
"La strada sarà lunga, tortuosa, sofferente, ma poi splenderà la luce del Signore".
Mentre Riccardo si tormenta per la precarietà del suo lavoro, che non gli consente di sposare la donna con cui ha una relazione da quasi dieci anni, di acquistare una casa,
una macchina... un ambiguo personaggio fa leva sulla sua ingenuità e inesperienza e gli prospetta la possibilità di dare una svolta alla sua vita. Grazie a questo “aiuto”, vive per due anni l’illusione di aver realizzato il sogno di costruirsi una famiglia. Diventa anche papà.
L’investimento però si rivela una truffa. Quando Riccardo capisce di essere caduto nella mani di un usuraio, è
troppo tardi e teme di non avere via di scampo. Ma nel momento più buio, quando farla nita gli sembra l’unica
via percorribile, accade qualcosa di inaspettato: l’incontro con un’associazione che esiste, su tutto il territorio italiano, proprio per aiutare persone schiave come lui. L’inizio di un cammino di liberazione.
Tanti sono i libri sulle donne nella Scrittura. Questo si distingue perché segue una pista originale: quella offerta dalle voci e dai silenzi delle donne nell’Antico Testamento. Ben documentata, conoscitrice delle antiche lingue orientali, l’autrice non si accontenta di facili letture ‘femministe’, ma scava nei testi alla ricerca del loro significato più autentico. Evita facili sovrapposizioni o applicazioni perché la nostra società è diversa dal mondo antico.
Senza invadenza, lascia la parola alle donne che cantano e danzano (c’è anche un paragrafo sui canti delle prostitute), che in silenzio soffrono l’oppressione (c’è anche un paragrafo sul primo stupro femminile della storia) e che godono per il dono della maternità.
Insomma, non solo un libro di studio, ma anche e soprattutto un libro di passione e di condivisione.
Questo libro vuole essere una sorta di dialogo interreligioso sulla libertà di espressione della donna che, introdotto
dalle ri essioni di tre teologhe, possa estendersi al più vasto pubblico femminile italiano e non solo.
Il prof. Calzolari e mons. Paolo Tarchi propongono cinque spunti di ri essione sul tema della moda intesa come espressione della femminilità, a cui rispondono tre donne: una teologa ebrea, Shulamit Furstenberg-Levi, una cristiana, Rita Torti, e una musulmana, Sumaya Abdel Qader:
1. La donna ai margini della società.
2. La corporeità nell’ebraismo, nel cristianesimo, nell’islam 3. Svelare o coprire: tradizione, modernità e femminismo
4. Dalla minigonna al burqa?
5. Donne, religioni, società: quale domani?
In una società multiculturale come quella odierna e segnata dal fenomeno dei migranti, questo libro vuole far ri ettere
e dialogare sul tema affatto secondario dell’abbigliamento femminile, sospeso tra modernità e tradizione. Il tanto discusso “velo”, che per noi occidentali è spesso soltanto un sinonimo di oppressione e sottomissione della donna, ha davvero questo signi cato?
Tutti siamo inquieti: fin dalla nascita che ci espone a un mondo completamente nuovo, duro, che non ci siamo scelti. Cosa possiamo fare? Molti lottano contro questo mondo, ma si scontrano con la durissima legge della realtà. Ogni parziale vittoria ci pone di nuovo di fronte al tema: chi ci libererà dalla nostra irrequietezza? Marion Muller-Colard propone un cammino dentro le nostre irrequietezze quotidiane, per svelarne l’unica possibile risposta: dobbiamo accettare quel che siamo e permettere che l’inquietudine che rischia di minarci la vita diventi, invece, la nostra chance di libertà e di realizzazione perché “la miglior pianta del nostro giardino è quella che non abbiamo seminato noi”.
“A me è cambiata la vita quando, mentre mangiavo la pastasciutta, guardavo il telegiornale e vedevo i morti nel Mediterraneo. Mi son detto: non è accettabile umanamente che mentre io sono qua tranquillo c’è gente che in questo momento sta morendo. E non è un lm”.
Così esordiva a TV2000 don Luca Favarin, spiegando il motivo per cui, a un certo punto della sua vita, ha deciso di dedicarsi agli ultimi. C’è molto di papa Francesco in questo prete che, dal 2000 a oggi, sembra aver vissuto 100 vite in una: dalla parrocchia, al servizio ai senza tetto, all’impegno contro lo sfruttamento della prostituzione, ai viaggi in Africa, quell’Africa da cui vengono e fuggono i più poveri della terra, quelli che noi “vorremmo più bravi, più puliti e meno fastidiosi”; quelli che i nostri telegiornali trattano come animali da circo, mettendoli in mostra quando sono violenti e nascondendoli quando “non fanno nulla di interessante”.
Fondatore e presidente della Onlus Percorso Vita, don LUCA FAVARIN ha fatto della strada e di coloro che la vivono l’habitat naturale per vivere fede e umanità.
In questo volume – il secondo nel piano di pubblicazione dell’opera omnia di Balducci – sono raccolte una serie di conferenze inedite sul tema della Chiesa locale indagata a partire dalle grandi tematiche conciliari: su tutte, la Chiesa come comunione e comunità, in cui i battezzati che partecipano del sacerdozio comune operano per la conoscenza di Dio e la carità vicendevole e verso i poveri. Si tratta di argomenti caldi che appartengono oggi alla ri essione di papa Francesco e sono qui anticipati.
Il "complesso di Telemaco", figlio che attende il padre Ulisse per poter ritrovare anche se stesso e il proprio ruolo nel mondo - secondo la lettura che del mito ha offerto Massimo Recalcati opponendola al "complesso di Edipo", figlio che, invece, uccide il padre - è l'immagine con la quale questo libro si apre, per introdurci a riflessioni decisive e necessarie per la nostra cultura odierna, a questi anni complessi, dai quali le figure di paternità e figliolanza sono uscite "con le ossa rotte". Alla suggestione offerta dall'Odissea, don Luigi Maria Epicoco fa seguire la rilettura di alcuni personaggi biblici (veri prototipi dei padri e figli che anche noi siamo), di alcune relazioni paterne/filiali, offrendo al lettore un percorso inedito e sorprendente, in vista di una reinterpretazione della questione giovanile come opportunità e non più e solo come problematicità. Gesù è, in questa riflessione, l'immagine più significativa di una giovinezza che funziona e in cui definitivamente l'opportunità di essere figlio si realizza nel compimento liberamente "scelto" e non subito della relazione con il Padre. Nel tempo in cui la Chiesa si raduna in Sinodo proprio attorno alla tematica dei giovani, il testo ne delinea un'antropologia positiva, liberata e liberante: quella di cui troppo a lungo abbiamo patito l'assenza.
Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento.
Nell’anno liturgico 2019 si segue: il Ciclo domenicale e festivo dell’Anno C; il Ciclo feriale Anno dispari.
In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi fondamentali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica conclusiva dell’anno liturgico.
In nove capitoli il volume presenta i principali ritratti di “chiamati” nel Nuovo Testamento. Offre la base biblica per riflettere sul mistero della vocazione personale e comunitaria, e fornisce i criteri principali per un corretto discernimento.
I vari personaggi sono presentati dapprima fornendo le coordinate storico-bibliche (con frequenti riferimenti all’Antico Testamento, specialmente ai grandi chiamati
nella storia d’Israele), poi le caratteristiche tipicamente vocazionali della loro vita, evidenziando gli elementi più significativi anche in vista della trasposizione e applicazione nel vissuto personale del lettore. Al termine di ogni capitolo si forniscono ulteriori spunti di riflessione e attualizzazione, e una bibliografic a minima per l’approfondimento.
Il taglio è divulgativo, anche se fondato sugli ultimi studi
in campo biblico. Si punta a far emergere le domande, specialmente nei risvolti esistenziali e spirituali.
I destinatari sono giovani, universitari, parroci, animatori di gruppi giovanili, operatori (accompagnatori) vocazionali, religiose/i, seminaristi e formatori nei seminari.