
Il mondo di Tobia corre un pericolo gravissimo! La grande quercia è ferita a morte da un cratere scavato nel legno, che ne rode il cuore. Muschi e licheni hanno invaso i rami e prendono il sopravvento. Leo Blue tiranneggia le Cime ed Elisha è sua prigioniera.
Gli abitanti dell’albero sono terrorizzati. Gli Spelati sono prede a cui si dà la caccia senza pietà. Tuttavia, in assoluta clandestinità, Tobia Lolness non si dà per vinto e combatte. Per fortuna, anche se non lo sa, non è da solo. Nel cuore dell’inverno, la resistenza si organizza.
Riuscirà Tobia a liberare i suoi e a salvare il fragile mondo in cui vive? E, soprattutto, ritroverà la sua Elisha?
Timothée de Fombelle è nato nel 1973. Dopo essere stato insegnante di lettere, presto si è dedicato al teatro. Nel 1990 ha creato una compagnia teatrale per la quale scrive testi di cui poi cura personalmente la regia. Un suo lavoro, Le Phare, scritto a soli diciotto anni, è stato messo in scena in Francia e poi tradotto e recitato in Russia, Lituania, Polonia e Canada. Il suo testo Je danse toujours (Actes Sud) è stato letto all’inaugurazione del festival di Avignone, nel 2002. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato i romanzi per ragazzi Tobia. Un millimetro e mezzo di coraggio (20076) Premio Andersen 2008, Tobia. Gli occhi di Elisha (2008), secondo e ultimo volume della storia, il racconto ecologista Tu sei il mio mondo (2010), Vango. Tra cielo e terra (2011) e Vango. Un principe senza regno (2012).
Giovanni è in vacanza in Turchia in compagnia degli zii. Una moneta, acquistata come souvenir, lo accompagna sulla strada del ritorno, quando improvvisamente si scatena la caccia all’uomo, anzi al ragazzo. Sono sulle sue tracce: un avido antiquario con un passato oscuro e strani rappresentanti di un ordine cavalleresco. Tutti vogliono la moneta chi per il suo potere e chi per custodirla. Tra conventi medievali, spiagge della Costa Azzurra, inseguimenti e tranelli, Giovanni dovrà affrontare una grande avventura e capire il vero valore della ricchezza.
L'autore
Pierdomenico baccalario (Acqui Terme, 6 marzo 1974) è uno scrittore di romanzi d’avventura per ragazzi. La sua brillantissima carriera comincia con la vincita, nel 1998, del Premio “Il battello a vapore” con il romanzo La strada del guerriero (Piemme); da allora ha pubblicato numerosi libri tradotti in più di diciotto lingue. Giornalista e sceneggiatore, collabora con la Scuola Normale Superiore di Pisa, con il quotidiano La Repubblica e con il mensile Focus. Ha fondato il gruppo di autori “Gli immergenti” e ha vinto numerosi premi letterari. È tra gli autori italiani per ragazzi più conosciuti e venduti all’estero. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Nella Bibbia ho incontrato (2013) e Il pane del cielo (2014) albo illustrato da Maddalena Gerli.
Che cosa spinge un numero crescente di persone a mettersi in cammino lungo le vie che portano a Santiago de Compostela? C’è il desiderio di fare i conti con se stessi, una motivazione personale che spesso si chiarisce solo camminando lontano dalla frenesia della quotidianità, immersi nel silenzio e concentrati sui propri passi. Ma esiste anche una motivazione più condivisa, che da secoli conduce migliaia di individui a farsi pellegrini: mettersi sulle orme di coloro che cercarono e trovarono, nel nord-ovest della Spagna, la tomba dell’apostolo Giacomo, per aprirsi all’incontro con un’umanità in ricerca, che ha sete di speranza e di verità. Il libro non vuole sostituire le guide a Santiago, ma accompagnare
il pellegrino, passo dopo passo, con riflessioni e informazioni storiche. In marcia! Quest’esperienza sarà una sfida per chiunque, cristiano e non, a riscoprire le radici della propria vita. Camminando si capirà quanto basti poco per essere felici e si arriverà a Santiago nella consapevolezza che il «vero Cammino interiore (ri) comincia proprio da qui, ritornando rinnovati verso la meta della vostra quotidianità».
L'autore
Alfonso Curatolo, nato a Milano nel 1966, svolge da molti anni l’attività di libraio nella sua città. Amante della storia, della musica e della natura, ha studiato agraria per poi appassionarsi alle materie umanistiche. Viaggiando molto in Spagna, ne ha approfondito le tradizioni e le culture percorrendo più volte, come pellegrino, il Cammino di Santiago lungo le sue differenti rotte e interessandosi in particolar modo allo studio del Cammino Francese.
Come autore ha già pubblicato Guida al Cammino di Santiago de Compostela (Terre di Mezzo), giunto alla sesta edizione. Nel tempo libero continua a dedicarsi all’approfondimento e allo studio di tematiche compostelane.
Un percorso di arte e di fede sulla figura di San Gerolamo, a cui sono dedicati gli affreschi della cappella di Montefalco (Perugia), il paese in cui sono custodite le spoglie di Santa Chiara. Il volume ripercorre la vita del Santo e descrive le opere pittoriche, offrendo così ai lettori un percorso d'arte e uno di fede attraverso una catechesi sulla virtù della perseveranza nella fede. Una parte è dedicata anche agli affreschi su San Francesco che rappresentano l'opera d'arte più nota di questa chiesa. La collana offre un percorso all'interno di cicli pittorici e complessi monumentali di rilievo (a volte poco conosciuti), facendo dell'arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità.
Una nuova, curata, edizione della Regola e degli scritti di San Francesco in una traduzione fedele e scorrevole, «semplicemente e senza glossa», come il santo voleva che fossero letti e intesi. Essi ci mostrano al vivo come pensava, pregava e viveva un cristiano autentico diventato padre di una moltitudine di figli – frati, suore e terziari viventi nel mondo – e guida spirituale per tanta parte dell’umanità. Tale certamente si sente Francesco, lui umilissimo, allorché, chiudendo la lettera circolare destinata a tutti i chierici, scrive: «Affinché questo scritto abbia ad essere meglio osservato, quelli che l’avranno fatto copiare sappiano che sono benedetti dal Signore». Invito e assicurazione che ricorrono anche in altre lettere, nelle quali Francesco raccomanda di tenere presso di sé, leggere, predicare e praticare le cose in esse scritte, «finché durerà il mondo». Gli scritti, sono stati raggruppati in sei sezioni, nelle quali hanno trovato posto le regole, le ammonizioni, le lettere, le preghiere, le composizioni poetiche in volgare e i testamenti.
L'autore
Patrono d’Assisi e d’Italia, San Francesco è una delle grandi figure dell’umanità, capace di ispirare da secoli, con il suo esempio, uomini e donne di ogni credo.
Nella serie "Arte e Fede" un nuovo volume, dedicato questa volta agli affreschi della cappella dei Santi Quattro Coronati a Roma, ritenuti di fondamentale importanza per documentare l'arte gotica romana. Il dipinto, databile presumibilmente al XIII secolo, rappresenta figure umane che simboleggiano i mesi dell'anno, stagliate su fondo blu realizzato con la preziosa azzurrite; al di sopra sono raffigurate le Arti, nei costoloni della volta le quattro stagioni e sulla vela i segni zodiacali, in parte perduti.
Vivace nel tono, omogenea nella tematica affrontata, relativamente contenuta quanto a estensione, la lettera ai Galati presenta sicuri motivi d’interesse per il lettore. Qui è presentata in una nuova traduzione fedele ai testi antichi (con testo
a fronte), accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico- teologico. Lo studio della lettera sul piano storico permette di conoscere uno spaccato della vita dell’apostolo, delle sue comunità e dei conflitti presenti. Capirne la ragione permette di comprendere le dinamiche insite nella nascita delle comunità dei credenti in Cristo. Il piano teologico, elaborato nella lettera a partire proprio da tale conflitto, porta invece a considerazioni assolutamente fondanti, in ogni epoca, per la vita di fede.
L'autore
Stefano Romanello, licenziato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico in Roma e dottorato in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana in Roma, è docente di Esegesi del NT presso la Facoltà Teologica del Triveneto, sede di Udine (ITA di Gorizia, Trieste e Udine). Inoltre insegna nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano), nella sede centrale della Facoltà Teologica del Triveneto (Padova), e presso l’ISSR di Udine. È membro dell’Associazione Biblica Italiana e del Colloquium Oecumenicum Paulinum (Abbazia di San Paolo fuori le Mura, Roma). Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: Una legge buona ma impotente. Analisi retorico-letteraria di Rm 7,7-25 nel suo contesto, Bologna 2000; Lettera agli Efesini, Milano 2003; L’identità dei credenti in Cristo secondo Paolo, Bologna 2011; con Rinaldo Fabris, Introduzione alla lettura di Paolo, Roma 20092.
«Qualunque cosa avrete fatto a uno dei più piccoli dei miei fratelli, l’avrete fatta a me». Per Madre Teresa di Calcutta, i più piccoli di cui parla Gesù sono i poveri più poveri, cioè gli sfrattati dalle case e dai cuori, i barboni delle stazioni, quelli che muoiono abbandonati per le strade di Calcutta e del mondo, i terremotati, gli emarginati, gli indesiderati, i lebbrosi, i malati di Aids, tutti coloro che nessuno ama... Per Madre Teresa ognuno di loro è il Cristo vivente oggi e su di loro si chinava con riverente amore. La sua parola e, più ancora, la sua azione instancabile – oggi affidate a ciascuno di noi – sono diventate una “spada affilata” che penetra nelle anime e nelle coscienze, svelando a un tempo la semplicità ma anche la radicalità dell’essere cristiani.
Il curatore
José luis González-balado, che ha curato la raccolta, è scrittore e giornalista spagnolo particolarmente attento a personaggi e a temi di grande forza testimoniale. Ha conosciuto l’opera di Madre Teresa di Calcutta fin dagli anni ‘60 e vi ha dedicato numerosi libri, tra cui ricordiamo, in versione italiana, Madre Teresa dei poveri (Edizioni San Paolo, 1997) e La gioia di darsi agli altri (Edizioni San Paolo, 199811).