
A Manoppello, in Abruzzo, da quattro secoli si custodisce un velo di bisso marino che la tradizione della Chiesa identifica con il telo appoggiato nel sepolcro sul viso di Gesù e su cui è impressa, in modo inspiegabile, l'immagine del Volto vivo, perciò risorto, del Salvatore. Il libro ne narra la storia e lo sviluppo dell'attuale venerazione.
La cosa principale che stava più di tutto a cuore a Madre Clelia era l'unione con Gesù. Tutto il resto passava in secondo piano. Rimanere unita a Cristo, alla sua grazia, al suo amore, erano i fondamenti della sua esistenza. Grazie a questa stretta comunione con il Signore poté lottare contro il male fino alla fine dei suoi giorni. Ciò le permise di morire a se stessa perché altri avessero la vita, a cominciare dalla sua Congregazione per la quale tanto si spese. Il Signore accolse questa sua offerta e la utilizzò per accrescere e consolidare l'Istituto. Tutte le prove superate divennero così una purificazione che si accentuò negli ultimi anni della sua vita. Conservò però sempre la serenità interiore, la carità e l'affetto anche per chi la avversava. Dando grande esempio di fortezza, perseveranza e filiale abbandono in Dio. Affidiamoci perciò a Madre Clelia, quale guida sicura verso la santità, perché con la sua offerta quotidiana ha saputo veramente diventare discepola di Cristo.
Quando le persone si sposano, vorrebbero condividere tutto. E la preghiera? Condividete anche le conversazioni con Dio? Preghiere per due aiuta proprio a fare questo, proponendo più di settanta preghiere che esprimono le speranze, le preoccupazioni e i sogni delle coppie di oggi. Come scrive l'autrice, «questo libro arricchisce il matrimonio di una dimensione nuova e più profonda. Può far avvicinare le coppie creando un'unione più intensa e più spirituale con Dio e instaurando un legame più intimo e attento tra marito e moglie». Preghiere per due aiuta sia i neo sposi alla ricerca di un modo per pregare insieme, sia le coppie di vecchia data che desiderano scoprire come ampliare e rinnovare la loro vita di preghiera insieme. È anche un'idea regalo.
La preghiera è un'esperienza di comunicazione con Dio e la familiarità con la Parola delle Sacre Scritture costituisce l'ingrediente fondamentale del cammino spirituale di ciascuno. Porre Dio al centro, nel cuore e nella vita, viene agevolato dal metodo della Lectio Divina, che viene presentato come possibile per tutti. Nella Lectio Divina la lettura della Parola diventa preghiera, ascolto di Dio nell'apertura del cuore al Sole che illumina. Lo Spirito, che può tutto, purifica, illumina, scalda e scioglie ogni chiusura.
È importante intraprendere un serio cammino di preghiera creando uno spazio per l'esperienza di Dio nel proprio quotidiano, perché senza la preghiera nella nostra vita non possiamo dirci cristiani. Dalla presenza dello Spirito Santo in noi nascono i frutti: «intermittenti» all'inizio del cammino, continui quando essa è vissuta profondamente. Il primo frutto è la pace interiore: non più affanno, angoscia, paura, ma ristoro nelle frustrazioni e nelle tensioni della vita. In questo spazio dato al Signore nasce anche la benevolenza verso il prossimo, la vera carità, l'esigenza di perdonare.
Il libro è un'introduzione alla vita di preghiera, perciò presenta in modo immediato e comprensibile gli atteggiamenti esteriori e interiori che facilitano l'esperienza della preghiera. Il primo passo è rendersi conto che la preghiera è un dialogo, perché c'è un Tu con cui entrare in relazione. Da qui si parte per un cammino, in cui è normale che si incontrino delle difficoltà: il libro le rivela e indica anche il modo di superarle. Descrive quindi l'importanza del silenzio e i diversi modi di pregare, introducendo anche alla Lectio Divina e a vivere la Messa come esperienza di preghiera.
«Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell'immagine, l'immagine sacra possa esprimere molto più della stessa parola» (Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica). Questo passo commenta in modo eccellente l'edificio che - attraverso queste pagine - si vuole visitare. Dal punto di vista artistico e spirituale, la chiesa di Santa Maria Maddalena e Santa Teresa a Monza è unica nel suo genere. Poche chiese, infatti, specie del tardo Ottocento, vantano un'unità tematica di tal portata. Grazie al genio femminile di una mistica monzese, Madre Maria Serafina della Croce, e all'opera di diversi e pregiati artisti lombardi, il fedele viene introdotto nel mistero della celebrazione eucaristica. Ogni opera di questo piccolo edificio educa alla preghiera e alla fede della Chiesa nel Mistero dell'Eucaristia. Il libro propone un originale percorso catechetico per la comprensione della Messa. Gli affreschi si rifanno esclusivamente ad episodi evangelici: è quindi possibile ricostruire l'itinerario qui offerto indipendentemente dalla possibilità di visitare dal vivo l'edificio.
Sei cosciente dei gesti che compi? Quando sei distratto e superficiale negli atteggiamenti e nelle parole che usi, rischi di banalizzare momenti importanti della vita e di sminuire i significati profondi della realtà che ti circonda. Spesso la difficoltà nel partecipare attivamente alla celebrazione liturgica è causata dal riporre poca attenzione non solo al significato dei diversi momenti da cui è costituita, ma innanzitutto da una scarsa consapevolezza degli atteggiamenti con cui noi stessi agiamo in essa. Allora si tratta di non banalizzare se stessi, quello che si dice e come ci si comporta, soprattutto al cospetto di Dio e dei fratelli nella liturgia.
Nella storia del cristianesimo i mistici presentano talvolta una fenomenologia in parte studiabile anche con criteri scientifici: essi sembrano essere così il trait d'union tra scienza e fede. Questo saggio va in tale direzione, studiando alcuni fenomeni propri di Natuzza Evolo (1924-2009), di cui è in corso la causa di beatificazione. «Natuzza, lei si sente una persona straordinaria?». «No, mi sento un verme di terra! Io sono una poveraccia! Io non mi sento niente, proprio niente!».
Una sera, dopo una giornata piena di piccoli inciampi, mi sono domandata: «Ci saranno, nelle cose che ho vissuto oggi, dei particolari che possano illuminare, anche solo debolmente, tutte le pieghe storte della mia giornata?». Da quel giorno ho incominciato a condividere su Facebook un pensiero serale, riassunto di ciò che in quella giornata che stava per finire avevo imparato, o del proposito di qualcosa su cui migliorare. Questa è la raccolta di quei pensieri, piccoli «luz», ossicini indistruttibili su cui tutto può essere ricreato per ciò che ha ancora da venire. Sarebbe bello essere come una candela: invece di dire «il buio è brutto», semplicemente illumina.