
Cinque analisti, un biologo molecolare e uno storico delle religioni, esprimono in questo libro idee a volte convergenti, a volte distanti sulla omosessualita. ...Si potrebbe dire che se da una parte l'assimilazione dell'omosessualita nella cultura occidentale l'ha resa piu vivibile e comunicativa, restituendole il suo ruolo di parte integrante della sessualita, d'altra parte questa integrazione tende ad attutire la consapevolezza della sua intrinseca - e in un certo senso ineludibile - problematicita... Il libro si fa carico proprio di questo...Ipotesi, quindi, per riconoscere il carattere insaturo e problematico di qualsiasi riflessione sull'omosessualita; gay, per segnalare l'esigenza di guardare con piu sincerita e responsabilita, rifiutando i pregiudizi e superando gli steccati. "
Semplicità equivale a buon senso, a equilibrio: questo l'insegnamento che sembriamo trarre sempre di più dalla vita di tutti i giorni. Ci ribelliamo contro la tecnologia, sempre più complicata e contorta, contro i lettori DVD in cui ormai non si contano menu e funzioni o, ancora, contro i software che immancabilmente si accompagnano a veri e propri manuali di istruzioni. L'iPod e il suo straordinario successo lo dimostrano: la semplicità, specie nell'era digitale, è la carta vincente. Uno studioso del MIT ha fatto di questo affascinante tema l'oggetto delle sue incessanti ricerche e ci propone qui un semplicissimo e tuttavia denso trattatello sulla semplicità, scritto per permettere ai lettori di comprenderne i fondamenti e di esplorarne i legami con il design, la tecnologia e la vita in generale. Concepito secondo lo stesso criterio di semplicità, il libro di Maeda illustra le dieci leggi fondamentali di questo concetto, dalla più semplice ("Riduci") alla più complessa ("Semplicità significa sottrarre l'ovvio e aggiungere il significativo"): dieci leggi concentrate in poco più di cento pagine, di modo che anche la lettura e il tempo necessario a compierla siano all'insegna della semplicità e diano modo a chiunque di far proprie le linee guida di questa affascinante teoria anche durante la pausa pranzo o un volo di breve durata.
Lione, giugno 2001. Nizar Sassi è un ragazzo come tanti altri, di una famiglia tunisina ben inserita nel tessuto sociale francese. La politica e la religione, come del resto la scuola, a Nizar non interessano granché e di Al Qaeda o Bin Laden non ha mai sentito parlare. Ma una passione vera il ragazzo ce l'ha: sono le armi. Così, malauguratamente, si lascia convincere da qualcuno a seguire un corso di addestramento e, mentendo alla famiglia, vola verso il Pakistan. L'11 Settembre, e quello che nelle settimane successive si scatena, sorprendono Nizar nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il Pakistan chiude le frontiere e Nizar viene venduto alla Cia e spedito a Guantanamo...
Per cogliere i meccanismi evolutivi del sistema formativo italiano gli studiosi hanno impiegato paradigmi interpretativi di lungo periodo e contributi offerti dalla microstoria, attraverso lo studio di singole istituzioni educative. I due versanti storiografici si intrecciano nel presente lavoro che vuole essere, da un lato, uno studio sul processo di alfabetizzazione e formazione dei ceti popolari in Italia dopo l’Unità, dall’altro una verifica ‘sul campo’ di quanto le istituzioni nazionali hanno prodotto in ambito scolastico in una porzione ristretta di territorio. Nel periodo storico esaminato la scuola non rappresentò solo il luogo della trasmissione del sapere, perché proprio tra i banchi e nelle aule si giocò la partita della costruzione dell’identità nazionale, particolarmente avvertita dalla classe dirigente locale. Questo libro presenta i risultati di una ricerca che, intesa inizialmente come studio delle pratiche didattiche nella scuola elementare tra Otto e Novecento, si è estesa fino a diventare una storia sociale e della formazione nella città di Brescia (politiche assistenziali, forme di animazione giovanile, istituzioni educative per l’infanzia e i lavoratori). Attraverso l’impiego di una documentazione inedita, Fabio Pruneri dà voce agli attori di questo processo: gli amministratori, gli educatori, i maestri, nella loro quotidiana lotta all’ignoranza.
Fabio Pruneri (Treviglio, 1967) è professore di Storia dell’educazione presso l’Università degli Studi di Sassari. Tra le sue pubblicazioni: La politica scolastica del Partito Comunista Italiano dalle origini al 1955 (Brescia 1999) e Il cerchio e l’ellisse. Centralismo e autonomia nella storia della scuola dal XIX al XXI secolo (a cura di, Roma 2005).
Questo libro nasce da un'esperienza ventennale di ascolto delle donne che si scoprono in attesa di un figlio e di madri in difficoltà. È un libro rivolto a tutte le madri, quelle che hanno desiderato ardentemente diventarlo, quelle che vivono con sofferenza la nascita di un figlio, quelle che si colpevolizzano di non amarlo abbastanza e quelle che vi hanno rinunciato consapevolmente. Un libro che non prende le mosse da un astratto "istinto materno" ma dalla constatazione dello scarto oggi esistente tra i successi delle tecniche mediche e la solitudine del vissuto interiore delle singole donne, e dalla differenza fondamentale tra "filiazione" e "genitorialità". Non si diventa madri perché si concepisce un figlio. La maternità "nasce" nel mondo interiore della donna, prende corpo nella sua infanzia, per manifestarsi un giorno come desiderio di un figlio. Marinopoulos non si sottrae a nessuno dei problemi che ruotano oggi intorno alla maternità: dalle tecnologie di procreazione alla richiesta di genitorialità degli omosessuali, all'aborto, all'abbandono, all'infanticidio.
La Costituzione degli Stati Uniti è la più antica costituzione scritta del mondo. Anche se cambiata sotto molti aspetti, i suoi principi base sono ancora gli stessi e costituiscono il primo esempio moderno di carta costituzionale, da cui prese origine il movimento costituzionalista in Europa. Partendo dall'analisi della sua Costituzione, il volume descrive le principali caratteristiche del sistema di governo degli Stati Uniti.
L'interesse per il sogno come testimonianza dell'esistenza dell'inconscio è inseparabile dal pensiero di Jung, e spesso costituisce il fondamento empirico della sua teorizzazione. Il sogno è il tema attraverso il quale Jung elabora le più sostanziali fra le sue critiche della concezione freudiana. "Il materiale onirico non consiste solo di ricordi, ma racchiude nuovi pensieri che non sono ancora coscienti". "L'analisi dei sogni, cioè la scoperta di questi 'nuovi pensieri', deve avvenire all'interno di una relazione fra due individui. Su questo punto, Jung anticipa le idee odierne circa la natura fondamentalmente paritaria della relazione tra paziente e analista, con la necessità che quest'ultimo tenga sempre presente e metta in gioco la propria soggettività. Il volume contiene la trascrizione di appunti presi in cinquantuno sedute seminariali tenute a Zurigo dal 7 novembre 1928 al 25 giugno 1930. Il lettore ha modo di conoscere la tecnica junghiana di analisi dei sogni, e anche di incontrare il personaggio Jung, con la sua chiarezza espositiva, il suo senso dell'umorismo, il suo lasciarsi andare ad affascinanti divagazioni.
Indagini insabbiate, depistaggi, provvedimenti disciplinari contro militari impegnati in prima linea. Erano gli anni del venerabile Licio Gelli e della loggia P2: un sistema clandestino ideato per mettere sotto controllo l'Italia. C'è un filo che tiene la nostra storia malata, almeno dagli anni Sessanta a oggi. A partire dalla testimonianza di Nicolò Bozzo, che dal 1973 all'82 è stato il più stretto collaboratore di Carlo Alberto Dalla Chiesa ai vertici dell'arma dei carabinieri, Arcuri ricostruisce una storia sotterranea indispensabile per capire i tanti scandali dell'Italia di oggi. Dal cosiddetto "Piano solo" della primavera-estate 1964 ai golpe Borghese, ai fiume di sangue delle stragi di innocenti, da Piazza Fontana alla stazione di Bologna, fino a oggi, agli scandali che hanno travolto Sismi e Telecom, e ai tanti altri in corso, fatti d'intercettazioni, depistaggi e funzionari corrotti.