gli aspetti più significativi da trasmette a persone e comunità colpite da catastrofi naturali.
Sei Marta tutte le volte che suona il corriere e tu sei in pigiama con un nido di cicogne in testa. Sei Marta tutte le volte che si presenta un'amica disperata e il tuo lavello sembra una partita di "Tetris" e il pavimento è un tappeto di Lego. Sei Marta quando Gesù bussa alla tua porta, alla tua giornata già piena di cose da fare e punti della "to do list" inevasi. Ciononostante lo fai entrare, sperando non faccia caso al disordine o al fatto che non hai niente da offrire se non ritagli di tempo e un Rosario da sgranare, tra una ceretta e una cena da preparare.