
Questo primo libro di spiritualità gorettiana desidera proporre la bellezza di un cammino ritmato sui passi del testamento non scritto di Santa Maria Goretti fatto di gesti, parole e scelte nella sua breve ma intensa stagione terrena. Marietta ha camminato fra noi, in assoluto abbandono ai voleri del suo Signore, lontana anni luce dalla provocante affermazione del "così fan tutte". Un testo di oltre 400 pagine, ricco di foto, testimonianze, angolo della preghiera che restituisce al lettore d'oggi la freschezza di una Santa tanto piccola per il mondo, ma un gigante agli occhi di Dio. Il volume è una raccolta antologica delle molteplici tematiche legate alla spiritualità di Marietta, non solo attraverso gli eventi che hanno segnato la sua vita, analizzati sotto molteplici punti di vista, ma anche attraverso la devozione che tutto il mondo dimostra continuamente nei suoi confronti. Prefazione di Angelo Comastri.
Ci sono ritratti nascosti, bellissimi, realizzati con l'inchiostro simpatico dell'umiltà, invisibili solo in apparenza. Basta il calore di una candela e la follia di chi sa fissare un foglio bianco convinto di potervi leggere qualcosa per rivelarne i contorni. E quando i contorni emergono non puoi che ammirare e ringraziare. Ciò che questo piccolo testo proverà a descrivervi è la vita di un giovane appassionato che seppe, con entusiasmo, prestare tutte le sfumature del suo quotidiano a Dio. Bastò quel gesto di ordinario coraggio, il suo piccolo SI, per permettere all'Artista divino di farne uno stupendo capolavoro. Oggi San Gabriele dell'Addolorata è tra i santi più conosciuti, pregati e amati del mondo. Dio con i suoi piccoli, fa veramente le cose in grande!
In questi otto secoli, ormai, che ci separano dalla vicenda umana e spirituale di Celestino, tanti sono i messaggi che molti hanno cercato di mettere in evidenza ripercorrendo la storia del Santo Eremita divenuto Papa. Si è parlato, giustamente, di invito per la Chiesa a un perenne rinnovamento, a essere più spirituale, meno legata al potere terreno. Si è parlato di messaggio, per tutti, a una santità radicale. Ma forse il messaggio più forte e più attuale é proprio quello legato alla grande indulgenza che Celestino volle lasciare con la Perdonanza, piccolo giubileo che anticipava di pochi anni il grande giubileo del 1300.
L'autore in queste poche pagine non vuole raccontare tutto il percorso di Padre Pio prima di diventare sacerdote, né raccontare la sua vita da presbitero a Pietrelcina prima e a San Giovanni Rotondo poi. Queste poche pagine intendono raccontare una manciata di giorni della vita di Padre Pio: dal 10 agosto fino ai primi di settembre del 1910, e cioè dal giorno della sua ordinazione sacerdotale a Benevento fino alle prime stimmate a Piana Romana di Pietrelcina, passando per il 14 agosto, giorno della celebrazione della sua prima messa in questo borgo del Sannio, per la data della sua definitiva "partenza" dal paese natale, dove non tornò più per il resto della sua vita.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con preadolescenti e adolescenti. Dieci appuntamento con San Giovanni Paolo II, il papa che, più di ogni altro, si è messo in dialogo con i giovani.
Una raccolta di testi per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, spendendosi con passione nell'educazione dei ragazzi.
«A questo tende tutta la teologia di San Tommaso: a condurci a vivere una vita intima con Dio». Questa frase di papa Pio XI può servire a sintetizzare il percorso di ricerca qui intrapreso dall’Autore. Infatti, la Summa contra Gentiles è considerata spesso come una sorta di manuale filosofico-teologico, povero di spiritualità, e invece in quest’opera si può rinvenire una ricchezza spirituale il cui fulcro è la riflessione di Tommaso sulla felicità, che si potrà avere in pienezza solo quando godremo della visio Dei per essentiam e ciò sarà concesso all’uomo unicamente da Dio stesso. Per illustrare questa verità Tommaso utilizza lo schema di exitus-reditus, ripercorrendo “a ritroso” l’itinerario di ricongiungimento a Dio dopo la separazione ad opera del peccato. Nella Summa contra Gentiles Tommaso si rivela un abile pedagogo: non ci parla ex cathedra, ma ci prende per mano e ci conduce alla scoperta della dignità di essere persone e della bellezza di essere creature amate da Dio. Non ci insegna a contemplare, ma ci rivela l’importanza della contemplazione. Non ci spiega come essere felici, ma ci dice in cosa consista la vera felicità. Non ci spiega come giungere alla beatitudine, ma afferma che solo questa è il fine ultimo dell’esistenza umana. In nessun caso si impone sul lettore chiedendogli di abdicare al suo desiderio di ricerca e di conoscenza della verità, ma lo sprona e percorrere questo cammino di contemplazione e di conoscenza mistica.
San Pio da Pietrelcina è stato un grande testimone di Misericordia. Come confessore, Padre Pio ha accolto centinaia di migliaia di penitenti provenienti da tutto il mondo, con uno stile particolare ma capace di entrare nel cuore e condurre al pentimento. Il frate di Pietrelcina eseguiva un mandato divino - quello di "strappare anime avvinte da satana per guadagnarle a Cristo" - reso ancora più evidente dai segni, dalle stimmate e dagli altri doni accolti con carità. Ma egli è anche stato l'uomo della Misericordia concreta, un promotore di grandi opere sociali - come la Casa Sollievo della Sofferenza - pensate proprio per sostenere i bisognosi nei momenti più difficili. La vita di Padre Pio è così un dipanarsi della Misericordia nelle sue numerose e variegate forme e concretizzazioni. Per questo papa Francesco ha voluto che il frate di San Giovanni Rotondo fosse una delle grandi figure cardine del Giubileo Straordinario del 2016.
Dopo il Concilio Vaticano II, nella crisi generale che aveva colpito tutti gli Ordini e Congregazioni religiose, Paolo VI si preoccupò particolarmente che la Compagnia di Gesù, vera milizia sulla quale la Chiesa e i Pontefici avevano sempre contato più che su ogni altro Ordine religioso, camminasse sul solco tracciato da Sant'Ignazio di Loyola. C'era il pericolo di una drammatica spaccatura nella compattezza proverbiale dei suoi membri. Paolo VI e la Curia Romana seguivano attentamente i lavori di preparazione della 32a Congregazione Generale. Ci furono discorsi di Paolo VI che sembravano quasi diffide; ci furono dialoghi privati tra il Papa e Padre Arrupe, e incontri in Segreteria di Stato, in qualche caso un vero braccio di ferro per divergenze di vedute. Ad ogni modo, Paolo VI cercò con tutte le forze di salvaguardare la natura della Compagnia di Gesù come la sua coscienza e la cognizione storica lo ispiravano. Papa Francesco, che ha benevolmente offerto un Suo autografo che qui pubblichiamo, afferma con sicurezza che "Paolo VI ha salvato la Compagnia di Gesù!". I discorsi che qui vengono presentati testimoniano l'affetto, la fiducia e la cura tutta particolare con cui Paolo VI seguiva la vita della Compagnia.
La Casa editrice Sovera presenta, in edizione aggiornata ed ampliata, il volume Padre Pio. Il Confratello di Angelo Maria Mischitelli. Il libro pubblica le testimonianze dei confratelli raccolte dall'autore in forma di interviste. Padre Pio è visto, nel recinto claustrale di un convento di Cappuccini di un paese lontano dal mondo, nella sua dimensione domestica di frate "speciale" in convivenza con altri frati, coscienti che il Confratello, pur residente in locali ristretti e isolati, era conosciuto nel mondo, venerato da tanti, studiato da molti, discusso da alcuni.
Il libro presenta una nuova edizione della più antica biografia di sant'Ambrogio (339/340-397). L'opera, risalente agli inizi del V secolo, fu scritta da Paolino, testimone oculare degli ultimi anni della vita del santo. Grazie al proprio lavoro come notarius - una sorta di segretario che metteva per iscritto quanto Ambrogio dettava -, Paolino seppe garantire al proprio racconto precisione documentaria; rimanendo legato a un'impostazione agiografica, concesse ampio spazio a episodi miracolosi e straordinari. Il filo conduttore della narrazione è la grazia di Dio, che ha scelto Ambrogio come campione dell'ortodossia, strenuo difensore dei diritti della Chiesa, modello di vescovo totalmente dedito al proprio ministero pastorale.
San Filippo Neri (1515-1595) è tra coloro che, nel Cinquecento, hanno maggiormente contribuito alla riforma della Chiesa. Uomo dalla gioia contagiosa, capace di unire alte forme di devozione alla contingenza del quotidiano, Filippo Neri provava per l'Eucaristia una venerazione particolare. Proprio il rapporto tra il santo e l'Eucaristia è al centro di questo volume. Dopo un primo capitolo dedicato al racconto della vita del Santo, l'attenzione dell'autore si sposta infatti sulle origini della pietà e sulla devozione di Filippo Neri verso il SS.mo Sacramento e sulla straordinaria importanza che Essa ha rappresentato nella sua vita. Adriano Castagna si sofferma inoltre sui fenomeni mistici del santo legati all'Eucaristia, pur nella consapevolezza che la vera devozione non è da ricercare esclusivamente in estasi o ratti straordinari, ma in un rapporto intimo nel quale la creatura accoglie con devozione, amore e riconoscenza il suo Creatore.
San Benedetto da Norcia (480/490-547) è stato uno dei grandi protagonista del VI secolo. Erede dei monaci del deserto, fu allo stesso tempo un fondatore di monasteri e il "teorico" della vita monastica al quale farà riferimento tutta la tradizione occidentale. La sua Regola diede una nuova e autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso imprecisa, precettistica monastica precedente. Nel solco di san Benedetto sorsero centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Diventerà così il "padre dei monaci d'Occidente", prima di essere proclamato da Paolo VI "Patrono dell'Europa cristiana". Questa biografia non si limita a narrarne la vita, ma ricostruisce anche l'importanza della sua opera per i secoli a venire.

