
Fare il segno della Croce quando ci svegliamo, prima dei pasti, davanti a un pericolo, a difesa contro il male, la sera prima di dormire, significa dire a noi stessi e agli altri a chi apparteniamo, chi vogliamo essere. Per questo è tanto importante insegnare ai bambini a fare bene il segno della croce. Papa Francesco
Mentre recitiamo il credo riconosciamo sì Dio nella sua verità, ma allo stesso tempo parliamo anche noi, confessiamo ciò che il Signore ha fatto di ciascuno e di tutti noi: mentre professiamo la fede possiamo scoprirci guardati con amore e salvati. Papa Francesco
Questa collana "Una storia che salva" è composta da tre volumi. È stata progettata per introdurre i bambini dai 4 ai 7 anni alla conoscenza degli episodi più significativi della vita di Gesù. È un albo-libro che riporta i testi del Vangelo e una serie di disegni da colorare. Età di lettura: da 4 anni.
Questa collana "Una storia che salva" è composta da tre volumi. È stata progettata per introdurre i bambini dai 4 ai 7 anni alla conoscenza degli episodi più significativi della vita di Gesù. È un albo-libro che riporta i testi del Vangelo e una serie di disegni da colorare. Età di lettura: da 4 anni.
Questa collana "Una storia che salva" è composta da tre volumi. È stata progettata per introdurre i bambini dai 4 ai 7 anni alla conoscenza degli episodi più significativi della vita di Gesù. È un albo-libro che riporta i testi del Vangelo e una serie di disegni da colorare. Età di lettura: da 4 anni.
Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, spiega il "Credo" frase per frase, con semplicità e competenza. L'accento è posto sulla bellezza dell'essere cristiani, del credere e del vivere la fede. Attraverso le parole del "Credo" il lettore riscopre la propria appartenenza a Cristo e alla Chiesa in una dimensione di gioia, di luce, di pace e di speranza. Un libro capace di infondere nuovo vigore ai cristiani un po' stanchi e di indicare la via verso la felicità. Presentazione di mons. Michele Giulio Masciarelli.
Questo libro è un tentativo di riprendere a fare esercizi di tenerezza in coppia. Ri-equilibrare il tempo insieme per dedicarne un po' all'affetto e alla cura del partner nelle situazioni di ogni giorno. Tornare a scoprire il corpo dell'altro e lo spazio che occupa nella nostra quotidianità. La speranza è quella di instaurare un nuovo corso: la tenerezza al potere. Ti svegli un mattino, dopo anni di vita insieme, e non sai più perché il partner che hai a fianco è proprio quello o quella, che senso ha il suo corpo di lato al tuo e chi siete diventati nel frattempo. Dov'è finita la tenerezza degli inizi? Che fine hanno fatto quei gesti e quelle attenzioni di cui tutti sentiamo il quotidiano bisogno?
Una ricerca catechetico-sperimentale la cui originalità dello studio è sorretta su un campione psico-pedagogico, sottoposto ad un itinerario formativo ad alta qualità di apprendimento che ha portato a risultati sostanziali di trasformazione delle buone pratiche formative. Questo nuovo approccio di intervento metodo-logico-catechetico si articola sull'asse storico-teologico con l'analisi della situazione attuale circa il contesto genitoriale italiano e circa le principali teorie catechetiche che sono state elaborate nelle varie sedi accademiche. Un'analisi approfondita le cui conclusioni sono state confermate sia a livello teorico-pratico sia, soprattutto, a livello empirico-sperimentale, proponendo alla Chiesa italiana alcune strade di cambiamento. Un testo di studio ideale per chi cerca una conoscenza approfondita per nuove pratiche nella catechesi genitoriale.
"Sussidio liturgico-pastorale per genitori, e non solo, che desiderano prepararsi al momento in cui i figli se ne vanno di casa. Come affrontare la sindrome da nido vuoto sul piano della fede in Dio e con un precedente... in san Francesco" (Prefazione di mons. Pietro Maria Fragnelli). A cura di un gruppo di famiglie.
«Se continuiamo a parlare di parrocchia non è soltanto perché di fatto esiste, anche se in condizioni precarie di salute, ma perché è il momento di pensare alla presenza della Chiesa a livello locale in modi ben diversi da come finora è stata vissuta e in buona misura continua a esistere». A partire da questa provocazione, mons. Selvadagi si sofferma a riflettere sulle forme di parrocchia che esistono in Italia e nei Paesi occidentali, fortemente indebolite dalla secolarizzazione in termini di capacità aggregativa, di rilevanza sociale e sottoposte a una severa prova di resistenza, per cercare di proporre percorsi che la rendano rilevante nella società e, insieme, più aderente alle attese evangeliche. La parrocchia, per l'autore, vescovo ausiliare di Roma, va in qualche modo vivificata: non si può accettarne una sorta di lento declino, né conservarla per rassegnazione, né la si può ridurre all'aspetto pragmatico-organizzativo: non è infatti in questione «se la parrocchia sia l'unica forma di comunità cristiana, ma come lo possa essere meglio in maniera propria [...] per dare corpo alla sua costitutiva natura comunitaria dell'essere cristiani nel territorio». Una riflessione attuale, appassionata e soprattutto concreta, che apre strade possibili per le comunità parrocchiali, sensibili alle relazioni umane ed orientate a presentare con creatività il Vangelo.
Un libro che guarda ispirato ad Amoris Laetitia, nell'anno dedicato, e che scorre sul filo dei grandi temi educativi - l'incontro, l'amore di coppia, l'educazione dei figli e la vocazione sociale di una famiglia - attraverso la lente dell'esperienza personale degli autori, una coppia coinvolta in diverse realtà laiche ed ecclesiali e impegnata in termini di testimonianza e di esperienza educativa. È uno sguardo, quello di Emma e Pier Marco, che sa comunicare la bellezza dello stare insieme senza tralasciare le responsabilità che ciò comporta. Pagine che mettono a fuoco le grandi prove della vita, offrendo sempre una lettura profonda degli obiettivi a cui un progetto di coppia dovrebbe mirare: tenere il "per sempre- nel proprio orizzonte, crescere insieme i figli, alzare lo sguardo sul prossimo, tessere reti di famiglie solidali.
"Se da un lato le statistiche ci riportano un numero sempre inferiore di giovanissimi e giovani nelle nostre comunità parrocchiali, dall'altro il desiderio di Dio non sembra essersi spento nel cuore delle nuove generazioni. Che servizio possiamo offrire per favorire questo incontro? Quali modalità possiamo mettere in atto per liberare i giovani dall'idea che il cristianesimo sia un insieme di norme rétro o di liturgie pompose e noiose? Lo diceva già Oscar Romero: "Il cristianesimo non è un insieme di verità in cui occorre credere, di leggi da osservare, di divieti. Così risulta ripugnante. Il cristianesimo è una Persona che mi ha amato così tanto da reclamare il mio amore. Il cristianesimo è Cristo". Partendo da queste sollecitazioni e dagli inviti di papa Francesco ai giovani che cercano Cristo non come idea, ma come esperienza di un incontro possibile, nascono le pagine di questo sussidio, in cui preghiera, riflessione sui "comandamenti, esercizi pratici personali e di gruppo permettono di realizzare un itinerario per i giovani, affinché essi possano davvero trovarsi "a tu per tu con Dio".