
Il libro aiuterà i lettori a comprendere meglio il Papa venuto da un paese lontano, che voleva tanto comunicare a tutto il mondo la sua fede e l'amore al Signore Gesù. Questo amore gli dava il coraggio di andare in tutti i continenti ad annunciare il Vangelo. Sono molto grato per l'iniziativa di recuperare questo "Magistero volante" e ricordarlo ai lettori.
Cardinale Metropolita di Cracovia Stanislao Dziwisz
In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, la LEV propone a distanza di 15 anni dalla prima, una nuova edizione di ?Dono e mistero?, il racconto autobiografico scritto dallo stesso Papa polacco, il nucleo della sua vita. Il volume è preceduto da uno scritto del giornalista Gianfranco Svidercoschi, che ha vissuto da protagonista gli anni del Pontificato di Giovanni Paolo II, anche come vicedirettore dell?Osservatore Romano. In queste pagine Giovanni Paolo II ripercorre gli anni della sua vocazione sacerdotale, abbandonandosi, come egli stesso sottolinea, con liberta all'onda dei ricordi,senza alcun intento strettamente documentario". "
In occasione dell'imminente beatificazione di Giovanni Paolo II, questo volume permette a tutti i fedeli di rivivere gli episodi, i gesti memorabili e i toccanti discorsi dell'indimenticabile papa polacco. Attingendo direttamente al vastissimo archivio della Rai, con stile semplice e scorrevole si ripercorre l'immensa ricchezza spirituale di Giovanni Paolo II.
Una lettura formativa ma anche utile strumento di confronto per sacerdoti ed educatori sulle prospettive della pastorale giovanile alla luce dell'opera magisteriale di Giovanni Paolo II. Viene infatti una dettagliata ricostruzione dell'operato del Pontefice, riportando i passi più significativi dei suoi discorsi tenuti durante le G.M.G. La centralità del giovane nel processo educativo è stato uno dei punti cardine del magistero di Giovanni Paolo II. Egli è stato educatore e riferimento per i ragazzi di tutto il mondo, non solo indicandogli la via della fede in Dio, ma incoraggiandoli anche a vivere da fratelli, amando la propria vita e quella del prossimo, costruendo e difendendo la società. Questo volume fornisce una testimonianza di come Giovanni Paolo II abbia promosso il protagonismo giovanile nella Chiesa e nella società.
Durante i suoi primi anni di pontificato, Giovanni Paolo Il ha offerto alla Chiesa e al mondo un ricchissimo insegnamento sul corpo e sul matrimonio. La sua “teologia del corpo” riprende le belle affermazioni del Concilio Vaticano II sul matrimonio cristiano, presentato come una vocazione a pieno titolo, in grado di orientare gli sposi su un cammino di santità. Proprio per questo i coniugi cristiani hanno il diritto di ricevere e di poter dispiegare una spiritualità in piena consonanza con la vocazione matrimoniale. In questo volume ci viene offerto un magnifico percorso dal quale emana il profumo evangelico di una certa novità sul corpo, sul matrimonio, sull’amore, sulla sessualità. La persona umana è considerata integralmente, in sintonia con la illuminante espressione di san Paolo: «Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo» (1Ts 5,23).
Yves semen, dottore in filosofia, è sposato e padre di otto figli. Direttore dell’Istituto Philanthropos a Friburgo (Svizzera), dove insegna etica e teologia del corpo, è anche professore presso la Libera Facoltà di Filosofia a Parigi.Autore di varie pubblicazioni, ha già tenuto oltre un centinaio di conferenze e sessioni formative sul senso cristiano del corpo e della sessualità, in Europa e in Canada. Con le Edizioni San Paolo ha già pubblicato: La sessualità secondo Giovanni Paolo II (20073).
La Regola appare come un documento spirituale orientato ad animare la vita ordinaria dei frati attraverso un linguaggio esortativo. La sua spiritualità emerge dall'esperienza personale di chi l'ha fatta, dalle profonde convinzioni dell'homo evangelicus Francesco, ma anche dalle esigenze che la vita ordinaria dei frati imponeva in quel momento; per questo motivo non è espressa in concetti teologici, ma in termini vitali» (dall'Epilogo).
Lo studio si inscrive tra i commenti della Regola di san Francesco denominati del "nuovo corso", così definiti perché escono dagli schemi giuridici delle Expositiones tradizionali (precetti, consigli, libertà...) al fine di cercare una spiegazione della Regola secondo altri parametri (storico, biblico, teologico, spirituale...), che permettano di meglio scoprire il significato del testo e le intenzioni del legislatore.
L'analisi intende chiarire, come prima istanza, quello che dicono le parole (esegesi) per passare poi al loro significato (ermeneutica).
Sommario
Prologo. Introduzione. 1. Osservare il Vangelo di Gesù Cristo. Fondamento evangelico della vita francescana (RegB 1,1). 2. In obbedienza ecclesiale. Fondamento ecclesiale della vita francescana (RegB 1, 2-3). 3. "Prendere questa vita". Prime esigenze della conversione (RegB 2,1-6). 4. Libertà nello spogliarsi dei beni. La loro distribuzione ai poveri (RegB 2, 7-8). 5. Il tempo della prova. Cambiamento nel modo di vestire. 6. Essere ricevuto all'obbedienza. La professione e le sue conseguenze (RegB 2, 11-13). 7. Modo di vestire dei frati. Tra coloro che vivono in maniera diversa (RegB 2, 14-17). 8. La preghiera comune dei frati. L'Ufficio divino (RegB 3, 1-4). 9. Il digiuno corporale. Come gli altri fedeli (RegB 3, 5-9). 10. Minori e costruttori di pace. Quando vanno per il mondo (RegB 3, 10-14). 11. Senza denaro né pecunia. Ma solleciti verso i frati (RegB 4, 1-3). 12. Lavorare fedelmente e devotamente. Il sostentamento giornaliero (RegB 5, 1-4). 13. "Eredi e re del regno dei cieli". Espropriazione e itineranza (RegB 6, 1-6). 14. Familiari tra loro. Fratelli spirituali (RegB 6, 7-9). 15. Penitenza con misericordia. Non adirarsi per il peccato dei frati (RegB 7, 1-3). 16. Il ministro generale e i capitoli (RegB 8,1-5). 17. "Sia esaminato e casto il loro linguaggio". La predicazione dei frati (RegB 9, 1-4). 18. Autorità e obbedienza nella fraternità. Relazioni tra ministri e sudditi (RegB 10, 1-6). 19. Possedere lo Spirito del Signore. Atteggiamenti e comportamenti fondamentali del frate minore (RegB 10,7-12). 20. Le relazioni affettive dei frati. Vigilanza e prudenza (RegB 11, 1-3). 21. La missione ad gentes (RegB 12, 1-2). 22. I fondamenti della fedeltà (RegB 12, 3-4). Epilogo. Sigle e abbreviazioni. Bibliografia.
Note sull'autore
FERNANDO URIBE, nato a Envigado (Colombia), è frate minore della Provincia francescana di san Paolo apostolo di Colombia. Ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in spiritualità alla Pontificia Università Antonianum di Roma, ove poi è stato decano alla Facoltà di teologia. Dal 1989 è docente di fonti agiografiche francescane all'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Nella sua provincia ha ricoperto diversi incarichi nel settore della formazione e ha insegnato in diversi paesi dell'America Latina. Presso le EDB ha pubblicato il volume Itinerari francescani. Visita ai luoghi dove visse san Francesco (2010).
Il gattino di Chiara e le allodole di Francesco; il corvo di Benedetto e il cane di don Bosco; le api di Rita e la mula di Ignazio. Storie di amicizia e di affetto, storie vere di animali che si sono mostrati collaboratori docili, umili e silenziosi di numerose figure di santità.
Scrive l'autore, introducendo il volume: "In queste conversazioni cercherò di avere come guida Don Bosco. Con lui ascolteremo la Parola di Dio, con lui rinnoveremo la nostra radicale volontà di essere segni e portatori di Gesù ai giovani. Ascoltando le sue parole, specialmente quelle del suo testamento spirituale, purificheremo il nostro cuore e l'orientamento della nostra vita. Quando ricorderò e narrerò fatti e parole di Don Bosco, cercherò di leggerci dentro in profondità, e spero di rafforzare la convinzione che egli è per ciascuno di noi veramente il Padre e Maestro e che a lui ci ha affidato la Vergine Maria".
21 luglio 1098. Bermersheim, Germania meridionale. In un'estate torrida e afosa nasce Ildegarda di Bingen. È gracile e malaticcia e tutti temono che non arriverà a compiere un anno. La piccola invece sopravviverà, e questo sarà solo il primo dei prodigiosi eventi della sua esistenza. Enigmatica e affascinante figura del medioevo, Ildegarda, monaca di nobili origini, fu mistica, profetessa, musicista e, scoprendo le virtù terapeutiche delle piante, inventò la medicina naturale, che cura insieme il corpo e l'anima. A capo del monastero di Bingen, attirò su di sé l'attenzione dei potenti del suo tempo, entrò in contrasto con la Chiesa cattolica e non ebbe timore di sfidare l'imperatore Barbarossa. In questa biografia romanzata, Anne Lise Marstrand-Jørgensen ne segue il percorso più intimo, dalla prima infanzia alle imprese nel mondo. Scopriamo che fin da bambina Ildegarda ha visioni profetiche, parla con gli animali, comunica con i fiori, le piante e la natura. Ma la sua estrema sensibilità e l'incrollabile fiducia di essere guidata dalla voce di Dio, la metteranno in conflitto con la famiglia e i suoi maestri. E moltiplicheranno le difficoltà che dovrà superare per affermare la propria personalità. Da mesi in testa alle classifiche dei libri più venduti in Danimarca, La guaritrice è un magistrale romanzo storico ambientato in un medioevo inedito, allo stesso tempo realistico e magico.
Rivisitando le pagine dei Vangeli dell’infanzia, i Vangeli apocrifi, la tradizione della Chiesa, la devozione di molte generazioni di credenti e con la libertà propria di un’opera letteraria, in cui fantasia e realtà si fondono e si confondono, l’Autrice racconta di San Giuseppe, premuroso padre di famiglia e artigiano abile e operoso, che parla della sua vita in prima persona. Ne emergono i tratti di una vita impastata di mistero e di quotidianità. Il mistero di vivere accanto al Figlio di Dio e a Maria, a volte senza capirli. La quotidianità di una vita familiare intessuta di affetti, di parole, di silenzi, di faccende domestiche, di lavoro nella bottega di falegname, di frequenza alla sinagoga, di vita del villaggio. Dalle pagine di questo libro – riccamente illustrato – si affaccia una figura di San Giuseppe molto vicino a noi. Quasi quasi lo sentiamo uno di famiglia.
Il classico senza tempo sulle apparizioni di Lourdes. La storia eccezionale della figlia analfabeta di un povero mugnaio, Bernadette Soubirous, dapprima accusata di pazzia, isolata e minacciata per aver raccontato le sue visioni della Madonna in una misera grotta, poi seguita da schiere di fedeli, infine proclamata santa.
Concepito dall'ebreo Franz Werfel mentre si nascondeva nella cittadina dei Pirenei per sfuggire al nazismo, questo coraggioso racconto di eventi miracolosi è – per le circostanze in cui è stato scritto – un miracolo esso stesso.
Emilia De Vialar nasce a Gaillac, in Francia, il 12 settembre 1797. Dopo un lungo discernimento vocazionale, nel Natale del 1832 Emilia lascia la sua casa per fondare un nuovo Istituto religioso: le Suore di San Giuseppe dell'Apparizione. Con profetica lungimiranza, completa l'identità di carità della nuova Congregazione con un generoso impulso missionario. Invitata dal fratello Agostino - che si trovava in Algeria - per sopperire alle necessità della popolazione locale, Madre Emilia, insieme ad alcune consorelle, s'imbarca senza indugio per l'Africa il 3 agosto 1835. In Algeria l'Istituto si espande velocemente. Pur in mezzo a tante difficoltà, l'audace spirito missionario di Madre Emilia porterà il suo Istituto in tutto il mondo, finanche in Terra Santa. Il 24 agosto 1856 Madre Emilia si spegne, in fama di santità. È canonizzata da Pio XII nel 1951.