
La Professione di fede di Paolo VI continua a risuonare nella Chiesa e nei cuori dei credenti, quale voce autorevole che varca i confini del tempo e dello spazio per inabissarci nell'immensità dell'amore di Dio, con intelligenza colma di stupore e fiducia incrollabile nella Parola certa di salvezza. Un breve commento spirituale alle parole con cui "il papa del Concilio" intese ritornare alle sorgenti della autentica fede professata, testimoniata, proclamata e vissuta. Parole antiche e sempre nuove, commentate con quelle del Catechismo della Chiesa Cattolica, capaci di alimentare in ognuno e nelle nostre comunità una fede illuminata, una rinnovata speranza e una più ardente carità.
Un percorso formativo per ministranti, in sette momenti di incontro da distribuire nel corso dell'anno liturgico. Guidati da Bartimeo, il cieco al quale Gesù dona la vista perché riconosce pieno di fede, anche i ragazzi sono invitati a guardarsi dentro e ad approfondire l'amicizia con Dio, che dà colore al loro servizio e rende la loro vita più bella e ricca di sfumature!Servite con generosità Gesù presente nell'Eucaristia. è un compito importante, che vi permette di essere particolarmente vicini al Signore e di crescere in un'amicizia vera e profonda con Lui. Custodite gelosamente questa amicizia nel vostro cuore, pronti ad impegnarvi, a lottare e a dare la vita perché Gesù giunga a tutti gli uomini.Benedetto XVI
Un calendario da tavolo. Un anno per gustare la bellezza dell'Eucaristia e riscoprire la ricchezza della Mensa.
Gesù ci invita a diventare come bambini per entrare nel Regno dei Cieli. Il libro propone di prendere queste parole sul serio, come restauro della nostra natura nella grazia della creazione che si manifesta nella prima infanzia.
Racconti per parlare dei Sacramenti a fanciulli, preadolescenti e adulti, con schede operative e approfondimenti.
La santità è riservata solo a chi è virtuoso e perfetto? I poveri, i peccatori, con le loro ferite e le loro cadute, possono aspirare a diventare santi? Nella parabola degli invitati al banchetto di nozze, Dio vuol riempire la sala proprio con quelli che vivono "lungo le siepi": gli emarginati, i fragili, gli alcolisti, i drogati che riconoscono le loro dipendenze e si aprono alla misericordia di Dio nell'umiltà e nella verità. L'unica via indicata da Gesù per entrare nel suo Regno è quella dell'infanzia, della discesa nella debolezza, la via della fiducia e dell'abbandono. Il santo è uno che riconosce di essere un peccatore in stato di conversione; così il peccatore, per quanto debole, è chiamato a riconoscersi un potenziale santo. "Per guadagnare Dio bisogna prima perdere tutto. Il cammino dell'anima è una discesa." (Divo Barsotti). Prefazione di Padre Serafino Tognetti.
"È il paradosso, l'inverosimile, l'inusuale la caratteristica di questo mosaico stupefacente di situazioni che esprimono, nelle loro variegate tessere, la complessità inquietante dell'esistenza. C'è una tensione di fondo che guida tutto il discorso, molto unitario nonostante la diversità delle situazioni. Il tema è la vita nella sua concretezza, ma non nell'armonia prestabilita secondo un rigoroso ordine logico. Ci troviamo dinanzi alla autentica sapienza, che attinge il sapore delle cose e lo restituisce a coloro che ne diventano alunni. È la sapienza cristiana che troviamo negli antichi Padri della Chiesa, i quali univano mirabilmente mente e cuore, intelligenza ed amore, mostrando così che il vivere da cristiani non era aggiungere qualcosa di esteriore alla vita, ma gustarla in profondità. Una fede che sposa la vita e non l'acceca." (Dalla Presentazione di monsignor Marino Qualizza)
La domanda potrebbe sembrare di scarsa o relativa importanza, in quanto è noto che lo Stato di Israele è stato creato dagli ebrei, così come è noto che sono ebrei anche la maggior parte degli israeliani. Tuttavia la possibile distinzione lascia trasparire l'idea che ci sia una sorta di "interruzione" fra la danza tradizionale che accompagna la millenaria storia degli ebrei e la danza israeliana che fa capolino dal Medioriente alla fine degli anni '40: dopo la nascita dello Stato di Israele nel 1948, non si dovrebbe più parlare di danza ebraica ma di danza israeliana, secondo canoni e modelli più simili a quelli del folklore generalmente inteso. Per certi aspetti questo può essere vero, tuttavia è importante non dimenticare il legame che comunque lo Stato di Israele mantiene con le proprie radici, in quanto non nasce "dal nulla" ma dal Sionismo, che può essere compreso e considerato solo all'interno della tradizione ebraica che lo genera.
Per entrare nella sapienza di Dio bisogna compiere un cammino che passa attraverso l'esperienza della propria miseria, che tocca il fondo per poi risalire alla vetta, uniti strettamente a Gesù. Il misticismo cristiano non è altro che questo. L'autore si offre con questo testo di farci da guida, proponendo un itinerario ascetico e mistico accessibile a tutti, un "percorso di semplicità" che richiede come condizione minimale di saper guardare in alto. Si tratta di orizzonti descritti con un linguaggio pacato e convincente, che spesso si apre alla poesia, da un uomo che conosce bene la montagna sulla quale invita a salire, ne conosce i sentieri, sia quando si svolgono in una ascesa graduale sia quando presentano passaggi più ardui e delicati.