
Il nuovo lavoro di Camisasca è una raccolta di meditazioni che si compone di tre parti: la prima raccoglie un testo a lungo meditato sulla Liturgia nella Chiesa e gli atteggiamenti che essa genera nel fedele. La seconda e la terza si compongono di meditazioni sui tempi liturgici "forti", cioè sull'Avvento, il Natale, la Quaresima e la Pasqua, fino alle solennità di Ascensione e Pentecoste.
«Abita la terra e vivi con fede»: il breve e poetico versetto del salmo 37 che dà il titolo a questo libro racchiude un progetto di vita per ogni cristiano, il proposito di uno sviluppo umano integrale per migliorare il mondo che Dio ci ha affidato e portare a compimento la sua opera. Viviamo in un'epoca segnata dal disorientamento, dai timori suscitati dall'incertezza economica e lavorativa, dalla preoccupazione per le catastrofi ecologiche. Un periodo di crisi, che potrebbe apparire come una corsa verso la distruzione, ma che Massimo Camisasca ci invita invece a leggere come l'occasione per un nuovo slancio umanistico che impegni in primo luogo i credenti, ovvero coloro che sono capaci di sperare, e quindi di operare. Nelle sue riflessioni, il vescovo affronta le sfide più impegnative che toccano i singoli e le comunità: l'esperienza della fragilità e della malattia; le difficoltà dell'educare; la disumanizzazione del lavoro, asservito al profitto e al consumo; la povertà della proposta politica; l'accoglienza e l'integrazione dei migranti; il rapporto dell'uomo con l'ambiente. E mostra come soltanto aprendo il cuore alla trascendenza, a Dio che è Padre di tutti, è possibile costruire una città per l'uomo. Perché, come ricorda Stefano Zamagni nella prefazione, un'economia efficiente ma non fraterna, una società civile pluralista ma non fraterna, una politica democratica ma non fraterna non sono capaci di soddisfare quel bisogno di felicità che sola può dare senso e bellezza ai nostri giorni.
Dopo "Le dieci parole di Tullio" sui dieci comandamenti, Massimo Camisasca affronta alcune parabole del Nuovo Testamento e - come nel precedente libro - le fa raccontare da un ragazzo di dodici anni, Tullio. Ogni capitolo ne illustra una: la pecora smarrita, i due figli, il seminatore, il figliol prodigo, i due costruttori di case, il fariseo e il pubblicano, il grano e la zizzania, il granello di senape, il buon samaritano, i posti a tavola. Dieci racconti per dieci grandi temi della vita di ogni ragazzo. Siamo così invitati a riflettere su quanto accade, assieme alle persone che ci stanno vicino. Partendo da quelle esperienze che sono valide per ogni ragazzo e che sono in grado di parlare e di essere attuali anche per i bambini nativi digitali. L'opera si sviluppa su tre piani: il racconto, i disegni, le citazioni evangeliche. Tre modalità diverse, ma complementari per accostare l'unica realtà delle parabole. Età di lettura: da 6 anni.
Questa è la storia di un ragazzo innamorato di Gesù, che su questo amore aveva impostato tutto il progetto della propria vita: voleva essere sacerdote e missionario. Per questo amore, poiché diceva e testimoniava di appartenere solo al Signore - "Io sono di Gesù" -, fu sequestrato, torturato, ucciso. Ma Dio, che sceglie i piccoli per confondere i potenti del mondo, da quel seme deposto nella terra ha suscitato un germoglio di luce e di speranza che non potrà più essere cancellato e che provoca la nostra vita. In questo libro e nel dvd allegato, un regista, Riccardo Denaro, un giornalista, Emilio Bonicelli, un vescovo, Massimo Camisacci, toccati e affascinati da questa storia, la raccontano ognuno con il proprio stile e la propria sensibilità. Ne emerge un singolare concerto di immagini, suoni, parole che arricchisce il lettore in modo inaspettato. Nel DVD allegato al libro, il docufilm di Riccardo Denaro "Dio sceglie i piccoli. Rolando Rivi."
La paura di fronte al futuro caratterizza il nostro tempo in Occidente. È aggravata dalla crisi demografica, da quella economica, dalla corruzione endemica, dalla fragilità della famiglia e di molte aggregazioni sociali. Per quali vie possiamo arrivare a inaugurare una nuova epoca, affrontando con coraggio e consapevolezza il dramma di un mondo che sta finendo? Quale il posto dell'educazione e delle nuove tecnologie? Che ruolo può ancora avere la religione nelle nostre società così individualistiche e secolarizzate? Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, e Mattia Ferraresi, inviato per «Il Foglio» negli Stati Uniti, affrontano queste e altre questioni in un intenso scambio epistolare, dando vita a un dialogo che si sviluppa su registri e toni differenti, per approdare «alla scoperta che esiste la possibilità di una vita felice oltre la paura. E non solo esiste: è addirittura raggiungibile».
Massimo Camisasca rilegge i più significativi incontri di Gesù ricordati nei Vangeli, rendendoli vivi e attuali: il cieco nato, Nicodemo, la Samaritana, Lazzaro, Simon Pietro, il Cireneo, Maria Maddalena, i due ladroni, il centurione, Paolo di Tarso. “L’incontro personale – scrive Camisasca – è stato la strada maestra che Gesù ha scelto per comunicarsi agli uomini. Ha percorso le strade della Palestina per mesi e certamente lo seguivano centinaia, migliaia di persone. Tuttavia egli non si accontentava di parlare alle folle: ha sempre scelto di incontrare volti precisi, nomi, storie. In mezzo alle folle cercava gli sguardi di coloro che lo volevano seguire, di coloro che avevano il cuore aperto. Cercava le persone. In particolar modo cercava quelle segnate dalle necessità e dai bisogni, malati, poveri, uomini o donne schiacciati dal peso delle proprie colpe. Per questi uomini, la condizione di bisogno è diventata la strada che li ha condotti a Gesù. Dio li ha incontrati per le loro domande”.
La storia dei primi 10 anni di Gioventù Studentesca raccontata attraverso le bellissime foto di Elio Ciol, molte delle quali inedite. Un grande fotografo, Elio Ciol, conosciuto in tutto il mondo ha incrociato la vita di don Giussani nei dieci anni (1954-1965) in cui il sacerdote milanese dava vita a Gioventù Studentesca, la comunità che sarebbe poi diventata Comunione e Liberazione. Di quel decennio, le foto di Elio Ciol sono una testimonianza essenziale. Le più importanti sono raccolte in questo libro fotografico, accompagnate dal racconto storico di Massimo Camisasca e dalle testimonianze di due nomi molto conosciuti e stimati all'interno del movimento di Comunione e Liberazione: la psicologa Eugenia Scabini e don Pigi Bernareggi, missionario in Brasile da 50 anni. Prefazione di Julián Carrón.
«In occasione dell'anno sacerdotale del 2010, ho deciso di raccogliere le riflessioni e le esperienze della mia quasi trentennale esperienza di superiore e formatore dei seminaristi e sacerdoti della Fraternità san Carlo. È nato così il libro Padre che ho desiderato offrire umilmente ai miei fratelli nel sacerdozio e a tutta la Chiesa. Oggi nasce una nuova edizione, proprio mentre papa Francesco pone il tema della vocazione al centro della considerazione della Chiesa universale, che culminerà nel Sinodo ordinario dei vescovi convocato per l'ottobre 2018 e che avrà come titolo: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Mi auguro che questa mia opera possa contribuire positivamente alla riflessione a cui il Santo Padre ci invita e sia per tutti noi, e in particolare per coloro che sono impegnati nell'affascinante campo dell'educazione dei giovani, un utile strumento di accompagnamento verso la fioritura delle vocazioni e, soprattutto, delle vocazioni sacerdotali».
La Chiesa è diventata una sconosciuta per l'uomo contemporaneo, una straniera, come ha scritto il poeta T. S. Eliot più di ottant'anni fa nei Cori da "La Rocca". Si parla poco di lei, o meglio, se ne parla in termini politici o scandalistici, perdendo il senso della Chiesa come corpo di Cristo, indissolubile dalla sua persona. E allora come comprendere oggi chi è la Chiesa? Come cercare e amare il suo volto nella storia? Massimo Camisasca risponde a queste domande puntando al cuore dell'esperienza cristiana: la bellezza dell'amicizia con Cristo. Lo fa ripercorrendo la nascita della comunità ecclesiale al tempo di Gesù, a partire dai primi che lo incontrarono: Maria, i discepoli, le donne, gli apostoli. «Lo scopo di questo piccolo libro è di far amare il corpo di Cristo. Non si può amare Cristo se non si ama la Chiesa».
Il racconto della nascita e dei primi trent'anni di vita della Fraternità san Carlo. Un piccolo libro, volutamente sintetico, che esige meditazione e riflessione. Un testo che sarà utile anche alle generazioni che verranno, testimonianza del pensiero di Camisasca sulle questioni fondamentali che riguardano la vita e la natura della Fraternità. Perché siamo nati? Che cos'è la Fraternità san Carlo? Qual è il volto a cui dobbiamo mantenerci fedeli? si domanda l'autore in questo volume. Queste pagine rappresentano inoltre la gratitudine di Camisasca a tutti coloro che hanno condiviso con lui l'esperienza della Fraternità e a cui deve il maturare della sua coscienza.