Uno splendido volume in cui trovare tutto ciò che necessita per vivere nel miglior modo possibile un anno nel segno dell’Eucaristia.
Noi non saremo tutti chiamati a testimoniare con il sacrificio del sangue, ma la nostra missione ci obbliga a donare tutta la nostra vita senza riserve. L’essenziale è che decidiamo veramente di seguire Cristo e di testimoniarlo senza posa di fronte agli uomini, anche se non ci è possibile conoscere in anticipo i sacrifici che questa imitazione di Gesù Cristo esigerà certamente da noi.
Così disse Giovanni Paolo II: “I santi sono i testimoni visibili della santità della Chiesa. Sono i santi che la Chiesa beatifica e canonizza, ma anche tutti i santi nascosti, anonimi: essi salvano la Chiesa dalla mediocrità, la riformano dal di dentro, direi per contagio, e la trascinano vero quel che essa dev’essere”.
“Chi sono io, in riferimento a quel che qui dentro troverai scritto, non ha importanza. Quindi non lo saprai. Non subito, almeno... Troverai che lo stile di queste pagine è ‘finemente umoristico’. Ti dico subito che non lo è. No, è sarcasmo, del più puro e del più disperato. Noi ridiamo come voi, ma tra le nostre risate e le vostre c’è una non lieve differenza: l’amarezza. Voi nelle vostre gioie e nei vostri dolori avete la speranza: in cuor vostro sperate che Colui- che-non-voglio-nominare cambi la vostra sorte... Gli sforzi degli abitanti del luogo da cui ti scrivo non sono mai concentrati sul tentativo di far perdere la fede alla gente. L’unica cosa che veramente ci interessa è impedire che la mano che voi tendete a Colui-che-non-voglio-nominare si incontri con quella che vi tende Lui”.
Un cittadino svedese, di nome Nobel Alfred Bernhard (1833-1896), in data 27 novembre 1895, con un testamento, istituì una fondazione per distribuire annualmente cinque premi a coloro che avrebbero reso “maggiori servigi all’umanità”, tenendo però conto non soltanto dei meriti strettamente artistici o letterari, ma anche degli intenti morali e umanitari che erano alla base della loro iniziativa. Uno di questi premi – detto “della pace” – avrebbe dovuto essere assegnato unicamente a quanti si sarebbero distinti nell’attività di promuovere relazioni amichevoli tra i popoli, nell’abolizione degli eserciti, o, comunque, nel promuovere la causa della pace. Se queste erano le aspirazioni diAlfred Bernhard Nobel, è lecito domandarsi se, anche nei millenni precedenti, non siano esistiti individui particolarmente attivi nel pro-muovere le suddette “relazioni amichevoli” tra i popoli, nel “promuovere la causa della pace”, o, comunque, nel “creare nuovi strumenti di conoscenza”. La risposta non può essere che positiva. Segue ora la presentazione di taluni – o popoli – dell’antichità, particolarmente benemeriti per aver creato, in un tempo relativamente breve, delle strutture idonee a garantire un vero e proprio “progresso” per l’intera umanità.
"Non al denaro non all'amore né al cielo" è sicuramente uno dei dischi più rappresentativi della carriera di Fabrizio De Andrè, oltre a essere stato un pilastro culturale per un'intera generazione, quella nata dai moti studenteschi del '68, e un valido riferimento a quella letteratura americana che in Italia era arrivata tardi a causa del proibizionismo fascista. Fabrizio De Andrè, infatti, creò uno dei migliori album degli anni Settanta proprio musicando alcune poesie di Edgar Lee Masters. In questo libro, con un'analisi compiuta brano per brano, l'autore cerca di sottolineare similitudini e divergenze tra le due opere.
La devozione dei Sette Arcangeli si cela all'interno della celebre icona della Madonana? Le scoperte emerse dalle ricerche dell'autore potrebbero svelare il mistero e dare nuovo impulso a questa devozione.
Il Signore insegna alla serva di Dio Luisa Piccarreta come stare con Lui dopo aver ricevuto l’ Eucaristia.
Antonio Ruffini è uno dei maggiori stigmatizzati della religione cattolica del ventesimo secolo, e al tempo stesso uno dei meno conosciuti. In questo libro la giornalista Anna Maria Turi ha raccolto il racconto della sua vita, che le fu reso in prima persona da lui stesso negli anni Ottanta.
Con inserto fotografico a colori.
Antonio Ruffini è uno dei maggiori stigmatizzati della religione cattolica del ventesimo secolo, e al tempo stesso uno dei meno conosciuti. In questo libro la giornalista Anna Maria Turi ha raccolto il racconto della sua vita, che le fu reso in prima persona da lui stesso negli anni Ottanta. Con inserto fotografico a colori.