«Pur avendo una caratterizzazione mariana, il Rosario è una preghiera il cui centro è cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità di tutto il messaggio evangelico, di cui è quasi un riassunto.[…]. Con esso, il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore» (Giovanni-Paolo II, Lettera apostolica sul Rosario della vergine Maria). Chi, meglio dei Padri della Chiesa, testimoni eminenti del senso vero del mistero del Cristo, potrebbe introdurre il cristiano a questa contemplazione? Le loro parole di saggezza che hanno attraversato i secoli, sapranno elevare lo spirito alla preghiera autentica.
Autore
Martine Thoris-Brunelot è madre di famiglia. È stata a lungo impegnata nella formazione catechetica. Da molti anni scopre con meraviglia la profondità del pensiero dei Padri della Chiesa.
Nel 1195 Lisbona era una città moderna, con un grande porto e un continuo via vai di gente: mercanti, contadini, nobili e cavalieri del re, con la loro magnifica divisa, lo sguardo coraggioso e al fianco una lunga spada d’argento. In quell’anno a Lisbona nasceva Fernando, figlio di un cavaliere e destinato a un futuro di onori, ricchezze e gloria. Ma a quindici anni Fernando decise di entrare in convento. Sembrerebbe la fine della storia. E invece è proprio da questo punto che ha inizio una vita avventurosa, fatta di viaggi e di incontri, dove Fernando diventa Antonio, Antonio diventa il Santo e alla fine non c’è più né Fernando né Antonio, perché il Santo è senza nome.
Destinatari
Ragazzi
Autore
Maria Loretta Giraldo è nata a Vallonga (Padova), dove si dice sia sepolto un carro d’oro e vive sulla Riviera del Brenta. Ha una vera passione per le filastrocche, ma scrive anche favole, racconti e romanzi storici. Collabora a progetti educativi, scrive testi per la scuola e fiabe per riviste, tra cui Il Messaggero dei Ragazzi. Ha pubblicato più di sessanta libri con diversi editori italiani ed esteri, numerosi dei quali illustrati proprio da Nicoletta Bertelle. Nicoletta Bertelle vive e lavora a Padova. Ha frequentato l'Istituto d'Arte e la Scuola d'illustrazione del maestro Stephan Zavrel. Ha illustrato numerosi libri per editori italiani e stranieri. Tiene laboratori, progetti didattici e letture animate accompagnata da un musicista. Dipinge su legno e tela.
Viviamo in un momento in cui lo stato, con il decentramento delle competenze, perde rilievo e valore, il mercato tende a condizionare e dominare la politica, il federalismo sta per modificare sostanzialmente l’impianto istituzionale, diminuiscono le risorse per il bene comune e contemporaneamente la società si rivitalizza con iniziative proprie. In questo contesto va assumendo particolare importanza il terzo settore con le sue principali ramificazioni: volontariato, cooperazione sociale, associazionismo di promozione sociale, enti non profit. Con molte ambiguità e rilevanti potenzialità. Qual è il significato autentico del terzo settore? Quale posto assume nella evoluzione dello stato sociale? Con quali ruoli? Qual è il rapporto fra le componenti del terzo settore? Ha anche un ruolo politico? Sono alcuni dei temi che vengono sviluppati nella pubblicazione, guardando agli sviluppi futuri.
La partita contro i vizi non è facile. Mettere un vizio con le spalle al muro, inchiodarlo nelle sue forme comuni come anche nei suoi travestimenti, esige una conoscenza non approssimativa dell’animo umano. Mentre si cerca di dare scacco matto a un vizio, può accadere che un altro o altri ne approfittino per metterci sotto scacco. «Alcuni vizi», afferma san Gregorio Magno, «si nascondono sotto l’aspetto di virtù e vengono verso di noi con volto benevolo, ma non appena ci hanno colpito, percepiamo la loro ostilità… Spesso l’ira smodata si presenta come giustizia, mentre la remissività eccessiva vuole apparire misericordia; il timore ingiustificato assume l’aspetto dell’umiltà, la superbia senza freno quella della libertà». Ogni cristiano deve dunque attrezzarsi per combattere contro questi nemici mobili e mimetici, prima di tutto in se stesso.
Destinatari
Tutti.
Autore
Ugo Sartorio, francescano conventuale nato a Gambara (BS), dopo aver insegnato per molti anni teologia fondamentale ed ecumenismo presso l’Istituto teologico sant’Antonio dottore di Padova, è dal 2005 direttore dell’edizione nazionale del «Messaggero di sant’Antonio». Con le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato il saggio Credere in dialogo (2002) e curato i volumi a più voci Annunciare il Vangelo oggi: è possibile? (2005) e Orizzonte virtù (2008).
Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore della Compagnia di Gesù, ha voluto contribuire alla riforma della Chiesa a partire dal di dentro della coscienza di ognuno che deve prima riformare la propria vita liberandola dal peccato. Questo sarà l’intento degli esercizi spirituali ignaziani: riformare la propria vita. A che serve riformare le leggi e le istituzioni se non si riforma la coscienza che le deve applicare? Una verità sacrosanta per tutti i tempi.
Destinatari
Ragazzi e adulti.
Autore
Padre Vincenzo D’Ascenzi s.j. è laureato in filosofia, teologia e pedagogia. La provvidenza lo ha destinato a compiti assai diversi, ma che hanno arricchito il suo apostolato: insegnante di religione, assistente dei docenti universitari, assistente dell’Agesci, parroco e predicatore agli Esercizi Spirituali di diverse categorie di persone.
La lettura attenta del vangelo di Matteo e il confronto con gli altri sinottici e scritti neotestamentari rivelano che il primo evangelista ha una particolare predilezione per il verbo greco prosérchomai (= avvicinarsi). Matteo lo utilizza con notevole frequenza rispetto agli altri scritti neotestamentari. Gli incontri con Gesù introdotti da questo verbo contribuiscono a manifestare al lettore l’eccezionalità della persona di Gesù e, nello stesso tempo, lo invitano a porsi la domanda sulla sua vera natura e identità. Prosérchomai diviene un espediente letterario al quale l'evangelista fa ricorso per presentare Gesù come il Dio con noi in azione e per manifestare la natura di questa presenza: Gesù è in mezzo agli uomini per aiutare, salvare, insegnare, illuminare.
Destinatari
Professori e studenti di Sacra Scrittura.
Autore
Gastone Boscolo, presbitero della diocesi di Padova, è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica del Triveneto (Padova). Collabora con alcune riviste: «Servizio della Parola», «Parole di Vita», «Credereoggi». Ha curato l'edizione italiana dell'Introduzione al Nuovo Testamento di R. Brown (Queriniana Editrice, 2001), ha pubblicato Vangelo secondo Matteo (Edizioni Messaggero Padova, 2001) e La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura (Edizioni Messaggero Padova / Facoltà teologica del Triveneto, 2009).
Contenuto
Questo primo volume di introduzione all'Antico Testamento si propone di favorire un approccio ad alcuni libri che compongono la prima parte della Sacra Scrittura, cioè il Pentateuco e i libri cosiddetti «storici». L'introduzione generale ricorda l'origine dell'Antico Testamento, come si suddivide, i testi originali, le traduzioni e i commenti, spiegando in che senso esso sia realmente Parola rivelata. Illustra poi il contesto geografico e storico in cui i testi nacquero, furono tramandati e infine fissati per iscritto. Importanti anche le annotazioni sulla maniera di accostarsi a queste pagine, dal metodo storico-critico all'analisi strutturalistica, fino alla scelta metodologica fatta propria dall'autore di quest'opera. Oltre la finalità didattica, l'autore si preoccupa di aiutare il lettore a capire, accogliere e attuare il messaggio biblico: Parola vivificante, che sollecita una risposta d'impegno e coerenza.
Destinatari
Studenti e insegnanti di teologia o di Scienze religiose.
Autore
GIANNI CAPPELLETTO, francescano conventuale, insegna Sacra Scrittura all'Istituto teologico S.Antonio Dottore di Padova. Ha pubblicato varie opere presso le EMP: Genesi 1-11; Genesi 12-50; In ascolto della parola. La «lectio divina»; In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all'Antico Testamento.II. Ha curato: Testimoni di riconciliazione e Insegnava fra loro la Parola. Miscellanea in onore di Angelico Poppi.
Riflessioni e meditazioni, ispirate a brani del Vangelo o di autori vari, concernenti le 10 festività mariane più importanti che la Chiesa propone lungo l'arco dell'anno liturgico.
C’è un interrogativo che attraversa la ricerca contemporanea: se il messaggio cristiano sia capace o meno di una nuova narrazione del mondo. La fede cristiana non è al riparo dalla necessità di doversi riformulare, soprattutto se intende suscitare ancora una volta l’interesse per un’interpretazione differente dell’esistenza, dell’uomo, della religione, dell’etica. L’invito, pertanto, è riscoprire il Vangelo come un «pensare altrimenti», in maniera interessante, sorprendente, ma anche impegnativa. Il cristianesimo stimolando a non farsi illusioni e invitando la ragione a non allinearsi su strategie di falsa sicurezza, indica, nella vicenda di Gesù Cristo, un punto di appoggio che legittima la ricerca di felicità, aprendola all’ascolto e incontro con l’altro. Assumere lo stile di Gesù, farlo diventare norma di vita, ispirarsi all’originalità delle comunità cristiane, vuol dire toccare il mistero dell’uomo e quello di Dio, per immettere nella storia la nostalgia di un diverso modo di essere uomini e donne.
Destinatari
Studenti di teologia e filosofia. Operatori in ambito educativo.
Autore
Carmelo Dotolo è professore straordinario di teologia delle religioni presso la Pontificia università urbaniana e professore invitato alla Pontificia università gregoriana e al Marianum. È presidente della Società Italiana per la ricerca teologica (SIRT) e membro del Gruppo europeo di ricerca teologica (GERT) dei missionari comboniani. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La rivelazione cristiana. Parola, evento e mistero, Milano 2002; Un cristianesimo possibile. Tra postmodernità e ricerca religiosa, Brescia 2007; Abitare i confini. Per una grammatica dell’esistenza, Massa 2008.
L’idea di fondo espressa dal convegno di cui qui sono raccolti gli atti, ipotizza uno stretto legame tra sensibilità e fede, in modo specifico tra vista e credenza. Ogni nostra conoscenza, anche la più spirituale, deve essere in qualche modo filtrata attraverso la percezione sensibile. Corpo e mente non sono entità separate, ma sono in una reciproca interazione. Come si incarna la fede nella pratica e come si fa visibile nelle varie epoche storiche? Quanto l’immagine nel rito è produttiva di presenza? Si potrebbe avanzare l’ipotesi di una religione del vedere, in cui l’immagine quasi da sola adempie alla funzione simbolica di contatto tra Dio e il fedele? Ci può essere rito senza immagine? Come devono essere le immagini per il rito in modo da accompagnarsi armonicamente con gli altri codici simbolici della celebrazione liturgica? Può l’arte moderna entrare nella liturgia? Un plesso di problemi ad ampio spettro, che riserva sorprese e che chiede una rivisitazione teologica per una migliore comprensione dell’atto liturgico.
Destinatari
Insegnanti e studenti di liturgia pastorale; studiosi ed operatori liturgici.
Autore
Gli autori che hanno collaborato a questo volume sono: Roberto Tagliaferri (curatore), Tito Amodei, Giorgio Bonaccorso, Elio Franzini, Alberto Piovano, Aldo Natale Terrin.