L'11 febbraio 1858 Bernadette Soubirous, in cerca di legna sulle colline intorno a Lourdes, vede «una piccola ragazza, non più grande di me, bella più di tutto, che mi sorride». Quella giovane, l'Immacolata Concezione (come si definisce il 25 marzo), le apparirà 18 volte, fino al 16 luglio di quello stesso anno. Inizia così, per Bernadette - povera, malata e ignorante, che parla solo il suo dialetto - un' avventura straordinaria che ancora oggi colpisce e affascina. Le parole qui raccolte seguono il cammino di Bernadette tra le Suore di Nevers, dove "si nasconde" dal 1866. Cammino arduo fino alla morte (1879), come l'Immacolata le aveva predetto, ma compiuto, nonostante le prove e le malattie, nel silenzio, con fermezza, determinazione e un pizzico di umorismo, sempre attingendo al ricordo delle parole dell'Immacolata. Un cammino di santità nel quale Bernadette mette Dio al primo posto, facendo dell' amore il principio ispiratore di tutti i propri gesti.
Ostia, 387 d.C.: Monica, la madre di sant'Agostino, ha ormai 56 anni e vive i suoi ultimi istanti di vita. Di fronte alla morte che si avvicina, si lascia trasportare dal flusso dei ricordi. E rivolgendosi all'amato Agostino si racconta: la vita a Tagaste; l'adolescenza dissoluta di Agostino, fonte di costanti preoccupazioni e dolori; il cenacolo intellettuale a Cassiciaco; le preghiere e la sospensione per il travaglio spirituale del figlio alla ricerca della Verità. Così Lucia Tancredi racconta santa Monica. Una biografia romanzata che attraverso la formzione letteraria del racconto in prima persona ripercorre i momenti più significativi di una vita di cui sappiamo molto poco e le cui notizie sono legate soprattutto ai testi agostiniani, in particolare a Le Confessioni. Attraverso una prosa di grande fascino ed eleganza santa Monica si "impone", parla al lettore e si fa conoscere come donna, madre, santa e mistica.
Quando arriva a Roma, poco più che ventenne, Camillo de Lellis (1550-1614) è un povero sbandato: soldato di ventura senz' arte né parte, giocatore d'azzardo, orfano di entrambi i genitori e per giunta malato. Eppure, come dimostra una volta di più la vita di questo grande santo, le. vie del Signore sono imperscrutabili e i tempi del suo amore e della sua misericordia infiniti: dopo l'incontro a San Giovanni Rotondo con il cappuccino padre Angelo Camillo si converte, fino a decidere di spendere il resto della sua esistenza al servizio degli "ultimi". Camillo "il gigante della carità",Camillo "il mistico", ai suoi confratelli ripete quello che sarebbe divenuto un programma, uno stile di vita: «Quando vi dedicate agli ammalati, mettete più cuore in quelle mani!». Un programma rivoluzionario, non solo per i tempi di Camillo ma anche per il frettoloso mondo di oggi, che scopre sempre di più come l'efficienza da sola non basti a dare agli ammalati conforto e speranza. li cuore è fonte della generosità, dell' attenzione materna, della compassione: Camillo ha saputo ricollocarlo nel posto giusto e farlo funzionare, aprendosi così a Dio e al prossimo e dando una testimonianza di amore cristiano di grande validità anche per l'oggi.
«Questi "fioretti" non sono una storia critica della vita del beato Martino de Porres. Non sono neppure una storia cronologica. Sono episodi tratti dalle testimonianze di quelli che lo conobbero in vita e furono chiamati a deporre, sotto giuramento, quanto sapevano di lui al processo per la sua beatificazione. Religioso fedele alla più severa tradizione dell'Ordine domenicano, Martino ha l'animo aperto e attento a tutti i bisogni del suo prossimo, e mentre progetta e attua opere grandiose nel campo che oggi chiamiamo dell'apostolato sociale, non disdegna di esercitare la sua arte e magari anche le sue doti taumaturgiche in favore degli animali e sulle piante. Tra tale letteratura ormai vasta, che vanta nomi di primo piano, fioriscono umilmente questi "fioretti"».
Scrivere una biografia di San Pietro è un'impresa non facile perché la sua figura è talmente avvolta di una dimensione di fede e di leggenda devota che tracciarne un profilo biografico come si farebbe con qualunque altro personaggio storico pare ardito e inconsueto. Inoltre le fonti su cui basarsi sono molto esigue: il Vangelo, gli Atti degli Apostoli - testi di carattere più spirituale e teologico che storico - e alcuni racconti agiografici (gli Atti di Pietro, le Omelie di S. Clemente, il Vangelo di Pietro e l'Apocalisse di Pietro). Ricorrendo a questo materiale l'Autore ha ricostruito la vita di Simone di Betsaida. L'intento è stato quello di scrivere una biografia scorrevole e di facile lettura, ma allo stesso tempo rigorosa sul piano storico-scientifico. Accanto alle vicende biografiche e storiche dell'Apostolo e alla descrizione dell'ambiente sociale e culturale in cui visse, si è cercato di dare grande rilevanza, anche attraverso una rilettura delle sue due Lettere, al percorso interiore e spirituale, trac-ciando così il profilo di un uomo alla ricerca di Dio.
Brigida di Svezia (1303-1373), definita la "mistica del Nord", "il portavoce di Dio", è una personalità singoalre che per certi aspetti ricorda Caterina da Siena o Nicola da Flue. Di nobile stirpe, colta, dotata di grande energia e senso pratico, si muove con disinvoltura tra le contraddizioni della sua epoca, seguendo un suo disegno. Sposa e madre, fondatrice di un rodine religioso tuttora fiorente, consigliera e amica di vescovi e uomini politici, gran viaggiatrice e inviata con delicati incarichi presso varie corti europee, scrittrice di valore che ha avuto un'influenza enorme sulla letteratura sacra del tardo medioevo. Questa biografia narra la vita della grande santa svedese partendo dalle sue stesse Rivelazioni Celesti, il libro che ci fa conoscere la sua riccapersonalità e ci comunica il suo più grande tesoro:la Parola di Dio.
Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, coniugi e genitori di quattro figli, proclamati “Beati” dalla Chiesa Cattolica. Lui, alto funzionario dell’Avvocatura dello Stato; lei, scrittrice di testi sul tema dell’ educazione cristiana dei figli; entrambi impegnati attivamente in campo sociale e culturale, impegno animato da una fede profonda, che anno dopo anno permea la loro vita di sposi, di genitori e di educatori in maniera sempre più radicale. Una storia d’amore, la loro, che è anche un cammino di fede e che costituisce il nucleo centrale di una singolare crescita spirituale comune. Dall’ epistolario dei due coniugi, qui pubblicato per la prima volta, emerge la ricchezza di una vita d’amore e di dedizione.
I DUE AUTORI SONO LA PRIMA COPPIA DI SPOSI DEL XX SEC. PER I QUALII E`STATO AVVIATO, SU SPRONE DI GIOVANNI PAOLO II, IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE. QUI SI RIPORTANO IL LORO CARTEGGIO E QUELLO CON I FIGLI: ESEMPI D AMORE.
Dire che Francesco d'Assisi sia stato un eroe romantico, un uomo socialmente virtuoso, un protagonista del suo tempo, un precorritore dell'Umanesimo, sarebbe riduttivo e ingiusto. Fare del suo ardore teologico l'unico argomento, esasperandone l'ascetismo, l'umiltà, la povertà, renderebbe d'altronde quasi inaccessibile la storia del santo. Raccontare del trovatore, del poeta, dell'amante, dimenticando tutto ciò che in lui era Passione per Dio, sarebbe ancora fargli un torto. Quello che invece Chesterton si propone è un profilo autentico di Francesco d'Assisi, né il materialismo degli scettici, né la semplice adesione del devoto, abituato ai paradossi della fede: il dialogo fra un indagatore moderno e un profano onesto. Francesco d'Assisi è per Chesterton non solo l'uomo che segnò la storia della sua conversione, ma il santo che con il suo romanticismo penetrò il razionalismo dell'età vittoriana.
Cio che emerge da queste pagine e la convinzione che La Chiesa non puo non possedere una propria peculiare dottrina sociale" e questa rientra a pieno titolo nella sua opera di evangelizzazione; ne e parte talmente costitutiva che senza di essa difficilmente riuscirebbe a svolgere pienamente la missione ricevuta. Karol Wojtyla tematizza in questa sua riflessione l'esperienza di giovane operaio che durante l'occupazione nazista della Polonia lo aveva visto impegnato in fabbrica. La dottrina sociale della Chiesa viene definita dall'arcivescovo di Cracovia come un "richiamo" dal Regno di Dio e un "richiamo" incontro alla responsabilita da parte dei credenti. Viene citata la fondazione della Cattedra di Karol Wojtyla che permettera di studiare il pensiero del Santo Padre a partire dal suo insegnamento come docente a Cracovia e Lublino. "
Il volume contiene la biografia ufficiale di Padre Pio e offre una seria panoramica storica del Santo, estranea da ogni polemica.
Raccolta di appunti e riflessioni su affascinanti temi ed argomenti spirituali.