
Di terra ce n'è per tutti; di cibo, pure. Perché allora tanta ingiustizia, 1,2 miliardi di poveri "estremi" e 800 milioni di sottonutriti, quando il diritto all'alimentazione è ormai riconosciuto a livello universale? Il nodo è come si accede alla terra, fonte di vita e nutrizione. E pure lo scandalo della speculazione sulle risorse: c'è chi gioca in Borsa sul pane degli esclusi. Il sostegno ai piccoli produttori, il contenimento delle produzioni agricole a scopi industriali, lo spazio alle donne,... Così l'economia del cibo non sarà più omicida ma a servizio di una giustizia più grande. Il fenomeno dei Cash Crops e del land grabbing. I common pool goods e la finanziarizzazione dei beni agricoli. Realtà lontane da noi? Tutt'altro. Ecco perché.
Per gli autori di questo libro la globalizzazione capitalistica è un cambiamento epocale, ma è anche un processo senza regole, in cui la concorrenza provoca un livellamento verso il basso delle condizioni dei più svantaggiati. Cancella infatti le specificità delle realtà locali e nazionali, provoca un sviluppo economico più finanziario che industriale, comporta deregolamentazione e condizioni fiscali vantaggiose per le grandi corporation, flessibilità nella gestione della forza lavoro, diminuzione dei salari reali, licenziamenti, disoccupazione, minimizzazione di costi sociali e ambientali. "Contro il capitale globale", spiega in che modo si potrebbe invertire questa tendenza.
Una risposta alla sfida educativa consiste nell'aumentare la competenza fraterna.
Descrizione:
Studiosi ed esperti di problemi demografici hanno formulato prospettive poco incoraggianti: nei prossimi vent'anni, senza immigrazione la popolazione europea perderebbe oltre 30 milioni di abitanti, mentre il mondo giovanile (di età compresa dai 20 ai 40 anni) diminuirebbe di oltre 50 milioni. Il titolo di questo volume definisce subito, con la persistenza e l'ampiezza del fenomeno, anche il limite e la precarietà di questi "contrappunti". Il cammino di ricerca sviluppato dal volume è svolto attraverso il racconto di piccoli episodi, brevi ritratti di persone e personaggi: frammenti vaganti nel gran mare dell'emigrazione, misurati con il metro valutativo evangelico, che definisce grande e meraviglioso ciò che è piccolo e ordinario.
La vita di un missionario saveriano ricostruita tramite le sue lettere inviate a superiori e confratelli, in particolare durante gli anni di missione in Cina nella prima metà del Novecento. Dalla guerra civile alla prigione, dal brigantaggio all'avvento della repubblica e del comunismo, il trentino mons. Faustino Tissot visse tempi drammatici e faticose frustrazioni, mantenendo una fiducia granitica nella Provvidenza e affrontando ogni evento con enorme spirito di sacrificio, gioiosamente fedele alla sua missione evangelizzatrice. Ne esce il ritratto di un uomo e sacerdote di profonda umanità, ricco di doti spirituali e di grande spessore cristiano. E, fondamentalmente, di un ottimista, sempre convinto della sua scelta missionaria.
La vita di coppia si sostiene con la preghiera: è così che gli sposi possono trovare la forza per affrontare le sfide quotidiane. Non si tratta di semplici pratiche religiose più o meno adempiute, né di una fede illusoria e disincarnata. Pregare significa soprattutto ricollocare Gesù al centro della vita personale e di coppia, riscoprire Lui come "lievito" delle nostre giornate. È così che la relazione sponsale cresce e matura sino alla sua pienezza.
L' Autore - a partire dalla Scrittura e dai più recenti documenti della Chiesa - propone agli sposi un vero e proprio cammino di "contemplazione", un incontro concreto con Dio che avviene nella realtà di ogni giorno ed è capace di trasformarla, rendendo visibile l'Amore.
Il sussidio è dedicato alla cura e alla formazione dei gruppi Giovani (19-30 anni); incentrato sul Vangelo di Matteo, si propone di guidare i giovani a riconoscere il valore assoluto della gioia, alimentata da quotidiani gesti d'amore. Sei moduli tematici accompagnano il cammino dell'anno, mentre una sezione su parolealtre.it offre schede, materiali per le attività, video-commenti ai brani biblici e molto altro. Allegato al testo il fascicolo Comuni-care! sulla comunicazione educativa.
Una Chiesa per sua natura missionaria che nel volto dei piccoli, dei poveri, trova nuova linfa vitale per rinnovarsi e vivere in pienezza la propria identità. Don Olivo attinge a innumerevoli fatti di vita quotidiana, spesso toccanti – vissuti in prima persona nella sua lunga esperienza missionaria, ma anche da sacerdote e parroco nella nostra Chiesa italiana – per offrire ragioni di speranza all’uomo di oggi.
Una miniera di spunti per il cammino personale e comunitario, attento anche ai diversi momenti dell’anno liturgico, vissuti sempre con un intenso respiro missionario.
L'autore
Don Olivo Dragoni è sacerdote nella Diocesi di Lodi. Dopo qualche anno di servizio in campo giovanile, ha lavorato come incaricato dei preti diocesani italiani in America Latina nel Centro Unitario Missionario con sede a Verona. Per questo ha viaggiato per quindici anni (1971-1985), incontrandoli sul loro posto di lavoro. Parroco e direttore del Centro Missionario di Lodi, ha commentato in diversi scritti la missione con episodi di vita. Qui se ne offre una piccola selezione, che racconta la missione in modo vivo e teso a dare speranza. Ora l’autore è appiedato per sclerosi multipla; ma crede di poter imparare anche dai suoi bastoni.