
Il volume raccoglie una piccola parte di una corrispondenza di direzione spirituale che il cardinale Michele Pellegrino tenne lungo quasi tutto l'arco della sua vita. Le lettere sono indirizzate ad alcune signorine che erano state sue allieve all'Università di Torino, in un periodo che complessivamente comprende anni tra il 1946 al 1979. L'epistolario costituisce una sorta di biografia interiore di don Pellegrino, che rivela la sua maturazione nel ministero sacerdotale, da giovane chierico ad anziano vescovo.
Questo libro si rivolge a tutti coloro che sentono la necessità di approfondire, alla luce della propria fede, il senso del vivere e del morire. Raccoglie infatti meditazioni, spunti di riflessione e preghiere che aiutano ad integrare la morte nell'orizzonte della vita. «La morte ci viene qui presentata non come termine, ma come compimento della vita. Come sottintende il titolo, il senso della morte va cercato nel cuore della vita, sia di quella temporale come di quella eterna. Auguro a queste pagine di nutrire il cuore e lo spirito dei lettori portandoli dalla indifferenza e dalla tristezza alla gioia della speranza» (dalla Prefazione del Card. Carlo Maria Martini).
"In questa antologia di scritti al centro di ogni riflessione viene collocato Gesù contemplato nell'ampiezza del suo Amore sponsale. È sempre Gesù che è messo al centro nella sua espressione più alta di permanente presenza autodonante che è l'eucaristia. È da questo volto di Gesù Sposo, che riceve identità e missione la Chiesa Sposa. In questo orizzonte nuziale si mostra l'originalità di ogni vocazione: dal sacerdozio alla vita consacrata, dal matrimonio alla vedovanza. Nello stesso tempo si evidenzia come la vera identità di ciascun stato di vita si esprima come chiamata a realizzare insieme l'unico mistero nuziale. Queste pagine hanno la lucidità dell'approfondimento teologico e al contempo l'intenso sapore del vissuto quotidiano." (dalla prefazione di Renzo Bonetti)
Charlotte von Kirschbaum non è stata soltanto un'indispensabile collaboratrice di Karl Barth, ma anche una ricercatrice e teologa originale e autonoma. Le sue riflessioni teologiche sulla "questione della donna" sono l'espressione di un certo contesto storico-culturale, ma anche della sua stessa biografia. L'uguaglianza e la disuguaglianza tra donna e uomo nella società civile e nella comunità cristiana si risolvono, per lei, non con un'emancipazione forzata della donna, ma solo con una vera relazione di amore e di mutuo rispetto tra uomo e donna, vissuta nell'orizzonte più ampio della volontà e della grazia di Dio che trascende ogni sottomissione a un essere umano. Le sue tesi sulla "donna vera" e sul suo ruolo nella chiesa, sviluppate mediante una lettura attenta di importanti e controversi passaggi e figure della Bibbia, possono essere ancor oggi una provocazione su cui riflettere e discutere.
"Che cos'è l'amore?" è una delle domande fondamentali per la vita di una persona, ma è esperienza comune assistere ad interminabili conversazioni sull'amore che - alla fine - non portano a nulla. La ragione è semplice: il moderno termine "amore" ha troppi significati e, quindi, rischia di creare solo confusione. Chi conosce il greco antico, invece, sa che "amore" traduce sia la parola eros - il desiderio fisico e passionale - sia agape - il dono di se stessi agli altri: due facce di un'unica realtà, che stanno tra di loro in rapporto dialettico. Proprio questo nesso apre a tutti gli esseri umani la possibilità - come mostrano le pagine di questo libro - di un duplice cammino: vivere l'eros nell'orizzonte dell'agape - una tendenza all'amore esclusivo e alla sua conseguente istituzionalizzazione in un legame duraturo - e l'agape nell'orizzonte dell'eros - la ragione per cui anche i grandi mistici hanno fatto esperienza di un'insopprimibile "traccia" di eros.
Fine del mondo, terza guerra mondiale, epidemia letale: questi sono soltanto alcuni dei concetti che i profeti di sventura cercano di mettere nel nostro cervello. C'è un modo per difendere la nostra serenità? Sì, e questo libro cerca di spiegare come, aiutandoci anche a conoscere quello che realmente dovrebbe spaventarci e che, invece, accettiamo ogni giorno come normale.
Molte volte pensiamo di sapere cosa significhi amare, ascoltare, comprendere noi stessi e l'altro e che il difetto stia semplicemente nella poca volontà di porre in atto quello che si conosce e si sa essere giusto. Invece, in molti casi, pur partendo con le migliori intenzioni, confezioniamo interventi, parole e atteggiamenti poco comunicativi se intendiamo la comunicazione come quell'arte fondamentale di saper tessere buone relazioni quotidiane. Questo testo vuole essere una guida lungo l'affascinante sentiero della comunicazione autentica. Come tutte le arti, infatti, la comunicazione richiede di imparare le "tecniche del mestiere", almeno per rendersi conto di quanto il proprio stile comunicativo sia effettivamente capace di generare relazioni autentiche. Prendendo avvio dalla presentazione delle regole generali che presiedono alla comunicazione umana e dei modi migliori perché questa possa avvenire, il percorso qui tracciato si inoltra poi, attraverso l'Analisi Transazionale, in noi stessi per sapere cosa succede nel momento in cui siamo impegnati a dialogare e a relazionarci con gli altri; si conclude, infine, trattando dell'autostima e dell'assertività, condizioni imprescindibili per la riuscita della comunicazione stessa. A tutti l'augurio di un entusiasmante viaggio per i sentieri meravigliosi, seppur a volte impervi, delle relazioni umane.
Un percorso formativo per ministranti, in sei momenti da distribuire nei diversi periodi dell'anno liturgico, per crescere nella gratitudine imparando a ricevere, a ringraziare, a non dare per scontate le piccole cose di ogni giorno e a donare con mani libere e generose.Accendiamo il dono della vita con: Tarcisio, Alberto Michelotti e Carlo Grisolia, Carlo Acutis, Padre Pino Puglisi, Madre Teresa di Calcutta e Chiara Luce Badano!
Diciassette tracce per animare altrettanti incontri di meditazione per adolescenti, seguendo lo stile esperienziale: una pagina di vangelo, brani e racconti per favorire un confronto fra la vita e la parola, una preghiera per fare di ogni incontro una celebrazione, domande e suggerimenti di attività per il gruppo, una formula di fede conclusiva. Il tutto condito dallo stile narrativo e ricco di humor dell'autore.
Le pecore avevano trovato uno spazio erboso e Mosè si guardava attorno ed osservava con aria distratta quella montagna imponente verso cui l'aveva condotto la ricerca di un pascolo. La sua attenzione improvvisamente si porta su un cespuglio di spine e sterpaglie che sembra aver preso fuoco. Quel fuoco lo attira. Mosè si avvicina... e si scopre aspettato da Qualcuno. Non è facile cogliere subito il significato di un incontro con Dio! Mai, come adesso, Mosè sente l'abisso della propria pochezza. Di' solamente "sì", Mosè, e porterai un popolo immenso attraverso il deserto fino alla terra promessa. E anche tu, chiunque tu sia, di' il tuo "sì", anche se non puoi sapere oggi quanto il Signore l'aspetta, non puoi conoscere il peso che potrà avere per te, per la Chiesa e per tutti i fratelli.