
Una favola per ogni domenica. Quale modo migliore per riecheggiare la Parola di Dio se non attraverso i linguaggi delle favole? Delle vere e proprie storie per approfondire il Vangelo di ogni domenica. Il genere della favola, afferrando mente e cuore, è in grado di condurre alla riflessione personale.
Lettura continua del Vangelo di Matteo: viene letta e meditata la parte che riguarda il discorso sulla missione, la predicazione, le pa-rabole, la rivelazione di Gesù, la trasfigurazio-ne, il discorso sulla comunità dei discepoli, il passaggio di Gesù dalla Galilea alla Giudea. Il testo è suddiviso in 12 icone che contengono analisi e approfondimenti dei brani indicati.
Lettura continua del Vangelo di Matteo: viene letta e meditata la parte che riguarda l'infanzia di Gesù, i fatti inaugurali, il discorso della montagna, i gesti e le parole. Il testo è suddiviso in 12 icone che contengono analisi e approfondimenti dei brani indicati.
Facendo seguito alla prima parte edita dalla Marcianum Press nel 2014, l'opera affronta i cc 9-16 del Vangelo secondo Marco. Il commento mira non solo alla comprensione letterale del testo, ma anche a recepire il suo messaggio teologico per aiutare la maturazione della fede. Inoltre, pur concentrandosi sulle dodici icone individuate nel testo, si estende anche ai restanti brani per dar modo al lettore di avere un quadro organico del pensiero di Marco. L'analisi è corredata da brani di approfondimento pastorale o biblico-teologico e da brani presi dal Catechismo della Chiesa cattolica per sviluppare linee di approfondimento catechetico.
L’Italia è un Paese cattolico? Nel momento in cui il ruolo dei cattolici in politica torna a far notizia, la domanda sembra di stretta attualità. Ma, al di là della politica, e dei suoi valori («negoziabili» e «non negoziabili»), coloro che si dicono cattolici come la pensano realmente a riguardo di questioni quali il potere, il denaro, il sesso, ma anche la spiritualità, la gerarchia, e la solidarietà?... E, soprattutto, come vivono questa loro, più o meno dichiarata, appartenenza alla fede cattolica? Anfossi e Valli si interrogano e si addentrano in una sorta di inchiesta a tutto campo — senza falsi pudori e con grande schiettezza — per cercare di capire come è vissuta la fede cattolica oggi in Italia e come l’appartenenza, vera o presunta, a questa fede incide sulla politica.Alcune risposte sconcertano, altre alimentano la speranza e sono un invito al rinnovamento, prima di tutto interiore.
È ricco e suggestivo il percorso proposto in queste pagine che attingono abbondantemente dal quarto Vangelo. La scelta di concentrarsi su talune figure che attraversano il testo consente di approfondire il loro singolare rapporto con Gesù e di scoprire come l'incontro col Signore sia ciò che cambia realmente la vita di ogni persona. L'incontro con Gesù avviene in modi differenti e in genere ha sviluppi imprevisti; sempre, però, accade nella storia delle persone e delle comunità, provocando e interpellando. E le chiama ad un salto di qualità nella fede, nell'amore e nella speranza. Così, in queste pagine, si susseguono le vicende dei personaggi che caratterizzano la scena evangelica - dal Battista ai primi discepoli e a Nicodemo, da Pietro al "discepolo amato", dalla donna samaritana a Pilato, da Lazzaro a Tommaso, per evocarne solo alcuni - ma c'è sempre Qualcuno che rimane l'Unico necessario, ossia il Signore Gesù. [...] Gesù Cristo è sacramento di Dio e la Chiesa è sacramento di Cristo; per questo tutto, nella comunità ecclesiale, si fonda su Gesù e da Lui prende forza, valore e significato. Al di fuori di Lui è smarrita la dimensione sacramentale, tutto si "snatura" e decade a puro funzionalismo, pura psicologia o mera attività sociale. Possano, coloro che si cimenteranno in questo percorso tra le storie e i personaggi del Vangelo secondo Giovanni, crescere nel loro incontro col Signore Gesù e nell'appartenenza alla Chiesa per riuscire a credere, amare e sperare come richiede ogni vocazione cristiana, qualunque essa sia. (dalla Prefazione di Francesco Moraglia)
Un libro che fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo. Anche le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio, e suggerire strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. I capitoli sono divisi in base ai tempi liturgici e possono diventare un valido strumento per la catechesi. Questa nuova edizione contiene un racconto inedito, una presentazione di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e la postfazione di don Emilio Salvatore, direttore della rivista “Bibbia Ieri e Oggi- della Elledici.
Quattro sono le categorie di persone a cui il testo si rivolge: gli operatori pastorali, che sperimentano ogni giorno i limiti dell'impostazione catechistica tradizionale e si interrogano sulla possibilità di nuove vie; coloro che faticano a trasmettere la fede ai propri figli e percepiscono che, per comunicarla efficacemente, dovrebbero rimettersi in discussione e riscoprirla in forme nuove; chi non sa se è credente oppure no, ma si sente respinto da una diffusa interpretazione moralista e devozionista del cristianesimo; tutti i non credenti, che mantengono aperto lo spazio della ricerca. Ciò che l'autore propone non è un repertorio di argomenti, e tantomeno di tecniche, per convincere qualcuno a credere, ma una riflessione sulla necessità di un nuovo approccio al Vangelo da parte degli stessi credenti. Si tratta di uscire dal mondo chiuso e rassicurante a cui si è abituati per avventurarsi in territori sconosciuti - quelli che papa Francesco definisce "periferie dell'esistenza" - imparando, con la libertà dello Spirito, a comprenderne e a parlarne i linguaggi.
«Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». Nella sua prima esortazione apostolica, papa Francesco dedica uno spazio significativo al tema delle sfide che riguardano la città. Che cosa può dire il cristianesimo alle nuove realtà urbane e alle persone che le abitano? Occorre mettersi al servizio di un dialogo difficile, offrendo una prospettiva che illumina la stessa teologia dell'evangelizzazione. Le tre sezioni in cui si articola il volume - che in appendice riporta anche un breve saggio sul tema della teologia pubblica - riguardano il vedere, il discernere e il giudicare la realtà urbana alla luce della fede, attraverso una analisi e una lettura del contesto multiculturale e multireligioso, con la prospettiva dell'accoglienza e del dialogo. L'approccio ai temi è di carattere multidisciplinare - dalla sociologia alla filosofia, dalla teologia alla Bibbia e alla storia - con l'intento di rivolgere lo sguardo a una realtà che fa parte della vita di tutti, ma nello stesso tempo rimane per tanti aspetti difficile da indagare e da vivere.
Il testo nasce come sussidio per accompagnare gli adolescenti e i giovani a entrare, quotidianamente, in contatto con il Vangelo, pregandolo, meditandolo, confrontando con le sue pagine la propria vita attraverso alcune domande. I quattro Vangeli vengono riproposti, ognuno, in trentuno step, uno per ogni giorno del mese; così che ciclicamente i giovani possano rileggerli integralmente durante tutto l'anno. La proposta, elaborata sullo stile della Lectio divina da un teologo, una catechista, un seminarista e alcune monache, è preceduta da un'invocazione allo Spirito. Inoltre ogni brano è accompagnato da un commento, una serie di domande per scendere in profondità ed elaborare una risposta di vita, una preghiera conclusiva.
"Perché andate in carcere?", "Chi incontrate lì?", "Cosa volete offrire alle persone recluse", "Quali attese vi accompagnano? E quali sentimenti?". E "noi che non facciamo volontariato in carcere, possiamo fare qualcosa per i reclusi?". Queste le domande principali a cui il libro intende rispondere. E l'autore prova a farlo con linguaggio semplice, narrando l'esperienza di un gruppo di donne e uomini di Azione cattolica che, dentro e fuori il carcere, hanno accolto la sfida di provare a stare accanto ai reclusi e alle loro famiglie con lo stile evangelico delle opere di misericordia.