
La psicologia gode ancora, presso l'opinione pubblica, di un certo prestigio; nonostante gli psicologi sembra facciano di tutto per eroderlo giorno per giorno. L'onda montante di sfiducia che travolge ogni istituzione (da quelle religiose a quelle politiche) sembra risparmiare gli psicologi, questi moderni «guru», e le loro teorizzazioni; entrambi apparentemente immuni da critiche e obiezioni. Gli autori delle varie teorie psicologiche, dalla più accettata a quella più strampalata, sembrano rivestiti di una certa aura di saggezza, bontà, profondità. Sembrano angeli dediti a salvare il mondo, privi di interessi, ideologia, vizi e peccati. La realtà, come al solito, è ben diversa. Lo psicologo Roberto Marchesini ripercorre le vie della psicologia mettendo in evidenza i nessi profondi tra le varie teorie psicologiche moderne e contemporanee e le correnti filosofiche alle quali esse fanno riferimento. Ne emerge un panorama nuovo, forse inedito; molto meno idilliaco ed etereo di quanto si possa pensare. Il risultato è una vera e propria «controstoria», disincantata e irriverente, della psicologia.
Cosa sanno, gli italiani, della Polonia? Ciò che raccontano i media, oltre a una specie di leggenda agiografica sulla caduta del comunismo e un buon numero di stereotipi. Del resto, la lingua polacca è un muro tanto impenetrabile quanto lo era la «cortina di ferro». Roberto Marchesini, profondo conoscitore di quel paese, ci guida alla sua scoperta attraverso una serie di articoli (pubblicati o inediti) che descrivono la Polonia a trecentosessanta gradi. Con un’interpretazione tanto originale quanto documentata sulla caduta del regime socialista che, nel trentesimo anniversario dell’evento, potrà dargli una luce nuova. A corredo del volume il lettore troverà una breve guida, utile per affrontare un viaggio alla scoperta di quel meraviglioso paese.
Il giardino è un libro che si sfoglia per pagine, non un progetto che si stabilizza in un piano finale e mai un miraggio che tenda a un punto di equilibrio.
Il giardino è un sogno più volte ruminato, un vortice dinamico steso nel cielo come una macchia di storni, fluttuante di piccole evoluzioni imprevedibili.
Il giardino è un laboratorio dove osservare l’atelier darwiniano. Il giardiniere passeggia sempre al suo interno con un misto di stupore e riverenza, incapace di non azzardare progetti a venire.
Il giardino è attesa e, al contempo, il saper cogliere il piacere della parzialità dell’istante, non solo perché si proietta in un futuro distonico rispetto all’immaginazione, ma anche per il suo svolgersi e dissolversi, quel mettere in gioco piani differenti del dialogo ideativo in tempi diversi. Così il prato erboso sarà lucente e forte quando ancora le siepi stentano e gli alberi altro non sono che fantasmi sorretti da rigidi tutori…
«Le radici affondate nel suolo, i rami che proteggono i giochi degli scoiattoli, i rivi e il cinguettio degli uccelli; l'ombra per gli animali e gli uomini; il capo pieno di cielo. Conosci un modo di esistere più saggio e foriero di buone azioni?». (Marguerite Yourcenar)
Cos'hanno a che fare l'arte con la Montagna del sale di Mimmo Paladino, le Superfici magnetiche di Boriani, le tele squarciate di Fontana, le sfere bronzee di Pomodoro, i suoni di Stockhausen? Quante volte siamo rimasti basiti di fronte a "opere d'arte" vergognandoci di pensare "Questo l'avrei fatto anche io"? Come si è arrivati, da Caravaggio, Bach, Bernini all'orinatoio di Duchamp? Cosa ha provocato il decadimento della bellezza? Cos'ha a che fare il processo rivoluzionario con l'arte? Roberto Marchesini ci accompagna in un viaggio appassionante e sorprendente attraverso l'arte moderna e contemporanea, alla ricerca di quel significato nascosto che essa porta senza renderlo esplicito. Con un linguaggio semplice e chiaro (lontano da quello solitamente utilizzato nei libri dedicati all'arte) l'autore ci accompagna alla scoperta della Rivoluzione nell'arte: una sfida alla bellezza del creato.
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire." (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)
Sono molte le coppie che chiedono supporto e consiglio in una fase delicata del loro rapporto: Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, ha raccolto in questo libro i suoi suggerimenti. La parte del libro più ampia e davvero imprescindibile è quella in cui si analizzano - in modo divertente e lieve - i più frequenti errori, i meccanismi sbagliati in cui incorrono le coppie, che hanno ciascuna il proprio gioco, ma che spesso possono riproporre schemi ricorrenti. Si analizzano, e si offrono soluzioni, o almeno se ne prospettano molte possibili. Il contributo di questo libro è lo smascheramento dei meccanismi culturali che hanno portato la famiglia alla crisi attuale. Una lettura della storia della cultura e del pensiero comune davvero ricchissima di elementi, una miniera di frecce da tener pronte da scoccare col nostro arco quando ci si trova a confrontarsi con chi la pensa diversamente (pressoché tutti) sul tema della famiglia. E anche uno strumento per non farci manipolare da chi tiene le redini dell'informazione e della cultura intesa in senso lato (compresi cinema, musica, giornali e via sproloquiando sul tema dell'amore).
Un giallo negli anni della strategia della tensione" autobiografico e fuori dal coro su cosa significava essere "di destra" nell'Italia degli anni Settanta. " Gennaio 1978: in una plumbea mattinata invernale, a Milano, viene ritrovato il cadavere di un giudice, ucciso davanti alla porta di casa. L'assassino, senza volto e senza nome, ha bloccato la strada con un'automobile e ha fatto fuoco mirando direttamente al cuore. E' chiaramente opera di un professionista, e tutto sembra collegare il delitto all'escalation di violenza durante gli anni del terrorismo politico e della strategia della tensione", soprattutto alla luce delle simpatie di sinistra del magistrato. L'indagine è affidata al Maresciallo Antonio Pavan del Nucleo Operativo della Compagnia di Milano Cagnola, chiamato a scoprire la verità tra infiltrati, depistaggi e poteri oscuri. Ma soprattutto a confrontarsi con una realtà apparentemente priva di senso e valori di riferimento. "
Preti pedofili: da più parti si continua ad attaccare la Chiesa, che avrebbe fatto troppo poco per porre rimedio alle tragedie causate dall'immoralità di un numero piccolo ma non inesistente di sacerdoti. Dall'Irlanda agli Stati Uniti, passando per l'Italia, autentiche lobby si sono organizzate per amplificare con statistiche inventate il fenomeno, per lucrare attaccando le diocesi con cause miliardarie, per promuovere speculazioni intese a screditare i Pontefici, i sacerdoti e più in generale la Chiesa e il suo Magistero morale. Massimo Introvigne, sociologo che da anni studia il fenomeno dei preti pedofili, invita a non minimizzare un dramma che purtroppo, tragicamente, esiste, ma a non rinunciare neppure a denunciare le falsità, le esagerazioni e le manipolazioni delle lobby, svelando nomi e cognomi di chi distorce la realtà al servizio di un'agenda anti-cattolica. Soprattutto, denuncia la congiura del silenzio su un dato di fatto che appare sempre più macroscopico, ma che i grandi media continuano colpevolmente a ignorare: le misure di prevenzione della Chiesa volute da Benedetto XVI e da Papa Francesco funzionano, e i casi di preti pedofili diminuiscono sensibilmente fino quasi a sparire in Paesi un tempo molto colpiti da questa piaga vergognosa. Ben lungi dall'essere, come la si dipinge troppo spesso, un'istituzione che fa poco per combattere la pedofilia nel suo interno, negli ultimi anni la Chiesa offre un modello efficiente ed efficace che altri potrebbero seguire.
L’omosessualità è un peccato? La Chiesa condanna gli omosessuali? La sua posizione nei confronti dell’omosessualità è arbitraria e antiquata?
Esistono numerosi gruppi di gay credenti, talvolta ospitati da strutture ecclesiali: qual è l’atteggiamento della Chiesa nei loro confronti? Davvero essa rifiuta le persone con tendenze omosessuali, impone loro rinunce impossibili, negando diritti fondamentali? Qual è il reale insegnamento della Chiesa sull’omosessualità? Questo libro offre, per la prima volta, una panoramica ragionata e critica sul Magistero della Chiesa cattolica – spesso citato a sproposito, sicuramente poco conosciuto – circa il controverso e delicato tema dell’omosessualità, attingendo direttamente alle fonti, abbondantemente citate. I contenuti vengono proposti in forma semplice e divulgativa e sono analizzati i punti critici e problematici. L’analisi dei documenti originali permette di farsi un’opinione, di superare preconcetti e pregiudizi e capire cosa realmente insegna la Chiesa su questo argomento, e perché. Arricchiscono il volume la Prefazione di monsignor Tony Anatrella, l’Introduzione di Marco Invernizzi e l’articolo Con il papa contro l’omoeresia, di don Dariusz Oko, che ha suscitato notevole interesse dopo la sua pubblicazione in lingua tedesca.
Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, lavora come consulente, formatore e terapeuta. È collaboratore de il Timone, per il quale ha tenuto corsi sull’identità di genere, sulla teologia del corpo di Giovanni Paolo II e sulla psicologia cattolica. Ha collaborato al fascicolo ABC per capire l’omosessualità (2005) e pubblicato i seguenti volumi: Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici) (2007); L’identità di genere (2007); Psicologia e cattolicesimo (2009); Il paese più straziato (2011); Martirio al Santuario (2011); Amore e sessualità. La teologia del corpo di Giovanni Paolo II (2011). È editorialista de La Bussola Quotidiana. Ha scritto per Cristianità, Il Domenicale, Il Settimanale di Padre Pio, Studi Cattolici, Famiglia Oggi. Per Sugarco ha pubblicato Quello che gli uomini non dicono. La crisi della virilità (2011).