
Nel dodicesimo volume della collana Catechesi in immagini, Monsignor Martinelli affronta una tematica che spesso emerge nelle conversazioni contemporanee: la dicotomia "Cristo sì, Chiesa no". Molti credono in Cristo, ma rifiutano la Chiesa. Con la sua consueta chiarezza e profondità, l'autore spiega come non sia possibile separare Cristo dalla Chiesa, sebbene sia legittimo fare una distinzione tra i due. Il libro guida il lettore in un percorso di riflessione che approfondisce l'identità di Cristo e della Chiesa, mostrando come esse siano inseparabili nella fede cristiana. Attraverso un approccio originale, il testo si arricchisce di immagini, collegate e illuminate dalle spiegazioni, grazie all'utilizzo di slides PowerPoint che ne esaltano il contenuto, rendendo l'esperienza di lettura più interattiva e stimolante.
100 domande e risposte per farci riflettere - noi Chiesa, popolo di Dio, laici, consacrati, sacerdoti e Vescovi - da tenere nel taschino. Un piccolo lavoro per darci una spinta al cambiamento, per lasciarci affascinare da Dio. Un libro indirizzato da padre Francesco Zambotti - camilliano che ha saputo tradurre attraverso la sua opera vicino ai poveri e agli emarginati in Italia e nel mondo percorrendo la strada di san Camillo - a chi ha il cuore semplice, a tutti coloro che vogliono sentire la verità scorrere nelle vene, che desiderano ascoltare con cuore aperto la nostalgia di un Dio che forse non conoscono ma che percepiscono come esigenza interiore.
Come può l’amore di Cristo per la Chiesa, che è un amore sponsale-verginale, diventare modello dell’amore coniugale? Come possono i coniugi guardare a Cristo, non sposato, per alimentare il loro reciproco amore di sposi? La difficoltà a capire il paradossale accostamento tra Cristo non sposato e la vita matrimoniale si evidenzia nella frequente obiezione sollevata a sacerdoti e religiosi, vescovi e papa compresi: come potete voi che non siete sposati capire i problemi del matrimonio e addirittura dettare norme morali a chi vive in prima persona questa condizione?
Forte della sua lunga esperienza di contatto quotidiano con le fatiche di uomini e donne alle prese con i problemi della concreta esistenzialità coniugale e familiare, l’autore si trova chiamato a comporre insieme professione di psicologo e immersione quotidiana nel ministero pastorale, come vicario generale e parroco.
L’originalità del suo lavoro consiste nel coniugare sapientemente quattro registri tematici: lo scavo esegetico attorno all’amore nel rapporto uomo-donna, la riflessione teologica, l’apporto delle scienze umane e la prospettiva pedagogico-pastorale.
Da fine psicologo e attento teologo, egli stabilisce una feconda convergenza tra le dinamiche dell’amore secondo le più recenti acquisizioni delle scienze umane affrancate da remore ideologiche. Per questo diventano convincenti e credibili le sue proposte spirituali e pastorali attorno all’educazione all’amore, al matrimonio e alla famiglia.
Note sull’autore
Giuseppe Versaldi è sacerdote della diocesi di Vercelli dal 1967. Si è laureato in diritto canonico e licenziato in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana ed ha conseguito il titolo di avvocato presso la Rota Romana. È stato professore ordinario alla Gregoriana fino al 1994, quando è stato nominato vicario generale nella sua diocesi, dove è anche parroco. Tiene corsi alla Gregoriana e alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sezione di Torino, ed è votante presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nel 1976 ha fondato in diocesi il consultorio familiare e ne è direttore. Ha pubblicato L'oggettività delle prove in campo psichico, Morcelliana, Brescia 1981 e molti articoli su riviste specializzate e divulgative.
Questo libro inaugura una serie di pubblicazioni di testi inediti di padre Romano Scalfi (1924-2016). Con il tomo Cristo in mezzo a noi inizia la pubblicazione di omelie predicate nelle messe e nelle divine liturgie in rito bizantino, assieme a catechesi e meditazioni tenute in varie circostanze a partire dal 2009.
La raccolta restituisce la figura di padre Scalfi a partire dal suo carisma sacerdotale, speso nella cura delle persone che si sono raccolte attorno a lui attraverso l’opera di Russia Cristiana, frequentando i gruppi di fraternità da lui seguiti o semplicemente incontrandolo a Villa Ambiveri, il luogo in cui ha abitato negli ultimi anni della sua vita.
In questi testi confluisce una lunga esperienza umana e cristiana, alimentata da varie fonti di saggezza spirituale: la cara memoria degli anni dell’infanzia e della formazione nel seminario di Trento, la tradizione orientale coltivata a partire dagli anni della frequenza al Russicum dal ‘48 al ‘53, l’esperienza dell’editoria clandestina dell’Unione Sovietica, di cui è stato un divulgatore fin dagli anni ‘60, e soprattutto la grande passione per l’ecumenismo. Padre Romano ha voluto raccogliere tutta questa ricchezza di esperienza attorno a un unico centro: Cristo presente nella sua Chiesa e in tutte le circostanze della vita.
I volumi di questa serie restituiscono perciò il percorso di un'intera esistenza, quasi un lascito spirituale attraverso cui conoscere padre Scalfi e coltivarne la memoria.
Arricchisce il volume una Introduzione di s. ecc. Paolo Pezzi, arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca, che conobbe a lungo padre Romano.
"Questo libro raccoglie alcune riflessioni che ero solito inserire nel bollettino della parrocchia e che poi ogni domenica durante la Messa delle 8.30, la Messa dei bambini, commentavo usando esempi tratti dalla loro vita. Tuttavia, con il tempo, mi sono reso conto che anche gli adulti desideravano che parlassi loro nello stesso modo. Perché questa pedagogia, questo modo di presentare il cristianesimo? La fede ha bisogno di essere verificata nella vita, perché solo così acquisisce consistenza e crea una nuova civiltà. Che cosa fece san Benedetto, che cosa fecero i gesuiti quando giunsero in questi luoghi? Dimostrarono come l'incontro con Cristo cambi il cuore e definisca un nuovo criterio per vivere, trasformando la vita e rendendola più umana. Che cos'è la vita senza tutti quei dettagli che la realtà ci chiama a vivere ogni giorno? Il bagno, la cucina, la sala da pranzo o la camera da letto fanno parte della realtà, e se Cristo non cambia anche la maniera di usare il bagno o di mangiare, significa che è puro moralismo. Come ha affermato Benedetto XVI: 'Il contributo dei cristiani è decisivo solo se l'intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà." (Aldo Trento)
Preghiere tratte prevalentemente dalle Omelie di Paolo VI quando Egli parlava soprat-tutto ai giovani, indicando ad essi Cristo come il loro Messia. Preghiere dunque per i giovani, ma che bene interpretano anche le esigenze degli adulti. Preparate per l'anno centenario della morte di S. Giovanni Bosco, Apostolo della gioventù, sono affidate anche a tutti coloro che oggi nella Chiesa hanno la grande missione di condurre le giovani generazioni alla scoperta di Cristo. Quel Cristo che Paolo VI, grande credente e grande poeta, ha cantato innumerevoli volte, nelle forme più entusiaste ed elevate. In un meraviglioso discorso-preghiera tenu-to a Manila il 29 novembre 1970, Paolo VI con-fessava: "Io non finirei mai di parlare di Lui". Ma Paolo VI ci insegna soprattutto a "parlare a Lui": di noi, della Chiesa, del mondo. E a Paolo VI, amico dei giovani, maestro di preghiera e di vita, la nostra riconoscente memoria.
È un volume pensato per adolescenti-giovani che affronta problemi e interrogativi del mondo giovanile. Attraverso una serie di racconti, non didattici ma provocatori, si immagina i giovani come sono per lo più: suggestionati dalle proposte di vita dei mass media, dalla pubblicità, dalle mode e dall'ambiente che li circonda e fortemente diffidenti nei confronti della proposta cristiana, vista come nemica della gioia di vivere.
Tutto minaccia di seppellire l'Uomo: l'ingorgo delle cose, la frenesia, la comunicazione digitale... È tempo di fermare la più perniciosa desertificazione della terra! Ecco: per ricordare la prima urgenza d'oggi sono nate queste pagine.

