100 passi biblici imprescindibili per un primo approccio alla Scrittura. Di ciascun brano è fornito il testo biblico, per evitare scomodi rimandi, una introduzione e un commento che permetteranno al lettore di qualsiasi provenienza di cogliere il testo in tutta la sua profondità e ricchezza. La prima antologia biblica che aiuta a seguire e comprendere la pluralità di voci della Bibbia: vita e morte, universalismo e particolarismo, fede e incredulità, speranza e disperazione, erotismo e ascetismo, fedeltà e trasgressione, pace e guerra, senso del limite e orizzonti aperti sull'infinito. Non esiste tema biblico estraneo alla condizione umana. Entrando nei testi biblici si acquisisce la consapevolezza della problematicità del vivere; si apprende una vera e propria grammatica dell'esistenza.
Chiara è una bambina con paralisi cerebrale infantile di tipo tetraplegico e con una forma di epilessia (sindrome di Lennox-Gastaut). La sua malattia rientra tra quelle definite rare. Non parla, non si muove (un po' sgambetta), non può comunicare come dovrebbe o vorrebbe. Ascolta, ma non parla. Verseggia tanto. Ed è con questi pochi segnali che prova a comunicare. In una lunga notte insonne, il papà di Chiara interroga Dio: "Perché mi hai fatto un regalo rotto?". Il libro racconta questa storia di famiglia attraverso tre voci: la sua, voce di un padre che passa dall'iniziale senso di smarrimento alla determinata volontà di comprendere il modo di comunicare della sua bambina, che per quanto strano e di difficile interpretazione, esiste; le voci degli altri membri della famiglia; la voce di Chiara che racconta le cose con il suo punto di vista. Il risultato è che il regalo rotto resta rotto, ma il miracolo lo compie sulla famiglia: capire che l'unica cosa che conta è fare quello che si può fare, farlo con leggerezza e sorridere sempre. Una storia vera capace di commuovere e far ritrovare la speranza.
Quando ha capito di essere alla fine, ha detto al marito di non preoccuparsi "perché io sono in pace, sono certa di Gesù e curiosa di vedere quello che mi aspetta". Ha salutato i fratelli, i genitori e gli amici più cari uno ad uno, dicendo: "Sono tranquilla, perché il tempo è servito ad affidarmi". Ha baciato i suoi bambini, accarezzandoli: "Vado in un posto bellissimo, da Gesù. E quando sarò lì, dovete fare una festa". Ed è morta dicendo: "Io non ho paura". Contenta. Curiosa. Certa. In una parola, radiosa. Perché? Che cosa ha permesso a Francesca Pedrazzini, 38 anni, tre figli piccoli e il carattere forte e allegro di chi ama la vita, di morire così? Cosa ha fatto sì che il suo "quotidiano" diventasse un po' alla volta "eroico", per usare una celebre espressione di Giovanni Paolo II? Sono domande decisive. Per tutti. Perché se si può stare davanti alla morte così, vuol dire che si può affrontare qualsiasi circostanza della vita nello stesso modo. Senza paura.
Don Bosco che ride è l'unico libro sul santo scritto da un suo contemporaneo anzi, da un prete cresciuto nell'Oratorio di Valdocco - che ancora corre tra le mani della gente. Il segreto del suo successo? Non è un racconto della vita del fondatore e della storia della Società salesiana, bensì una sceneggiatura, un flashback, una fuga di sequenze felicemente selezionate. Chiavarino non descrive don Bosco, ma lo vede e continua a visitarlo in una sorta di udienza che si protrae nel corso dell'opera. Il taglio, la vivacità, il brio dello stile dimostrano che il "ridere" di don Bosco, il suo humour, erano sì un impagabile dono di natura, ma furono anche trasformati, operosamente e pazientemente, nell'ideale di gioia cristiana che è modello di vita e strumento base di educazione. Ne scaturiscono un arazzo policromo fatto di mille fili, un mosaico di tante piccole tessere, un paziente lavoro di bulino, che rendono il vero volto del santo, padre e maestro amatissimo per i ragazzi, che come nessun altro seppe educare al dialogo con le realtà della vita.
Una riflessione per ogni giorno dell'anno con Fratel Cosimo, una riscoperta delle preghiere del cristiano attraverso i suoi insegnamenti fondati su una formidabile spiritualità mariana, tipica della Madonna dello Scoglio. Proposte di vita che riscaldano il cuore a diretto contatto con l'amorevole tenerezza di Maria, raccolti e ordinati da padre Rocco Spagnolo. Fratel Cosimo, cui è apparsa la Madonna l'11 maggio 1968 a Santa Domenica di Placanica (Calabria), ha impegnato la sua vita per aiutare i fratelli nella fede a ritornare alla preghiera e alla spiritualità. Da allora sono milioni i pellegrini di tutto il mondo che sono accorsi allo Scoglio della Madonna.
Siamo davvero pronti per un figlio? Questa domanda risuona probabilmente in ogni giovane coppia. Alle difficoltà del mondo esterno si sommano le insicurezze della coppia di fronte a un compito che può sembrare arduo. Ma la "generatività" di una coppia non è solo quella che si realizza nel mettere al mondo un figlio. La coppia genera non soltanto nel mettere al mondo il figlio e nell'offrirgli le cure necessarie, ma anche quando inserisce i figli tra le generazioni e permette la loro realizzazione personale. La "generatività" della coppia si realizza, infine, anche nella sua apertura ai legami sociali, quando fornisce guida e sostegno alla crescita delle nuove generazioni e non solo ai propri figli. Questo volume unisce storie vere di coppie accompagnate dall'autore in un percorso psicoterapeutico e riflessioni concrete e utili, capaci di far progredire in un percorso "a due".
Basato sugli studi più recenti, il libro è una guida completa a tutto ciò che i futuri genitori possono fare per accompagnare attivamente il nascituro in formazione e contribuire al suo sviluppo fisico, mentale ed emotivo. Con un'adeguata stimolazione sensoriale (stimoli uditivi, visivi, tattili, cinestetici ecc.) si stabilirà una "modalità di comunicazione affettuosa" con il bambino in gestazione, utilizzando le teorie psicologiche dell'apprendimento. Nella prima parte si presentano le ultime scoperte scientifiche sulla psicologia prenatale e si insegna come vivere la maternità in modo consapevole; riflettere sui miti e le realtà circa la gravidanza; dare voce al padre analizzando la gravidanza attraverso gli occhi dell'uomo. Nella seconda parte si presentano in dettaglio lo sviluppo del nascituro e tutte le attività che durante ogni trimestre papà e mamma, fratellini e sorelline possono realizzare per stimolare l'intelligenza del nascituro e rinforzare il legame emotivo della famiglia con il futuro bimbo.
Siamo tutti connessi, ma davvero comunichiamo? Messaggi o e-mail, e poi blog, post, tweet, feedback e chissà quanto altro. La connessione è sempre aperta, bastano pochi secondi per comunicare quanto stiamo facendo ai nostri amici, ai nostri conoscenti o, per non mettersi limiti, a tutto il mondo. Il paradosso è che all'interno di questo continuo scambio di messaggi è proprio il dramma della comunicazione umana a passare in secondo piano: ciò che conta è lo strumento tecnico, il computer, lo smartphone, il tablet. Se hai quello, puoi comunicare: non è più questione di capacità, ti basta solo il possesso. Eppure, ci ricordano queste pagine, "ci può essere un intenso ed efficace trasferimento di segni, messaggi, immagini ecc. senza che per questo ci sia un solo atto comunicativo, così come ci può essere un continuo parlare all'altro senza che per questo ci sia un solo istante di dialogo con lui".
Il racconto della Passione nei Vangeli colpisce per la sua grande coesione rispetto alla frammentarietà del materiale che lo precede. Inoltre, come qualsiasi altro testo narrativo, i Vangeli si rivolgono al lettore soprattutto attraverso i personaggi che li popolano, favorendo l'identificazione e il confronto con ciascuno di loro. Tramite i personaggi presenti sulla scena le domande più vere e profonde giungono al cuore del lettore. Dopo il fortunato volume su Il discepolato nel Nuovo Testamento, Mascilongo offre una stimolante analisi narrativa dei racconti della Passione concentrandosi in modo particolare sui personaggi, dai principali (Gesù, Dio Padre, il profeta Elia) a quelli secondari, perché ognuno di loro aiuta a comprendere meglio l'avvenimento unico della morte di Gesù. Ciascuno di loro è offerto come specchio al lettore di ogni tempo, perché possa scoprire i tratti più autentici del proprio volto di cristiano. Un invito dunque a rileggere da angolature diverse e nuove testi ai quali ogni cristiano deve continuamente tornare per non lasciar inaridire la propria fede.
Nella sequenza fissa delle otto letture della Veglia Pasquale si inserisce, secondo un ritmo triennale, ora l'annuncio di risurrezione di Matteo, ora di Marco, ora di Luca. Lo scopo del volume è quello di indagare come questi tre "ovali" evangelici si inseriscano nella struttura che li sostiene, e mostrare come i significati sprigionati dai testi sacri siano causati dalla relazione dei tre annunci con il loro ambito di proclamazione o dal fondamentale rapporto che intercorre tra testo biblico e contesto liturgico. Grazie a questo denso contributo il lettore riscoprirà il contesto in cui i testi biblici sono nati, saprà cogliere risonanze e consonanze tra i diversi testi biblici della Veglia pasquale, ma soprattutto sarà in grado di fare esperienza di come la Scrittura proclamata nel Rito sia sempre più l'evento di un Dio che continua a consegnarsi all'uomo nella fragilità della parola umana.