Il volume I VOLTI DI DIO tratta questo tema nell'Antico e nel Nuovo Testamento, articolandosi in quattro momenti: 1. Mostrati, Dio! - «Mosè, tu non potrai vedere il mio volto» (Es 33,20) del prof. Jean-Louis Ska, professore emerito di Antico Testamento presso il "Pontificio Istituto Biblico" - Roma; 2. Giona, il profeta adirato con Dio - «Perché non dovrei avere pietà dei malvagi convertiti?» (Gn 4,11) della prof.ssa Ombretta Pettigiani, professoressa di Antico Testamento presso l'"Istituto Teologico" - Assisi; 3. Gesù specchio di Dio - «Chi vede me vede il Padre» (Gv 14,9) del prof. Davide Arcangeli, professore di Nuovo Testamento presso l'ISSR "Alberto Marvelli"- Rimini; 4. Il Dio dei giovani - Contro? Semplicemente indifferenti? del prof. Ivo Seghedoni, professore di Teologia Pastorale Fondamentale e Catechetica Fondamentale presso l'ISSR "B. Contardo Ferrini" - Modena. Questo percorso riesce a fornire - attraverso un lavoro di esegesi scientifico, approfondito, e tuttavia ben comprensibile per ogni tipo di lettore - un quadro di come sia affrontato nella Bibbia il tema de I volti di Dio. Per l'Antico Testamento l'analisi affronta innanzi tutto l'incontro che Mosè ha col volto di Dio nel libro dell'Esodo (volto che Mosè non può vedere!). Poi ci mostra con quale volti di Dio il profeta Giona si deve rapportare. Per il Nuovo Testamento è presa in esame quale immagine di Dio si riflette in Gesù, in particolare nella cristologia giovannea, col suo aspetto affascinante e fortemente teocentrico. Infine, si analizza quale immagine di Dio hanno i giovani di oggi: essi sono contro Dio? Oppure sono soltanto disinteressati? Quale pastorale attuare per presentare un volto di Dio che li interessi e li convinca?
Giuseppe Dossetti (1913-1996), professore ordinario dal 1947 all'università di Modena di diritto canonico, fu l'esponente di maggior spicco del gruppo poi detto "dei professorini" dalla Democrazia cristiana, che nell'Assemblea costituente rappresentarono una componente fondamentale per l'elaborazione del testo costituzionale. Il suo lavoro - come è stato notato da uno dei suoi biografi (Paolo Pombeni) lasciò una traccia profonda sulla Carta. Acquista quindi un rilievo sicuro il passaggio di seguito proposto, che prelude all'accordo sulla visione unitaria della nuova Costituzione e sul peso che in essa avrebbero trovato sia i diritti individuali che quelli sociali. Eletto nel 1948 deputato nella prima legislatura, Dossetti, in dissenso su vari punti essenziali con la linea di De Gasperi e con l'indirizzo prevalente nel partito, nel luglio 1952 si sarebbe dimesso dalla Camera. La sua biografia successiva lo avrebbe visto ancora impegnato in politica (in particolare nelle elezioni comunali di Bologna nel 1956) ma via via sempre più dedito alla testimonianza cristiana: nel 1959 chiese e ottenne di essere ordinato sacerdote, quindi si impegnò fortemente nel nuovo clima del Concilio Vaticano II (alla cui "officina" partecipò con passione), poi dal 1972 compì la scelta di stabilirsi con un gruppo di confratelli i voti a Gerico, nei territori di occupazione israeliana. La nuova edizione di questo volume raccoglie i testi di Dossetti sul tema costituente fino alla nascita dei movimenti in difesa della Carta Costituzionale del 1994. Prefazione di Albertina Soliani.
La Fulloni porta nella sua narrazione dei Vangeli una capacità interpretativa che le deriva dall’esperienza di fede vissuta, concreta, fatta di anni di cammino comune con la sua famiglia e la sua comunità di Albinea, in Emilia Romagna. Quanto trasforma la lettura intellettuale dei Vangeli in un autentico segno di testimonianza viva, umile e forte, credente e credibile, allo stesso tempo. Testimonianza più che mai importante e preziosa per il momento storico che stiamo attraversando: quella di una lettura incarnata in un grembo e un cuore di donna che, inevitabilmente, diventa una sorgente da cui zampillano parole di pace. Un “cuore pensante” – come direbbe Etty Hillesum – che fa scaturire dalle pagine suggestioni di fede e di speranza.
Rosanna Virgili
Racconti semplici e brevi, liberamente ispirati da brani evangelici, la cui fecondità rilancia suggestioni attualissime sull’incontro che cambia la vita. Vi sono coinvolte persone “minori” o “minorate” da tutti i punti di vista, nel senso di avere o essere assolutamente di meno rispetto a tutti gli standard richiesti in ogni società. Accomunate, forse, dal sogno tacito e nutriente della speranza nel Cielo. Sono persone che partono da una “confusione di vergogna”, perché la vita o le scelte o le regole socio-religiose, le trascinano in una spirale di abbassamento agli occhi nostri e del mondo, le imprigionano in ruoli e stigmi così opprimenti da sembrare definitivi e potenzialmente mortali. Proprio al fondo di essa, esplode la sorpresa di un incontro che finalmente libera e trasforma, al punto che, proprio dalle situazioni e dai gesti della vergogna, ne trae una “confusione di gloria”: la persona è trascinata in un innalzamento gratuito dato da quell’ unica e personale dignità creata dalla salvezza, quello splendore emerso da un amore trasformante, che rende belli e buoni per sempre.
Annamaria Fulloni, laureata in Pedagogia
nell’Università di Parma, ha conseguito il diploma in Scienze religiose e il master di specializzazione in Pedagogia Clinica.
Già insegnante di Religione presso il liceo delle scienze umane Matilde di Canossa di Reggio
Emilia, è stata docente di pedagogia e ora di didattica presso lo Studio teologico interdiocesano di
Modena, Reggio-Emilia, Carpi, Parma.
Autrice di numerosi articoli su riviste, ha tenuto e tiene conferenze e meditazioni su temi spirituali e educativi. Ha pubblicato il saggio “ I colori del Sudan” (con Pinuccia Montanari), ed. San
Lorenzo, 1996 e lo studio “Essere donna nella Chiesa” in “Dee, donne, Cyborgs. Trasformazione
dell’identità femminile”, Quaderni Canossa, 2003. Ha curato e scritto i testi del libro fotografico “Albinea” (con Giuseppe Bigi), stampato in proprio e ha curato l’edizione del volume di Luciano Monari, Sulla via di Gesù, ed. San Lorenzo.
Il libro presenta una serie di studi sul tema dei diritti umani. Troviamo una prima ricerca sulla giurisprudenza italiana per quanto riguarda la salute dello straniero. Dopo un primo paragrafo dedicato a specificare il tema della salute, prendendo come punto di riferimento i principali documenti degli organismi internazionali dal dopoguerra ad oggi, l'attenzione si è rivolta sulla modalità italiana di affrontare il tema della salute dello straniero. Dalla Costituzione del 1948 sino al decreto Salvini del 2018 molta strada è stata compiuta, come vedremo, ma non sempre in modo positivo e lineare. Si passa poi ad analizzare il documento Dignitatis Humanae del Concilio Vaticano II sul tema della libertà religiosa. Oltre a mostrare alcuni passaggi fondamentali che ne hanno segnato una grande novità nei confronti del magistero precedente in termini di libertà di coscienza e di religione, viene studiata la coerenza interna e, allo stesso tempo, lo sviluppo dei pronunciamenti magisteriali dei pontefici che si sono succeduti al Concilio Vaticano II.
Paolo Cugini Missionario Fidei Donum a Manuas (Amazzonia) è attualmente parroco nel quartiere Compensa di Manaus e professore di filosofia e teologia nella Facoltá Cattólica dell'Amazzonia. Dal 1998 al 2013 è stato missionario fidei donum in Brasile nello Stato della Bahia, come parroco e come professore di filosofia nella Facoltà Cattolica di Feira di Santana. È direttore della collana: Cammini diversi delle Edizioni San Lorenzo di Reggio Emilia. Collabora con diverse riviste italiane e brasiliane di filosofia e teologia. Di recente ha pubblicato: Visioni postcristiane. Dire Dio e la religione nell'epoca del cambiamento, Dehoniane, Bologna 2019; La fuga di Elia. Riflessioni postmoderne sulla religione e il senso della vita, Ed. San Lorenzo, 20192 Reggio Emilia; Chiesa popolo di Dio. Dall'esperienza Brasiliana alla proposta di Papa Francesco, Dehoniane, Bologna, 2020.
La parabola del bambino nel carrello, prigioniero dei codici a barre. La barzelletta impossibile dei paradossi progressisti. Il miraggio di una democrazia meritocratica. Una morale: Siamo in loop. Un cane che fa finta di mordersi la coda ma che in realtà non ha nessuna intenzione di raggiungerla perché gli fa schifo.
P. Wilson ci introduce alla comprensione della rivelazione di Dio da parte di Gesù. Una rivelazione comprensibile solo alla luce della comprensione dell'identità e della natura di Cristo. Tale rivelazione non avviene nel vuoto, ma nel contesto delle azioni e delle parole di Gesù come evento e parole visibili e udibili. Così, i sette "Io sono" di Gesù non sono solo enunciati, ma rivelano; l'identità, la persona, la missione e la relazione di Gesù con il Padre. P. Wilson afferma che è essenziale conoscere la persona e l'identità di Gesù. Cristo, che non è un semplice simbolo di luce ma la luce personificata e incarnata. Gesù stesso è il miglior rivelatore della propria identità, sebbene il Gesù giovanneo sia anche il supremo rivelatore del Padre. Noi, proprio come i discepoli del tempo di Gesù, dobbiamo imparare a camminare alla luce del Signore, anche quando Egli non è fisicamente presente come il Gesù della Storia. Egli è sempre presente come Signore e Cristo della nostra fede.
In questo scritto l'autore evidenzia il ruolo del monachesimo nella formazione spirituale e culturale del nuovo mondo che si profilava dopo il crollo di quello antico, ricordando la figura di Cassiodoro e il suo scriptorium, quella di san Benedetto di Norcia che con la sua regola dettata a Montecassino, propose alla società in rovina un nuovo modello spirituale e sociale che in epoca altomedievale si propagherà in tutta Europa, civilizzando i popoli della Britannia e quelli germanici. Si sottolinea l'importanza della personalità di san Gregorio Magno, il quale diede una prospettiva missionaria al monachesimo benedettino. In epoca carolingia sono ricordati in particolare Paolo Diacono, il più grande storico del tempo, Alcuino che realizzò una rilevante rinascita delle arti liberali e Rabano Mauro, il quale lasciò un'impronta importante, con la sua enciclopedica cultura, al sapere medievale. L'autore, dopo il crollo dell'impero carolingio considera la spiritualità, sviluppatasi tra il X e il XII secolo, con i nuovi movimenti monastici originati da altre esigenze spirituali sorte nella società, non più feudale, ma mercantile del tempo. Prefazione di Jeronimo Pereira Silva.
Attraverso le testimonianze dei confratelli compagni di cammino e i pochi scritti di don Elio conservati, si ricostruisce la vita di un prete medaglia d'oro al valor militare, alla memoria, che nato nel 1913 morì fucilato dai Fascisti a orrende nel 1944.
Don Giuseppe Dossetti, nel fondare la sua comunità, la Piccola Famiglia dell'Annunziata, volle affidarla in modo particolare alla intercessione di quattro Santi, il cui insegnamento egli ritenne fondamentale per l'indirizzo spirituale della comunità stessa. Si tratta di sant'Ignazio di Antiochia (35ca.-107ca.), san Benedetto da Norcia (480-547), san Francesco d'Assisi (1181-1226), santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897). Abbiamo perciò pensato che fosse utile per noi, e per chi ci conosce o vuole conoscerci, presentare questa piccola raccolta di testi, che sono parti di discorsi pronunciati da don Giuseppe Dossetti nel corso degli anni, a partire dagli albori della sua comunità, quando cioè si stava formando nel 1955, fino ad arrivare agli anni '90.
Riflessioni e testi sul sinodo e sulla sua importanza nella vita della Chiesa sono ormai inflazionate e numerose. Questo testo, sullo stile degli esercizi spirituali proposti negli anni dal cardinale Carlo Maria Martini, propone, attraverso alcuni brani del Nuovo Testamento, un itinerario biblico alla scoperta dello stile sinodale come stile di vita cristiana, come dimensione fondamentale della vita della Chiesa insieme a quella missionaria. Dopo la sapiente prefazione di padre Pietro Bovati, illustre biblista, già professore al Pontificio Istituto Biblico di Roma e segretario della Pontificia Commissione Biblica, la prima parte del testo è dedicata ad alcune note previe che aiutano il lettore a comprendere cosa significhi e cosa sia lo stile di vita sinodale. La riflessione attraverso i testi biblici si articola intorno a tre successive direttrici: nella prima la Parola di Dio ci interroga su come Gesù sia modello di vita sinodale attraverso i testi della lettera di San Paolo ai Filippesi, riguardo a Gesù fondamento della sinodalità, il brano dei discepoli di Emmaus di Luca 24 in merito a come Gesù si faccia icona di sinodalità ed infine con il brano di Giovanni 17 si riprende la preghiera del Signore per la sinodalità. Nella seconda parte invece, attraverso i testi evangelici di Matteo 14 e di Marco 9, ci si sofferma sul come gli apostoli abbiano vissuto la sinodalità. Infine nell'ultima parte, riprendendo alcuni passaggi fondamentali del libro degli Atti degli Apostoli ci si interroga su come la Chiesa nascente abbia testimoniato lo stile sinodale. Questi testi biblici dunque hanno lo scopo ed il desiderio di aiutare il lettore a comprendere come il sinodo non sia una struttura burocratica post - conciliare, ma una caratteristica costitutiva della vita della Chiesa, riscoperta e riattuata dal magistero di San Paolo VI e da quello attuale di papa Francesco.