Le vicende istruttive ma anche divertenti dell'alimentazione dal Medioevo al Settecento, dalla Norvegia alla Tunisia, dal Nuovo Mondo alla Russia degli Zar. Una cavalcata tra usi alimentari, strumenti e pratiche di cucina tra prescrizioni religiose ed etimologie linguistiche, tra ricette e modi dello stare a tavola, che riporta continuamente le svolte dell'alimentazione a condizionamenti e a dati concreti, come le differenze economiche tra i vari ceti, lo sviluppo delle tecniche di cottura, la trasformazione delle risorse alimentari o l'evoluzione delle posate.
Li hanno chiamati bambini pesce, bambini della luna, tanto appaiono misteriosi: i bambini autistici hanno eretto un muro impenetrabile tra se stessi e il mondo che li circonda. Uta Frith riprende le fila del suo indiscusso e fondamentale studio sull'autismo infantile e delinea i più recenti sviluppi della ricerca neuropsicologica e neurologica sul disturbo. "Questa storia del viaggio della scienza verso la comprensione dell'autismo comprende idee romantiche e rivela reazione emotive incredibilmente forti che io ho da tempo accettato come una componente del fascino che provo studiando l'autismo. Comprende anche alcuni fatti nudi e crudi provenienti dalla neuroscienza cognitiva. Credo che combinare i due opposti, la scienza rigorosa e le idee romatiche, l'obiettività e la passione, non sia impossibile, e l'enigma dell'autismo me ne ha dato la prova".
Il museo comunica poco e male: esporre fisicamente i pezzi non basta a raggiungere l'obiettivo, primario per l'esistenza stessa della struttura museale, di trasmettere cultura ai visitatori. Applicando la teoria della comunicazione a quei particolari segni che sono le opere d'arte, questo volume analizza sistematicamente il museo e denuncia come la sua struttura e organizzazione siano incompatibili con le esigenze di una comunicazione efficace. Occorre aprire il museo alle enormi potenzialità connesse ad un uso appropriato e intelligente delle nuove tecnologie e cominciare finalmente a esporre per comunicare. Il volume è accompagnato da un DVD video che mostra come si costruiscono efficaci apparati comunicativi.
Questa Storia è un sintetico ma esaustivo percorso nella conoscenza della filosofia antica. Ha scopi e impianto spiccatamente didattici che consentono di: fornire allo studente le cognizioni di base necessarie ad orientarsi nella storia del pensiero filosofico; favorire l'apprendimento dei contesti storici e delle costellazioni concettuali più importanti della filosofia con lo scopo di restituire la fisionomia dei movimenti intellettuali all'epoca in cui sono sorti e si sono sviluppati, illustrandone la genesi e gli influssi sui momenti successivi del pensiero. Giuseppe Cambiano insegna Storia della filosofia antica alla Scuola Normale di Pisa. Tra le sue prinicipali pubblicazioni, la traduzione di Platone, 'Dialoghi filosofici' (Torino 1970-81).
Eutanasia, trapianti, le varie forme di fecondazione assistita, donazione e sperimentazione genetica: una presentazione chiara e leggibile dei più attuali temi della bioetica, che tiene conto sia degli aspetti medici e scientifici, sia delle analisi della filosofia morale e dell'etica teorica contemporanea. La nuova edizione aggiorna, corregge e rende più chiare alcune analisi presenti nel volume precedente. Gli aggiornamenti mettono al passo le analisi e le argomentazioni sviluppate con i casi della bioetica che sono stati al centro dei mutamenti della discussione pubblica dopo il 1999 e rendono conto dei mutamenti del contesto legislativo e giuridico italiano ed europeo.
Nell'VIII secolo avanti Cristo la madrepatria greca, attraverso la mediazione delle precedenti civiltà mediterranee, definisce il concetto di architettura e lo impone al successivo corso della cultura occidentale. L'innesto degli apporti tecnico-costruttivi, spaziali, tipologici, provenienti dal vasto bacino mediterraneo e non solo, nel quale si affermano e diffondono il mondo ellenistico, Roma imperiale e cristiana, le componenti "barbariche" europee ed extraeuropee, Costantinopoli e l'Islam, dà luogo agli ulteriori sviluppi del mondo antico sino alle soglie dell'VIII secolo dopo Cristo. In questo volume, una storia unitaria, sintetica e completa dell'architettura classica in Occidente e nelle regioni dell'Oriente prossimo, che spazia dagli aspetti edilizi a quelli relativi ai contesti urbani.
Il volume narra la storia delle Nazioni Unite, la loro nascita, quando sostituirono l'ormai inefficace Società delle Nazioni, sino ai giorni nostri: gli anni della guerra fredda, la svolta decisiva della guerra di Corea, la marginalizzazione politica nella fase della distensione tra le superpotenze, il processo di decolonizzazione con le prime forme di "peacekeeping" e i nuovi strumenti di cooperazione economica, le illusioni e i disincanti degli anni Novanta, quando sembrò realizzabile l'utopia di un ordine internazionale.
"La maggior parte dei nostri più imperiosi desideri è destinata a evitare, differire o esorcizzare la morte. Saperci mortali è innanzitutto saperci votati alla perdita. La cosa più grave non è esattamente non durare, ma piuttosto che tutto si perda come se non fosse mai esistito." Questo libro parla di religione, o meglio di religioni: cosa significa credere, in che cosa crediamo o non crediamo e che rapporto hanno queste credenze con la più importante di tutte, l'aspirazione all'immortalità. Ma parla anche della verità, della differenza tra credulità e fede, delle vie non dogmatiche dello spirito, delle implicazioni politiche dei fanatismi ortodossi, del ruolo della formazione religiosa nell'educazione delle democrazie laiche. E parla anche forse soprattutto - di come si può vivere di fronte all'inevitabile, senza concessioni al panico né eccessi di speranza.
Stremati da due conflitti e da una crisi finanziaria di proporzioni mai viste, gli Stati Uniti faticano sempre più a conservare il ruolo di superpotenza mondiale, mentre a Washington politici e generali - concentrati su Iraq, Iran e Medio Oriente - sembrano non realizzare quanto è ormai palese per molti. La vera sfida del XXI secolo non sarà contro i terroristi, ma contro una potenza riemergente dopo più di un secolo di letargo: la Cina. Con un'economia che ha tassi di crescita annui del 9-10% la Repubblica popolare cinese è oggi il secondo consumatore di petrolio al mondo, tra Usa e Giappone, e il suo fabbisogno è destinato a crescere se, come recitano le previsioni, entro il 2030 diverrà la prima economia del pianeta. Una presenza tanto ingombrante e competitiva non può che far saltare gli equilibri economici e politici internazionali. Vale per tutti il caso della corsa mondiale al controllo delle materie prime. In Africa, vero eldorado emergente dello sfruttamento petrolifero del nuovo millennio, i cinesi sono già ovunque e hanno scalzato la tradizionale influenza occidentale. Il motivo è semplice: fanno affari senza porre condizioni come americani ed europei. Niente più richieste di riforme, niente trasparenza, stato di diritto e altri obiettivi neo-liberali. Date le premesse, lo scontro che si profila minaccia dimensioni epiche e toni drammatici.
Questo libro è un quartiere di persone indebitate fino al collo. È una raccolta di voci intrecciate l'una all'altra da vincoli economici e narrativi - e in mezzo, c'è il credito al consumo, È l'immersione di uno scrittore nei lunghi in cui la curva del benessere italiano ha iniziato a incrinarsi, dove a ogni finestra e dietro ogni porta vivono debitori e creditori, uomini e donne che prestano e chiedono denaro, vivono di espedienti per 'fregare le banche', recuperano crediti, saldano un conto in rosso e ne aprono subito uno nuovo. Non sanno e non vogliono rinunciare all'illusione del lusso e si prono in pasto alla complessa divinità del denaro fantasma. Le loro sono storie di tutti i giorni, storie di persone nascoste e insieme comuni - le nostre storie.