
La seduzione è creazione di apparenze, di illusioni. Ed è per sua natura ambigua. È un sistema di segnali, di simboli in funzione di una conquista, la conquista dell'altro. E non appartiene necessariamente alla sfera dell'amore. È un fenomeno riscontrabile sia in campo maschile che in quello femminile. Naturalmente con modalità differenti. L'autore mette in guardia dai vari meccanismi della seduzione che, in fondo, è desiderio di possesso dell'altro. Inoltre, invita a cercare dentro di sé nuovi modi di comunicare, liberandosi dalla fantasia del possesso. Ciò faciliterà rapporti certamente più sereni con se stessi e con gli altri.
Anna Maria Feder Piazza (1933-1987), marchigiana di origine, è la fondatrice dello scoutismo femminile a Treviso e figura di spicco nella vita culturale e sociale della città veneta, diventata la sua città. Donna colta e raffinata, ha ispirato e indirizzato l'arte di un grande pittore e incisore come Francesco Piazza, suo marito. Lei il vento, sempre in movimento, capace di scompaginare tutto; lui la roccia, la stabilità. Ha dato origine, alla periferia di Treviso, alla Stanzetta, molto più di un semplice salotto letterario: un luogo privilegiato di dialogo, di ascolto e di accoglienza. Poi ha continuato quell'esperienza nella mitica Casa di via dei Biscari. Una personalità straordinaria che in questo libro, a venti anni dalla morte, viene proposta per una lettura a piani diversi: riflessione di grande respiro sui fondamentali temi esistenziali, ma qualcuno già parla di una sorta di breviario per l'uomo moderno.
L'amore e i suoi conflitti, l'importanza di costruirsi una personalità libera da condizionamenti, le nevrosi della vita moderna?Temi di sempre, forse, ma approfonditi dall'Autore con una freschezza nuova. Con il desiderio di aprirsi e aprire alla bellezza della vita. Con il realismo di chi sa che l'esistenza non è scevra da difficoltà ma ha al suo interno valori che le permettono di trascendersi. Per questo V. Albisetti legge ogni cosa alla luce della Parola. E, facendo ciò, mette a nudo anche la sua anima.
Il Gatto con gli Stivali, Pinocchio, la Bella Addormentata, i tre Porcellini e tutti gli altri personaggi delle fiabe sono in mezzo a una strada, e proprio alla vigilia di Natale! Purtroppo gli editori li hanno licenziati, perché i bambini non leggono più i libri, ma preferiscono la Playstation e la televisione. È questo il soggetto di Un Natale da favola, un divertente spettacolo natalizio per bambini, con sei canzoni complete di basi musicali. Naturalmente, il lieto fine della storia è assicurato: grazie anche all'aiuto di Babbo Natale e della Piccola Fiammiferaia, le fiabe torneranno in libreria. E tutti, bambini e adulti, potranno festeggiare serenamente il Natale. È una proposta per l'animazione teatrale in cui la fantasia e la tradizione s'intrecciano a diversi spunti d'attualità; uno spettacolo semplice da allestire con i bambini, adatto a tutti i contesti di socializzazione. Canzoni: Perché le favole, Evento eccezionale, Le nostre fiabe, Babbo Natale sei una star, Mille luci, Un Natale da favola. Basi musicali delle canzoni.
Il Libro dei Proverbi sembra avere una chiara destinazione pedagogica, formare i giovani a un vero umanesimo che potremmo definire «religioso», che consiste nel comprendere il senso della vita umana, nell'acquistare buon senso, prudenza, cautela, penetrazione, affabilità e pazienza, autocontrollo e ottimismo, fino ad arrivare attraverso una riflessione sull'esperienza a capire che «il principio della vera sapienza è il timore di Dio». Nei «Proverbi di Salomone» il sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, specie dei giovani. È interessante però notare come nei libri biblici vi sia un'interferenza tra la pedagogia umana e la pedagogia divina: le forme e le istituzioni dell'insegnamento umano vengono trasferite a livello divino, per cui non solo Dio diventa il grande educatore del popolo ma la Sapienza stessa appare già «maestra di vita», «educatrice». La versione greca dei Proverbi è molto diversa dal Testo masoretico e presenta notevoli aggiunte anche molto belle. La maggior parte delle varianti sono intenzionali, ossia frutto di un'interpretazione di tendenza haggadica, cioè narrativa. Il traduttore ebreo accetta di considerare come sua l'eredità greca non soltanto in confronto con la sua più preziosa eredità ebraica, il tesoro delle Scritture, ma mescolato alla stessa pasta del testo che offre ai lettori di lingua greca. La sapienza biblica è il tema del libro dei Proverbi tradotto in greco.
Il testo offre una serie di pensieri, riflessioni, preghiere, suggerimenti, consigli, esperienze tratti da autori più o meno famosi. I pensieri sono raccolti in 9 brevi capitoli:La necessaria premessa (sulla necessità della maturità dei futuri genitori), il desiderio del figlio, diventare genitori, lo stupore (di fronte al mistero dell'attesa), diventare madre, Diventare padre, il dono, la nascita, la responsabilità. Tra gli autori famosi più citati compaiono Susanna Tamaro, Oriana Fallaci, Michel Quoist, Turoldo, Gibran, don Mazzi. Sono presenti anche versi di alcune canzoni: Lucio Dalla, Gianluca Grignani. E frasi di personaggi celebri come Jane Fonda, Liv Ullman, Balzac, Moni Ovaia, Paulo Coelho.
I valori sono importanti per un buon equilibrio e per la stessa salute mentale. E quando essi perdono importanza per l'individuo, si sperimenta il vuoto, l'aridità e il non-senso della vita. È importante, perciò, che la mente sia orientata verso un valore fondamentale primario. L'autore, professore di psicologia e filosofia, si concentra sul tema dei valori; quei nuclei ideali che danno significato all'esperienza umana. E prende in considerazione cinque valori fondamentali: l'amore, la libertà, il lavoro, la politica, la fede. E si pone da quella terra di mezzo fra le regioni della psicologia, filosofia e sociologia, offrendo una visuale oltremodo interessante. Completano il volume utili schede di training.