
"Alcune storie riguardano la vita di suor Emmanuel, altre sono tratte dalle vite di santi come Padre Pio o Madre Teresa, altre descrivono uomini e donne letteralmente usciti dall'inferno per proclamare la Buona Novella. Sono storie vere e appassionanti. Quando avrete in mano questo libro, preparatevi a una notte in bianco perché vorrete finirlo a tutti i costi. Tuttavia, leggetelo a piccole dosi, per assorbire appieno tutta la sua ricchezza" (suor Briege McKenna).
Il mondo non è il casuale evolversi della materia, ma è un progetto grandioso in via di svolgimento. Ha un'origine e una meta. Al centro di questo affresco di stupefacente potenza e bellezza vi è l'uomo. Ma l'uomo moderno, chiuso nel limite oscuro della sua finitezza, non si chiede neppure chi sia, da dove venga e dove vada. Si è abituato a vivere senza guardare il cielo, indifferente davanti allo spettacolo di un'alba o di un tramonto. Ha lasciato morire dentro di sé lo stupore, la gratitudine e la preghiera. Si è abituato a vivere senza gli ideali che nobilitano. Smarrendo la verità su se stesso, ha perso la speranza. Dio è svanito dal suo orizzonte. Questo libro è un invito a scoprire il volto di Dio che brilla nella sapienza, nella potenza e nell'ordine della creazione. Dio non è lontano dall'uomo, ma è nascosto nell'intimo del suo cuore. È necessario rimuovere la polvere e i detriti che si sono accumulati, perché si faccia strada la fame di eternità. Allora non vi sarà nulla di più entusiasmante che contemplare lo splendore della divina presenza di Gesù, in cui l'opera divina si compie e la vita di ogni uomo scopre la sua grandezza e il suo senso.
L'arcangelo Gabriele è incaricato da Dio di trasmettere il più gioioso dei messaggi: l'Annunciazione a Maria. Ogni giorno le parole dell'angelo sono ripetute da milioni di fedeli che recitano il Santo Rosario: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne...". II culto dei cattolici all'arcangelo è antichissimo; si ricollega alla festività dell'Annunciazione; in Oriente, se ne celebrava la festa il 26 marzo (il giorno dopo l'Annunciazione) venerando, in questo angelo, il nunzio celeste del quale Dio si era servito per il mistero dell'Incarnazione del Verbo e quindi per la redenzione dell'umanità. Il Concilio Vaticano II unì la memoria dei tre arcangeli della Chiesa cattolica - Gabriele, Michele, Raffaele - in un'unica festa, al 29 settembre. Nel 1951, papa Pio XII proclamò l'arcangelo Gabriele compatrono celeste delle telecomunicazioni. Nel 1972, papa Paolo VI estese il suo patronato a tutte le poste. Esistono pochissimi testi su San Gabriele e questo libro colma la grave lacuna nel campo dell'angelologia presentando Gabriele nella Sacra Scrittura, nella storia delle religioni, nell'iconografia e nei contatti con i mistici.
A ogni creatura umana è assegnato uno speciale angelo, per guidarla, custodirla, illuminarla e accompagnarla nel suo cammino spirituale ma anche materiale. L’esistenza di esseri spirituali, incorporei, abitualmente chiamati angeli, è una verità di fede. Ne danno testimonianza sia la Sacra Scrittura che la Tradizione. Centinaia di aneddoti, leggende e storie accertate e ben documentate, raccolte in diversi anni di ricerca, forniscono in questo libro di accattivante lettura un’ampia panoramica dell’azione degli angeli nei nostri confronti. Gli spiriti celesti – leggiamo con viva partecipazione – appaiono a fianco dei primi martiri rendendosi a volte visibili ai loro compagni di prigionia, ai loro guardiani o anche ai loro carnefici. Il figlio del prefetto di Roma è folgorato dalla vista dell’angelo che custodisce Sant’Agnese; Valeriano merita di vedere quello che custodisce Santa Cecilia; i misteriosi assistenti alla deposizione di Sant’Agata nella tomba sono intravisti da tutti coloro che rendono le ultime cure alle sue spoglie.
Le apparizioni e gli interventi nel quotidiano dell’angelo custode continuano nei secoli – da San Francesco d’Assisi a Tommaso d’Aquino, Caterina Emmerick, Pio IX, San Giovanni Bosco –, per giungere a tempi a noi più vicini con Gemma Galgani, Faustina Kowalska, Padre Pio da Pietrelcina, Federico Fellini, Natuzza Evolo... senza tralasciare interventi di intere «formazioni » angeliche, come si legge nelle coinvolgenti testimonianze di Petang, in Cina, durante la guerra dei Boxer, di Le Mans, in Francia, all’inizio della prima guerra mondiale, e dei Marines nel corso della guerra di Crimea.
Marcello Stanzione (Salerno, 1963), ordinato sacerdote nel 1990, teologo, ha fondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Milizia di San Michele Arcangelo – www.miliziadi sanmichelearcangelo.org – per la retta diffusione della devozione ai Santi Angeli. Ha creato un Centro di Angelologia, dotato di Biblioteca e Centro Documentazione, e il centro di spiritualità Oasi di San Michele. Ogni anno organizza e presiede il Meeting Nazionale di Angelologia. Noto conferenziere, spesso invitato a programmi televisivi e radiofonici, ha scritto oltre 50 libri sugli angeli e tematiche affini, tradotti in diverse lingue. Per Sugarco ha pubblicato Gli Arcangeli (2011) e, con Paola Barigelli-Calcari, Gli Angeli custodi (2011), I santi e il demonio, con Carlo Di Pietro (2012); Angeli e mistiche, con suor Myriam Castelli (2012); Il ritorno degli angeli, con Andrea Menegotto (2013); Che diavolo sei? Un esorcista e un demonologo a confronto, con don Gianni Sini (2013); Angeli e stigmatizzati, con Anna Maria Turi (2013); San Michele Arcangelo patrono della Chiesa universale (2014); Il Purgatorio nella visione delle mistiche (2014); Assassinio a Damasco. Chi ha ucciso Padre Tommaso da Calangianus?, con don Giuseppe Inzaina (2014); Il signore della malvagità. Viaggio nell’inferno sulla terra, con don Gianni Sini ed Enrica Perucchietti (2014) e, con Carmine Alvino, I sette arcangeli. Storia di un culto cattolico contestato e dimenticato (2014).
La Via crucis, i nove primi Venerdì e i cinque primi Sabati, l'adorazione eucaristica, la Divina Misericordia, la medaglia miracolosa di Rue du Bac, le orazioni all'Angelo Custode, le invocazioni ai santi e i Requiem per le anime del purgatorio, lo scapolare del Carmelo, i pellegrinaggi e tutte le pie devozioni consuete nel popolo cristiano che incarnano la fede. Come si può vivere l'esistenza cristiana in pienezza, in unità con Dio e in sintonia con quanto ci hanno insegnato la tradizione e il magistero della Chiesa? La risposta la troviamo nella "vita devota", secondo la nota espressione di san Francesco di Sales, che questi dialoghi tra padre Livio e Saverio Gaeta ci rendono comprensibile in tutte le sue sfumature. Per incarnare pienamente la nostra devozione occorre infatti interiorizzare il significato delle pie pratiche che alimentano la fede cattolica, ne manifestano la vitalità rendendola concreta. Esse infatti esprimono l'atteggiamento interiore dell'uomo che apre il cuore alla grazia divina e comunica adorazione e richiesta di intercessione alimentando così il rapporto con Dio, che nel cristianesimo è realmente il rapporto dei figli con il Padre.
Sono molte le coppie che chiedono supporto e consiglio in una fase delicata del loro rapporto: Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, ha raccolto in questo libro i suoi suggerimenti. La parte del libro più ampia e davvero imprescindibile è quella in cui si analizzano - in modo divertente e lieve - i più frequenti errori, i meccanismi sbagliati in cui incorrono le coppie, che hanno ciascuna il proprio gioco, ma che spesso possono riproporre schemi ricorrenti. Si analizzano, e si offrono soluzioni, o almeno se ne prospettano molte possibili. Il contributo di questo libro è lo smascheramento dei meccanismi culturali che hanno portato la famiglia alla crisi attuale. Una lettura della storia della cultura e del pensiero comune davvero ricchissima di elementi, una miniera di frecce da tener pronte da scoccare col nostro arco quando ci si trova a confrontarsi con chi la pensa diversamente (pressoché tutti) sul tema della famiglia. E anche uno strumento per non farci manipolare da chi tiene le redini dell'informazione e della cultura intesa in senso lato (compresi cinema, musica, giornali e via sproloquiando sul tema dell'amore).
"Mi sento indegno di servire nei malati Cristo crocifisso. Vedo in loro mio padre, mia madre, i miei fratelli, i miei figli". La storia di un padre di famiglia che, messa da parte la carriera di medico, sceglie di vivere il Vangelo servendo i poveri e i lebbrosi in Brasile. Un racconto basato sulle testimonianze di coloro che hanno conosciuto personalmente il Servo di Dio Alessandro Nottegar, fondatore della Comunità Regina Pacis. Convinto che anche gli sposi sono chiamati alla santità, si sente chiamato con la moglie a iniziare una nuova comunità di vita, fondata sulla preghiera, l'accoglienza e il servizio ai poveri. Decide così di vendere la propria eredità e di mettere il ricavato, con tutti i risparmi di famiglia, a disposizione di questo progetto. Solo un mese dopo, Alessandro muore improvvisamente a 42 anni, lasciando sole la moglie e le tre figlie. A loro si uniscono in seguito altri giovani, che vivono la loro appartenenza all'Opera nei vari stati di vita ( sposi, suore, frati, sacerdoti, laici non sposati). La Comunità Regina Pacis è stata riconosciuta dal vescovo di Verona e continua in vari Paesi con missioni a favore dei più poveri.
Chi è satana? Una figura appartenente a un mondo culturale ormai tramontato o un essere reale, misterioso ma ben presente nella vita degli uomini? Il libro risponde a questa domanda, che oggi in molti - anche cristiani - suscita o un sorriso di distaccata superiorità o, al massimo, qualche brivido di superstizioso timore. Sulla scorta della Bibbia e del Magistero della Chiesa, l'autore illustra la dottrina cristiana sul demonio, richiamando con vigore alla necessità della vigilanza e del combattimento. Satana, l'avversario di Dio e il nemico dell'uomo, è tanto più pericoloso quanto più nascostamente svolge la sua opera, insinuandosi nelle pieghe della vita quotidiana per spingerci al peccato, ridurci in schiavitù e consegnarci alla perdizione eterna. La sua incessante seduzione, presentando il male sotto forma di bene e approfittando della nostra fragilità, costituisce un pericolo gravissimo che occorre smascherare e vincere con una lotta dura e perseverante. L'amor e misericordioso di Cristo, che ha trionfato sul demonio, è nello stesso tempo il sostegno e il premio di questa fatica.
Chi sono i Sette Arcangeli? Basta domandarlo a qualsiasi fedele cattolico per ricevere quasi sicuramente una risposta incerta. Qualcuno potrebbe addirittura sospettare che si tratti di un gruppo, magico o esoterico, venerato da moderni cabalisti e astrologi. Pochi sanno che si tratta di un vero e proprio culto cattolico, ben conosciuto almeno fino al secolo scorso e addirittura professato apertamente da tanti santi, beati e teologi del cristianesimo (da Santa Gertrude a Margherita Maria Alocoque, a Bartolo Longo, a Maria Valtorta, a Faustina Kowalska...) entrati in contatto diretto con i Sette Arcangeli, come bene evidenziato nel libro. Queste entità angeliche sono nominate nella Bibbia nel Libro di Tobia (12,15): « Io sono Raffaele, uno dei sette angeli sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore », e nell’Apocalisse di San Giovanni (1,4): « Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono ». Eppure, nonostante la saldezza dottrinale che discende dalle Sacre Scritture e la conferma che si trae dalla mistica, i sette santi angeli o spiriti assistenti furono fatti oggetto di una straordinaria opera di censura che coinvolse anche alcuni cardinali i quali, come nel caso di monsignor Francesco Albizzi, arrivarono addirittura a ordinare la cancellazione dei loro nomi da quadri, dipinti, sculture, documenti. Ovunque apparvero, dunque, furono quasi sempre censurati. Ma i loro nomi erano e restano quelli di: Michele, Gabriele, Raffaele, Uriele, Sealtiele, Geudiele e Barachiele. Con l’accurata e documentatissima indagine condotta in questo libro da due dei massimi esperti di angelologia, si spiegano i motivi di questo accanimento, che non ha precedenti nella storia della Chiesa.
Il perdono è la medicina di cui l’intera umanità ha bisogno. Ma chi la può offrire se non Colui che è Amore e Misericordia? Questa medicina è stata donata dall’alto della Croce a quelli stessi che avevano commesso il più vergognoso dei delitti. Il dono di Gesù crocifisso per gli uomini di tutti i tempi è in primo luogo il perdono dei peccati.
Il perdono di Dio libera il cuore guarendolo dal veleno del serpente omicida. La dittatura della violenza e della vendetta viene abbattuta. I lupi si trasformano miracolosamente in agnelli. Ogni cuore deve fare la sua battaglia, dalla quale dipenderà il suo destino ultimo. Chi chiede perdono a Dio e perdona i fratelli si salva. Gesù Cristo è lo spartiacque della storia. Con lui è nato un popolo nuovo, governato dalla legge dell’amore. Un cuore che accoglie il perdono divino e lo dona agli altri è il miracolo più grande che si ripete in ogni momento sulla terra. Il perdono è il futuro dell’umanità. È l’unica strada percorribile, è il vessillo della speranza (Padre Livio Fanzaga).