
Al confine tra Lugano e Paradiso, Casa Santa Birgitta è stata fin dalla fondazione, nel lontano ottobre 1924, luogo di accoglienza sia per coloro che venivano da lontano in cerca di un tranquillo e accogliente rifugio dove soggiornare, sia per gli abitanti del quartiere che vi trovavano un sicuro punto di riferimento. In seguito, l'ospitalità e l'accoglienza delle Suore Brigidine si sono coniugate con la loro vocazione all'ecumenismo. Un legame tra passato e futuro, nella fedeltà al carisma ecumenico e missionario della fondatrice, secondo lo spirito di santa Brigida. A noi resta il compito di attingere da questi cento anni di storia i valori e gli ideali, gli stimoli e i talenti da far fruttare perché questa presenza nel cuore del Ticino e della diocesi di Lugano continui a essere testimonianza di fede e di impegno nella carità e nel dono di sé.
«Quando si parla con gentilezza, quando si tende la mano, la pace non è più lontana.» Un albo illustrato per raccontare ai più piccoli il valore fondamentale della pace tra i popoli attraverso la voce di un Leone Bianco, raffigurazione di papa Leone XIV, portavoce sin dal primo istante di un messaggio di pace. Una pace che parte dall’ascolto, dalle parole gentili, dal dialogo, da una tavola cui siedono indistintamente ricchi e poveri, "grandi" della Terra e piccoli, per costruire un ponte tra i cuori di persone lontane per cultura e appartenenza. Pace e amore cominciano dal basso, dal quotidiano: da un gesto gentile, da una mano tesa, da una parola buona… per poi stringere in un unico abbraccio i confini della Terra. «Se disarmiamo le parole, contribuiremo a disarmare la Terra.» Età di lettura: da 4 anni.
In un tempo in cui è sempre più raro leggere belle storie, capaci di rincuorare e aprire orizzonti di speranza, Filantropia Attiva Italiana desidera dar voce alle diverse realtà sociali incontrate in sei anni di vita. E lo fa direttamente lasciando la parola ai protagonisti: presidenti, fondatrici, veri e propri imprenditori che con coraggio scelgono ogni giorno di valorizzare persone e territori, a vantaggio di chi è più vulnerabile. Perché è possibile fare impresa in modo etico, sostenibile, rispettoso. Che si tratti di una cooperativa sociale o di un’associazione, di una fondazione o di un’impresa sociale, la ricchezza di queste storie è il crocevia senza il quale FAI non sarebbe ciò che è oggi. Grazie alla testimonianza delle persone che, in varie situazioni di disagio, hanno ritrovato la strada del riscatto, il racconto assume i lineamenti dei volti incontrati, carichi di emozioni e soddisfazione per un futuro ritrovato. Insieme. «Un’associazione dedita alla salute dei bambini, una cooperativa sociale per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettive, una realtà a servizio dei rifugiati, un fondo di impact investing, un’impresa sociale che forma e dà lavoro a giovani artigiani, una sartoria sociale per donne in situazioni di vulnerabilità, una scuola professionale nel territorio napoletano, un progetto per l’inserimento lavorativo di persone detenute. Tutte storie affascinanti e in continuo divenire. Perché non raccontarle? Sono attività d’importanza fondamentale per andare incontro alle necessità di persone fragili, per favorire una società più inclusiva e, non da ultimo, per promuovere una migliore tenuta sociale del nostro Paese.» (Giulio Litta Modignani, fondatore e presidente di Filantropia Attiva Italiana)
Avanzi del giorno prima, cibi in scadenza, frutta e verdure troppo mature... Come evitare gli sprechi alimentari? La soluzione ai problemi del nostro frigorifero arriva da un libro di ricette assai originale, perché nato dall'esperienza del Refettorio Ambrosiano di Milano, realizzato da Caritas Ambrosiana durante Expo 2015.Un luogo "bello e buono", dove ogni giorno si cucinano per i poveri le eccedenze di cibo della grande distribuzione, di mense e aziende alimentari, seguendo le ricette insegnate dai grandi chef che si sono alternati ai fornelli del Refettorio nei sei mesi di Expo.Il libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l'impegno di solidarietà della Caritas; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l'esclusione sociale.La nuova edizione, rivisitata e ampliata, ospita anche una sezione dedicata alle ricette di Enrico Reina, da tutti conosciuto come "maestro Enrico", a memoria di un talento investito nella cucina del Refettorio Ambrosiano, a servizio degli ultimi.Gli chef che hanno collaborato: MASSIMO BOTTURA chef e proprietario dell'Osteria Francescana a Modena; ANDREA APREA chef del ristorante Andrea Aprea a Milano; EMILIO BARBIERI chef del ristorante Strada facendo di Modena; MATTEO BARONETTO chef del panorama torinese; GIOVANNI CUOCCI chef e proprietario dell'osteria La Lanterna di Diogenea Solara di Bomporto (Modena); GIORGIO DAMINI chef della Macelleria Damini&affini di Arzignano (Vicenza); RINO DUCA chef dell'osteria Il grano di pepe di Ravarino (Modena); ROBERTO PETZA chef del panorama sardo; NICOLA PORTINARI chef del ristorante La Peca di Lonigo (Vicenza); LUCIANO TONA direttore d'Elsa Accademia Bocuse d'Or Italia.
Un romanzo che cattura il battito irregolare della giovinezza, tra emozioni autentiche e scelte che cambiano tutto. Perfetto per i lettori in cerca di storie intense e indimenticabili. Milano pulsa come un cuore impaziente mentre Paolo, sensibile e sognatore, e Maddalena, pragmatica ma vulnerabile, intrecciano le loro voci per raccontare la loro storia di due giovani adulti alla ricerca di sé, di un posto nel mondo e di un equilibrio che non credono possibile. Tra fughe improvvise a Bologna, opere d'arte che tolgono il fiato e scelte capaci di cambiare ogni cosa, scoprono che crescere non significa solo trovare la propria strada, ma anche il coraggio di lasciarsi trasformare. Un viaggio tra contrasti, battiti accelerati e sogni a occhi aperti, dove l'amore arriva inaspettato, pronto a stravolgere ogni certezza. Un passo a due alla volta. " Eppure un film non finisce mai, puoi rivederlo, raccontarlo, parlarne. A cosa serve questa storia, a cosa serve questo incontro, se è destinato a restare un ricordo che svanisce con la stessa velocità con cui è arrivato? - C'è qualcosa che non ti ho detto, Paolo. Vedo che non ricevi i messaggi, come se avessi il telefono spento. «Se mai vorrai, ti aspetto martedì alle dieci, Caffè dei dotti». "
Giappone, 9 agosto 1945. Nagasaki viene ridotta in cenere dallo scoppio della seconda bomba atomica. Tra le rovine della città fantasma e la disperazione dei sopravvissuti, si distingue un giovane medico convertitosi al cristianesimo, che mette energie e competenze al servizio dei feriti benché devastato dal dolore per la perdita della sua amata moglie Midori. Il suo nome è Takashi Nagai e questo libro a fumetti racconta la sua storia. Quando tutto sembra perduto, la fede e l'umanità del dottor Nagai raggiungono una profondità nuova: diventa punto di riferimento per i sopravvissuti alla distruzione atomica. A tutti infonde il gusto per la vita e il coraggio di ricostruire, anche quando la leucemia lo costringe all'immobilità. Il suo esempio presto oltrepassa i confini del Giappone, anche grazie ai suoi libri. Al suo capezzale accorrono migliaia di persone, dal mendicante all'imperatore del Giappone, all'inviato del Papa. Muore nel 1951 e al suo funerale partecipano ventimila persone. Nel 2024 viene assegnato il Nobel per la Pace all'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, che raccoglie molti sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, noti anche come Hibakusha. Questo importante riconoscimento fa splendere ancor più la vita e la testimonianza di Takashi, insieme al suo messaggio di pace e di giustizia, di perdono e di amore verso tutti. Nel 2021 è nato a Roma il comitato "Amici di Takashi e Midori Nagai", che si è assunto la responsabilità di farli conoscere e cooperare alle loro cause di beatificazione.
Il Concilio Vaticano II inaugura una nuova stagione ecclesiale che invita tutti i credenti a maturare una nuova consapevolezza della missione evangelica. Secondo il cardinale C.M. Martini, «fu un momento straordinario, forse quello più bello della mia vita, quello in cui si poteva ripensare, rilanciare e riproporre, in cui si sentiva vibrare una scioltezza, una libertà di parola, una capacità di penetrazione nuova». Sono rimasti molti lasciti di quella stagione entusiasmante. La Chiesa ha potuto respirare a pieni polmoni il nuovo clima del Vaticano II, così che molti suoi frutti sono penetrati nelle sue fibre. Per la Chiesa si è trattato di una grande ricchezza che mantiene intatta la sua attualità e il suo valore, nei cui confronti bisogna coltivare un senso di memoria riconoscente. Perché il Concilio è stato «una grande luce», nonché la «sicura bussola» che «ci è offerta per orientarci nel cammino del secolo che si apre» (Novo Millennio Ineunte, 57).
Album illustrato che fa scoprire ai bambini la bellezza di tutto ciò che è incontro e condivisione: un’esperienza che trasforma semplici oggetti in un dono che sprigiona gioia e amicizia.
Incontri desiderati, improvvisati, programmati. Attimi fuggevoli ma che comunque lasciano il segno. Perché ogni incontro è un tesoro prezioso in cui lascio un pezzettino di me per far spazio e accogliere qualcosa dell’altro. Un oggetto che viene scambiato, che passa di zampa in zampa, cambiando forma e dimensione ma senza perdere la sua essenza, rivestendo di colore il nuovo proprietario.
Attraverso semplici oggetti che passano di mano in mano – o meglio, di zampa in zampa – i piccoli lettori scopriranno come il dono reciproco trasforma le cose più comuni in preziose fonti di gioia e amicizia. Incontri desiderati, programmati o improvvisi, anche se brevi, lasciano un segno indelebile, perché ogni nuovo legame è un tesoro. Gli oggetti, che cambiano forma e colore mentre viaggiano, rappresentano il passaggio di un pezzetto di sé all’altro, in un cerchio di scambio che illumina il cuore di tutti i partecipanti.
Un racconto delicato che celebra la bellezza della condivisione e il valore dell’incontro, insegnando ai bambini che ogni relazione arricchisce e colora il mondo che ci circonda.
Il racconto a fumetti della lucida e coraggiosa vicenda degli studenti che nella Germania nazista sfidarono Hitler distribuendo volantini sovversivi con il nome di Rosa Bianca. Siamo nel 1942, quando il gruppo di studenti di Medicina dell'università di Monaco, guidati da Hans Scholl e la sorella Sophie, inizia la distribuzione di volantini contro Hitler e il Nazismo. Il piccolo gruppo fa tremare il regime sollevandosi contro la tirannia e le sue atrocità, in nome della civiltà. La tirannia nazista e l'apatia dei cittadini tedeschi di fronte ai crimini abominevoli del regime indignavano i membri della Rosa Bianca. Credevano che lo Stato non potesse mai sopprimere le libertà fondamentali, basandosi sul principio che tutto può essere sacrificato per il bene superiore dello Stato, tutto tranne ciò che lo Stato stesso deve servire. Perché non è mai un fine in sé stesso. Se oggi Hans e Sophie Scholl sono conosciuti dal pubblico in generale, merita di essere portata alla luce anche la motivazione profonda di tutti i membri del movimento.
Durante la sua visita a Gubbio, un piccolo angolo di mondo frizzante e pieno di serenità, tra vicoli pieni di religiosi, artigiani e contadini, botteghe di cibo succulento e ricchi mercanti, Francesco va incontro al lupo che da tempo semina panico e terrore tra gli abitanti del luogo: la folla si accalca alle porte della città, curiosa di vedere come quello strampalato incontro andrà a finire. Ma chi era veramente il lupo di Gubbio? Ceriani, autore del testo e delle illustrazioni, rilegge in modo originale la famosa leggenda legata alla vita del santo che diventa occasione per avvicinare i ragazzi alla ricchezza e alla originalità della sua figura, ma anche per aiutarli a superare le piccole e grandi paure di ogni giorno, che a volte sembrano più temibili di quel che sono realmente.

