
Ci sono domande che ti fanno compagnia per tutta la vita. Forse perché vivere è, in ultima analisi, nutrirsi delle relative risposte, che vanno a costituire l'orizzonte di senso nel quale si alimentano e si esprimono emozioni, idee, scelte. Sono gli interrogativi sul mistero della vita. Il libro presenta un viaggio immaginario che - attraverso i sentieri dell'utile, del bello e dell'amore - conduce alla scoperta delle soluzioni più significative, qui immaginate come "terre" o "dimore" dove, di volta in volta, è stato collocato il senso del vivere. L'intento è di conoscerle, ma anche di verificarne la corrispondenza ai desideri più profondi dell'animo umano; valutare cioè se sono conformi e proporzionate alle esigenze dell'"uomo nascosto in fondo al cuore" (1Pt 3,4), ovvero dell'uomo contemplato nella sua verità costitutiva. La narrazione viene affidata a varie forme espressive (racconti, soprattutto dialoghi, citazioni, simbologie...) al fine di rendere vivace e godibile l'esposizione dei temi via via trattati.
Il testo è una sorta di diario in cui sono raccolte le principali vicende della vita politica e sociale del nostro Paese commentate "in presa diretta" alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa. Le vicende descritte sono soltanto l'occasione per un ragionamento ad ampio spettro sui mali della società italiana e sui rimedi possibili per uscire dalla crisi di identità e valori nella quale siamo, purtroppo, finiti. L'equilibrio tra governabilità e rappresentanza, i costi della politica, la corruzione, la riforma della giustizia, la tutela della vita dal momento del concepimento fino al suo termine naturale, la valorizzazione della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, i diritti delle coppie omosessuali, l'economia sociale di mercato, la salvaguardia delle risorse naturali sono tutte questioni all'ordine del giorno che meritano un approfondimento. Gli articoli scelti sono stati pubblicati dal quotidiano online di ispirazione cattolica "La Voce sociale" che, in appena nove mesi, ha saputo conquistarsi un'ampia fetta di lettori desiderosi di un effettivo rinnovamento della classe dirigente. Il testo è impreziosito dalla postfazione di monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, sull'Utopia democratica di Papa Francesco.
Quale luce ci viene in aiuto dalla prima Enciclica di papa Francesco, "Lumen fidei"? In un mondo che procede a tentoni, la domanda di fede suona un po come una preghiera, una richiesta vitale: "Qualcuno accenda la luce!". Il Pontificato di papa Francesco si configura sempre più come un riaccendere la luce della gioia e della tenerezza in un mondo che rischia di accettare il buio come condizione e la tristezza come maturità. Questo testo nasce come una serie di "conversazioni teologiche" a partire proprio dall'Enciclica "Lumen fidei", con lo scopo di scavare attraverso altre domande e suscitare nuove riflessioni. Il lettore potrà continuare e portare avanti la riflessione iniziata in queste pagine senza paura, cercando di rendere magari un'idea o un'insegnamento, una buona decisione per la propria vita.
"Chi siamo noi per chiudere le porte" allo Spirito Santo? È la domanda che ha posto papa Francesco. Ma è la stessa domanda che ha guidato i padri del concilio cinquant'anni fa. Ieri come oggi lo Spirito Santo fa andare la Chiesa "oltre i limiti, più avanti". È stato lo Spirito che ha "aggiornato" la Chiesa di Dio e che anche oggi la rinnova facendola camminare per strade impensabili: quelle di chi getta ponti e non scava trincee.
Dopo aver meditato ed indagato sulla meravigliosa figura di Pietro e sulla drammatica vicenda di Giuda, l'autore orienta i suoi lettori su Tommaso, uno dei Dodici, che ha vissuto sulla sua pelle il travaglio di credere senza vedere e la bellezza di cadere in ginocchio per professare la sua fede nel Risorto. Nonostante la sua semplicità Egli è richiamo figurativo di quella razionalità, che senza l'altra ala della fede, lascia l'uomo prigioniero della nebbiosa notte del proprio io. L'uomo che vuole bastare a se stesso, "che non ha bisogno di Dio che in Cristo ci tende la mano, si incammina su una via di fallimento" (papa Francesco). La sua incredulità, solo temporanea, di fronte all'annuncio della Resurrezione, è richiamata e a volte "abusata" da quanti vogliono vedere con gli occhi della fisicità e toccare con le mani quanto è oltre del mistero trascendente di Dio. In realtà Egli ha poi creduto, come scrive sant'Agostino, commentando questa scena evangelica: "Tommaso vedeva e toccava l'uomo ma confessava la sua fede in Dio, che non vedeva e né toccava. Ma quanto vedeva e toccava lo induceva a credere in ciò in cui sino ad allora aveva dubitato".
Questo opuscolo vuole essere una traccia quotidiana attraverso cui far rinascere dentro di noi un metodo per tornare a parlare e soprattutto ad ascoltare il Mistero.
Queste poche pagine sulle cose ultime" sono state scritte per offrire qualche risposta ai fondamentali interrogativi dell'uomo. "
Il Concilio Vaticano II aveva appena mosso i primi passi, quando papa Giovanni XXIII morì. Era rimasto incompiuto, quasi una bozza appena delineata. Con papa Paolo VI divenne progetto. Il Concilio affrontò i grandi temi della Chiesa, della Rivelazione, della libertà religiosa e dei rapporti Chiesa-Mondo e, confrontandosi con le sfide del nostro tempo, poté arrivare in porto. Oggi, a 50 anni di distanza, possiamo conoscere il Concilio, che ha aperto alla Chiesa nuovi e più tersi orizzonti, in pagine appassionanti e coinvolgenti, che ci rendono ancora una volta protagonisti e non solo spettatori.
Il libro racconta la storia di Mosè, un grande Profeta scelto da Dio per portare la salvezza al popolo d'Israele. Il testo mette in luce tutta la sua umanità... Mosè ha paura di parlare al faraone, esita e chiede che qualcun altro vada a parlargli al suo posto. Si arrabbia, si dispera, s'innamora di Zippora; vive l'attesa, l'esperienza del viaggio e ricerca una promessa che sembra non avverarsi mai. Ma dopo tanti anni e una lunga attesa, il Signore rinnova l'Alleanza con il suo popolo, donando a Mosè sul monte Sinai, le Tavole della Legge; per aiutare il suo popolo a camminare verso la Terra Promessa, nella giustizia e nella pace. Il testo, scritto da Enrico Di Daniele e illustrato da Luana Piovaccari, si offre come sussidio per aiutare i bambini ad avvicinarsi alla Bibbia. Al termine di ogni racconto emerge un messaggio educativo e un insegnamento. Si rivolge ai bambini e ragazzi, educatori e catechisti, ma anche alle famiglie e agli adulti.
"Il Papa quello nuovo è venuto perché quello vecchio aveva 86 anni. Allora se ne andò via. Allora venne quello nuovo". Semplicemente... Federico, III elementare. Questo volume ripercorre l'inizio del pontificato di Francesco attraverso lo sguardo dei più piccoli, uno sguardo che percorrendo le vie della curiosità, dello stupore e della semplicità rimette il lettore davanti a quell'uomo vestito di bianco che la sera del 13 marzo si è affacciato al "balcone". "Quando ho visto la fumata bianca ero contentissimo, poi quando dalla finestra è uscito il Papa è stato molto più bello"... a raccontare sono i bambini di Roma. Con le loro descrizioni: "Indossa un vestito tutto bianco e un cappellino bianco". Con i loro ricordi: "Si è affacciato e ha detto a tutte quelle persone: buonasera". Con quello che hanno captato: "Ho visto in televisione che aveva rifiutato l'anello d'oro e ho capito che è molto buono e gentile". E quello che gli è successo: "Gli Angelus con lei li preferisco a una partita!" Con le loro impressioni: "È molto buono anche se non l'ho mai visto in azione...però me lo immagino". Con le loro riflessioni: "Ha fatto fermare la papamobile e ha camminato tra la gente, forse perché in sé ha tanto amore da condividere con il suo popolo". Con le loro domande... tante: dormi sempre col pigiama bianco? A che via vivi? Secondo te perché sei stato eletto? Se Gesù perdona tutti perché esiste l'inferno? E con un desiderio: "Che rimarrai con noi ancora per un bel po'".