
Durante l’estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all’improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jahn in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l’uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato – e che sembrano avere vita propria – mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l’armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l’oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre.Compralo su LibreriaColetti.it
Augusto, italiano giramondo, funzionario della Banca Mondiale, era sposato con Michaela, americana dai capelli biondo-rossi. Il loro figlio Lorenzo cresceva bello e intelligente fra l'Africa e gli Stati Uniti, la vita era una cosa meravigliosa. A sei anni però Lorenzo inizia a mostrare degli strani sintomi: è aggressivo con gli altri bambini, non riesce a tenersi in equilibrio sulla bicicletta, non sente bene quando la madre gli legge le favole. La diagnosi dei medici non lascia scampo: "Adrenoleucodistrofia... un disordine neurologico... la progressione è molto rapida... non sopravvivono per più di due anni... mi dispiace, nessuna cura". Ma Augusto e Michaela non si rassegnano, non si arrendono. Decidono di sfidare la medicina ufficiale e il pensiero comune. Lui non sa niente di biologia, ma si inventa ricercatore. Contatta tutti gli esperti mondiali, passa i giorni e le notti in biblioteca a studiare. Poi l'illuminazione, la scoperta: un derivato dell'olio d'oliva in grado di bloccare la malattia del figlio, e di salvare tutti gli altri bambini a cui viene diagnosticata. I giornali di tutto il mondo parlano del miracolo dell'Olio di Lorenzo, e Hollywood gli dedica un grande film con Susan Sarandon e Nick Nolte. Adesso che Michaela è morta, che anche Lorenzo se n'è andato (più di vent'anni dopo la previsione dei medici), Augusto è tornato nella sua Italia e ha deciso di raccontare tutta la sua storia.
Il Meridiano - curato con affetto e rigore da Raffaele Manica, con la collaborazione di Simone Casini - riunisce una selezione di opere di Siciliano che intende dare conto del ricco ventaglio dei suoi interessi di intellettuale e di scrittore. I più significativi racconti e romanzi ("Rosa pazza e disperata", "La notte matrigna", "La principessa e l'antiquario", "Carta blu") sono seguiti da un'ampia scelta dell'attività saggistica, organizzata in sezioni tematiche: si mettono così in luce non solo gli interessi letterari, ma anche l'attenzione per la pittura, la musica, il cinema e l'attualità politica e sociale. Importante la presenza di "Campo de' Fiori" (uno dei capolavori di Siciliano), una sorta di pellegrinaggio nei luoghi pasoliniani, e insieme un emozionante ritratto della cultura di Roma del tempo.
Luciano De Crescenzo, in più di trenta anni e trenta libri, ha raccontato il volto meno consueto e più umano dei filosofi e dei miti greci: e così Socrate, Platone, Ettore e Venere sono diventati amici con cui fare una passeggiata e prendere un caffè. In questo libro il filosofo partenopeo più amato nel mondo ci rivela con la stessa ironia e sapiente leggerezza le vite dei santi, togliendoli dall’aura dei santini per farli sentire un po’ più simili, e vicini, a noi. San Gennaro (e il vero significato del suo miracolo), sant’Agostino (“il mio preferito, perché ha inventato il Purgatorio, il pressappoco del Paradiso”), san Tommaso (“non ebbe molte donne, anzi nessuna. Io spero però che in Paradiso lo si possa ricompensare”). L’elenco dei santi è lungo, quello delle sante un po’ meno “perché a parte mia madre non mi sono mai piaciute troppo”. Con una conclusione assolutoria: “Ebbene, chiedo scusa ai lettori, ma a forza di leggere la vita dei santi, mi sono convinto che anch’io potrei avere qualche piccola speranza. A parte un migliaio di masturbazioni da ragazzo, sempre peraltro seguite da un paternostro, non vedo proprio di cosa mi si potrebbe incolpare”.Compralo su LibreriaColetti.it
Anche i genitori invecchiano e per un figlio è sempre difficile accettarlo. Come affrontare le loro nuove debolezze, fragilità, le continue richieste di attenzioni, e l’ineluttabilità della loro disperazione. È inevitabile sentirsi impreparati a diventare genitori dei propri genitori ma è una situazione che prima o poi ogni figlio si trova davanti. Ed è di questo delicato momento che ci parla Sophie Fontanel. Ci racconta di una madre di ottantasei anni, con la memoria che va e viene, che ogni tanto cade e si fa male, che improvvisamente ha bisogno di cure continue e che non sa più stare da sola. Ci descrive come la sua vita di donna in carriera, indipendente, libera si trasformi radicalmente. I sensi di colpa, le preoccupazioni, le corse in ospedale, le vacanze cancellate all’ultimo momento. Ma Sophie Fontanel ci parla anche del grande amore che le unisce, della loro complicità, dei segreti, le confidenze, di quel rapporto unico e speciale che solo una madre e una figlia hanno. E di come in un momento come questo, in cui le parti sembrano invertite, in realtà un figlio ha ancora tanto da imparare dal proprio genitore. Perché non si finisce mai di crescere.Compralo su LibreriaColetti.it
Per la propaganda nazista Adolf Hitler aveva un’unica compagna: la Germania. In realtà il Führer aveva un’amante la cui esistenza fu tenuta segreta fi no all’ultima ora del Terzo Reich. Chi era la donna che Hitler sposò poco prima della fine? Che influenza aveva sulle scelte del dittatore? Cosa significava vivere con uno dei più grandi criminali della storia? E che cosa sapeva Eva Braun dei crimini perpetrati dal suo uomo? Heike Goertemaker risponde a queste e ad altre scottanti questioni ricostruendo la storia della donna che da una casa piccolo borghese entrò nell’entourage del leader nazista, finì per sposarlo nel bunker di Berlino e si suicidò insieme a lui il 30 aprile 1945. Questa avvincente biografi a delinea il ritratto sorprendente di una figura storica fino a oggi ritenuta solo una giovane ingenua e superficiale, e insieme getta uno sguardo inquietante e nuovo sulla vita privata del Führer e sulla stretta cerchia degli intimi del dittatore.
Quando Antonina si trasferisce a Leningrado per lavorare in fabbrica è ancora piuttosto giovane e ingenua: ben presto, infatti, finisce nei guai, rimanendo incinta di un ragazzo che l'abbandona. Lo Stato sovietico la soccorre assegnandole una stanza in un appartamento comunitario dove vivono già tre anziane donne, affettuose e pronte ad aiutarla dopo la nascita di Susanna. Ariadna, Glikerija e Evdokija si rivelano poi indispensabili quando Antonina si rende conto che la figlia non parla e, per paura di vedersela rinchiudere in un istituto, decide di crescere in casa la piccola. Le "nonne" si fanno allora carico dell'educazione della bimba, che impara a comunicare con loro attraverso il disegno, e le parlano delle loro vite, raccontandole l'Unione Sovietica della loro giovinezza, scene di vita nei Gulag, la storia dell'assedio di Leningrado e dei soprusi bolscevichi. Un romanzo ricco, pieno di valori, di ideali e di coraggio. Il ritratto di un gruppo di donne forti e autentiche, che hanno affrontato e superato prove durissime sostenute solo dalla loro dignità. Ma è anche una riflessione profonda e a tratti perfino commovente sul passato, sulla memoria, sulla Storia, il romanzo che ci fa capire come siano state le donne queste donne, le vere, silenziose, intense protagoniste della storia russa del secolo scorso.
Dopo aver celebrato le sue montagne e i loro segreti e aver dato vita a epici personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce calda e potente a una donna, per raccontarne la vita costellata di sventure ma sorretta da un incrollabile coraggio. Come tante madri e mogli vissute in civiltà patriarcali, la protagonista di questa ballata è tormentata dalla fatica dei giorni e dalla brutalità degli uomini: alle spalle ha il lavoro nei campi o dentro casa, gli abusi di un marito violento, anni svuotati di ogni gioia tranne l’amore per i figli. Davanti a sé nessuna speranza, se non l’attesa della morte per “mettere le ali e volare in paradiso”. Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese per costruire una diga, portando finalmente un po’ di benessere... ancora non sa, la donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio quella diga a provocare l’apocalisse. In questa grande ballata Mauro Corona canta la forza e l’orgoglio di tutte le donne capaci di affrontare a testa alta le durezze del destino: e lo fa attingendo al dialetto della sua terra, una lingua impastata di sudore e sangue, schioccante come i rami che si spezzano sotto il peso della neve, dolce come la carezza di una madre.
Giugno 1974, Padova. Un commando irrompe nella sede del Msi e uccide a colpi di pistola due militanti di destra: Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci. È il primo omicidio rivendicato dalle Brigate Rosse e l’inizio di una stagione di sangue e di odio nel nostro Paese. Silvia Giralucci ha tre anni, e oggi i ricordi di suo padre sono quelli di una bambina, vaghi, sfumati, appena accennati. Così ha deciso di ripercorrere quel momento tragico incontrando alcuni dei protagonisti di tale stagione, da Pietro Calogero, il magistrato promotore della famosa inchiesta del 7 aprile 1979, al professor Petter, vittima della violenza degli estremisti, ad alcuni ex esponenti di’Autonomia operaia. Attraverso i loro racconti ricostruisce i drammatici istanti dell’assassinio del padre ma anche il clima infuocato della seconda metà degli anni Settanta a Padova, crocevia di quel buio periodo, la città del terrorista nero Franco Freda, di alcuni nuclei delle Br, di Toni Negri e del Movimento del ’77. Una vicenda privata diventa parte di una tragedia collettiva, toccando in profondità i nodi di una pagina scura della nostra storia recente.
Sono tanti i fiocchi azzurri e i fiocchi rosa negli zoo. E per sessanta di loro è il momento di farsi vedere, l’occasione di raccontare la loro storia. C’è il piccolo armadillo Nino che non riesce a salire sulla groppa della mamma, Bunyip il pestifero diavoletto della Tasmania, Tahiha una minuscola lemure che dorme abbracciata a un orsacchiotto, Rooby il cangurino che vive in un marsupio di pelle e tanti altri nuovi nati tenerissimi, indifesi, che con un po’ di aiuto da parte dell’uomo diventeranno grandi e saranno protagonisi della lotta contro l’estinzione che minaccia la loro specie. Sono io il tuo piccolino è un libro perfetto da regalare alla festa della mamma. Ogni fotografi a ti stringe il cuore e dolcemente ti ricorda che ogni cucciolo ha bisogno della sua mamma. Anche tu.