
Educatori si nasce o si diventa? Non è una domanda facile a cui rispondere, di certo - scrive Ferraroli - un educatore può avere per natura delle doti favorevoli alla relazione e all'ascolto, ma per poter esercitare questa professione con dignità e competenza è necessario compiere un percorso di maturazione personale in cui la conoscenza dell'altro nelle dinamiche relazionali e nei meccanismi legati alla crescita e alla relazione vanno prima studiati e poi rielaborati in modo da non trovarsi nella posizione dell'educatore-salvatore che finisce per perdersi insieme al ragazzo che vorrebbe aiutare. Questo volume, rivolto a chi - a vario titolo - svolge un ruolo educativo, affronta le tematiche più importanti legate a questo compito: professione o missione?; Chi sono i ragazzi "oggi"?; Le fatiche dell'educatore; Come gestire l'affettività nel rapporto educativo? Una lettura da cui, soprattutto i più giovani che intraprendono l'azione educativa con entusiasmo e con passione, potranno trarre un aiuto prezioso.
Questo volumetto è un inno alla vita, rivolto soprattutto ai giovani che spesso, troppo spesso, si rinchiudono in un mondo virtuale fatto di cellulari, tablet, tv, social e perdono di vista la realtà, gli amici e tutto ciò che li circonda. Fra Emiliano Antenucci li invita a fermarsi un attimo, a riflettere, a dedicare del tempo agli amici e a loro stessi…
Un itinerario verso la Cresima per l'approfondimento della testimonianza della fede, nato dall'esperienza pluriennale dell'Autore. Il testo accompagna i ragazzi al sacramento della Confermazione, sviluppando il contenuto del Discorso della montagna attraverso la comprensione del senso di diversi simboli: la luce, il sale, la città, il tesoro. Per ogni tappa sono previsti approfondimenti biblici, schede per il lavoro di gruppo, giochi, preghiere. Al termine del volume alcune tappe di preparazione alla celebrazione e una proposta di ritiro spirituale.
Il diavolo Codamozza, alunno del Liceo Minosse, scambia messaggi e e-mail con il suo professore di Tentazioni del biennio: l’obiettivo è contagiare le giovani anime con i loro sette vizi capitali. Ma in azione ci sono anche Luca, apprendista angelo custode, e il suo insegnante di Beatitudini al Liceo Maddalena. Chi avrà la meglio? Sarai tu a deciderlo! E ricorda: Il vizio non ha bisogno di peccati grandiosi, ma di cattive abitudini che, giorno dopo giorno, mettono in noi radici.
Benché si viva in un contesto in cui è difficile parlare di santità, tuttavia non ci si può esimere dal parlarne, poiché è una ineliminabile esigenza del Battesimo nel quale i fedeli sono stati immersi. La santità non è un lusso concesso solo a persone privilegiate, ma una "chiamata" universale, che trova attuazione nel terreno fecondo della "risposta" dei battezzati e produce negli uomini uno stato di vita speciale e soprannaturale, perché essa permette ai fedeli di partecipare alla natura divina e di essere «in grado di gustare sempre più e meglio i tesori della vita divina e progredire fino al raggiungimento della perfezione della carità».
Frutto dell'esperienza di insegnamento e del contatto diretto con i problemi quotidiani della gente, lo studio esamina in modo sintetico, ma organico, le questioni più importanti emergenti in ambito teologico morale sulla sessualità umana, il matrimonio e la famiglia. Sotto la spinta delle prospettive aperte dalle scienze umane e biomediche, in campo laico, e dalle scienze bibliche, patristiche, dogmatiche e pastorali, in campo teologico, questo ambito della morale ha infatti subito negli ultimi cinquant'anni una grande metamorfosi. «Ai nostri giorni stiamo assistendo alla transizione da una visione della sessualità in cui avevano rilievo prevalente la natura, gli atti della procreazione, i ruoli sessuali funzionali alla stabilità sociale, a una visione centrata sulla persona, sulla pervasività della dimensione sessuale, sui vissuti e i significati, sui valori relazionali intersoggettivi della sessualità e, in ultima analisi, sul rapporto fra amore e sessualità. La nostra idea è che il nuovo modello personalista si collochi lungo una linea di continuità ideale con il modello tradizionale, anche se il rinnovato contesto antropologico non potrà restare, alla lunga senza effetti, sulla elaborazione normativa» (dalla Conclusione). Il percorso si articola in due sezioni. La prima affronta le questioni storico-fondative nell'Antico e nel Nuovo Testamento e nella Tradizione, fino ai giorni nostri. La seconda si concentra su alcune questioni etico-pastorali fra le più scottanti e urgenti, offrendo una trattazione volutamente approfondita e distesa.
Nei grandi centri urbani, dove aumenta l’anonimato, le appartenenze sono fluide e si moltiplicano i «non luoghi», le parrocchie sembrano soffrire di un’ impostazione ancora «rurale» che non sembra essere in grado di rispondere ai bisogni spirituali del presente. Nelle città, soprattutto in quelle di grandi dimensioni, la parrocchia è ancora più sfidata a immergersi nelle esperienze del territorio, nei poli che costruiscono socialità e cultura, negli spazi che esprimono bisogni, solidarietà e di democrazia di base. Al tempo stesso, la sfida consiste nel non perdere una delle qualità più belle della parrocchia, ovvero di essere Chiesa tra le case in grado di ascoltare e di interpretare il territorio per annunciare il vangelo a tutti, in ogni luogo.
"La formazione come servizio nella vocazione". Questi contenuti comprendono, oltre alla relazione tenuta al Convegno di Sestri Levante, 27-31 ottobre 1984, l'estratto di alcune lezioni che P. Francesco Tata, allora Maestro dei Novizi della Compagnia di Gesù (Gesuiti), ha proposto ai formatori in Liguria, che si incontrano periodicamente nell'ambito delle attività del Centro Regionale Ligure Vocazioni.
Cos'hanno in comune l'Eucaristia e l'amore coniugale? In una prospettiva originale, ce lo racconta questo opuscolo rivolto alle coppie di sposi o in preparazione al matrimonio, scandendo il parallelismo tra le singole parti della Messa e il vissuto dell'amore sponsale in ogni sua dimensione. Un intreccio illuminato dai brani più salienti del Cantico dei Cantici.
«Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20). L’accorato appello di San Paolo ai Corinzi risuona nelle parole e nei gesti di Papa Francesco, il cui pontificato si caratterizza in modo speciale per il ricorrente invito alla confessione. La via della Chiesa è la misericordia e questa si concretizza nel confessionale dove ogni cuore sinceramente pentito sperimenta il miracolo di una nuova creazione. Siamo tutti peccatori, ci ricorda il Papa anche accostandosi pubblicamente al sacramento della riconciliazione, e tutti abbiamo bisogno di lasciarci ricreare dalla misericordia di Dio.
Qual è il tempo della misericordia? Oggi stesso, ci dice Papa Francesco, ogni momento è prezioso per non lasciare che il peccato prenda dimora fissa nella nostra anima, indurendo il cuore e trasformandoci da peccatori in corrotti. È il demonio che ci fa rimandare la confessione, mentre Dio non vede l’ora di riabbracciarci come il Padre della parabola, di restituire l’innocenza al nostro cuore macchiato dal peccato e trasformarci a immagine del Figlio, che si è fatto mettere in croce per noi affinché noi potessimo diventare come Lui.
Il libretto propone spunti di riflessione sul dono dello Spirito Santo valorizzando brevi testi tratti dai discorsi e dalle omelie di papa Francesco, soprattutto in occasione della Pentecoste; alcuni hanno un carattere colloquiale, altri vertono più direttamente sullo Spirito Santo come dono di Cristo risorto. Papa Francesco vuole indicare ai ragazzi che lo Spirito è un «compagno di viaggio», che cammina con noi nel ritmo della vita di ogni giorno. E indica loro una modalità concreta per conservare viva tale presenza: chiedersi al termine della giornata: «Che cosa ha fatto oggi lo Spirito Santo in me? Quale testimonianza mi ha dato? Come mi ha parlato? Che cosa mi ha suggerito?». Input per imparare a percepire Gesù presente nella storia mediante il dono dello Spirito Santo.
Su questo tema ostico e affascinante - il rapporto tra misericordia e giustizia - si sono incontrati e hanno dialogato a lungo, il Patriarca Francesco Moraglia e il Procuratore aggiunto della Repubblica Adelchi D'Ippolito. L'evento ha suscitato l'attenzione e il coinvolgimento di moltissime persone che hanno affollato, in quella circostanza, la splendida e ospitale Scuola Grande di S. Rocco a Venezia a pochi giorni di distanza dalla chiusura dell'Anno giubilare straordinario della Misericordia. Questa pubblicazione riporta fedelmente gli esiti di quel dialogo originale, suggestivo e ricco di sane provocazioni che possono tuttora rilanciare interrogativi ed offrire, magari, qualche inizio o cenno di risposta.