
Non c'è dubbio che Tommaso d'Aquino rappresenti uno dei pensatori più importanti e influenti dell'intera storia del pensiero occidentale, e non solo della tradizione cattolica. Tuttavia la grande fioritura di studi nel Novecento ha in generale privilegiato solo alcuni aspetti del suo pensiero, costruendo un'immagine piuttosto statica e dogmatica del maestro domenicano. Questo profilo cerca invece di restituire a Tommaso la sua dimensione storica, proponendo sia una ricostruzione complessiva, in ordine cronologico, della struttura e delle circostanze di composizione delle sue opere che la presentazione e discussione dei temi filosofici più significativi presenti in ciascuna di esse, anche in rapporto alle fonti con cui lo stesso Tommaso non ha mai smesso di dialogare nel corso della sua carriera - da Aristotele alla tradizione neoplatonica, da Agostino e Boezio ad Avicenna e Averroè.
"Questo libro fa parlare Padre Pio attraverso le risposte immediate, chiare, concrete e sorprendenti che offre a tutte le domande di amici e penitenti, anche le più strane e difficili."
In questo libro troviamo Ildegarda, monaca autorevole e ammirata, nel monastero benedettino di Disibodenberg. Vi è stata condotta dalla sua inquieta giovinezza, durante la quale aveva abbandonato la nobile famiglia d'origine per seguire la propria missione. Neanche questa, tuttavia, potrà essere la sua dimora: una visione le appare, esortandola a partire e a fondare una nuova comunità religiosa, in un luogo remoto e isolato. "Se ti senti più sicura fra le mura del tuo monastero" aveva detto la voce "allora mi tradisci". È la chiamata divina, che la sprofonda nell'angoscia: con che animo separarsi dal suo fedele amico, il monaco Volmar, e dalla sua amata discepola Richardis, con i quali ha condiviso i pensieri più profondi e te emozioni più sublimi? Ma alla fine la voce interiore sarà più forte di tutte le troppo umane esitazioni. Ildegarda dovrà assumere il ruolo del costruttore, dello stratega, del capo per te sue sorelle, e dovrà affrontare prove durissime. Solo superando le difficoltà, realizzerà la propria missione di mistica, teologa anticonformista e, soprattutto, donna di Dio. Questa storia romanzata di Ildegarda - che ha ricevuto i più prestigiosi premi letterari della Scandinavia - riporta in vita una personalità leggendaria che ancora oggi seduce per la sensibilità artistica, le scoperte pionieristiche nel campo della medicina alternativa, la forza d'animo con cui seppe far coesistere dentro di sé la propria femminilità e la propria vocazione.
I testi raccolti in questo libro vogliono favorire la consapevolezza di ciò che ci aiuta a vivere, di ciò che ci costruisce dentro: un orizzonte e un orientamento. Lì è possibile trovare senso e armonia;: la vita buona, in pienezza.
Un autore apprezzatissimo dispensa indicazioni di una saggezza impareggiabile su come vivere i cinque stadi classici dello sviluppo spirituale.
Una ulteriore edizione tascabile degli scritti di Francesco e Chiara d'Assisi. Gli scritti di Francesco e Chiara costituiscono per molti una fonte primaria, se pur non esclusiva, per meglio comprendere non solo l'esperienza personale dei loro autori e il nucleo originario del francescanesimo, ma anche per comprendere le loro intuizioni, la loro opera e la loro straordinaria esperienza religiosa.
Don Calabria fondò due Congregazioni religiose, i Poveri Servi della Divina Provvidenza e le Povere Serve della Divina Provvidenza, e inoltre la Famiglia dei Fratelli Esterni composta da laici. La sua opera si diffuse in tutto il mondo. È stato il Santo per antonomasia del '900 veronese, una sicura guida spirituale per uno stuolo di laici, sacerdoti e religiosi.
Felice Porri nacque a Cantalice (RI) nel 1515 in una famiglia contadina. Divenuto Frate Cappuccino, era solito visitare gli ammalati e aiutare i più poveri. Si tramandano molti miracoli avvenuti per sua intercessione. Molto bella fu la sua amicizia con un santo suo coetaneo: Filippo Neri.
Questa pubblicazione ripercorre la vita, le gesta e il contesto storico di un martire giovane e coraggioso che, grazie all'estremo sacrificio, è divenuto poi santo patrono dei ministranti e figura tradizionale della conservazione dell'eucaristia. L'agile volume costituisce un sussidio utile a tutti i ministranti, giovani e adulti, per conoscere più a fondo il loro Santo protettore, le Catacombe di san Callisto (primo luogo dove era stato sepolto), il fenomeno del martirio, e il significato dell'eucaristia, mettendo in pratica gli insegnamenti di Giovanni Paolo II, che indicava le catacombe come nuovi strumenti di evangelizzazione per il terzo millennio. Nel libro sono inoltre presenti una serie di foto a colori, raffiguranti i luoghi e i momenti più significativi per la storia di San Tarcisio.
La Storia di san Domenico di Humbert Vicaire, per rigore critico e costante attenzione all’oggettività storica, si distacca nettamente dal genere devozionale e letterario di una certa agiografia del passato. In essa il celebre domenicano si prefigge di far emergere, senza forzature né manipolazioni, l’uomo vivo, compassionevole ed esigente, operoso e contemplativo, schietto e diplomatico; riesce a evidenziare il santo autentico, con drammi e limiti, nella sua rigorosa coerenza e intuitiva genialità; giunge a coglierne il genuino messaggio di amore per la povertà, che trova in Domenico la fedele realizzazione della prima beatitudine evangelica. L’interesse di questo volume supera perciò quello della pura e semplice biografia, facendo luce sull’intera società e civile religiosa dell’inizio del secolo XIII.
Questa volume è basato sulla seconda edizione francese rinnovata del 1982.
Destinatari
Ampio pubblico.
Autore
Marie-Humbert Vicaire (1906-1993) è entrato a ventun anni nell’Ordine dei Predicatori. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici nella facoltà domenicana di Le Saulchoir, alla scuola di Pierre Mandonnet, cui è succeduto, nel 1937, alla cattedra di Storia della Chiesa a Friburgo. Le sue prime pubblicazioni, in collaborazione con il Maestro, ne rivelarono la perspicacia e l’eccezionale competenza nell’ambito della storia medievale, specie riguardo agli ordini mendicanti. L’ininterrotta ricerca d’archivio, attestata da oltre un centinaio di pubblicazioni, doveva culminare nel suo capolavoro, la Storia di san Domenico (1957).
Paolo VI si trovava ad essere capo della Chiesa in un'epoca in cui molte cose venivano rimesse in questione; in un'epoca in cui presso monaci e altri poteva introdursi una certa confusione tra diversi carismi, diverse tradizioni, differenti modi di rispondere alle incalzanti necessità dell'immediato. Era dunque importante che i fondamenti dottrinali di tutto il rinnovamento monastico venissero riaffermati con insistenza e in modo talvolta pressante. Paolo VI non scrisse - né era suo compito farlo - un trattato De monachatu.
Tuttavia dall'insieme di ciò che egli disse sarebbe possibile ricavarne uno il cui titolo potrebbe senza dubbio esprimersi pienamente così: De monachatu in Ecclesia Christi. Ciò che egli proponeva è, in realtà e soprattutto, una ecclesiologia del monachesimo.
Il volume, pubblicato in occasione dell'indizione dell'Anno della Fede da parte di Benedetto XVI, raccoglie i più densi e profondi pensieri di Papa Paolo VI sul tema della fede. Nel corso del suo pontificato, infatti, fu costante il richiamo alla centralità della fede e all'esigenza di rafforzarla e approfondirla a livello personale e comunitario. Viene qui riportato inoltre il Credo del Popolo di Dio, sublime professione di fede pronunciata da Paolo VI il 30 giugno 1968, a conclusione dell'Anno della Fede indetto in occasione del centenario del martirio degli Apostoli Pietro e Paolo. Un valido strumento di riflessione quotidiana utile a tutti i fedeli per approfondire il tema della fede.