
Dopo un evento traumatico di notevole intensità, la qualità della vita peggiora soltanto o è possibile un riordino positivo della propria esistenza? È questa la domanda che fa da filo conduttore al presente scritto e che le sfide dell'ultimo decennio fanno risuonare in seno alle comunità civili ed ecclesiali. Gli studi di Tedeschi e Calhoun sulla crescita post-traumatica, la teoria della resilienza elaborata da Cyrulnik permettono di focalizzare l'attenzione sull'evento sismico che ha colpito la città dell'Aquila nel 2009, cercando di cogliere, a poco più di un decennio dall'evento, gli aspetti più significativi da trasmette a persone e comunità colpite da catastrofi naturali.
Sei Marta tutte le volte che suona il corriere e tu sei in pigiama con un nido di cicogne in testa. Sei Marta tutte le volte che si presenta un'amica disperata e il tuo lavello sembra una partita di "Tetris" e il pavimento è un tappeto di Lego. Sei Marta quando Gesù bussa alla tua porta, alla tua giornata già piena di cose da fare e punti della "to do list" inevasi. Ciononostante lo fai entrare, sperando non faccia caso al disordine o al fatto che non hai niente da offrire se non ritagli di tempo e un Rosario da sgranare, tra una ceretta e una cena da preparare.
Di fronte alle sofferenze coesistono pensieri e sentimenti contrastanti: paura, dolore, la ricerca affannata di soluzioni, la frustrazione di essere interrotti nei propri progetti, il dover fare i conti con il perdono, forse con il distacco. E poi la provvidenza, l'amore inaspettato, la riconciliazione. In ogni circostanza si può scoprire che c'è Qualcuno che ci ama sempre... l'amore non si pone limiti.
Il volume raccogli alcuni scritti di S. Massimiliano Kolbe e contiene in appendice la Novena di Pentecoste. «Quando il fuoco dell'amore si accende, non può trovare posto nei limiti del cuore, ma divampa al di fuori, incendia, divora, assorbe altri cuori. Conquista anime sempre più numerose al proprio ideale: all'Immacolata!» (S. Massimiliano Kolbe).
L'obbedienza somiglia a un girasole. L'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio così come il girasole somiglia al sole per forma e colori. L'obbedienza si china alla volontà di Dio come il girasole solleva la sua corona verso il sole, per poi chinarsi. L'obbedienza non è sottomissione ma sequela, infatti anche il girasole segue il sole durante l'arco della giornata. Obbedire significa pertanto aderire alla volontà di Dio con la consapevolezza che in essa è custodita la via per la felicità. L'uomo contemporaneo ha bisogno di riscoprire che seguire Cristo è fonte di gioia, non di prostrazione. Questo libro nasce infatti dall'urgenza di annunciare di nuovo e sempre di più le Scritture, in particolare il Nuovo Testamento, per avviare un processo efficace di nuova evangelizzazione. Prefazione di Mario Russotto. Presentazione di Claudia Koll.
Viene qui proposto un percorso storico-esegetico e teologico che si occupa del logos/Logos in una prospettiva trasversale e multidisciplinare. Senza alcuna pretesa di esaustività, il libro rappresenta uno strumento utile per approfondire una dimensione teologica, filosofica e culturale presente in diverse tradizioni filosofiche e religiose dell’umanità. Pertanto, esso non propone una riflessione strettamente confessionale, ma al contrario attenta a cogliere i semi di una sapienza universale. Nello specifico, l’insieme segue due orientamenti: uno storico-esegetico, ripercorrendo le principali tappe della “storia” del logos/Logos, in una prospettiva esegetica, dunque di analisi delle fonti, e filosofica, con particolare riguardo all’elemento ellenistico; uno teologico, offrendo spunti di analisi attraverso un confronto con le principali religioni mondiali, tanto nel campo del monoteismo (ebraismo, cristianesimo, Islam) quanto in quello delle religioni e delle sapienze orientali (induismo, buddhismo, tradizione cinese). La riscoperta del logos/Logos corrisponde alla consapevolezza che vede in lui un elemento determinante per la costruzione di una civiltà aperta e rispettosa della diversità culturale e religiosa.
Carlo e la sua famiglia, come il resto della popolazione, sono chiusi in casa da 5 anni a causa della pandemia di Covid-19. Quella che sembrava essere una emergenza temporanea si sta prolungando nel tempo, mutando abitudini, modelli culturali, professionali e quindi anche ecclesiali. La stessa esperienza della fede subisce un cambiamento, rispetto al quale Carlo si pone domande di senso, anche alla luce della sua esperienza in una comunità parrocchiale, interrogandosi su temi spirituali, di annuncio, liturgici, caritativi... Il romanzo si ispira all'esperienza che abbiamo vissuto recentemente e la estremizza al fine di aprire riflessioni profonde sui modelli pastorali in atto, sull'esperienza spirituale delle persone e la preghiera, sull'organizzazione della Chiesa e l'efficacia del suo annuncio. La ricerca di Carlo si intreccerà con una crisi familiare che incrinerà gli equilibri della sua casa e costituisce una metafora del rapporto di ogni persona con la Chiesa. Il tutto con uno stile diretto e graffiante, tramite la scrittura di post all'interno di una piattaforma social.
«Vegliate e pregate», ci esorta Gesù. «Pregate ininterrottamente», precisa Paolo. Pregare è fondamentale. Ma quanto è difficile trovare il tempo per pregare e rimanere perseveranti nella preghiera. Come trovare il tempo per la preghiera? Come pregare? Questo libro, nato dalla pratica, propone un metodo semplice per rispondere a queste due domande cruciali. L'intento non è di fornire un trattato teorico, bensì una griglia per accompagnare la preghiera quotidiana. Il fine non è quello di dire preghiere, ma di vivere la preghiera continua. In altri termini, aspirare a vivere l'esperienza di san Francesco, di cui dice il Celano: «Francesco non pregava, Francesco era diventato preghiera».
Si trova sul monte Ararat ricoperta dai ghiacci eterni: l'Arca di Noè. Il più importante reperto archeologico di tutti i tempi ha una sua storia affascinante e realistica. L'autore in questo libro presenta l'esito delle sue cinque avventurose spedizioni sul monte Ararat e dello studio condotto a partire dai reperti archeologici, articoli scientifici, racconti degli esploratori del passato e immagini satellitari.
Una ricerca sul modo di comunicare della Chiesa, partendo dall'omelia, fino al web e ai Social, esplorando il mondo di radio, tv, cinema e teatro. L'opera è realizzata con la collaborazione di giornalisti ed esperti che la comunicazione la costruiscono ogni giorno dal di dentro. Ne risulta un'analisi libera da schemi precostituiti, che mette in luce carenze ma anche prospettive di sviluppo nel modo di comunicare nella Chiesa.