
GLI AUTORI DI QUESTO LIBRO ESPONGONO I METODI E I FINI DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA SECONDO L INSEGNAMENTO DEL CARD. J. HOFFNER, CHE RECEPITI I CAMBIAMENTI DEL VATICANO II, HA ANTICIPATO IL PENSIERO DI GIOVANNI PAOLO II. Grande figura di pastore, il card. Hoffner ha lavorato costantemente per inserire il vangelo nelle strutture sociali ed economiche. Era convinto che il messaggio cristiano della salvezza indica anche le vie necessarie per un autentico sviluppo sociale, tuttavia sosteneva che l'ambito sociale teoret ico e pratico gode di un'aute ntica autonomia e che percir le sue leggi e conseguenze vanno accuratamente conosciute e studiate. Uno dei merit i del cardinale e`stato senz' altro quello di, recepiti i cambiamenti introdotti dal vaticano ii e anticipando il pensiero di giovanni paolo ii, sotenere il carattere teologico della dottrina sociale della chiesa. Esponendo questo gli autori offrono una panoramica attuale dell'insegnamento della ch iesa in campo sociale. Essi analizzano anche il concetto di evangelizzazione in rapporto alla dottrina sociale cristian, sottolineando come essa costituisca una parte integrante dell apostolato dei laici. Un altro aspetti importante e`il ruolo di primo piano che hoffner svolse nello sviluppo della dottrina sociale in latinoamerica, sia dal punto di vista storico che dal punto di vista teoretico con i suoi chiarimenti a proposito della teologia della liberazione.
UN DOCUMENTO CHE SEGUE UNA RIFLESSIONE PER APPREZZARE SEMPRE PIU`IL SERVIZIO CHE I SANTUARI RENDONO ALLA VITA DELLA CHIESA. DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTI VIENE QUESTO DOCUMENTO CHE VORREBBE FARSI ECO DELLA VITA SPIRITUALE CHE GERMOGLIA NEI SANTUARI, DELL'IMPEG NO PASTORALE DI COLORO CHE VI ESERCITANO IL PROPRIO MINISTERO E LA IRRADIAZIONE CHE ESSI HANNO NELLE CHIESE LOCALI. UN DOCUMENTO CHE RIVESTE UN RUOLO PARTICOLARE DI RIFLESSIONE IN VISTA DEI PELLEGRINAGGI
Sulla base dell'edizione tipica latina, la nuova edizione contiene l'errata corrige emanata dopo l'uscita dell'edizione ufficiale del catechismo ed e stata ampliata nelle note.
l autoe pone dei quesiti ai testi autobiografici di s.teresa d avila, tentando di raccoglierli, ordinarli e collocarli nel contesto storico e psicologico della sua esperienza e della sua vita. Oggi si va facendo strada, in qualche modo, la convinzione che l'armonia fra la vita affe ttiva e quella spirituale richiede una revisione scientificasere un adeguato punto di partenza per l'integrazione del m odo di pensare e di sentire dell'uomo moderno nella teologi a della vita spirituale. Per rivalutare fino in fondo l'affettivita umana, per giu ngere ad una sua integrazione antropologico-teologica nella vita spirituale, puo`essere opportuno fare uno studio critico della vita e della dottrina di una delle piu`grandi figure spirituali di ogni tempo, tanto sul piano umano quanto su quello affettivo, il cui concetto di mistica e le sue espressioni sono stati contrassegnati dalla fusione fra corporeita e spiritualita. La pers onalita e gli scritti di teresa di gesu, donna e mistica, presentano una visione positiva della dottrina della perfezione cristiana, ovvero una visione realistica dell uomo e del mondo.
il significato dato all eucaristia da parte dei padri della chiesa nei primi secoli di questo sacramento. Se ci chiediamo: che cos credevano veramente i padri dei primi secoli sull'eucaristia"?, la risposta e`abbastanza semplice. Anzitutto credevano in quella che verra chiamata la "presenza reale", e cioh che l' eucaristia e`veramente il corpo e il sangue di cristo. Questa e`la "realta", di cui il pane e il vino non sono che "figura". Inoltre i padri sono convinti che, in forza della preghiera eucaristica, nel pane e nel vino avviene una "trasformazione", per cui non sono piu`pane e vino "ordinari", ma sono ormai una cosa santa, e cioh veramente il corpo e il sangue di cristo. Nello stess o tempo i padri sono convinti che il mistero della "consacrazione" eucaristica e`opera dello spirito santo: e`lui cha fa "del pane il corpo di cristo e del vino il sangue di cristo"
l autore offre non solo la teoria dell inculturazione, cioh la sua componente storica e teologica, ma anche la prassi, mostrando applicazioni alla liturgia, alla catechesi, alla religiosita popolare. La necessita di evangelizzare, la necessita di venire in dialogo con il mondo in cui la chiesa si trova a vivere, porta questa stessa chiesa ad entrare in dialogo con la cultura e le culture dei popoli. Occorre fare tutti gli sforzi in vista di una generosa evangelizzazione della cultura, piu`esattamente delle culture", ha scritto paolo vi. E giovanni paolo ii ha aggiunto: "per la chiesa questo dialogo e`assolutamente indispensabile...si richiede un lungo e coraggioso processo di inculturazione affinchi il vangelo penetri nell'anima delle culture viventi." in questo volume paolo gigli oni, professore nella facolta di missiologia della pontificia universita urbaniana, offre agli operatori della missione un discorso ampio, completo, documentato su questo argomento che giovanni paolo ii ha anche definito "un'esigenza oggi particolarmente acuta ed urgente, un processo che richiede discernimento e profondo equilibrio" nel contesto dell opera missionaria della chiesa. Le tematiche affrontate te ngono conto dei recenti documenti del magistero e dei recenti sinodi continentali. "