
Roma 1943: un gruppo di giovani donne fonda l'Associazione Guide Italiane, l'AGI (in seguito confluita nell'AGESCI - Associazione guide e scout cattolici italiani). L'iniziativa nasce nella clandestinità, dato che il regime fascista non ammette programmi educativi che esulino dal suo controllo. Inoltre, occupandosi dell'educazione femminile, l'Associazione infrange un tabù, che non concepiva che bambine e ragazzine avessero accesso alle stesse attività riservate ai loro coetanei. Il libro dà voce a quella voglia incontenibile, che come un fiume carsico ha attraversato la nostra storia: formare donne preparate a prendere in mano il proprio futuro e a dare un contributo fondamentale alla ricostruzione dell'Italia del Dopoguerra. E, in forma romanzata, racconta la nascita e i primi sviluppi dell'AGI, tra timori e speranze, entusiasmi e difficoltà.
Loris è un adolescente come tanti: con risorse e problemi, con genitori che lo stressano. Don Marco è un prete con il pallino dell'educazione. Un giorno tra loro sia avvia un dialogo, prima difficile, poi sciolto. Ciascuno dice la sua. Il primo: cosa pensano gli adolescenti degli adulti, cosa vorrebbero dal rapporto con loro, quali difficoltà ci sono nel comunicare... Il secondo: come impostare il dialogo con i ragazzi, quali sono le priorità nell'educare, cosa attenzionare... Il loro colloquio rivela che c'è una bella scommessa da vivere insieme, imparando gli uni dagli altri, mettendosi in reciproco ascolto, attivando il rispetto, la delicatezza... Un libro a due voci, che offre molti spunti importanti.
I gesti sono il luogo in cui affiora l'identità, e leggere i Vangeli è accostarsi al mistero di Gesù che traspare dai suoi gesti. Tra questi ce ne sono due che riguardano un ambito specifico della vita: la cucina. Il primo mostra il Cristo nell'atto di sfamarsi, vivere la convivialità a tavola, ma anche nutrire chi ha fame, indicando il modo unico con cui egli ha considerato il cibo. Il secondo, quasi mai considerato, lo presenta nell'azione di cucinare. Sulle rive del lago di Tiberiade rivela come preparare da mangiare sia atto umanissimo che raccoglie con attenzione cose e persone, esaltando il sapore del mondo. E dice che tale arte presuppone la cura, la memoria del passato, la creatività e il rispetto.
«Un contributo al dibattito sul tema dell'IA, una guida etica e spunti di riflessione...», così Paul Tighe, segretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, sintetizza la Nota sul rapporto tra l'intelligenza artificiale e l'intelligenza umana. Antica e nuova è la sapienza con cui ogni persona è invitata a guardare e comprendere le attuali sfide e opportunità poste dal sapere scientifico e tecnologico, in particolare dal recente sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA), che indubbiamente più di ogni altra creazione dell'ingegno umano pone importanti questioni. La Chiesa incoraggia i progressi nella scienza, nella tecnologia, nelle arti e in ogni altra impresa umana, tuttavia - pur in questa prospettiva - non può non affrontare le questioni antropologiche ed etiche sollevate in merito all'IA. Alcune questioni affrontate nel Documento: un aiuto alla libertà umana e alle decisioni, IA e la società, IA e le relazioni umane, IA, economia e lavoro, IA e sanità, IA ed educazione, disinformazione, deepfake e abusi, guerra, Dio.
Cantus Mariales è una proposta discografica realizzata dal gruppo vocale Cantori Gregoriani, diretti dal M° Fulvio Rampi. L'album contiene una raccolta di ventuno brani monodici mariani di impronta popolare, in lingua latina, la cui composizione abbraccia tanto l'antica e variegata tradizione gregoriana (antifone, tropi, sequenze, conductus...) quanto il vasto repertorio "tardivo" fino al neo-gregoriano degli ultimi secoli. I brani presenti in questa silloge fanno parte di una pubblicazione del 1903, curata da Dom Joseph Pothier, monaco solesmense e protagonista principale della monumentale opera di ricostruzione del canto gregoriano. La freschezza e la semplicità della linea melodica si accompagna alla sapiente compilazione dei testi, tutti dedicati alla figura della Vergine e caratterizzati da profondità teologica e ispirazione poetica. Brani: Ave Maria - Memorare - Inviolata - O Virgo pulcherrima - Tota pulchra es - Omnis expertem - Terrena cuncta iubilent - Eva virum - Iesu Fili Summi Patris - O Res Admirabilis - Resonet in laudibus - Clemens et benigna - Stabat Mater Speciosa - Ave Mater - Ave plena gratiae - Post partum Virgo - Gloria Sanctorum - Salve Mater Misericordiae - Concordi laetitia - Sicut pratum picturatur - Sancta Maria.
Questo libro ha uno stile esperienziale. Non ha capitoli ma temi sparsi, ciascuno con il suo soggetto. Non vuole essere annoverato tra i libri esegetici, commentari e riflessioni su alcuni testi biblici. Il tema principale non sono le Scritture ebraico-cristiane in quanto oggetto di studio, ma l'esperienza, la vita di queste parole scritte e tramandate da secoli. Più che di una ordinata distribuzione di temi biblici, le sue pagine sono come un tessuto. Per ogni tema l'autrice lascia uno spazio in bianco, per ricordare al lettore che le pagine vanno lette lentamente e che le proposte, i pensieri si aspettano silenzio, perché ognuno possa aggiungere i propri pensieri. Alla fine una breve non-conclusione consegna al lettore un libro aperto, invitando a "restare in piedi" per respirare dalle Scritture ancora la vita e il Mistero che la abita.
Per tanto tempo la casa di fronte a quella di Lucas è rimasta disabitata: le finestre sempre chiuse, nessun rumore, il giardino completamente abbandonato. Una mattina, però, un grande trambusto annuncia una novità: sono arrivati i nuovi vicini! Insieme alla mamma e a Ron, il suo vivace cagnolino, Lucas va a dare loro il benvenuto. Ma quando dalla porta si affaccia una bambina con i lunghi capelli neri e un sorriso luminoso, Lucas si blocca. Da quel momento gli sembra di avere un insetto gigante nella pancia, che svolazza, punzecchia e rimbalza. Servirà un dottore? Un tenero racconto che tocca, in punta di penna, il mondo delle emozioni e dell'affettività dei bambini, capaci di sentimenti intensi, da trattare con delicatezza e discrezione. Nelle pagine finali: carta d'identità del lettore e marionette da ritagliare. Età di lettura: da 6 anni.
Milano, zona Navigli. Viene rubato e ritrovato incendiato il pulmino degli Smarts, la squadra paralimpica di hockey in cui gioca Jas (Jasmine), costretta su una sedia a rotelle per una malattia. Chi sarà il colpevole? Jas, Mar (Maria del Mar) e Gheo (Gheorghiòs), compagni di scuola, ma soprattutto grandi amici, decidono di indagare. Scoprono così il lato nascosto e fragile della città. Ma, si sa, su certe cose non si scherza e i tre amici si cacciano in un mondo di guai...e guai seri! Una storia di amicizia, di coraggio e di sogni da inseguire. Storia in parte ispirata agli Sharks Monza, squadra di hockey paralimpico. Uso di font ad Alta Leggibilità. QRcode in IV di copertina con attività didattiche da scaricare. Età di lettura: da 10 anni.
L'arte nasce sacra in tutte le civiltà perché nasce come risposta alla morte. È sempre la trasfigurazione della ferita più intima, quella dello scoprirsi umano cioè mortale; ed è proprio quando dice l'uomo che dice Dio. Il cristianesimo ha fatto dell'arte una preghiera consegnata allo sguardo, condivisa attraverso le generazioni. Per capirla bisogna lasciarsi sedurre dalla sua grammatica, sintonizzarsi sul suo orizzonte di senso. Allora diventa un incontro con sé stessi e con il mistero. Situando l'arte sacra cristiana nel suo contesto originario e dandone alcune chiavi di lettura, queste pagine accompagnano i cercatori di Dio a scoprire e a vedere la Bella Novella. Sussidio da valorizzare anche per il Giubileo degli artisti (16-18 febbraio 2025).
I Salmi e le Lettere di san Paolo sono la fonte a cui si alimenta il pensiero dei Padri sulla speranza. Per il Primo Testamento la speranza è essenzialmente fiducia nel Dio di Israele: è da lì che tutto discende, è in nome della fiducia in Dio che ognuno può sperare. Nel Nuovo Testamento, la speranza ha un nome e un volto: è Gesù, compimento di tutte le promesse. Il libro, raccogliendo alcuni brani dei Padri della Chiesa di varie epoche, apre uno scorcio sulla speranza e sul suo senso proprio nella fede cristiana. È diviso in quattro sezioni: speranza come fiducia in Dio; Gesù, nostra speranza; speranza della vita futura; speranza, pazienza, gioia. Estratto dal libro "La speranza nei Padri", a cura di G. Visonà, in Letture Cristiane del primo millennio.

