
Eroe senza ideologie, perfetta incarnazione del mito romantico, spirito fiero e incorruttibile. Una leggenda le sue imprese, un romanzo di avventure la sua vita. Racconto e verità in un ritratto inedito di Garibaldi. Alfonso Scirocco, docente di Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell'Università Federico II di Napoli, fa parte del Consiglio di presidenza dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, della Commissione nazionale per la pubblicazione dei caretggi di Cavour e delle Commissioni per le edizioni nazionali degli scritti di Mazzini e di Garibaldi.
È stato una dei più popolari e longevi eroi politici del Risorgimento: Giuseppe Garibaldi (1807-1882) era certo uomo fuori dal comune, il cui fascino travalicava differenze sociali e frontiere nazionali. Rivoluzionario ai margini della politica, pressoché privo di sostegno ufficiale, era tanto odiato dalla Chiesa e dai tradizionalisti quanto amato dalle giovani generazioni e dagli esclusi. I giovani si arruolavano volontari per combattere al suo fianco, le donne della borghesia accorrevano per stargli vicino. Prendendo in esame la fase storica in cui l'impegno e la popolarità del generale furono più intensi, fra la metà degli anni Quaranta e gli anni Settanta dell'Ottocento, Lucy Riall analizza le motivazioni politiche che portarono alla creazione del mito di Garibaldi, il messaggio che incarnava e le forme della sua rappresentazione pubblica.
Popolani e borghesi, nobili e artigiani, analfabeti e letterati, spretati, donne, spiriti liberi e politici navigati: il mondo garibaldino era un mosaico composito di aspirazioni, passioni, ideali, percorsi di vita. Il libro ricostruisce la parabola delle camicie rosse, dalla nascita Regno d'Italia fino al 1915, con particolare attenzione alle fasi cruciali del primo decennio post-unitario accompagnate da fratture e conflitti a volte feroci. Ma mette in luce anche un carattere che al garibaldinismo era intrinsecamente legato, l'internazionalismo. A questa dimensione sovranazionale si collega la vicenda dei volontari del 1914 in Francia, che anticipa la scelta di campo dell'Italia nella Grande Guerra. Nel racconto appassionante di Eva Cecchinato, itinerari individuali e collettivi contribuiscono a dare un volto a un simbolo vivo e al tempo stesso ingombrante.
Evitando le minuzie dell'erudizione e dell'esegesi allegorica specialistica, il libro mette in evidenza i dati biografici fondamentali dell'esperienza umana di Dante e collega nelle linee di un racconto critico i temi e i problemi di maggior rilievo relativi a ciascuna opera, dalla "Vita nova" alla "Commedia". Completa il libro un profilo della fortuna dell'opera dantesca nel tempo, e più in particolare nel Novecento. Un'ampia bibliografia aiuta il lettore a orientarsi nella immensa biblioteca degli studi sul nostro maggiore poeta.
Da sempre, il potere è una delle costanti più caratteristiche della storia umana e ha assunto forme assai diverse nel tempo, ma sempre sulla base di un tratto originario, che lo definisce: la capacità di ottenere obbedienza, se necessario con l'uso della forza, esercitando una coazione. Il potere è una volontà che si impone. Ed è sempre, nella sua più intima essenza, potere omicida, possibilità ultima di dare la vita e la morte. Il potere è tanto organizzazione istituzionale quanto discorso di legittimazione, tanto realtà di fatto quanto rappresentazione, tanto esperienza individuale quanto espressione collettiva. Esso da un lato ha un rapporto strutturale e biunivoco con il diritto (che serve a limitare e regolare il potere, ma ne ha anche bisogno per essere efficace), dall'altro incrocia le dinamiche psichiche e intersoggettive attraverso cui si costruiscono le identità che qualificano l'umano.
La breve stagione di Mani Pulite non ha scardinato il vecchio equilibrio ad alta densità di corruzione che si era andato consolidando nella gestione italiana della cosa pubblica. Cos'è rimasto della "rivoluzione dei giudici", che tante speranze aveva suscitato nella prima metà degli anni Novanta? Mentre da tempo il problema della corruzione in Italia non è più all'ordine del giorno, negli ultimi anni una lunga serie di episodi di micro-corruzione e clamorosi scandali politici e finanziari hanno segnalato una chiara linea di continuità con le vicende svelate da Mani Pulite. In questo volume, somiglianze e differenze tra vecchia e nuova corruzione vengono evidenziate a partire da una ricerca empirica basata su materiale giudiziario, relazioni di commissioni parlamentari e authorities pubbliche, oltre che sulla sistematica rassegna della stampa. L'analisi si concentra sui meccanismi della corruzione, sulle loro attuali trasformazioni rispetto al passato, sul rafforzato intreccio tra politica ed economia che sta caratterizzando la nuova fase istituzionale.
Solo 21 furono le donne elette il 2 giugno 1946 su 556 componenti l'Assemblea costituente. Alcune di loro divennero grandi personaggi, come Nilde lotti; altre rimasero a lungo nelle aule parlamentari, come Elisabetta Conci e Vittoria Titomanlio; altre infine tornarono, prima o dopo, alle proprie occupazioni, come Ottavia Penna Buscemi e Laura Bianchini. Tutte, con il loro impegno e le loro capacità, segnarono l'ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni rappresentative. A tutte la Fondazione della Camera dedica questo volume.
Il cristianesimo costituisce una radice fondamentale della storia e del patrimonio culturale contemporaneo. Frutto della collaborazione di specialisti italiani e stranieri, questo volume copre l'intero arco della sua storia e ne ripercorre tutte le tappe, dalle origini a oggi. Esso presta uguale attenzione alle complesse vicende del cristianesimo occidentale e orientale, alla Riforma e alle varie comunità nate dal protestantesimo, alla storia delle missioni cattoliche e protestanti e alla diffusione del cristianesimo negli ultimi secoli, concludendosi con un capitolo di grande attualità sulla storia dell'ecumenismo. Fenomeno religioso di straordinaria ricchezza, nonostante divisioni e lacerazioni il Cristianesimo ha saputo conservare nei secoli la propria identità, fondata nella fede nel Cristo risorto e nel suo messaggio, annunciato alle genti e adattato ai differenti contesti culturali.
Con i suoi 356 milioni di aderenti, il buddhismo costituisce, dopo il cristianesimo e l'islam, la terza grande religione universale. Diffuso in tutto il sud-est asiatico, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si è progressivamente diffuso anche in Occidente, ponendosi come un'alternativa religiosa, oltre che filosofica ed etica, al cristianesimo. Nella sua storia millenaria, il messaggio del Buddha ha conosciuto continue reinterpretazioni, portando alla formazione di buddhismi diversi come quello tibetano, quello cinese, quello giapponese, uniti però dal comune anelito alla fedeltà nei confronti del messaggio originario del Buddha. I vari saggi che compongono il volume ripercorrono le tappe principali di questa storia: dalla presentazione dell'ambiente storico-religioso indiano in cui sorse la via di liberazione sperimentata dal Buddha all'illuminante capitolo finale sul buddhismo in Occidente, che aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo attuale successo.