
Il testo, terzo di una serie di cinque, nasce da un'esperienza triennale realizzata con il modello del laboratorio didattico. Le opere riguardanti la passione, morte e risurrezione di Gesù prese in considerazione sono nove, da Giotto a Duccio di Buoninsegna, a Piero della Francesca e altri artisti. Di ogni opera viene presentata l'interpretazione simbolica e stimoli per l'azione didattica.
Il volume si presenta come un'antologia di pensieri, decaloghi, preghiere, massime e aforismi sul mestiere più avventuroso della terra: quello di genitori. Al termine di ogni capitolo, una serie di domande sollecitano i genitori a un sereno confronto sul loro modo di educare.
Il volume nasce dall'esperienza dei molti incontri e colloqui avuti dall'autore con i genitori in materia di educazione religiosa dei figli. Perché per i bambini è importante sperimentare che sono abbracciati da Colui che li ha creati e che Lui parla loro, che alla fine la loro vita si concluderà bene nonostante tutte le paure.
Descrizione dell'opera
L’amore costituisce il primo comandamento dell’essere cristiani, ma poter amare in pienezza è tanto desiderato quanto difficile. Saper amare è infatti il frutto di un cammino di maturazione lungo tutta la vita e l’esperienza quotidiana insegna che ben difficilmente si diviene capaci di amare senza un adeguato cammino di crescita.
L’autore propone un itinerario già sperimentato fruttuosamente in più contesti, che vuole essere strumento utile per un laboratorio di crescita personale e comunitaria nella capacità di amare, di incarnare il dono della carità nella persona e nel gruppo. Il percorso è suddiviso in cinque tappe, a ciascuna delle quali viene riservato un fascicolo autonomo: 1. Chiamati; 2. Le relazioni; 3. Gli alleati; 4. I freni; 5. La crescita.
Ogni tappa è costituita da un’introduzione, vari esercizi da fare personalmente e in gruppo, un apporto di chiarificazione teorica. Il lavoro è orientato a coinvolgere non solo il livello del capire e del fare, ma piuttosto del sentire e dell’essere. Il primo tratto del percorso è dedicato all’identità di sé, alla maturità e immaturità della persona.
Sommario
Prefazione. Introduzione: la chiamata ad amare, una necessità e un problema. 1. L’identità di sé e l’apprendistato dell’amore. 2. La mia maturità e immaturità. 3. Il territorio personale e l’identità di sé.
Note sull'autore
Giuseppe Sovernigo, psicologo e psicoterapeuta, ha approfondito in particolare lo studio delle acquisizioni psicologiche nei settori liturgico, pastorale, educativo e vocazionale. Docente di psicologia e celebrazione liturgica presso l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina di Padova, di psicologia e azione pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sezione di Padova, e altri istituti teologici, è collaboratore di varie riviste e autore di varie pubblicazioni, tra cui ricordiamo: Progetto di vita (1980), Eccomi, manda me (21985), Rito e persona. Simbolismo e celebrazione liturgica: aspetti psicologici (1998), e, per i tipi delle EDB: Vivere la carità (32003), Religione e persona (42003), Poter amare (32003), Senso di colpa, peccato e confessione (22001), Educare alla fede (32002), L’umano in confessione (2003).
Il volume che presentiamo nasce da una serie di articoli che l'autore ha pubblicato su avvenire nel periodo che ha preceduto e durante il conflitto in Iran. Sono stati rivisti e integrati in funzione della conclusione, si fa per dire, del conflitto. L'intervento di Andreoli è chiaramente rivolto verso la pace e la sua conservazione, infatti l'umanità tutta deve difendere ad ogni costo questo bene, per non perdere tutte quelle cose buone che inevitabilmente vengono a mancare quando, nella vita quotidiana della gente, irrompe drammaticamente la violenza. Oltre ad un'introduzione dell'autore il voume si avvale della prestigiosa prefazione di Mons. Piero Coda.
GLI AUTORI
Vittorino Andreoli è laureato in medicina e specializzato in neurologia e psichiatria. Autorevole studioso della psiche, ha pubblicato vari volumi. Tra i più recenti vanno ricordati: Dalla parte dei bambini (Milano 1998); Cronaca dei sentimenti (Milano 2000); Delitti (Milano 2001). I romanzi: Yono-Cho (Milano 1994); Una piroga in cielo (Milano 2002). Il saggio Elogio della normalità è uscito presso Marietti nel 2002.
Rivista semestrale di teologia e antropologia della missione. In questo numero: - Cattolicita della missione; -L'annuncio missionario di Dio nell'Europa di oggi.
Il volume, comprendente tre capitoli, è strutturato a intervista: domande della giornalista e madre di famiglia, Marie-Claude Fragnièr, a cui X. Thévenot risponde con serenità, con competenza di studioso di antropologia, teologia ed etica e soprattutto con tanta umanità. Attraverso questo procedere dialogico percorriamo un cammino "piano" ma scientificamente serio, sulla omosessualità maschile. L'Autore, intenzionalmente ha limitato il campo di interesse alla omosessualità maschile perché è in questa direzione che ha orientato il suo grande lavoro di ricerca. Le riflessioni, però, possono chiarire anche la situazione delle donne omosessuali e di tutte quelle persone che trovano difficoltà nel campo della sessualità. Ciò che sta a cuore a Thévenot è l'approccio con quei genitori che a un certo punto devono affrontare una realtà che li turba: il loro figlio è omosessuale. Dopo un periodo che l'autore chiama di "folgorazione" arriva la crisi, lo sgomento e le domande sul perché, sulle responsabilità, sul come affrontare e accompagnare il figlio. Ai genitori disorientati il volume fornisce non solo informazioni utili sull'argomento, ma offre indicazioni concrete per aiutarli a reagire sempre positivamente e con amore, in modo da poter aiutare il figlio nel processo della sua maturazione sessuale e affettiva.
Il volume di L. Guglielmoni e F. Negri è costituito da circa cento brani, in prosa e in poesia, riguardanti il significato del matrimonio cristiano sia come sacramento sia come evento che segna l'inizio della vita a due. Alcuni testi sono tratti dalla Bibbia, altri dalla liturgia, altri da autori di ispirazione e di periodi diversi, come per esempio: Alberoni, Grün, Madre Teresa di Calcutta, Rilke, Socrate, Tolstoj, Vanier; altri ancora sono costituiti da brani di canzoni di cantanti noti, come Adriano Celentano, Jovanotti, Bob Dylan.I curatori mettono a fuoco alcune problematiche attraverso domande che interpellano direttamente il lettore. Il volume è così articolato:- Introduzione, del card. Tettamanzi;- Prologo: Una gioia da condividere; - Parte prima: Il dono del matrimonio; - Parte seconda: Il rito del matrimonio; - Epilogo: Insieme verso il futuro.
Era il 6 aprile 1994 quando in Ruanda si scatenò l'inferno. In tre mesi un milione di morti, massacri e violenze di ogni genere. Uno dei capitoli più terribili del ventesimo secolo. In quei 100 giorni di follia collettiva, una storia italiana. Pierantonio Costa, alle spalle una famiglia con cento anni di emigrazione nel continente nero, imprenditore di successo e console italiano a Kigali (la capitale ruandese), opera "controcorrente". Mentre intorno a lui c'è sofferenza e morte, comincia a girare il piccolo Paese per mettere in salvo il maggior numero di persone possibile. Prima gli italiani, poi tutti gli altri: ruandesi, molti dei quali tutsi ma anche belgi, spagnoli, burundesi, francesi. E mentre lui viaggia la sua famiglia nasconde in casa una quindicina di tutsi. Tre mesi di missioni avventurose, con tanti episodi di altruismo ma anche con un obiettivo: portare in salvo due grossi gruppi di bambini: 600 si trovano nell'orfanotrofio di Nyanza, custoditi dai padri rogazionisti; altri 750 sono in un campo di raccolta della Croce Rossa a Butare. L'ultimo mese è una lotta contro il tempo, con la guerra che arriva e i permessi difficili da ottenere e con i bambini sempre più in pericolo.