
Un percorso limpido e profondo attraverso il magistero di papa Francesco. In queste pagine di Stefania Falasca, vaticanista e amica personale del Papa, si dipanano le "vie maestre" del pontificato: il ritorno al Vangelo, la riscoperta della sinodalità, il primato della misericordia, l'opzione per i poveri, il dialogo interreligioso e la tensione ecumenica. Con rigore e partecipazione, l'autrice mostra come Francesco, figlio del Concilio, non innova per rottura ma per fedeltà alla tradizione viva, guidato dallo Spirito e animato dal desiderio di una Chiesa vicina all'uomo, capace di testimoniare la gioia del Vangelo nel mondo contemporaneo. Attraverso memorie personali, citazioni preziose e un'attenta ricostruzione delle radici teologiche e pastorali del pontificato, il testo restituisce una visione organica del cammino della Chiesa oggi: una Chiesa in "uscita", povera, fraterna, generativa, fedele al mandato del Signore.
Francesco è il papa che ha saputo "innescare processi", cioè seminare stimoli per un cambiamento che solo col tempo potrà dare i suoi frutti e ora suscitano attenzione, discussioni, confronti e primi cambiamenti. Una magistrale confessione sulla rivoluzione e sul cambiamento che vorrebbe fosse attuato alla luce delle parole di Gesù che nei vangeli ha spesso utilizzato l'immagine del seme e del seminatore. È necessario sostare a fianco di questo grande pastore e meditare sui semi che egli ha gettato nel vasto campo della Chiesa e del mondo, senza preoccuparsi che venissero accolti e trovassero subito il terreno favorevole. Dieci punti forti, dieci piccoli semi che papa Francesco affida a ciascuno per avere fiducia nel futuro, un mondo migliore, un'educazione all'altezza delle esigenze dei giovani, una pace duratura, un'economia più giusta, rapporti umani di valore e la gioia di chi ha riconosciuto la bellezza della vita e l'amore di Dio per tutti gli uomini.
Ogni giorno nell'Ufficio di corrispondenza del Papa arrivano migliaia di lettere, disegni e messaggi dei bambini. I più piccoli si rivolgono a Francesco con fiducia e confidenza, spesso in maniera buffa e fantasiosa, aprendogli il cuore sulle loro paure e le loro speranze: la scuola e i nonni, la pace e la guerra, Totti e Messi, la tv e la fede. In questa raccolta, i pensieri delle "letterine" incontrano le parole del Pontefice, che racconta di sé, della sua Prima Comunione, della propria infanzia. Perché, dice Papa Francesco, "solo i bambini possono insegnarci di nuovo a sorridere e a piangere". Età di lettura: da 6 anni.
Antologia di interventi e discorsi di Papa Francesco composta da una delle persone più vicine a Papa Francesco. Lucio Brunelli sceglie 10 parole-chiave del pontificato: misericordia, stupore, missione, Vangelo, periferie, scartati, creato, discernimento, mondanità, tenerezza. In 10 parole viene così sintetizzato, dalle parole stesse di Papa Francesco, un intero pontificato.
Il libro raccoglie le catechesi del Papa sullo Spirito Santo e alcuni suoi testi preparati per particolari occasioni. Da quelle pagine si snocciola un bel percorso che accompagna ogni credente alla comprensione di Colui che è Dio stesso. Preziosa perla che introduce le catechesi e i discorsi del Papa sullo Spirito Santo è il commento di Salvatore Martinez. A partire dalla sua esperienza di accompagnamento e guida di uno dei più vivaci e numerosi movimenti ecclesiali italiani - il Rinnovamento nello Spirito Santo - introduce i testi di papa Francesco con una particolare profondità e intensità, attinta alla sua personale esperienza di preghiera, invocazione, guida.
Il testo raccoglie tutte le quindici catechesi di papa Francesco dedicate alla Messa, in particolare alle diverse parti della liturgia eucaristica, che comincia con il segno della croce - da insegnare bene ai bambini fin da piccoli - e si conclude con l'invio del credente alla vita di tutti i giorni. È un vero e proprio vademecum per comprendere e approfondire il significato teologico della celebrazione eucaristica, imprescindibile dagli aspetti liturgici. La Messa deve trasformare la vita in una «Pasqua fiorita»: questo l'invito di Francesco rivolto a tutti e a ciascuno. Preziosa perla che introduce le catechesi è il commento di don Luigi Maria Epicoco. Puntualizza passaggi, fa emergere sfide, lo rende un testo per entrare nel mistero eucaristico celebrato sacramentalmente e vissuto nella vita di ogni giorno.
È possibile conciliare spiritualità e vita quotidiana? Lavoro e preghiera? Quanto la preghiera può aiutare nel lavoro e quanto il lavoro può diventare esso stesso "preghiera"? Si può ritrovare la serenità nel turbine degli impegni ed eliminare lo stress che affligge molte delle nostre giornate? Gli autori, monaci dell'abbazia benedettina di Münsterschwarzach, in Germania, riflettono su questi temi e rispondono a queste pressanti domande facendo riferimento alla Regola di san Benedetto e al motto ora et labora. Il cammino verso Dio, verso la completezza e l'integrazione tra spiritualità e quotidianità si può intraprendere a partire dalla preghiera e dalla benevolenza nei confronti di chi ci circonda. È un itinerario lungo, anche faticoso, ma che vale la pena percorrere. "Chi cerca Dio non deve ritirarsi dalla vita quotidiana, ma lasciare che questa venga permeata e trasformata dalla preghiera e dalla meditazione. In questo modo, il motto benedettino ora et labora può aiutarci a vivere una vita spirituale che non abbandona il mondo per giungere a Dio, ma che trova Dio in ogni cosa." (Anselm Grün - Fidelis Ruppert)
Chi sono io? Questo interrogativo riguarda sempre tutti noi. Tuttavia, le persone spesso rispondono alla domanda sulla propria identità non con ciò che le definisce davvero nel profondo, ma definendosi con il ruolo che svolgono socialmente e in privato: figlia, genitore, manager, insegnante, pensionata... Molti quindi intendono il diventare sé stessi proprio come diventare una versione ancora migliore di questo ruolo: invece di trovare la propria identità, lavorano per ottimizzarsi. Per sapere chi sei veramente, devi prima conoscere te stesso, con tutti i tuoi talenti e difetti. Se ottimizzarsi presuppone di riuscire a eliminare tutti i "punti deboli" del proprio Io, diventare sé stessi significa piuttosto scoprirsi e imparare ad amarsi. Ciò ha un impatto anche su chi ci sta vicino, perché solo chi conosce sé stesso può andare incontro agli altri in modo sincero.
Ricca e densa meditazione, a metà tra il dato di pensiero e l’esperienza, sulla vecchiaia e i suoi significati umani e spirituali da parte di una delle personalità di Chiesa più conosciute a livello internazionale. La vecchiaia, oggi, è un’età della vita considerata “di scarto” dalla società: l’autore, invece, ne riabilita il valore pieno e autentico, identificando pure il senso profondo del rapporto tra vecchiaia, compimento di un’esistenza e attesa per la resurrezione. Un piccolo testo, un gioiello di sapienza e di umanità.
Angelo Scola, (Lecco 1941), teologo e cardinale, è stato vescovo di Grosseto, patriarca di Venezia e arcivescovo di Milano. In precedenza era stato anche Rettore della Pontificia Università Lateranense. Considerato uno dei teologi più rilevanti a livello internazionale, ha dato avvio anche alla Fondazione Oasis per il dialogo con il mondo islamico. È autore di numerosi libri tra i quali Ho scommesso sulla libertà (Solferino 2018) e Dio ha bisogno degli uomini (Rizzoli 2016).
Il testo presenta tre lezioni e un’assemblea – i cui testi sono rimasti inediti – di don Luigi Giussani con i giova- ni universitari di Comunione e Liberazione durante un corso di Esercizi spirituali nel 1985. Don Giussani intrave- de nella società un atteggiamento diffuso: la paura della propria umanità, legata all’incertezza sulle proprie esi- genze costitutive. È la «bancarotta dell’umano», come la definisce Giussani, che propone un ribaltamento di prospettiva: le esigenze del cuore si riattivano solo gra- zie a un avvenimento, all’incontro con un “Tu”. Questo è il cristianesimo nel mondo: l’incontro con il Mistero fatto carne, presente nella compagnia della Chiesa, che ride- sta l’umano e accende la speranza.
Luigi Giussani, (Desio 1922 – Milano 2005), sacerdote, teologo e insegnante, studia e insegna nel Seminario di Venegono. Dal 1954 al 1967 è docente di religione al Liceo G. Berchet di Milano. Dal 1954, dall’interno dell’A- zione Cattolica, si impegna in Gioventù Studentesca. Nel 1969 dà vita al movimento di Comunione e Libera- zione, oggi presente in novanta Paesi del mondo. Dal 1964 al 1990 è professore di Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato proclamato servo di Dio dal 2012. Attualmente è in corso la fase diocesana della causa di beatificazione. È autore di numerosi libri, tradotti in diverse lingue.
La liturgia, centro della vita cristiana, è anche il cuore pulsante della nuova edizione, rivista e aggiornata del libro di Aurelio Porfiri, Abisso di luce. La liturgia attraverso gli scritti di Divo Barsotti. Queste pagine offrono un viaggio profondo e ispirato nella visione liturgica del sacerdote e mistico Divo Barsotti, figura cardine della spiritualità contemporanea. Attraverso un'analisi sapiente e meditativa, Porfiri esplora l'essenza della liturgia come luogo privilegiato di bellezza e della comunione con Cristo che culmina nel Sacramento eucaristico.
In un'epoca senza maestri ricordiamo Joseph Ratzinger-Benedetto XVI con gli scritti dei cardinali Angelo Bagnasco, Willem Eijk, Gerhard L. Müller, Mauro Piacenza, Pierbattista Pizzaballa, Camillo Ruini, Robert Sarah, George Pell e Matteo Zuppi. Completano il libro le riflessioni di monsignor Giampaolo Crepaldi e di padre Santiago Cantera Montenegro, priore dell'Abbazia benedettina di Santa Cruz del Valle de los Caídos in Spagna. Introduzione di Peter Seewald.