
Carlo, l'ultimo imperatore degli Asburgo ha fallito in tutti i tentativi in cui ha impegnato le sue forze: non è riuscito a vincere la Grande guerra e nemmeno a fare la pace; non è riuscito a riformare l'impero né a evitarne il dissolvimento; non è riuscito a mantenere la corona né a riprendersela in due tentativi rocamboleschi; non è riuscito a salvare le sue sostanze, le sue proprietà e i suoi beni; non è riuscito a essere padre dei suoi otto figli, morendo prima di vedere l'ultima concepita; non gli è riuscito, come tanto desiderava, di vivere a lungo al fianco dell'amata moglie.
I siblings sono i fratelli di persone con disabilità. Questo volume, curato da Andrea Dondi, si concentra sul tema dei siblings adulti e sulle problematiche collegate alla vita dei loro fratelli disabili. La prima parte del libro mette a fuoco i temi essenziali, ossia: differenziare il ruolo del sibling da quello dei genitori; la complessa relazione tra i siblings e il fratello con disabilità; l'importanza di occuparsi dei sibling a tutte le età e il grande ritardo dell'Italia su questo fronte. Nella seconda parte è esposta una proposta metodologica già realizzata in molte realtà nazionali: la creazione di gruppi di siblings e la loro conduzione. Chiude il libro una "cassetta degli attrezzi": un esempio di modello in sei incontri con proposte tecniche attive per supportare il gruppo.
Una proposta spirituale per i pellegrini in Terra Santa; un libro nato da un'esperienza personale dei due autori e corredato da indicazioni turistico-geografiche a cura di Silvano Mezzenzana, tour operator presso la Duomo Viaggi, l'agenzia viaggi di riferimento della Diocesi di Milano. La particolarità di questa proposta è nell'intreccio creato tra la visita ai luoghi della vita di Gesù e la lettura meditata della sacra Scrittura. «Gli occhi che vedono i luoghi di vita di Gesù e gli orecchi che ascoltano il vangelo da lui proclamato sono gli strumenti offerti allo Spirito affinché possa raggiungere il cuore versando in esso l'amore stesso di Dio (cf Rm 5,5)».
Padre Ernesto Balducci (1922-1992), con la sua personale vicenda di prete e di pensatore, attraversa tutta la storia del cattolicesimo italiano pre e post conciliare, con una crescente lucidità e capacità di rispondere alle stimolanti domande che quell'epoca pose, che ancora oggi non è stata completamente recepita. Il presente libro si propone di ripercorrere la vicenda umana e cristiana del grande scolopio, non tanto nella ricostruzione del classico racconto biografico, ma mettendo a tema quella ben più essenziale "biografia dell'anima e del pensiero- che rivela il vero quid esistenziale balducciano: dalla vocazione iniziale al sacerdozio, fino alla scoperta di appartenere, proprio come credente, al mondo e di dover rispondere, per ciò, alle istanze di tutti, credenti e non, per un ecumenismo ecclesiale e sociale. Il lettore si troverà di fronte a una vera e propria profezia in itinere, che non può che provocare, ancora oggi, in un'epoca di profonda transizione, le coscienze di ciascuno.
Cosa fare, nella prospettiva di una psicologia relazionale, per vivere bene la sessualità? Gambini è convinto che sia necessario superare la genitalità e la sua spinta riproduttiva per scoprire la vera essenza della sessualità. Lo scopo fondamentale affidato dalla stessa evoluzione alla sessualità è quello di promuovere legami cooperativi e creativi che favoriscano a livello sociale la trasmissione intergenerazionale; mentre il consolidamento di rapporti interpersonali ricchi di senso favorisce non solo l'espressione ma pure il contenimento del desiderio sessuale. La sua proposta, anche grazie all'offerta di esercizi, costituisce quindi un ricco e articolato percorso di crescita personale verso la maturità affettivo-relazionale e sessuale utile a tutti: a nubili e celibi, per abitare consapevolmente la vocazione intrapresa senza che assuma i caratteri di una nevrosi, e agli altri, a partire dalla loro condizione esistenziale, a valorizzare ugualmente questa dimensione al di fuori dell'intimità di coppia.
Nel Salvador dominato dalla violenza il gesuita padre Rutilio Grande (1928-1977) aveva a cuore solo il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa, che ha messo in pratica schierandosi a fi anco dei campesinos e degli emarginati. Per questo motivo è stato assassinato dagli squadroni della morte insieme al catechista Manuel Solórzano e al giovane Nelson Lemus. La sua morte ha toccato profondamente mons. Romero, allora arcivescovo di San Salvador, che nel 1980 verrà a sua volta ucciso per lo stesso impegno a favore dei poveri. Il 21 febbraio 2020 la Congregazione delle Cause dei Santi ha pubblicato il decreto che riconosce il martirio di padre Rutilio e dei suoi due compagni. È stato beatifi cato a San Salvador il 22 gennaio 2022. Una biografi a di padre Rutilio incentrata sulla sua missione a fi anco degli ultimi, che mette a frutto l'insegnamento del Concilio Vaticano II e del convegno ecclesiale di Medellín nel 1968. Il volume aiuta inoltre a comprendere temi cardine del papato di Francesco quali la Chiesa in uscita e la Chiesa povera per i poveri.
Uno strumento per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. Unico perché ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento di papa Francesco alle letture di tutti i giorni. I commenti alle letture a firma di don Luigi Maria Epicoco e don Claudio Doglio. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. A portata di mano il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
«Avreste voglia di fare qualcosa per voi due? Di dedicarvi del tempo? Di imparare strumenti per prendervi cura della vostra relazione coniugale?»: questo il focus del libro, che partendo dal tentativo di superare alcuni luoghi comuni sul matrimonio, mette a fuoco cinque dimensioni della vita matrimoniale sui cui lavorare per crescere nella relazione coniugale. Si tratta di: generatività, sacramentalità, intimità, spiritualità e fedeltà. In seguito è preso in considerazione il rapporto con la società e la chiesa. Ogni capitolo si conclude con la riscrittura del significato di una parola, ingrediente del cammino della vita insieme: fedele, stabile e unita.
Se nel suo libro d'esordio Guida dei gesuiti a (quasi) tutto, James Martin ha incluso un capitolo sulla comunicazione con Dio, in questo libro approfondisce l'argomento fino a toccarne il cuore. Insegnaci a pregare è un'introduzione alla preghiera: cos'è la preghiera? Come pregare? Si può ancora pregare oggi? Come può cambiare noi e la nostra vita? Martin chiarisce da subito che non esiste una formula segreta per pregare, ma, come in ogni relazione, ciascuno di noi può scoprire lo stile migliore per costruire un intimo legame con Dio, indipendentemente dalla religione o dalla confessione. Come sempre, Martin attinge alla sua formazione gesuitica e alla saggezza di sant'Ignazio di Loyola, soffermandosi però anche sulle varie forme dell'orazione personale e comunitaria. La preghiera, ci insegna Martin, è aperta e accessibile a chiunque voglia aprire il proprio cuore.
La questione circa la capacità di futuro delle donne e degli uomini oggi non è affatto un interrogativo retorico. Anzi, il rischio che l'umano possa implodere tra l'"inumano- e il postumano invoca un ripensamento delle istanze di un differente umanesimo. In tal senso, l'ipotesi di fondo del presente lavoro è che, nel leggere il nostro tempo come luogo di una transizione antropologica, è quanto mai opportuno indicare nell'umanesimo cristiano un possibile modello di superamento di un presente asfittico, perché possa contribuire a riscrivere la biografia culturale, sociale, politica, religiosa dell'umanità del nostro tempo. Da questa angolatura, il testo tratteggia un triplice percorso. In primo luogo, l'attenzione a un'ecologia integrale per la quale l'uomo diviene protagonista di una ricostruzione della casa comune. In secondo luogo, la riconfigurazione dell'identità della persona segnata dal limite e dalla fragilità quali condizioni per una trasformazione dell'esistenza che sappia puntare al bene comune e al riconoscimento dell'altro. Infine, la riscoperta di essere abitati da una trascendenza che consente di abitare diversamente il mondo e la storia, nella relazione accogliente del Dio amante della vita. La scommessa è nel riattivare l'utopia cristiana dell'umano riscrivendo le parole chiave del lessico umanistico e generando un pensare all'altezza di un mondo aperto e ospitale. Cambiare rotta è, quindi, possibile e urgente. Si tratta di riscoprire la preziosa eredità dell'umanesimo cristiano, affinché l'uomo inedito faccia finalmente il suo ingresso nella scena della storia.