
Raccolta antologica delle Lettere di Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedi Santo (dal 1979 al 2005) e altri testi dello stesso Pontefice in tema di Eucaristia e Sacerdozio. Il libro e un grande tesoro teologico e spirituale sul sacerdozio ministeriale e l'Eucaristia cone doni per la Chiesa. Con una Presentazione del Card. Dario Castrillon Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero. IL volume si avvale di un indice analitico per la consultazione, ed e pertanto utilizzabile come opera di studio e di ricerca. L'allestimento raffinato -il volume e arricchito con la riproduzione di capolavori d'arte- rende il libro adatto per essere donato.
In questo libro l’Autore legge l’esperienza carismatica di Sant’Annibale Maria Di Francia alla luce della categoria del discernimento. Quando poi il cammino di un Fondatore e di un iniziatore di molte opere educative e sociali si confronta, giorno dopo giorno, con i desideri, i sogni e le difficoltà, con gli ideali e gli ostacoli, allora più che mai s’impone il discernimento della Divina Volontà: Signore, cosa vuoi che io faccia? Questa intima dimensione spirituale di sant’Annibale lo ha reso un maestro di discernimento. L’Autore guida alla scoperta del dono del “discernimento”, ripercorrendo l’esperienza di un Santo del nostro tempo, che in questo dono ha trovato una chiave della propria santità e una luce costante per la missione di evangelizzazione e di promozione umana dei fratelli e delle sorelle, dei piccoli e dei poveri. Il libro è un aiuto, alla scuola di sant’Annibale, per riscoprire nelle scelte piccole e grandi della propria vita, il valore di guida e la preziosa importanza del discernimento.
Importante opera che si fa leggere con vivo interesse sia per la grande competenza e per lo stile degli autori, sia per la storia e i vari aspetti della vita di santa Gemma Galgani In questo libro si analizzano in modo completo e nuovo tre aspetti fondamentali di santa Gemma Galgani: la profondita della mistica, la sua complessa personalita e la storia umana,drammatica e difficile. Ne viene fuori uno straordinario quadro di intensa spiritualita e di cruda realta, descritto dagli autori con efficacia espositiva e con rara perizia.
L'autore, riconosciuto e stimato studioso della presenza della Vergine in Santa Veronica Giuliani, suddivide il presente lavoro in due parti. Nella prima introduce il lettore attraverso dei lemmi chiave ad una giusta comprensione teologica della dottrina mariana di santa Veronica Giuliani. Nella seconda parte compie una scelta antologica di brani su Maria, ritenuti dagli esperti in materia spirituale pagine teologicamente, spiritualmente ed esteticamente di altissimo livello di tutta la letteratura mistica mariana, offrendo cosi' un ulteriore aiuto a coloro che tendono ad una perfezione cristiana.
Il volume presenta in forma completa il ricco e suggestivo magistero di Giovanni XXIII sull'Azione cattolica nel corso del suo incisivo pontificato, durante il quale indicò all'associazione il "cammino giusto" da percorrere per un autentico rinnovamento, in presa diretta con le acquisizioni che maturavano ocn il Concilio Vaticano II. Il percorso è ricostruito attraverso i tanti discorsi, messaggi, incontri avuti dal "papa buono" con l'Azione cattolica radicata in tutto il mondo, restituendo per la prima volta un quadro compiuto, che illumina un altro aspetto di questa figura di santità, "(...) prete segnato a fuoco dalla familiarità con Cristo, e di null'altro preoccupato se non del nome, del regno e della volontà di Dio" (dalla Prefazione di Loris Francesco Capovilla).
Universalmente noto e caro alla devozione popolare, Antonio (Lisbona c. 1195-Padova 1231) è rimasto a lungo ai margini della ricerca storica di ampio respiro, eppure per molti aspetti costituì la principale figura di raccordo tra Francesco d’Assisi e il francescanesimo, tra il fondatore e l’Ordine. Canonico regolare formatosi nelle più prestigiose scuole del Portogallo, passò tra le fila dei Minori nel 1220, proprio mentre si stava consumando il primo grave strappo tra Francesco e i suoi seguaci. Santo, chierico e dotto, rappresentò quanti avevano accettato le trasformazioni dell’Ordine in senso sacerdotale e il pieno inserimento dei frati nelle strutture ecclesiastiche e negli ambienti universitari. Recepì la sostanza della proposta cristiana di Francesco e nello stesso tempo prese coscienza dei problemi che essa poneva ad un movimento in crescita e in fase di difficile transizione. Antonio non appartenne ai primi “compagni” di Francesco e nella sua opera non ricordò mai l’Assisiate (il quale, invece, gli riconobbe un magistero carismatico prima ancora che accademico), ma dopo la sua rapida canonizzazione (1232) nell’Ordine ci si preoccupò subito di recuperare la sua “francescanità”, rimasta nell’ombra, di rivendicare attraverso di lui il valore della cultura e degli studi, di esaltarlo come un modello di santo, complementare a Francesco, capace di passare dallo studio alla predicazione, “dal Libro” (la Sacra Scrittura) “alla folla”, di unire santità e cultura, di rappresentare, dunque, l’Ordine con le caratteristiche che esso andava assumendo alla metà del Duecento.
Questo volume analizza l’Antonio francescano, la sua vita, la sua collocazione nel francescanesimo, il suo patronato sulla città di Padova, per ripercorrere, infine, alcuni momenti della storiografia antoniana del Novecento, che conobbe una fase di rinnovato fervore a partire dalla sua proclamazione a santo dottore della Chiesa (1946)
Il volume percorre in parallelo le vite dei due santi accomunati oltre che del giorno della canonizzazione dallo stesso nome scelto per il pontificato : GIOVANNI. (XXIII° per Angelo Roncalli, PAOLO II° per Karol Wojtyla).
Si divide in tre grandi parti:
1° due vite e due epoche a confronto che contiene capitoli quali: il paese d’origine, la data di nascita, la famiglia e la vocazione;
2° le grandi sfide che hanno dovuto affrontare: il papato, i grandi eventi, i viaggi
3° due carismi e spiritualità a confronto: i santi protettori, il giudizio su padre Pio, la situazione politica mondiale, il segreto di Fatima...
Ogni capitolo è illustrato da foto originali che documentano visivamente le situazioni vissute dai due papi santi evidenziando così impressionanti parallelismi pur in epoche così diverse.
Con lo schema del gioco a tappe i concorrenti avanzano sul tabellone di tanti passi quanti ne indica il dado che ciascuno tira a turno. Ma il cammino comporta premi e penalità, soprattutto se si incappa nella casella del terribile LUPO di Gubbio che si sposta lungo il percorso rappresentando sempre un pericolo per tutti. Solo chi avrà raccolto tutti i suoi pani (carità, povertà, umiltà e semplicità) nella propria scheda – cesta dei pani e avrà risposto correttamente alle domande sulla vita di san Francesco potrà arrivare alla Perfetta Letizia vincendo la partita! Giocano da due a quattro giocatori, il gioco si può articolare su due livelli: il più semplice senza le domande e il più articolato con le domande a cui rispondere dopo ogni tiro del dado.
Quando si pensa alla medicina medievale è quasi automatico figurarsi scene da in-cubo. Ma siamo di fronte a un’immagine falsata: il Medioevo è stato un periodo molto fecondo sia per la medicina che per la chirurgia, durante il quale gli insegna-menti dei grandi dell’antichità si sono uniti alle conoscenze portate in Europa dagli Arabi e all’esperienza dei singoli medici. Negli erbari medioevali, le piante vengono descritte, illustrate tramite miniatura e classificate in base alle modalità di raccolta e alle patologie che sono in grado di curare. Santa Ildegarda di Bingen, monaca bene-dettina e intellettuale poliedrica (mistica, compositrice, poetessa, filosofa), sarà il punto di riferimento della medicina monastica medievale. L’abadessa nel suo erbario dà dei precisi ragguagli su come e con cosa bisogna usare le spezie e le erbe aroma-tiche in modo efficace per curarsi secondo natura.
GLI AUTORI
Marcello STANZIONE è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordi-nato Sacerdote nel 1990. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Mi-lizia di San Michele Arcangelo – www.miliziadisanmichelearcangelo.org per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli.
Elisa GIORGIO è nata a Salerno il 6 novembre 1983, laureata in Chimica e Tecno-logia Farmaceutiche, dal 2011 svolge la professione di farmacista specializzata in Fitogemmoterapia sistemica, in riconoscimento ed uso delle piante officinali, in Flo-riterapia metodo di E. Bach e in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo della mente.
Che cosa prova?” mi chiese Padre Serafino.
“Una quiete e una pace inesprimibili” risposi.
“La gioia che prova è cosa da nulla in confronto a ciò che provano coloro di cui è detto che (1Cor 2,9). Che prova ancora?”
“Un indicibile calore”, gli risposi.
“Quale, amico mio? Siamo in un bosco in pieno inverno e tutt’intorno a noi c’è neve. Qual’è questo calore che lei prova?”
“Come se mi bagnassi in acqua calda – gli risposi – sento un profumo a me ignoto”
“Lo so, lo so – mi disse – Il profumo che lei sente è quello dello Spirito di Dio. Ed il calore di cui parla non è nell’aria, ma in noi. Riscaldati da esso, gli eremiti non temevano il freddo dell’inverno, poiché indossavano la veste della Grazia, che sostituiva quella materiale. Il Regno di Dio è nel nostro intimo e la condizione in cui ora ci troviamo ne è la prova. Ecco che significa essere pieni dello Spirito Santo”
«A questo tende tutta la teologia di San Tommaso: a condurci a vivere una vita intima con Dio». Questa frase di papa Pio XI può servire a sintetizzare il percorso di ricerca qui intrapreso dall’Autore. Infatti, la Summa contra Gentiles è considerata spesso come una sorta di manuale filosofico-teologico, povero di spiritualità, e invece in quest’opera si può rinvenire una ricchezza spirituale il cui fulcro è la riflessione di Tommaso sulla felicità, che si potrà avere in pienezza solo quando godremo della visio Dei per essentiam e ciò sarà concesso all’uomo unicamente da Dio stesso. Per illustrare questa verità Tommaso utilizza lo schema di exitus-reditus, ripercorrendo “a ritroso” l’itinerario di ricongiungimento a Dio dopo la separazione ad opera del peccato. Nella Summa contra Gentiles Tommaso si rivela un abile pedagogo: non ci parla ex cathedra, ma ci prende per mano e ci conduce alla scoperta della dignità di essere persone e della bellezza di essere creature amate da Dio. Non ci insegna a contemplare, ma ci rivela l’importanza della contemplazione. Non ci spiega come essere felici, ma ci dice in cosa consista la vera felicità. Non ci spiega come giungere alla beatitudine, ma afferma che solo questa è il fine ultimo dell’esistenza umana. In nessun caso si impone sul lettore chiedendogli di abdicare al suo desiderio di ricerca e di conoscenza della verità, ma lo sprona e percorrere questo cammino di contemplazione e di conoscenza mistica.