
La prima intervista rilasciata da papa Francesco, il primo pontefice latinoamericano, sul suo continente. Papa Bergoglio parla, con la schiettezza e la libertà che lo contraddistinguono, dei temi più importanti del suo Pontificato: la cura dell'ambiente, la politica, la corruzione, il populismo, i giovani, le donne, l'ecumenismo, il dialogo interreligioso... Riflette sulle sfide che l'America Latina è chiamata ad affrontare, sulle gravi crisi economiche e politiche e sul ruolo del Vaticano. Non si sottrae alle questioni più spinose, come il crescente influsso di un sistema finanziario che scarta i poveri e i più deboli. Sul tema dell' ambiente, riferendosi al Sinodo straordinario per l'Amazzonia, papa Francesco rivela che ha pensato di scrivere l'Enciclica Laudato si' quando ha sorvolato in elicottero la Terra dei fuochi e ha visto lo scempio procurato dalla mano dell'uomo.
Queste conversazioni con il giornalista Hernan Reyes Alcaide ci mostrano un Papa lucido, schietto e profondo.
"Due cuori che battono all'unisono: siete tu e il tuo bambino, e questo è il vostro diario di bordo".
"Due cuori che battono all'unisono: siete tu e il tuo bambino, e questo è il vostro diario di bordo".
Dal monte Sinai al Cairo, passando per Manchester e Firenze, in viaggio intorno al mondo come piccoli Indiana Jones sulle tracce di Gesù. Con l'aiuto di mappe, papiri e documenti storici, cercheremo insieme una risposta a un grande quesito: Gesù è davvero esistito? Un volume ricco di illustrazioni, pensato per i ragazzi, storicamente accurato e dalla grafica moderna. La questione fondamentale del "Gesù storico" è affrontata in questo volume in modo preciso, documentato e accattivante. Uno strumento utile per la catechesi, i gruppi giovanili e la lettura personale.
«Questo libro non è un'autobiografia. Non può essere neppure una confessione, dato che questa è coperta dal segreto del sacramento. È piuttosto una testimonianza detta cattolicità detta mia Ortodossia, messa per iscritto per obbedire non tanto ai miei superiori, ma ai miei amici».
In questa affermazione di Alexander Siniakov stanno tutta ta meraviglia e la prospettiva, originate e straordinaria, che questo figlio del comunismo sovietico, divenuto monaco ortodosso netta cattolica Parigi, consegna oggi ai suoi rettori. Un viaggio dello spirito verso un cristianesimo aperto e accogliente, capace di compassione (anche intellettuale); una fede nata nelle steppe, contemplando la Via lattea e maturata camminando insieme agli uomini e a due asini fattisi compagni di una scelta di vita.
Oriente e Occidente si intrecciano net racconto di questa semplice vita di un ragazzo che voleva conoscere le lingue del mondo e amare Cristo; e che oggi lavora nella Chiesa per una nuova Pentecoste cui tutti siamo, nell'amore, chiamati.
Premio di spiritualità in Francia, Siniakov ci regata un libro che sembra nato per scolpirsi nell'anima.
Calendario liturgico anno 2020 con avvento 2019.
Anno A.
Aprile 1912. Il Titanic, il più grande e splendido transatlantico che abbia mai solcato i mari, sta per salpare.
A gestire il ristorante di prima classe, il Ritz, è chiamato un italiano, Luigi Gatti – per tutti monsieur Gatti – che seleziona i migliori professionisti del settore, per la gran parte suoi connazionali. Giovani e giovanissimi che coronano il sogno di lavorare nel più prestigioso ristorante dell’epoca. Fra loro Italo Donati, diciassette anni, aiuto cameriere.
A bordo, la vita dei ragazzi del Ritz procede a ritmi serrati. E tutti, personale e passeggeri, devono sottostare al rispetto di rigide gerarchie sociali. Solo ai lussuosi tavoli del ristorante il mondo dei camerieri e quello degli ospiti si incrociano. Ma per Italo e Alice, la bambinaia inglese al seguito di una facoltosa famiglia, è sufficiente uno sguardo per innamorarsi.
Quando l’iceberg sperona il Titanic i sogni si infrangono. E ciascuno sarà chiamato a compiere una scelta.
Gesù, oggi, avrebbe utilizzato la rete? Probabilmente sì, perché luogo frequentato quotidianamente da folle innumerevoli, nuovo agorà in cui poter manifestare le proprie idee.
Ceto: i limiti di tale strumento sono evidenti e non sostituiscono in alcun modo l'esperienza personale di un cammino di fede comunitario, ma non abitare la rete diffondendo la Parola sarebbe davvero una imperdonabile trascuratezza da parte della comunità cristiana.
A dire d'Oropa e della sua spiritualità bastano le parole che si possono leggere, incise in lettere d'oro, sul frontone dell'antica basilica: <O quam beatus, o beata, quel viderint oculi cui...> Davvero fortunato chi avrà fissato in te i suoi occhi e dai tuoi materni sguardi sarà stato accarezzato! Una spiritualità, quella della Vergine bruna di Oropa, fatta d'incontro, di ascolto, di dialogo, di contemplazione... E per favorire questa "sosta orante", Oropa, lunghi secoli, ha costruito una chiesa e anche una casa...
Amedeo Cencini conclude, con questo testo, una trilogia iniziata otto anni or sono con il volume Abbiamo perso i sensi (2012), in cui portava all’evidenza uno dei grandi problemi della tradizione cristiana in ambito di discernimento personale e vocazionale: quello della dimenticanza della sensibilità personale.
Dopo aver proseguito la sua riflessione, in positivo, con la proposta contenuta in «Dall’aurora io ti cerco». Evangelizzare la sensibilità per imparare a discernere (2018), l’autore – sacerdote e psicoterapeuta – giunge qui a proporre al lettore una “parte pratica”, in cui presenta un paio «d’esempi concreti di processi decisionali su di sé, nel proprio cammino di vita, e al servizio di altri», specie per chi si trova in particolari situazioni “critiche”.
La prospettiva che ne viene pone finalmente il soggetto del discernimento al primo posto, prendendo ad esempio anche situazioni complesse per la morale e il diritto ecclesiale, come quelle delle coppie irregolari, cui viene dedicata un’attenzione ampia, attenta a declinare le caratteristiche della vita personale e le fatiche di discernimento, più che a ribadire un progetto etico, che pure non viene disperso.
Un’opera, questa di Cencini, destinata a lasciare il segno nell’ambito del lavoro e della comprensione della “vocazione” umana, tout court.