
«Se si ritiene l'avversario non un essere umano, ma un essere inferiore, quasi un animale, la violenza più estrema non provoca alcun rimorso...» (dalla prefazione dell'autore). Un testo che analizza, in modo originale e nuovo, il fenomeno nazista di una guerra di tipo coloniale nell'est europeo. L'autore si espone in merito all'atrocità del progetto ideologico politico economico del Führer. Con la prefazione di Domenico Quirico.
In soli 33 giorni di pontificato ha conquistato il cuore della gente per la dolcezza del suo tratto e per la trasparenza della sua fede cristallina e comunicativa. Di lui ha scritto il grande Jean Guitton: «Passare come un fiore dei campi, lasciandosi dietro il profumo del sorriso, significa compiere una grande opera in questo momento di angoscia per l'universo». La "grande opera" della vita e del pontificato di Giovanni Paolo I troveranno una solenne conferma da parte della Chiesa il prossimo 4 settembre, quando sarà proclamato beato da Papa Francesco. È l'occasione per riscoprire la figura di questo grande Papa, la sua intelligenza, la sua bontà e il suo sorriso.
«Non ci sono più gli adulti di una volta!». È una battuta fin troppo scontata, ma che nasconde una scomoda verità, di una... "razza in via di estinzione". Lo rilevano gli "addetti ai lavori" come pedagogisti ed educatori e i figli di oggi. In una recente inchiesta, il 30% dei 14-19enni alla domanda «Quale atteggiamento dei tuoi genitori ti dà più fastidio?» ha risposto: «Vederli fare a tutti i costi i nostri amici». Come a dire che i ragazzi vogliono adulti "asimmetrici" che non li scimmiottino e abbiano il coraggio di educarli seriamente alla vita. Dei limiti dei moderni adulti e delle inevitabili e urgenti contromisure per una sua rinnovata e migliorata "edizione" parla il pedagogista di "lungo corso" Pino Pellegrino con la sua originale ironia e profonda conoscenza della persona umana.
"Amore", la parola più bella, usata, abusata e sempre on line, oggi genera sospetto. Sta diventando una parola inaffidabile e "liquida" come la nostra società.
Le dichiarazioni affettive appaiono ambigue, equivoche.
Persino false. Dire "ti amo" non è un’affermazione come un'altra. Parole d'amore non sono quelle che lo descrivono ma quelle che lo donano. Alle nuove potenzialità tecnologiche corrispondono nuovi stili di vita, caratterizzati dalla velocità e dall’interdipendenza ma anche dalla imprevedibilità e dalla precarietà.
Che cosa s'intende esprimere quando, colmi di emozione, si sussurra all’altro: "Ti amo"? Solo gradualmente ne diventiamo consapevoli. Esistono mille modi di amare, quindi altrettante parole e nomi dell’amore, ma nessuno è dato in modo esclusivo e definitivo.
Perché comprarlo?
Per ritrovare il gusto della parola "amore" e dei sui straordinari contenuti da vivere felicemente.
Per declinare la bellezza del “ti amo” nei tempi e nei modi giusti.
Per capire come curare la ferita delle “scappatelle” e dei tradimenti.
Per sapere come e da dove ricominciare quando un amore inizia a soffrire.
Per risalire alla Sorgente del vero amore.
Per proporre percorsi formativi.
"Il Dio morto così giovane" è uno sfogo, un testo di fede. In un movimento eccessivo, cioè in contrasto con la sapienza e la ragione, ansimante, perduto, canta la gloria di Gesù come uomo tra gli uomini, uomo tra i fratelli. Frédéric Boyer è uno scrittore cristiano. Il suo atteggiamento singolare non è nell'accettazione, è nella rabbia, nella ricerca e nel rischio.
L'autore, avendo seguito fin dagli inizi il magistero di C. M. Martini ed essendo anche stato per anni in corrispondenza con lui, ha colto i tratti essenziali che definiscono la figura e l'impronta spirituale del vescovo che ha guidato la Chiesa di Milano, amato e stimato da credenti e non, segnando una fase storica importante per tutta la Chiesa e la società civile.
«Tutti dovranno conoscere la mia storia». È questa la consegna che Manuel Foderà ha lasciato a sua mamma Enza, poco prima di spiccare il volo per il Cielo a soli 9 anni. Aggredito da un tumore a soli 4 anni, ha affrontato la battaglia quotidiana con il coraggio di un "piccolo guerriero della Luce", come si definiva per sottolineare il suo desiderio di dare una mano all'amico Gesù a sciogliere "i cuori induriti".
Per la prima volta, Christian Bobin ci offre un testo interamente composto di lettere. Rare e preziose, sono indirizzate a sua madre, a una ciotola, a una nuvola, a un amico, a una scala, ad Arvo Pärt... All'ombra di Ryokan, il monaco giapponese del XIX secolo, l'autore compone una celebrazione di ciò che è semplice e quotidiano. La lettera diviene qui il luogo dell'intimità, lo scenario delle cose viste e amate. Celebra il miracolo dell'esistenza. E da una pagina all'altra, ci invita alla meditazione e alla contemplazione.
Un mosaico di testi, una pagina al giorno, per spaziare con libertà attraverso un caleidoscopio di temi: dalla Bibbia alla spiritualità, dalla letteratura alla musica, dall'attualità alla poesia. Un itinerario in compagnia di frasi e parole di grandi autori, pensatori, artisti, sapienti, commentati da Rosanna Virgili, per attraversare il quotidiano con sguardo sorridente e animo pacificato, traendo insegnamento dal passato e guardando a quel futuro «che porta frutti di nuova pace, nell'acqua di rugiada che i sogni versano sul sonno leggero del mattino».