Negli ultimi anni Photovoice è diventata una metodologia di ricerca-azione partecipata molto popolare. Attraverso una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, Photovoice consente di attivare i membri della comunità nell'identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento sociale. Sviluppato a partire dall'esperienza degli autori, dopo una introduzione sull'uso della fotografia in psicologia, il volume fornisce le basi teoriche e le indicazioni operative per utilizzare questo nuovo strumento all'interno della ricerca qualitativa e dell'intervento sociale. Il linguaggio dell'immagine (ora facilmente fruibile grazie allo sviluppo del digitale) viene coniugato con quello testuale, dando luogo ad una originale e innovativa metodologia di ricerca. Photovoice si è rivelato un metodo efficace per analizzare esperienze di vita quotidiana, sviluppare empowerment e dare voce a soggetti emarginati. Il volume, pertanto, intende fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcune indicazioni utili per applicare la metodologia nel lavoro sociale e di ricerca.
Crisi della politica, antipolitica e sfiducia nelle istituzioni sono temi che accompagnano la nostra vita quotidiana e rimandano all'immagine di un'opinione pubblica delusa e rinunciataria. Se questa è una delle rappresentazioni offerte dalle narrazioni mediali, contestualmente i media digitali testimoniano luoghi, percorsi ed esperienze di nuove dimensioni di partecipazione e di vissuti di cittadinanza. È una galassia articolata che comprende sia movimenti che nascono e si sviluppano in rete, sia forme di cittadinanza attiva radicate nei contesti urbani, percorsi che spesso si intrecciano reciprocamente. Basti pensare agli Indignados, ai movimenti per i beni comuni o a quelli più orientati ai diritti di cittadinanza. Il volume si interroga sulle dinamiche complesse che ridefiniscono continuamente il rapporto tra media, nuove forme di engagement e civic agency. Come si intrecciano le forme di partecipazione "nei media" e "attraverso i media"? Come si ridefiniscono i confini tra pubblico e privato, attraverso l'agire di cittadini, pubblici e consumatori? In quali contesti l'engagement si traduce in pratiche di partecipazione? Questi sono alcuni dei nodi del dibattito in cui intervengono gli Autori, nell'ambito di diverse prospettive, che vanno da media e Internet studies, a studi culturali e scienza politica.
Il diritto al lavoro delle persone disabili è tutelato dal legislatore italiano da diverso tempo, ma molte aziende continuano ad avere una scarsa conoscenza o una visione deformata dei propri compiti istituzionali, limitandosi, nei casi migliori, a una passiva ottemperanza agli obblighi di assunzione. La fragilità di tali atteggiamenti mostra tutta la sua inadeguatezza in un contesto, come quello attuale, segnato da importanti cambiamenti. Si allude non solo alla recente ratifica in Italia della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili, ma anche al forte vigore con cui si rivendica da più parti un comportamento etico nel fare impresa. Al fine di dare risposte moderne a questioni antiche, il libro, dopo una dettagliata analisi della normativa di riferimento, propone l'adozione di un nuovo linguaggio e l'acquisizione di nuove competenze manageriali. Per alfabetizzare le aziende e per promuovere la cultura della disabilità, si introduce il termine di "aziendabilità". Per colmare le lacune di tipo gestionale, si ricorre al modello del disability management, un approccio rivoluzionario nei metodi e nei risultati, perché postula che sia soprattutto l'azienda a doversi adattare alla disabilità e perché dimostra i molteplici vantaggi connessi alla strategia dell'inclusione. La valorizzazione delle risorse disabili è la leva con cui si dà dignità al lavoro di "tutte" le persone e si restituisce una funzione nobile a "qualunque" azienda.
"Il primo pilastro - o punto cardinale - di una buona politica è la sua ispirazione etica o tensione ideale.
Oggi - spiega Papa Francesco - è forte la preoccupazione e la tendenza a conquistare spazi sempre maggiori di potere, per ottenere in tempi brevi risultati immediati, data l'urgenza dei bisogni impellenti; si introduce, così, una dicotomia assoluta con l'altra urgenza di un programma coraggioso di riforme, la cui attuazione richiede invece tempi medio-lunghi.
La difficoltà a comporre tra loro queste due urgenze è resa maggiore dalla presente crisi di valori, che induce chi ha il potere a posporre i valori all'efficacia, la qualità alla quantità, e ciò aggrava la crisi della politica. Pertanto, per la realizzazione di una "buona politica", bisogna cambiare mentalità".
Dal saggio introduttivo di Padre Bartolomeo Sorge
La fiducia genera futuro, amplia la realtà, trasforma l'inevitabile in imprevedibile, dà credito a una possibilità, è condizione di un bene condiviso.
Ma oggi vive sotto l'assedio del rischio, della paura, del sospetto e fatica a spalancare finestre sull'avvenire, sospesa tra accuse di ingenuità o di neutralità.
Una deriva senza uscita?
Un saggio a più mani, una piccola spilla per poter riannodare i legami, per investire ripartendo dalla fiducia.
Nel testo, frutto di un investimento convinto nel dialogo interdisciplinare, competenze ed esperienze sociologiche, economiche, giuridiche e filosofiche convergono nella costruzione di ragioni di speranza; così le voci di Baldassare Pastore, Monica Martinelli, Stefano e Vera Zamagni s'incontrano per aiutare a tessere reti di convivenza, responsabilità e apertura generativa verso il futuro attraverso quella corda invisibile e intangibile che è la fiducia.
La PMI è al centro di una vera e propria rivoluzione: sta cambiando il modo di fare business e bisogna rimanere aggiornati per competere con una concorrenza, spesso anche internazionale, sempre più agguerrita. Questo libro mette a nudo, con un linguaggio semplice e scorrevole, i concetti, le strategie e gli strumenti di marketing digitale più comuni di chi fa e-commerce. Manuale concreto, ricco di spunti, esempi ed interviste ai professionisti di settore, non si ferma ai tecnicismi, ma li supera con riflessioni più complete che renderanno il lettore in grado di essere portatore e protagonista in azienda di una nuova cultura digitale. Il consumatore omnicanale, le strategie di e-commerce, la web analytics, la user-experience risulteranno subito chiari; la SEO, il SEM, il Performance e l'email marketing, il Programmatic e i social non avranno più segreti.
Misurare i risultati della comunicazione è indispensabile per consolidarne l'importanza all'interno delle imprese. Misurare i risultati serve infatti a definire il contributo della comunicazione alla performance dell'organizzazione e presenta anche, e sempre di più, una finalità formativa che attiva circoli virtuosi di miglioramento e di apprendimento. Questo volume esplora le basi concettuali della misurazione e della valutazione dei risultati della comunicazione, partendo dall'analisi delle radici disciplinari legate alla ricerca valutativa, alla misurazione di performance e degli intangibili di comunicazione. Il lavoro di concettualizzazione contenuto nella prima parte del volume pone le basi del modello di Communication Performance Management (CCPM) nato anche dal confronto con professionisti e manager d'impresa. Il cuore del modello è rappresentato dal concetto di capitale comunicativo d'impresa e dagli indicatori per la sua misurazione. Il modello CCPM illustra i passi da seguire per costruire un efficace piano di misurazione, utile ai professionisti di comunicazione.
Essenza e forme della simpatia (1923) di Max Scheler, proposto al lettore italiano in una nuova traduzione, è un testo centrale del pensiero fenomenologico, il cui influsso sul pensiero del '900 è rimasto in gran parte nell'ombra. Si tratta di un'opera che invita alla riscoperta dell'innovativo approccio scheleriano a questioni filosofiche e scientifiche oggi di stringente attualità. La simpatia, considerata fin dal '700 un "sentimento morale" e identificata con la compassione, quindi assurta con Darwin a origine della socialità umana e della morale, viene analizzata in maniera opposta alla tradizione. Per Scheler essa rappresenta uno dei nodi cruciali e oltremodo articolati dell'esperienza: infatti si costituisce attraverso l'apertura al mondo e ai suoi significati (natura, altri esseri umani, Dio), con un movimento di superamento dei confini dell'io e di ricezione, risposta, partecipazione e condivisione di ciò che è altro. La simpatia diventa così l'accesso primario al mondo, alle persone e alle cose. Il libro ne offre analisi ampie e differenziate che anticipano l'interesse, oggi molto vivo in ambito filosofico, nonché in importanti settori delle scienze cognitive, per le premesse intersoggettive del linguaggio e della conoscenza.
Le nuove dipendenze vengono esplorate come l'espressione più dolorosa e significativa della tendenza emersa nella cultura contemporanea di negare che la coscienza sia il centro della condizione umana. Per comprendere la relazione tra questa tendenza culturale e le dipendenze il libro propone un percorso conoscitivo che si sviluppa in tre tappe. Nella prima vi sono alcune incursioni corsare nella cosmologia, nella paleoantropologia, nel linguaggio omerico, nella storia e negli archetipi dell'inconscio collettivo. Nella seconda tappa, vengono descritti i motivi per cui l'emersione della coscienza nella vita umana è sempre esposta al rischio di una regressione, di cui le dipendenze sono un esempio incontrovertibile. È necessario ricordare che negli ultimi decenni alla dipendenza distruttiva dalle droghe si è aggiunta quella, altrettanto distruttiva, da alcuni comportamenti. Comportamenti che normalmente fanno parte della vita quotidiana delle persone poiché riguardano il gioco, il sesso, l'attività sportiva, il lavoro, gli acquisti, l'uso di internet, il cibo e gli affetti. Infine, nella terza tappa le nuove dipendenze sono descritte e analizzate da due punti di vista differenti ma complementari. Il primo evidenzia lo stretto legame di queste dipendenze con le trasformazioni socioculturali che segnano il tempo presente, mentre il secondo le analizza utilizzando il contributo della psicologia contemporanea, soprattutto della psicopatologia, di stampo prevalentemente cognitivo.