
Un giovane di 15 anni, etichettato come "ritardato" sin dalla nascita, intraprende un pellegrinaggio verso Lourdes non certo alla ricerca di un miracolo, ma per poter incontrare la giovane di cui si è perdutamente innamorato: Bernadette. Sarà un viaggio nei meandri della vita, un cammino lungo il quale porre quelle domande difficili a cui nessuno intende mai rispondere, un itinerario di crescita personale in cui i confini tra passato presente e futuro si vanno sfumando svelando prospettive di vita nuova.
Il volume propone una riflessione sulla spiritualità di S. Teresa di Lisieux a partire dai suoi scritti e dalla testimonianza di vita. "Nel cuore della Chiesa, mia Madre, sarò l'Amore", è una piccola e semplice frase scritta da Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Eppure, nella semplicità di queste parole si racchiude il messaggio della Santa carmelitana, un messaggio di speranza, di carità, di fiducia, di abbandono, che fa da trait-d'union con il messaggio effimero del mondo che cerca di allontanare l'uomo dalla vita e dalla speranza. Accostarsi agli Scritti di Teresa di Lisieux, significa avvicinarsi a Dio attraverso il vivere quotidiano della Buona Novella del Vangelo, ovvero sperimentare l'Amore di Dio per ognuno di noi indistintamente. Tra le righe dei suoi Scritti tutti possiamo ritrovare la consolazione e la speranza di poter ancora credere che l'Amore tutto cambia e tutto può ottenere dal cuore dell'uomo. Teresa di Lisieux ha incarnato tutto questo, l'apertura agli emarginati, ai più bisognosi, a tutti coloro che si sentono discriminati, ma la sua forza spirituale era rinchiusa nella parola universale capace di cambiare il mondo: l'Amore.
Ad Alessandria d'Egitto, alla fine del III secolo, si diffuse la fama della giovane Caterina, di nobile famiglia cristiana, testimone coraggiosa della sua fede. Dopo aver trionfato in un pubblico dibattito con vari pensatori pagani, voluto dall'imperatore, venne martirizzata per il suo amore a Cristo.
Vincenzo Ferreri nasce il 23 gennaio 1350 a Valenza (Spagna). A circa diciassette anni, nella sua città, entra nell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Tappe della sua formazione spirituale e culturale saranno anche Barcellona, Lerida e Tolosa. È presto conteso in diverse città come professore e come consigliere e confessore.
Bruno (1030-1101) era direttore della scuola cattedrale, quando matura nel cuore la vocazione alla vita monastica, distribuisce i suoi beni ai poveri e si reca nell'abbazia di Molesme in Francia. In seguito, con alcuni compagni, fonda il primo monastero del nuovo ordine certosino. Alcuni anni dopo è chiamato dal Papa a Roma come suo consigliere. All'età di 60 anni si trasferisce in terra calabra dove fonda l'eremo di Santa Maria e il monastero di Santo Stefano.
Girardus Tinctor (Girardus de Tinctoribus) nasce nel 1134 a Monza in una "famiglia antica e honorata" di ricchi produttori e tintori di stoffe. Rimasto orfano, continua con successo l'attività famigliare, fino a quando decide di dedicarsi ai poveri ammalati, destinandovi il patrimonio ereditato dal padre. Gerardo fonda in casa sua un ospedale, dando personale assistenza ai malati, ai pellegrini, ad anziani e orfanelli e ben presto diviene un punto di riferimento importante per quanti in città sono in stato di necessità. Gerardo fa voto di castità, consacrandosi a Dio. Pur non avendo competenze mediche specifiche, dimostra che la generosa carità, la buona volontà e la preghiera sono efficaci per guarire le malattie, tanto che in poco tempo si diffonde la voce del suo potere taumaturgico; si tramandano numerosi suoi miracoli in vita e dopo la morte. Mentre con gli anni l'ospedale si ingrandisce, Gerardo può contare sull'aiuto di alcuni compagni, che organizzerà in vita comune, povera, con una precisa disciplina, con l'impegno del celibato ma senza i voti religiosi, tra assistenza ai malati e tempi di preghiera. Gerardo muore il 6 giugno 1207.
Padre Leopoldo svolge la sua missione a Bassano del Grappa, a Capodistria e a Thiene, dedicandosi esclusivamente al sacramento della Riconciliazione e alla direzione spirituale. Nella primavera del 1909 i superiori lo inviano nel convento di Santa Croce a Padova. In pieno conflitto mondiale, padre Leopoldo, nel 1917, è costretto a lasciare Padova e a trasferirsi nel Sud Italia. Terminata la guerra può tornare a Padova, dove rimarrà fino alla fine dei suoi giorni. Muore il 30 luglio 1942. È beatificato da Paolo VI il 2 maggio 1976 e canonizzato da Giovanni Paolo II il 16 ottobre 1983. Il 6 gennaio 2020 viene eletto patrono dei malati di tumore.
Fiorina Cecchin nasce il 3 aprile 1877 a Cittadella (PD). Sensibile e pia, sente molto presto la vocazione alla vita religiosa. È accolta dalle Suore del Cottolengo a Bigolino. Tra il lavoro e la preghiera, matura nel suo cuore un irresistibile ideale missionario e, nel 1903, si offre volontaria per la missione in Kenya dove rimane per 20 anni. Si ammala gravemente e muore il 13 novembre 1925. Nel 2021 è dichiarata Beata da Papa Francesco.
Secondo gli Atti degli Apostoli, dopo la risurrezione e ascensione al cielo di Gesù, gli undici fedeli apostoli decidono di rimpiazzare Giuda Iscariota, ripristinando il loro numero a dodici come voluto dal Signore. Tra i vari discepoli che hanno seguito Gesù viene estratto a sorte Mattia. Molte tradizioni lo descrivono come un martire per la fede. Secondo alcuni storici le reliquie furono portate a Treviri in Germania, dove sono tuttora venerate, nella basilica a lui dedicata.
La straordinaria storia di Santa Marina è una delle più belle ed edificanti del Monachesimo cristiano antico. Orfana di madre, giovanissima decide di seguire il padre in un monastero maschile, travestendosi da uomo. Conduce una vita irreprensibile ed esemplare, fin quando viene accusata ingiustamente di aver sedotto una donna del vicino villaggio e viene cacciata dalla comunità. La povera giovane affronta tutto con umiltà e mitezza evangeliche; si sistema in una grotta, dove, tra mille difficoltà, cresce il bambino, frutto della presunta tresca, a lei affidato. Dopo alcuni anni Marina e il bambino sono riammessi nel monastero. Solo alla morte della donna, si scopre la sua identità e insieme la sua innocenza. Marina è sepolta con tutti gli onori e ben presto si diffonde la sua fama di santità.
Elena (249-328 ca), originaria della Bitinia, era la sposa del futuro cesare Costanzo Cloro, poi da lui lasciata per motivi politici. Quando diventa imperatore suo figlio Costantino, viene richiamata a corte con tutti gli onori imperiali. Nel 327-328, Elena, ultrasettantenne, decide di fare un pellegrinaggio in Terra Santa. A Gerusalemme trova la vera croce di Gesù e altri oggetti della Passione, che riporta a Roma, dove fa trasformare il suo palazzo in una Basilica per custodirvi le preziose reliquie.
Il giovane nobile Bernardo (1090-1153), dopo un'esperienza militare nella dissolutezza, cambia vita per farsi monaco e convince, tra fratelli, parenti e amici, altri 29 uomini a unirsi a lui per entrare in monastero; insieme vestono il saio cistercense. Dopo un paio d'anni Bernardo, alla guida di un gruppo di monaci, è inviato a fondare una nuova abbazia, che si chiamerà di Clairvaux o di Chiaravalle. Egli, ordinato sacerdote, guiderà, con saggezza e zelo, l'abbazia fino alla morte.