Una raccolta di preghiere innalzate nei vari secoli da poeti e cantori alla Donna della danza e illustrate con le opere d’arte della Basilica di Santa Maria Maggiore e dell’Accademia Carrara di Bergamo. Valido contributo a una sempre più approfondita conoscenza delle radici cristiane dell’Europa e al consolidamento dell’amore per Maria, la cui intercessione aiuta i credenti a «mutare il mesto incedere in passo di danza».
Destinatari
Tutti e in particolar modo i devoti di Maria.
Autore
VALENTINO SALVOLDI, laureato in filosofia e teologia morale, docente di antropologia culturale, ha condiviso la sua competenza all’Accademia alfonsiana di Roma, in collaborazione con Bernard Häring, dopo aver insegnato per quattordici anni in Nigeria, Burundi e Zambia. Ora è «professore visitatore» soprattutto nei paesi del Sud del mondo. È anche giornalista e ha pubblicato numerosi libri tradotti in altre lingue.
Riconoscere il sottile confine tra il "male di vivere" e la depressione, difendere il diritto di essere tristi in una società che impone la felicità: questo si prefiggono i due autori auspicando il "risveglio di sè" in quanto scoperta di se stessi con difetti e ferite in attesa di tempi migliori.
A quasi 25 anni dalla Nostra aetate e dopo i documenti applicativi che l’hanno seguita (1974 e 1985), a che punto è il dialogo tra ebrei e cristiani? Fra le molte voci, di entrambe le parti, che periodicamente intervengono su questo tema, quella di Ben Horin, che riportiamo, ci pare particolarmente significativa per equilibrio e pacatezza, oltre che per autorevolezza: Nathan Ben Horin ha vissuto a Roma dal 1980 al 1986 in qualità di ministro plenipotenziario dei rapporti di Israele con il Vaticano. Il testo offre una sintesi storica degli anni trascorsi e ne deduce alcuni punti fermi validi per entrambi gli interlocutori.
Autore
NATHAN BEN HORIN, nato in Germania da famiglia polacca, ha vissuto in Francia dove ha partecipato alla resistenza contro i nazisti. Ha svolto attività diplomatica per Israele. In Italia dal 1980 al 1986 si è occupato dei rapporti diplomatici con la Santa Sede, quando le relazioni diplomatiche con Israele non erano ancora state regolate. Dal 1994 è membro della Commissione per la designazione dei «Giusti tra le Nazioni» dell’Istituto Yad Vashem, incaricato in particolare delle pratiche che riguardano l’Italia. PIERO STEFANI (Ferrara 1949), laureato in filosofia a Bologna, noto studioso di ebraismo e insigne biblista, è uno dei principali animatori del dialogo cristiano-ebraico. Insegna filosofia della religione presso l’Università di Ferrara. Dal 1985 è redattore e articolista della rivista «Il Regno» e collabora con le riviste «Credere oggi», «Humanitas», «Esodo», «Studi Ecumenici», «Studi Fatti Ricerche» (Sefer), «Horeb», «Jesus». È membro del Comitato scientifico e direttore del «Notiziario di Biblia», Associazione laica di cultura biblica. Collabora regolarmente con la trasmissione di Radio 3 «Uomini e Profeti». Ha al suo attivo una settantina di pubblicazioni in qualità di autore, curatore e scrittore di introduzioni o contributi vari.
Una raccolta di contributi provenienti non solo dallo scibile teologico, storico e filosofico, ma altresì filologico, etico, antropologico, letterario ed etnologico, hanno reso possibile un autentico e concreto dialogo tra le culture, evidenziando limiti e risorse, tensioni, conflitti e modelli concreti di confronto interconfessionale e interculturale. Il contributo dei diversi studiosi qui raccolti intende investigare i presupposti fondamentali per un dialogo tra le culture, sviluppando i grandi temi, Dio, l’uomo e il mondo, inerenti all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam. I contributi sono di: Biagio Aprile, Nicola Benassi, Paolo Branca, Gianni Colzani, Giuseppe Ferro Garel, Salvina Fiorilla, Adnane Mokrani, Maria Armida Nicolaci, Luciana Pepi, Edoardo Scognamiglio.
BIAGIO APRILE, francescano dell’Ordine dei frati minori conventuali di Sicilia, ha conseguito il dottorato in teologia patristica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È docente di discipline patristiche presso lo Studio teologico «San Paolo» (Catania) e l’Istituto teologico ibleo «San Giovanni Battista» (Ragusa). Collabora con la Pontificia Facoltà Teologica «San Bonaventura» (Roma), per la quale dirige la cattedra di Dialogo tra le culture. Ha pubblicato La Passione di Cristo sulla croce. Studio sul commento II, al salmo 21 di Agostino d’Ippona (Roma 2007), e collabora con diverse riviste, tra cui «Synaxis», «Asprenas» e «Horeb». SALVINA FIORILLA ricopre l’incarico di funzionario archeologo medievista presso la Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Ragusa.
I cristiani? "Cantori dell¬πarcobaleno", capaci di passare dalla "cultura del lamento" al "culto della speranza". Ma quali impegni suscitare per promuovere "cieli nuovi e terre nuove" nel "terribile quotidiano"? Don Tonino invita a riflettere e a effettuare alcune "transumanze".
Mons. ANTONIO BELLO (1935-1993) ha indicato con la parola, con gli scritti e la testimonianza un sentiero di rinnovamento autentico della vita cristiana, basato sull’attenzione e la disponibilità al servizio.
Questo libro offre al lettore un aiuto per realizzare un dialogo personale con Dio, scrutando le Scritture e immergendosi nella sua Parola. Il tema scelto dall'autore è il tempo, ma anche la vita umana intesa come attesa gioiosa e operosa. Prefazione del Card. P.J. Cordes.
Cammino non facile quello percorso dall’Azione cattolica vicentina dalla caduta del fascismo al rinnovamento conciliare. Il «coraggio» delle scelte che i soci furono chiamati a operare in questo lasso di tempo è il filo conduttore di tutto il volume: «scelta militante» di molti soci che si impegnarono attivamente nella Resistenza; «scelta politica» che favorì la vittoria della Democrazia cristiana; «scelta religiosa» in quanto desiderio di una maggiore autonomia laicale. Una ricca documentazione permette di cogliere chiaramente l’intreccio solido tra la formazione religiosa e gli ideali civici per la costruzione di una nuova Italia, che venivano coltivati all’interno del mondo cattolico.
PIERANTONIO GIOS, docente di Storia della chiesa presso la Facoltà teologica del Triveneto. Autore di numerosi saggi di storia religiosa e civile, è direttore dell'Archivio della Curia vescovile e della Biblioteca Capitolare di Padova, nonché membro dell’Accademia Galileiana di Padova e dell’Accademia Olimpica di Vicenza. ERMENEGILDO REATO, docente emerito di Storia della chiesa presso l’Istituto teologico del Seminario vescovile di Vicenza, membro dell’Accademia Olimpica , nonché dell’Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza e della Deputazione di Storia Patria per le Venezie. Autore di vasti studi sulla società veneta e in particolare sul movimento cattolico vicentino, è il depositario dell’Archivio della Fondazione Rumor. RICCARDO PAOLETTO, docente di Lettere presso l’Istituto comprensivo di Fara vicentino. LUIGI DAL LAGO, caporedattore della rivista «Credere Oggi» presso le Edizioni Messaggero di Padova.
Attraverso l’analisi degli scritti di lode di Francesco e delle biografie che raccontano esperienze di lode da lui vissute, il rendere lode a Dio appare come un elemento fondamentale del suo cammino spirituale, che lo accompagna sempre. L’esortazione a rendere la giusta lode a Dio è parte integrante della missione dei frati minori chiamati a divenire araldi della lode nel mondo. L'autore ricorda che l’esercizio della lode a Dio ha il potere di trasformare l’intimo dell’uomo donandogli consolazione di fronte a situazioni di sofferenza e dolore, aiutandolo a superare in letizia anche l’empasse della morte.
Autore
Raffaele Ruffo (1966), frate cappuccino della Provincia di Genova, ha conseguito la licenza in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e il dottorato in teologia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale con la tesi dal titolo: Laudato si’, mi’ Signore. La lode nell’esperienza spirituale di Francesco d’Assisi.
Al centro di una città su una collina verde, sorge un antico convento pieno di storia e misteri, i cui frati sono impegnati nel raccogliere offerte per le loro missioni. C’è sempre qualche cattivo che cerca di ostacolarli, come quel Losco Farabutti che vorrebbe impadronirsi della collina per le sue perfide speculazioni. Eppure succede che uno dei tanti ragazzi adottati dai frati cresca e diventi giornalista ed esploratore e, continuando ad aiutare quel convento che era la sua casa, si metta a raccontare le sue avventure. Seguiteci nelle avventure di Robin e Mary, di Alex Alì e Giada, di fra Mirtillo e Fra Tenaglia insieme agli altri simpaticissimi frati con una sbandata Banda Volponi sempre a caccia di guai.
Destinatari
Ragazzi.
Autore
GIORGIO PEZZIN (1949), sceneggiatore laureato in ingegneria. Durante gli anni del liceo scopre la sua passione per la narrazione che esplode grazie all’incontro con Giorgio Cavazzano (uno dei migliori disegnatori europei). I due formano una coppia affiatatissima e sfornano una nutrita serie di storie per Topolino, Almanacco, e per tutte le altre testate del mondo Disney. Da qualche anno collabora nelle sceneggiature del fumetto Winx. Per il Messaggero dei Ragazzi ha creato le storie di Oscar & Tango, Meg e Cronache da Colleverde. ROBERTO MARINI, nato a Tarquinia nel 1958, è diplomato in arte applicata. Dopo un periodo come grafico presso la Mondadori, dal 1988 ha lavorato come disegnatore professionista producendo numerose storie soprattutto per Topolino e importanti realizzazioni di grafica per Clementoni e Giunti. FEDERICO PIETROBON, nato a Castelfranco Veneto nel 1977, ha frequentato la Scuola di Fumetto di Milano. Ha iniziato a lavorare come disegnatore e illustratore, dedicandosi poi esclusivamente all’attività di colorista. Collabora con diversi editori di libri per ragazzi, in particolare con la collana dedicata a Geronimo Stilton.
Una Lectio divina popolare dedicata al primo dei quattro vangeli. Il concetto di fede cristiana, sostenuto da Matteo con il suo racconto, è originale e si basa su tre scelte che conferiscono a questo testo un profilo caratteristico e unico nell'ambito del Nuovo Testamento: il riferimento forte e insistente al Cristo storico, al Gesù terreno; l'accento etico conferito al suo racconto con un Gesù che propone una nuova relazione con Dio; il costante ricorso all'Antico Testamento. Con queste tre scelte, Matteo ha dato alla chiesa di tutti i tempi uno strumento per impostare un'esistenza di fede autentica. L'autore ha strutturato l'analisi del testo in tre momenti fondamentali: 1. Leggere: in questa fase si sofferma sull'aspetto letterario e testuale del brano; 2. Interpretare: questo passaggio è dedicato alla comprensione del testo; 3. Applicare: vengono proposte riflessioni, ma sarà soprattutto il lettore, con la sua ricchezza personale, a completare e tradurre nella vita questo momento.
Destinatari
Gruppi biblici e di ascolto della Parola di Dio, movimenti e associazioni ecclesiali.
Autore
GASTONE BOSCOLO, presbitero della diocesi di Padova, è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica del Triveneto (Padova). Collabora con alcune riviste: «Servizio della Parola», «Parole di Vita», «Credereoggi». Ha curato l’edizione italiana dell’Introduzione al Nuovo Testamento di R. Brown (Brescia 2001), ha pubblicato: La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura (Padova 2009); Chi è Gesù per Matteo? Una risposta attraverso il verbo greco «prosérchomai» (Padova 2009). Ha tradotto e curato l’adattamento alla lingua italiana del volume di Maximilian Zerwick, Il greco del Nuovo Testamento, Roma - Padova 2010.