
Espressione di una politica fatta di passioni civili e di rigore intellettuale e morale, Enrico Berlinguer continua a rappresentare per molti una figura unica e affascinante. Al fallimentare sistema sovietico contrappose un modello che coniugava strettamente comunismo, libertà, democrazia e pluralismo. Insieme ai leader del socialismo nord-europeo, Willy Brandt e Olof Palme, comprese che i problemi più drammatici del mondo venivano dagli squilibri tra il Nord del benessere e il Sud della fame. La sua condanna del consumismo più sfrenato andò di pari passo con la costante denuncia della "questione morale", intesa quale degrado del sistema politico e istituzionale italiano. Non possiamo sapere come sarebbe andata la storia d'Italia se Berlinguer non fosse scomparso prematuramente nel 1984. Sappiamo com'è andata dopo la sua morte.
Come usare la rete per creare un rapporto di fiducia con i cittadini e ampliare il proprio pubblico di sostenitori? Come trasformare la partecipazione online in partecipazione attiva fuori dalla rete? A queste domande risponde il libro che, per la prima volta, mette insieme l'approccio scientifico e l'esperienza sul campo nella gestione di una campagna elettorale. L'autore ribalta alcuni luoghi comuni sul web, mostrando ad esempio che la rete non rende le campagne più automatizzate e distanti ma fornisce gli strumenti per farle diventare più vicine e più umane, per rimettere le persone e i rapporti diretti al centro del processo politico. Il testo è uno strumento utile per chi lavora nella comunicazione, non solo in ambito politico, ma anche istituzionale, sociale e aziendale.
Il testo affronta le questioni più attuali connesse ai cambiamenti significativi della professione e dei contesti organizzativi in cui essa è chiamata a operare. Contesti, tra l'altro, sempre più caratterizzati dal diffondersi della cultura managerialista: quest'ultima, in molti casi, soprattutto in un momento di grave recessione economica, pone numerose contraddizioni e rischia di condizionare e di impoverire i principi ispiratori e le metodologie di intervento, generando non di rado dilemmi e problemi etici nell'agire. Lo scenario in cui si colloca la professione oggi obbliga ad acquisire competenze e capacità gestionali che integrino abilità tecniche e conoscenze amministrative, mantenendo, comunque, coerenza con l'assetto valoriale e metodologico di riferimento. Il libro si propone come manuale per la formazione al servizio sociale sia degli studenti sia di chi già opera nel settore.
Pur rimanendo una delle nostre aspirazioni più grandi, la certezza di ciò che avverrà è quasi sempre impossibile da garantire. D'altro canto, da Galileo in poi si è sviluppata l'idea che gli eventi accidentali - "il caso", insomma siano una modalità intrinseca dell'ambiente in cui viviamo. Ciò nonostante, se per gli eventi naturali la casualità ha un significato strettamente fenomenico, per gli eventi sociali essa è fortemente determinata da scelte illusorie, pregiudizi e aspettative irrazionali. Che cosa si può realisticamente fare? Gli autori provano a rispondere a questo interrogativo a partire dall'esempio di fatti della vita comune, come i giochi d'azzardo, o di eventi naturali pericolosi, come i terremoti, o delle fonti di energia e del loro consumo. Prefazione di Carlo Rovelli.
Alla une della prima guerra mondiale il clima a Roma non era particolarmente favorevole al fascismo. Tuttavia, nel progetto di Mussolini la città era destinata a diventare la vetrina del regime e il duce perseguì quest'obiettivo con determinazione. Roma fu così sottoposta a profonde trasformazioni urbanistiche: drastiche demolizioni si accompagnarono alla costruzione di opere monumentali volte a esaltare il mito della romanità. Mentre su tali aspetti non sono mancati studi importanti, un altro risvolto della presenza fascista nella capitale era stato sino ad ora poco studiato: l'affermazione del PNF in città attraverso i Gruppi rionali fascisti, diramazioni periferiche del partito sul territorio. Il volume, avvalendosi di una ricca documentazione archivistica e della stampa coeva, ripercorre l'articolato processo che portò il PNF dalle difficoltà iniziali al controllo totale della capitale. Un percorso non semplice, basato su controllo, assistenza e mobilitazione giovanile che fece di Roma un vero e proprio laboratorio totalitario.
L'antagonismo tra le potenze uscite vincitrici dalla Seconda guerra mondiale, Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizza gran parte del secolo appena concluso. Attraverso il confronto tra la politica estera di Washington e di Mosca, l'autore ripercorre le tappe che hanno scandito la competizione bipolare dalle origini ai momenti di massima tensione, fino alla dissoluzione dell'URSS. L'ultima parte del libro esamina il lascito della guerra fredda sul sistema internazionale contemporaneo.
Cosa fare per migliorare la qualità della didattica in classe? Come si differenzia il comportamento di un insegnante "esperto" da quello di un insegnante che ha semplicemente "fatto esperienza"? Il volume, oltre ai richiami teorici, è corredato di casi, esercizi e schede di approfondimento; si rivolge a tutti coloro che sono interessati a mettere a confronto le pratiche didattiche correnti sul "fare lezione in classe" con i riferimenti più accreditati delle recenti comparazioni internazionali.
Negli ultimi anni le prove INVALSI si sono imposte nel dibattito sulla scuola italiana, suscitando reazioni diverse e contrastate. Il volume intende proporre una lettura professionale di questa innovazione e accompagnare il lettore a una comprensione più attenta dei tratti qualificanti di tali prove, suggerendo modalità di utilizzo più consapevoli. Dopo aver ricostruito il contesto culturale e istituzionale entro cui inquadrare il Sistema nazionale di valutazione, vengono analizzati i quadri di riferimento su cui sono elaborate le prove valutative. Sulla base di essi si forniscono indicazioni operative ed esempi per la realizzazione di percorsi di analisi e interpretazione dei risultati delle prove, in funzione del miglioramento delle prassi didattiche e valutative. I destinatari del volume sono gli insegnanti e i dirigenti della scuola di base e della scuola superiore, in rapporto alle innovazioni normative connesse alla revisione dei curricoli nazionali e alla sperimentazione di modelli di certificazione delle competenze, oltre che gli studenti impegnati in percorsi di formazione all'insegnamento.
Poche figure come quella del parroco hanno saputo divenire nel corso dei secoli punti di riferimento per individui e comunità, guide di coscienze umane e di corpi sociali, protagoniste nella vita spirituale e in quella pubblica di un paese. Il sacerdote con cura d'anime non è espressione di una Chiesa che agisce lontano dal mondo e fuori dal tempo: la sua missione è infatti l'uomo, il suo orizzonte la società. Pur essendo stata codificata - non senza difficoltà e resistenze - all'epoca del Concilio di Trento, l'identità del clero curato ha poi saputo adattarsi alle trasformazioni imposte dalla storia. È alla capacità dei parroci vissuti in Italia dal Cinquecento ad oggi di interagire con un popolo, di entrare in simbiosi con esso, di essere, insomma - per usare parole di papa Francesco - pastori "con l'odore delle pecore", che sono dedicate le pagine di questo libro.
"Il tema dell'essere è, fra tutti i problemi filosofici, uno dei più importanti. San Tommaso d'Aquino è stato, fra tutti i filosofi, uno dei più grandi. L'obiettivo di questo volume è quello di mostrare che su questo tema cruciale tal filosofo di prima categoria è stato del tutto confuso" (dalla prefazione dell'autore). Uno dei maggiori pensatori anglosassoni contemporanei, Anthony Kenny, noto anche per aver rivalutato il pensiero di Tommaso d'Aquino negli ambienti della filosofia analitica contemporanea, affronta in questo libro la sua famosa concezione dell'essere. E inaspettatamente vi scopre diverse incongruenze, rilevando niente di meno di dodici diversi significati di "essere" che Tommaso confonderebbe fra loro. Il libro si rivolge a tutti gli studiosi di ontologia, sia classica che contemporanea, e, inoltre, a tutti gli ammiratori del pensiero di Tommaso, interpellati dalle critiche, sempre argomentate e documentate, del filosofo inglese.