
"Sono forse io il custode di mio fratello?" È la domanda che riecheggia nella Bibbia e nella storia dell'uomo. E che ancora oggi risuona attuale di fronte al drammatico incedere di epidemie, cambiamenti climatici e guerre. Ma cosa significa esattamente custodire? Ne siamo davvero capaci? E come si fa? Nel terzo libro della sua fortunata trilogia (dopo Salto nella luce, Edizioni Tau, 2018 e Salto nella gioia, Edizioni Tau, 2020), don Francesco Buono accompagna il lettore alla scoperta dell'arte e del vero senso del custodire ripercorrendo, tra una lettera e la risposta a una mail di amici e parrocchiani, le vicissitudini di Giuseppe e Ruth che, come raccontato nella Bibbia, hanno imparato non solo a prendersi cura degli altri, ma anche a lasciarsi a loro volta custodire. Una pagina dopo l'altra, ci aiuteranno a comprendere che si custodisce a partire da una relazione, riconoscendo che ciò che ci viene affidato (il Creato e il fratello) non ci appartiene totalmente, ma va protetto e conservato perché unico e prezioso. Prefazione di Costanza Miriano. Introduzione di Card. Gualtiero Bassetti.
Parole che si vivono è una raccolta di commenti esegetico-spirituali ai Vangeli della Domenica dell'Anno A che l'autore ha scritto per il settimanale "L'Avvenire di Calabria". La Parola di Dio cerca cuori che l'accolgano per incarnarsi nella vita degli uomini: soltanto essa, quando trova ospitalità, può curare le ferite, rimettere in piedi e tracciare percorsi di gioia. È questo il vangelo della vita, che risplende nelle testimonianze che corredano ciascun commento, volti ed esperienze incrociati dall'autore durante il suo ministero di prete, che lo hanno segnato e che potranno aiutare anche i lettori a contemplare l'opera di Dio nelle vicende altrui come nelle proprie. Dalla Parola alla vita!
Questa stagione sembra segnata da una scarsa familiarità con la Parola, eppure non manca la nostalgia di Dio. Questo libro offre brevi commenti quotidiani al Vangelo del giorno, nella fiducia di abbattere muri di diffidenza, scalfire coscienze appannate, ridestare cuori spossati. La Parola di Dio ha partita persa davanti a cuori disamorati, ma si trasforma in medicamento per cuori che bruciano. Dunque, esca dalle chiese e da ingessate liturgie, arrivi sulle piazze, penetri all'interno dei drammi familiari e nelle ferite profonde dei popoli.
A 31 anni dalla prima pubblicazione, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes dedicano il proprio volume di studi sull'immigrazione al tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2022. Vi trovano spazio indagini statistiche, qualitative e pastorali che prendono in esame il contesto internazionale ed italiano, dando risalto alle storie delle persone impegnate a "Costruire il futuro con i migranti".
Il pensiero di Antonio Rosmini sull'educazione è vivo, attuale e in grado di offrire una bussola per il presente. Viviamo una crisi educativa, una crisi che è una formidabile sfida per costruire una società autenticamente umana, che coniughi verità, libertà e bellezza. In questo testo viene trattata l'educazione e i suoi fondamenti, la politica, la libertà d'insegnamento, il rapporto con la fede, il dialogo e la testimonianza, la famiglia, alcune questioni metodologiche e alcuni errori presenti nel modo di educare. Il testo, che presenta vari contributi accademici, illustra un itinerario che conduce verso una meta fondamentale: formare la persona.
Don Aprile ha il dono di saper alternare in una danza leggera, piacevole e spontanea prosa e poesia, con grande semplicità. Ogni vocazione è vocazione all'amore e in queste pagine ci sono tante testimonianze vocazionali di sacerdoti, suore e laici. Non storie straordinarie colme di effetti speciali, ma resoconti molto semplici di vite quotidiane, ordinarie, di cui l'apparente banalità viene riscattata dalla ricerca di senso, in percorsi simili ai nostri, in cammino verso la verità che si incarna in Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Una serie di piccoli racconti manoscritti in bozza da don Romeo e consegnati a un amico speciale. Una singolare corrispondenza tra l'autore e Gesù. Il primo scrive, racconta, abbozza messaggi, storie e vicende. Il secondo legge, corregge, consiglia, conferma, aggiunge e taglia. Un viaggio tra le lettere e le storie di don Romeo che approda a un'amicizia straordinaria e capace di cambiare la vita di tutti.
Le esperienze di premorte sono racconti di pazienti che hanno sfiorato i confini dell'aldilà e sono "ritornati alla vita" testimoniando l'accaduto. Tutte le vicende descritte appartengono a persone clinicamente decedute che raccontano di staccarsi dal proprio corpo abbandonandolo per entrare in un tunnel buio, dirigendosi verso una luce intensa che permette loro di raggiungere un luogo bellissimo, pieno d'amore e di gioia dove ritrovano i loro cari scomparsi. Le somiglianze e le coincidenze tra queste storie, di cui la medicina non è in grado di fornire una spiegazione, confermano che queste persone sopravvissute hanno viaggiato verso un'altra dimensione. Questo libro si propone di comprendere i fenomeni extrasensoriali, e successivamente il tema della Morte in tutte le sue sfaccettature in particolare nel paziente oncologico. Il nostro viaggio si concluderà affrontando il tema dell'anima. Un'analisi accurata degli elementi scientifici, psicologici e filosofici utili ad una riflessione critica sugli argomenti trattati grazie ai numerosi racconti, permetteranno al lettore di far luce sul misterioso fascino dell'esistenza e sulla questione della plausibilità dell'idea che esista qualcosa nell'aldilà per apprezzare ulteriormente l'importanza del grande dono che è la Vita.
Il tema della sofferenza e del dolore anche innocente è attuale più che mai. Guerre, malattie, epidemie, soprusi e ingiustizie: il dolore resta un mistero, così come lo scandalo di un Dio che si lascia ferire. Il saggio di don Agnelli ricostruisce un itinerario teologico che parte da quel Dio incarnato che partecipa nella croce ai dolori dell'umanità, per giungere a ridisegnare i sentimenti di Gesù. Un approccio esegetico che ricapitola in un'antropologia cristiana ispirata alla misericordia e all'amore per il prossimo la risposta necessaria e inevitabile alla sofferenza.
Tensioni e preoccupazioni schiacciano "sottovuoto" le emozioni bloccate e contagiano l'isolamento nella stanza. Il barattolo di luce blu distende l'animo, diventa faro nel buio al centro della camera. Diventa ispirazione di preghiere e parole, illuminate dalla Parola quotidiana accendendo un sottile faro nell'incertezza e nell'attesa degli esiti e delle cure per guarire. Il barattolo blu è un sottile punto di luce che prepara una vita lontana da lockdown, attende di uscire dalla stanza, dall'obbligata solitudine; dal barattolo fuoriesce un fascio di luce blu che rimette il percorso della vita sui binari della fede, inaspettata e autentica speranza che ripara, riposa, riconcilia.