
Riflettere sul rapporto tra le generazioni significa soffermarsi sul valore del passato che vive nel presente e che concorre alla formazione del futuro. Ben si comprende l'importanza dei nonni nella crescita delle nuove generazioni, non soltanto a livello economico e assistenziale, ma anche educativo.
Ecco un libro per avvicinare i bambini alla preghiera antica e sempre nuova del rosario: attraverso i racconti dei vari misteri, fedeli alle pagine evangeliche e arricchiti da particolari e illustrazioni, i più piccoli potranno immaginare Gesù, bambino e uomo, vicino a loro; mediante le intenzioni di preghiera suggerite potranno nutrire la loro spiritualità mariana.
Preghiere e poesie, poesie "quasi preghiere": l'anima incontra il Signore della vita e tocca le tante corde dell'esistenza umana per rivolgersi al proprio Creatore e cantare a Lui.
La luce del Signore ci guida, ci dona pace e gioia, ci libera dal turbamento e dalla paura.
Il nostro allontanamento dalla luce ci conduce, invece, alla distruzione. Più l'individuo rincorre il potere, la prevaricazione, l'odio, l'ingiustizia, più va incontro ad un grande vuoto, all'angoscia, all'inquietudine.
Riscoprendo la centralità della figura di Gesù, dobbiamo avvertire l'urgenza di reimpostare la nostra vita sulla Parola di Dio, per ritrovare il senso più profondo e autentico delle cose.
La comunicazione è uno dei grandi temi del nostro tempo perché accompagna ogni tipo di attività umana. La politica, l’economia, la ricerca scientifica, l’educazione, lo sport e il mondo dello spettacolo vivono grazie ai rapporti intersoggettivi che si stabiliscono attraverso la comunicazione. Ma la sua imprescindibilità non la rende “buona” di per sé: solo quando gli uomini decidono di rivolgersi la parola reciprocamente mettono in gioco la loro libertà e il loro essere.
La comunicazione, pertanto, influisce sulla dimensione conoscitiva, affettiva e comportamentale dell’uomo e, con ciò, su quella ontologica.
«Stabilire relazioni, gettare ponti: questo, in realtà, è il compito della filosofia. Essa, se vuole ancora far valere la sua vocazione ermeneutica, si configura come “filosofia di”: come una filosofia rivolta a quel qualcosa d’altro che la stimola a sempre nuovi approfondimenti. Questo “altro”, come accade in questo libro, può essere rappresentato dall’ambito comunicativo. Ecco perché il libro di Mariano Ure – una vera e propria “filosofia della comunicazione” – ha in effetti, nell’implicito, un’ambizione ancora più grande: quella di approfondire filosoficamente, seguendo il filo conduttore della comunicazione, il legame fra essere ed agire, nonché di definire l’ambito d’indagine di quelle discipline che tradizionalmente hanno riflettuto su questi concetti, cioè l’ontologia e l’etica».
Dalla Premessa di Adriano Fabris
Mariano Ure insegna Etica del giornalismo all’Università Cattolica Argentina di Buenos Aires.
La relazione matrimoniale continua ad essere segno reale ed efficace dell'alleanza tra Cristo e la Chiesa anche là dove ci sono difficoltà, crisi e nel caso estremo anche la separazione.
Dall'esperienza maturata sul campo e dai contenuti principali della spiritualità della tenerezza, gli autori hanno realizzato questo testo che guida alla scoperta di alcuni personaggi fondamentali dell'Antico Testamento, attraverso riflessioni, preghiere, giochi e attività, vuole proporsi come una piccola scuola di tenerezza per i bimbi e le loro famiglie.
La gioia manifestata dai bambini nel vivere un'esperienza di gioco, ma anche di riflessione e preghiera accanto e con i propri genitori, ha persuaso gli autori che questa formula potesse essere riproposta alle famiglie, agli oratori e in genere alle parrocchie che avessero a cuore il tentativo di far scoprire ai bambini il volto tenero del Padre.
Il testo vuole pertanto esortare gli adulti a riappropriassi un po' del mondo bambino, per trasmettere e condividere un'esperienza di fede, ma soprattutto per ritrovare la capacità, pura e perciò tutta infantile, di cogliere e lasciarsi stupire dall'amore e dalla tenerezza di Dio.
Le liriche di questa raccolta sono lieve emanazione di fortissimo invisibile Altro. Dunque poesia che è pura trasparenza e gioco di simboli che immediatamente consegnano all'Essenziale. Poesia mistica perché vi dilaga esperienza di Dio, mai retorica riguardo al mistero, puntualmente consegnante alla verità d'amore.Il linguaggio di Piera Paltro è sensibilissimo, in apparenza facile, ma ricco di risonanze capaci di coinvolgere e turbare divinamente il profondo dell'anima: « Sì, Padre Dio, Tu portami / dove finisce il timido cuore di ogni uomo / e lì sullo scintillante abisso / bisogna lanciarsi / solo stringendo la tua luce ».
La vita può essere un tantino complicata, se sei il più giovane della famiglia Barbanzi, in quella casa a tre piani zeppa di parenti, tra cui due energiche sorelle maggiori, uno zio di un’antipatia assoluta, un cugino che va fuori di testa… Poi, se a scuola hai a che fare con una vera canaglia, senza avere la solidarietà dei compagni e dei professori, può diventare un inferno.
Avessi almeno accanto il tuo idolo, Giona, il fratello ribelle che se n’è andato a vivere a Berlino! Invece, a ingarbugliarti la vita, arriva Ahmed, l’amico marocchino di Giona, che suscita l’odio del compagno razzista...
È una fortuna che, pur tra tanti imprevisti e discussioni, i membri di questa famiglia quasi normale sappiano darsi una mano.
Per ragazzi e ragazze dagli 11 anni
Rita Sperone e Massimo Tosco sono nati a Torino. Da diversi anni scrivono insieme racconti per bambini e ragazzi. Tra i loro libri: 2093 Fuga nelle tenebre (Capitello), Matteo senza orecchie (Signum), L’amico
nel taschino (Raffaello).
Illustrazioni di Romina Mancuso
All’interno troverai anche:
· un quaderno botanico da copiare e ampliare
· le istruzioni per creare un giardino aromatico in miniatura
· tante ricette facili e profumate da gustare!
Quell’estate mamma e papà avevano deciso che Anita avrebbe trascorso una vacanza dal nonno, in campagna. L’idea non le piacque affatto ma, quando arrivò a destinazione, scoprì un mondo sconosciuto: la mucca Violetta, il trattore, i campi gialli, i filari di piante coltivate e Blof, un grosso cane dal pelo rossiccio che l’avrebbe seguita nei suoi “esperimenti”. Sì, perché da quel giorno Anita iniziò a conoscere e a giocare con le meraviglie della natura... e trascorse una vacanza avventurosa e indimenticabile!
«La natura richiede pazienza. Se impari ad essere paziente, il tempo sembra scorrere piano, riesci a vedere crescere le cose passo dopo passo e ne sei contento. Ti accorgi che in un certo modo hai partecipato alla loro vita».
Laura Cappugi (1960) vive a Palermo. Laureata in Lettere, ha insegnato nella scuola pubblica e da circa vent’anni lavora nel settore dei Beni Culturali, occupandosi di divulgazione e didattica nei musei. Per il Museo Archeologico di Palermo ha ideato e scritto diversi itinerari per bambini e ragazzi dedicati alle antiche civiltà del Mediterraneo, in cui oltre alla storia e all’arte trovano sempre posto i temi della vita quotidiana, del mito e le curiosità. Ama sopra ogni cosa le piante, gli animali, i libri.