Un cammino tra arte e fede - dal Medioevo ai giorni nostri - alla ricerca di noi stessi. Volume riccamente illustrato. La strenna per il Natale 2016.
I libri di Samuele si aprono con un’appendice sulla fine del periodo dei giudici, con Samuele stesso, e descrivono poi, a partire dalla instaurazione della monarchia, le vicende del primo re, Saul, l’ascesa di David e la sua elezione fino ai suoi ultimi atti, ma non alla sua morte. Si tratta pertanto di un’opera all’interno della quale il ruolo centrale è svolto da tre grandi personaggi: Samuele, Saul e David; essa tuttavia è al contempo storia dell’intero popolo di Israele e dei suoi rapporti con Dio e le altre nazioni. Si hanno quindi anche notizie sull’organizzazione dello stato monarchico nascente e le sue guerre, i racconti sull’arca dell’alleanza e sulle lotte di successione, vicende romanzesche, episodi di seduzione, profezie, inni e salmi.
Madre Cànopi, una delle maggiori figure della spiritualità contemporanea, ci prepara a vivere oggi l'evento della nascita di Cristo che ogni anno si rinnova, e ci interpella a riconoscerlo e testimoniarlo nell'umiltà della nostra esistenza quotidiana. Le riflessioni di madre Cànopi prendono il via dell'ascolto della Parola di Dio quale atteggiamento fondamentale del credente, per poi ripercorre le grandi tappe del cammino del popolo eletto, la vita e la testimonianza di alcune figure bibliche femminili, fino ad arrivare alla morte e risurrezione di Cristo e all'annunzio della buona notizia del Vangelo. Da quando cioè ha inizio l'"oggi" della Chiesa e l'"oggi" della nostra testimonianza di fede: l'oggi di un continuo stupore, perché Cristo è presente e operante nella nostra vita.
Un percorso alle sorgenti del culto e dei suoi ordinamenti, alla scoperta della tragica e salvifica bellezza della liturgia cristiana: questo volume ci fa immergere nella ricchezza misteriosa e sfavillante dei riti della Chiesa orientale, fino al sancta sanctorum del mistero eucaristico. Padre Pavel
ci mostra così ciò che non può essere dimostrato, ma solo contemplato e amato, lasciandoci intravedere nelle fenditure del reale e nelle antinomie della verità l’azzurro dell’eterno. Nella ferma convinzione che «le radici del visibile sono nell’invisibile, i fini dell’intelligibile nell’inintelligibile».
In Italia, ormai da qualche anno, la Chiesa si trova a fare i conti con il progressivo diminuire di sacerdoti in servizio pastorale; si tratta di un problema destinato ad acuirsi nel prossimo decennio. Giorgio Campanini, docente universitario e laico credente, propone un pamphlet che da un lato analizza la situazione attuale e dall'altro indaga nuove vie per superare lo stallo in corso. La Chiesa, nella sua lunga storia, non è stata sempre "presbiterocentrica", ma per la sua azione pastorale ha potuto contare sull'apporto di diversi ministeri, operati sia da laici che da religiosi. Si tratta dunque di far rivivere una "nuova e multiforme ministerialità", soprattutto laicale, che permetta alla Chiesa non solo di proseguire il suo servizio pastorale ai credenti, ma anche di riprendere con vigore l'azione evangelizzatrice. Quindi non una Chiesa giunta al suo capolinea, ma una Chiesa che, innovandosi, riprenda il largo.
Il libro strenna per il Natale, un cammino tra arte e fede alla ricerca di noi stessi. Ma cosa serve per mettersi in cammino? Un cielo a cui innalzare lo sguardo per vedere la stella che ci guida. Un cammino, perché il solo modo per trovare qualcosa dentro di noi è camminare verso una meta. E questa meta è il Bambino, attesa di vita. Vita che non è per forza un figlio, ma è sicuramente qualcuno che c’è affidato da Dio affinché noi ce ne prendiamo cura. Vita che è sicuramente Gesù. Le riflessioni di don Luigi Maria Epicoco sono affiancate da stupende immagini che disegnano un percorso nell’arte – dal Medioevo ai giorni nostri – ispirata dalla natività e accompagnano il lettore nel suo cammino di ricerca interiore sulla strada del Natale.
I Salmi messi in ritmo, per poter meglio essere utilizzati all'interno del percorso liturgico comunitario: questo il senso di un salterio moderno, fedele allo spirito del testo. Un classico dell'orazione contemporanea che pesca nella tradizione più feconda. Un testo dedicato "a tutti gli uomini che amano la poesia, che riflettono sul mistero dell'esistere e del morire, che sperano e si indignano, insomma, che vivono da uomini... si sono volute offrire centocinquanta chiavi per l'ingresso nelle stanze del Salterio. Ora tocca al lettore di entrare e sostare".
Un percorso profondamente meditato attraverso l’anno liturgico, riletto come dovrebbe essere, un tutt’uno che compenetra la vita personale e quella ecclesiale; un percorso esistenziale prima ancora che rituale, in cui avvento, quaresima, tempo di Pasqua e giorni “ordinari” scandiscono il ritmo della vita umana e credente. Un Turoldo assorto e dedicato completamente al commento della parola di Dio, intesa però sempre come freccia che giunge precisa a colpire i nostri giorni, il nostro tempo. A distanza di quarant’anni da quando furono pronunciate, queste omelie svelano ancora oggi tutta la loro attualità, che è la medesima dell’annuncio evangelico. Poiché, come si chiede padre David stesso, in apertura del libro: «In quale anno, mese, giorno? Nessuno può fissare una data, sia pure approssimativa, nessuno può segnare un confine di tempo e di spazio all’azione divina... Il calendario di Dio non combacia con quello dell’uomo. Tu puoi attardarti dietro a mille programmi, distribuire secondo gli anni le tue speranze... Ma un giorno egli verrà. Verrà. Questa la promessa certa, definita, anche se è incerta l’ora, il minuto».
Carlo Maria Martini, attraverso una selezione di testi letti e "pregati" secondo il metodo della lectio divina, mette a nudo il cuore del rapporto Dio-uomo. Al centro vi è la figura di Geremia, un uomo capace di parlare con ardore travolgente; un uomo impegnato in un compito difficile, quasi ingrato, nel suo annunciare - tramite il monito della sciagura - la fedeltà di Dio. Il profeta, purificato dalla sofferenza, è annunciatore di una buona notizia: Dio fa alleanza con il suo popolo, lo fa di nuovo, lo fa con determinazione. Solo in Cristo questo annuncio troverà compimento perfetto, ma la voce del profeta - il grido di un uomo provato ma fedele, in una città "secolare" che non ascolta - rimarrà monito per sempre: è possibile fidarsi di Dio.
Un libro prezioso, pensato per aiutare i genitori nel difficile compito di educare i figli all’autonomia della vita adulta. Brigitte Racine si sofferma in particolare su come esercitare il ruolo di guida nell’infanzia e nell’adolescenza, quando non si possiede ancora una completa maturità, e su come accompagnare i figli al raggiungimento di essa. Frutto dell’esperienza di madre dell’autrice, che lavora come terapeuta familiare, il libro pur fornendo suggerimenti specifici e linee di condotta, lascia ampio spazio alle soluzioni alternative, commisurate alla varietà e mutevolezza dei caratteri e delle situazioni. Grande attenzione è riservata al ruolo della tenerezza e al riconoscimento di torti e di abusi involontari da parte degli adulti, ma allo stesso tempo è rivendicato il ruolo di guida del genitore, nel rispetto dei valori e dei ruoli della famiglia. Un capitolo è dedicato a una vasta casistica di situazioni problematiche (il risveglio mattutino, i pasti, i rapporti con gli amici e la tecnologia, i dettami della moda ecc.).