
Nata in Messico nel 1648, Juana Inés de la Cruz, al secolo Juana Ramírez de Asbaje, riunisce in sé vari mondi che si intrecciano nelle sue opere poetiche, composte anche su incarico dei regnanti novoispanici. Affamata di sapere fin da piccolissima, diventa ben presto famosa per l’ampiezza e la profondità delle sue conoscenze in molti campi e affermata esponente del barocco ispano-americano. Non vuole sposarsi, e sceglie la consacrazione religiosa come quella più compatibile con il desiderio di studiare la teologia e le sacre Scritture. In convento sperimenta importanti e intime relazioni fra donne e compone le appassionate liriche per la contessa Maria Luisa de Paredes, ma deve anche scontrarsi con l’invadenza dei direttori spirituali che premono perché, in considerazione del suo sesso, rinunci al sapere, alla poesia, alle scienze sacre. A questo patriarcato camuffato da spiritualità Juana oppone la libertà che le viene da Dio, la genealogia delle donne bibliche e una domanda ancora attualissima: «Quale rivelazione divina, quale decisione della Chiesa, quale regola dell’intelletto avrebbe creato una legge così severa per noi?».
«Quante cose sappiamo su Dio? Quante informazioni abbiamo dalle nozioni, dalle idee, dai libri che abbiamo letto o dalle esperienze che abbiamo fatto su di Lui? Insomma, sapremmo quantificare tutto ciò che rappresenta il nostro patrimonio di conoscenze e di idee su Dio? Forse questa domanda può metterci in difficoltà: è difficile contare le idee su Dio o chiarire cosa o quanto si sappia di Lui». Così si interroga e ci interroga fra Roberto Fusco in questo suo nuovo libro, che è un vero e proprio viaggio lungo i secoli alla ricerca del significato di una parola che spesso viene usata senza che se ne conosca precisamente il senso: “mistica”.
In questo percorso fra Roberto presenta al lettore cinque personaggi che, della mistica, vanno a comporre una sorta di cartina di tornasole: Mosè, Guglielmo di Saint-Thierry, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux, Francesco d’Assisi. Ciascuno di loro offre un ingresso privilegiato nel mistero della contemplazione: dalla nube oscura di Mosè al bacio divino descritto da Guglielmo; dall’estasi incarnata nella storia del suo tempo di Caterina alla piccola via di Teresa; fino alla completa conformazione a Cristo vissuta da Francesco.
La mistica ci viene così offerta come non l’abbiamo mai immaginata: una delle avventure più straordinarie che si possano vivere, l’avventura dell’uomo con Dio.
Quasi coetanei ed entrambi esperti di sociologia, nonché acuti osservatori della situazione politica italiana, padre Ennio Pintacuda e padre Bartolomeo Sorge si ritrovarono a condividere all’interno del Centro Studi Sociali dei gesuiti di Palermo gli anni cruciali della cosiddetta primavera palermitana (1985-1990). Sorge, che era arrivato a Palermo proprio nel 1985, dopo aver diretto a Roma per dodici anni La Civiltà Cattolica, e Pintacuda, fondatore del movimento cattolico di base Una Città per l’Uomo, all’inizio sostennero congiuntamente la giunta della primavera di Leoluca Orlando; ma allorquando, conclusasi quella esperienza, Orlando decise, rompendo ogni suo rapporto con la DC, di dare vita a La Rete, le strade dell’uno e dell’altro si divisero traumaticamente. Pintacuda, che della nuova creatura orlandiana fu il principale ispiratore, ne divenne anche uno dei maggiori esponenti; e, a motivo di ciò, in contrasto con Sorge e con i suoi superiori, venne allontanato dal Centro di formazione politica Pedro Arrupe, che nel frattempo era sorto con funzione collaterale al Centro Studi Sociali. Una vicenda dolorosa, che il libro ricostruisce intrecciando le biografie dei due gesuiti, i loro rapporti, non sempre collimanti, con la Chiesa, con il cardinale Salvatore Pappalardo e con le culture politiche prevalenti o soccombenti nell’Italia della Prima Repubblica.
Un saggio che sposa un approccio multidisciplinare, per offrire al lettore una straordinaria ricostruzione storico-critica della prospettiva con cui la chiesa, nei secoli, ha interpretato sesso e amore nella propria riflessione teologica e nell'azione pastorale. Dall'enfasi secolare sul fine procreativo del matrimonio - che aveva messo in ombra la centralità dell'amore nelle relazioni coniugali - il volume approfondisce eventi e figure fondamentali della storia e della teologia, fino alle Catechesi sull'amore umano di Giovanni Paolo II e all'Esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, per mostrare una rivoluzione nello sguardo e nei significati dell'amore e della sessualità che arriva al cuore della pastorale familiare. Il sesso non è un "periculum" ma neanche un "totem", l'amore non è egoista né fine a se stesso: è oggi possibile, per la comunità cristiana, diventare custode della bellezza della famiglia, con la franchezza dell'annuncio e la tenerezza dello sguardo.
Adele ha sedici anni e un bel caratterino: ribelle e irrequieta, odia lo studio e le regole e passa il tempo in giro con gli amici, o con uno dei suoi tre o quattro fidanzati. L'esatto opposto della sua gemella Arianna, studentessa modello e amante della tranquillità, scontrosa e totalmente asociale. Le due ragazze vivono per lo più ignorandosi, quando non litigano fino a picchiarsi. Eppure - pensa un giorno la madre Chiara - da bambine erano sempre pronte a fare scherzi a tutti giocando con la loro somiglianza... E così, con un diabolico ricatto a base di cellulari sequestrati ed altre micidiali privazioni, Chiara propone alle figlie un vero e proprio scambio di identità, per una settimana. Solo trovandosi nei panni l'una dell'altra, le due sorelle potranno capirsi davvero. E sanno bene che, quando la mamma si mette in testa una cosa, non c'è modo di farle cambiare idea. Le due ragazze accettano: dopotutto, è solo per sette giorni. E chissà che la mamma, finita questa settimana, non inizi a pensare ai problemi veri. Perché in casa un problema c'è...
Il Messale festivo è uno strumento indispensabile e completo perché la preghiera della Chiesa diventi davvero la preghiera di ogni credente. È lo strumento privilegiato perché chi celebra la liturgia non sia uno spettatore passivo ma un autentico celebrante del memoriale della Pasqua di Cristo. Con questo Messale festivo ci si può preparare alla liturgia conoscendo per tempo i testi biblici e i testi liturgici del giorno. Ricordando sempre che nella liturgia il primato va dato all'ascolto - perché «la fede viene dall'ascolto» (Rm 10,16) - tuttavia il Messale, utilizzato con intelligenza, può essere anche un aiuto nel corso della celebrazione stessa, per riprendere, durante il silenzio, un testo e meditarlo, oppure per seguire un testo complesso come la Preghiera eucaristica. Con riferimenti biblici aggiornati alla nuova versione della Bibbia CEI (2008), traduzione aggiornata del Padre Nostro e interni a due colori.
A differenza dell'uomo antico e degli stessi autori biblici, Paolo non ha timore a mettere in risalto il proprio Io, parlando diffusamente di sé. Come comprendere questa originalità nel contesto dell'antichità classica e cristiana? Il saggio comincia con l'approfondimento del fenomeno dell'autobiografia, in collegamento anche con il genere classico della periautologia. In un secondo momento, analizza tre brani autobiografici nei quali è posto a tema il percorso di vita di Paolo. L'attenzione alla figura dell'Apostolo è presente però anche in passaggi della tradizione paolina, testimoni di un'autobiografia fittizia, approfonditi in un terzo momento. Da ultimo, la conclusione del libro, muovendosi al livello letterario e teologico, fornisce una risposta all'interrogativo iniziale. Emerge così come quella di Paolo sia un'autobiografia non eroica e celebrativa, ma teo-cristologica, poiché racconta di quanto Dio ha in lui compiuto per mezzo di Cristo, ed educativo- pedagogica, in quanto pensata per la crescita e il consolidamento della fede dei destinatari. In tal modo, sia l'ascoltatore coevo sia quello attuale possono non solo comprendere e accogliere il diffuso parlare di sé dell'Apostolo, ma anche scoprire in questa presentazione del suo Io uno strumento privilegiato per l'accesso al mistero della sua persona, conquistata da Cristo e consumata per l'annuncio del vangelo a tutti gli uomini.
Natale è una festa che per i più fortunati significa famiglia, amicizia, luce, allegria. Ma è Natale anche per i meno fortunati e i più semplici rappresentati dai pastori che, svegliati nel cuore della notte da un annuncio inatteso, si sono detti: «Andiamo fino a Betlemme». A commento del mistero del Natale le parole qui raccolte del "pastore- don Tonino Bello indicano a noi un sentiero talvolta scosceso, un "ciottoloso tratturo- che comunque porta al Bambino Salvatore.
In questo piccolo vademecum del Catechista, illustrato a colori, alla parola di papa Francesco, tratta dalla Lettera apostolica Antiquum ministerium con la quale ha istituito il ministero del Catechista, fanno seguito due piccole guide: Il Catechista è istruito dalla Parola e Il Catechista insegna con la Parola di don Marco D'Agostino. Segue Il Catechista prega di don Tonino Bello. In chiusura Il Catechista testimone di papa Francesco.
Se Cristo tornasse oggi? Ecco la domanda che si è posto padre Enzo Fortunato. La domanda al cuore del Cristianesimo, del nostro vivere, del nostro amore, del nostro agire. Padre Fortunato ci propone una riflessione profonda, attraverso storia e letteratura. Cosa possiamo imparare dal modo in cui grandi autori hanno immaginato il ritorno di Cristo sulla terra? Prima di tutto che la modernità e la contemporaneità ci mettono di fronte a ciò che la teologia ha sempre chiamato le questioni ultime o le domande essenziali. Flaiano, Michelstaedter, Tolstoj, Dostoevskij e altri, ciascuno a suo modo, ci dicono che nonostante tutte le apparenze contrarie, nonostante tutte le ironie e le demistificazioni, la verità evangelica mantiene per noi tutta la sua forza e la sua attualità. Quando Cristo batte alle nostre porte - e questo avviene molto più spesso di quanto crediamo - noi ci limitiamo a far entrare nelle nostre case il suo nome e lasciamo fuori le sue verità che sono la pazienza, il perdono, l'amore. In fondo è soltanto l'amore che le raccoglie e le riassume tutte.